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Autore: Sophie_moore    15/03/2011    9 recensioni
[...]Il suo pensiero passò immediatamente a lui. Lui. Maledetto lui. Capelli neri e occhi dello stesso colore, profondi e irrequieti come un oceano in tempesta. Da quando l'aveva conosciuto aveva capito che avrebbe dovuto fare qualcosa per lui. Sentiva che quel nero così lucente poteva brillare se solo lei si fosse messa d'impegno. [...]
Dunque, chiedo perdono se è una schifezza, ma mi è venuta in mente alle 11 di sera e non ho riflettuto xD
Grazie a chi leggerà, Sophie!
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucy era a casa. Stranamente, era sola. Natsu non era lì a fare flessioni o a mangiare a sbafo dal suo frigo, riempito con fatica con i suoi risparmi, e Happy non era ancora entrato per la sua solita razione di pesce.
Sospirò pesantemente, lasciandosi cadere a peso morto sul lettone, e si mise a fissare il soffitto della camera. Forse, quel pomeriggio, sarebbe riuscita a riposarsi da sola, in pace. In silenzio.
Da quanto tempo era che non stava da sola? Giorni, mesi, anni.. sembrava una vita che quel rompi-timpani di un Salamander era entrato a  sconvolgerle l'universo. Ridacchiò e si girò di lato, pensando a quando aveva conosciuto Natsu, quando lui l'aveva salvata dallo Charm di quello stupido mago che commerciava schiave.
Lo sguardo passò inconsciamente a sotto il letto, da dove sbucava il manico della sua chitarra. Fedele chitarra. Forse era l'unica cosa intelligente che aveva fatto per lei suo padre, farle imparare a suonare la chitarra acustica.
L'afferrò velocemente e si sedette composta sul letto, cominciando a strimpellare note senza una logica precisa.
 
Che ci faceva lì? I suoi piedi l'avevano portato in quel posto. O forse era arrivato davanti alla sua porta prestando ascolto ai consigli di Natsu, quell'idiota dal cervello infuocato. Sbuffò e si passò una mano tra i capelli corvini. Ormai era lì, no? tanto valeva bussare ed entrare.
Si osservò un attimo e si battè una mano sulla fronte, esasperato: forse, era meglio trovare i pantaloni e la maglia prima di presentarsi a casa sua.
 
In qualche modo, Lucy sapeva che avrebbe dovuto ringraziare Natsu per averle fatto scoprire un mondo così pieno di vita. Però sapeva benissimo che lui era a conoscenza di tutto quanto, quindi non c'era motivo perchè lei si affrettasse a farglielo capire.
Il suo pensiero passò immediatamente a lui. Lui. Maledetto lui. Capelli neri e occhi dello stesso colore, profondi e irrequieti come un oceano in tempesta. Da quando l'aveva conosciuto aveva capito che avrebbe dovuto fare qualcosa per lui. Sentiva che quel nero così lucente poteva brillare se solo lei si fosse messa d'impegno.
E lo stava facendo, dannazione.
Si sciolse i capelli biondi e lasciò che cadessero sulle sue spalle.
Mentre cercava di far brillare la luce negli occhi di Gray, ci era cascata. Si era innamorata? In realtà credeva che fosse esagerato parlare d'amore a quell'età, soprattutto se si parlava di Gray, un ragazzo che appena doveva praticare la magia si svestiva rimanendo in mutande. Però se non era amore cos'era? Tutte le volte che lo vedeva sentiva che il cuore le batteva all'impazzata, forte, troppo forte, tanto che sospettava che Gray lo sentisse e ridesse di lei. Poi, arrivava Natsu e le distoglieva l'attenzione da lui facendola arrabbiare per qualcosa, e riusciva di nuovo a connettere i neuroni.
-Stupida, Lucy.- si disse, ridacchiando di se stessa. Si rese conto di stare stringendo un po' troppo forte il manico della chitarra, così lo lasciò libero. -Scusa, Ollie.- sussurrò, abbracciando la chitarra. Sì, le aveva dato un nome, perchè quando era piccola aveva l'abitudine di dare nomi ad oggetti inanimati per sentirli vivi, vicini, caldi. -Sai, Ollie? Credo proprio di essere inguaiata fino al midollo.- rise e, appena si calmò, cominciò a canticchiare, suonando quello strumento tanto amico.
 
You don't want me, no
You don't need me
 
Lucy cantava? Com'era successo? Come aveva potuto non accorgersene? Gray spalancò gli occhi e chiuse la mano a pigno, appoggiandola lentamente sulla porta. Non poteva interromperla mentre cantava, sarebbe stato un atto irrispettoso nei suoi confronti. E poi, sì, era estremamente curioso di sentire quella canzone così dolce e così tranquilla da non rappresentare neanche la sua indole ribelle.
 
Like I want you, no
Like I need you
 
Chissà a chi si riferiva con quella canzone? Un pensiero gli balenò in mente, unico, solo, crudele. Natsu? Poteva essere per quell'idiota? Poteva davvero essere per lui?
Si allontanò leggermente dalla porta e diede un pugno sul muro di fianco a lui, crepandolo. Non aveva speranze, dopotutto come poteva anche solo pensare di poter competere con Natsu. Lui almeno faceva vedere i suoi sentimenti, in un modo impetuoso ed estremo, ma almeno sembrava un essere umano.
Gray invece preferiva tenersi le cose dentro, come per poterli congelare con il suo ghiaccio.
 
And I want you in my life
And I need you in my life
 
Mentre cantava, Lucy non pensava a nulla. Si faceva solo trasportare dai ricordi, dalla prima volta che aveva conosciuto Gray, alle prime parole, ai primi sguardi, al suo primo "Vieni con noi in missione, Lucy?", a tutti i suoi sorrisi, il contatto fugace tra le loro mani quando le erano caduti dei fogli e lui l'aveva aiutata a riprenderli.
Poche cose, ma estremamente significative per lei.
Poi pensò un attimo. Lui era Gray. Non era un ragazzo normale, probabilmente non immaginava neanche che a lei piacesse, e sicuramente avrebbe voluto un'altra ragazza al suo fianco. Magari Lluvia, più simile a lui in quanto usava anche lei l'acqua e aveva i suoi stessi occhi tristi. Si convinse che sì, Lluvia era la ragazza giusta per Gray e non c'erano altre possibilità.
 
You can't see me, no
Like I see you
 
Se solo lui potesse vedersi con gli occhi di Lucy, acquisterebbe un po' d'amor proprio. In realtà era per lui quella canzone, ma non aveva mai il coraggio di fargliela sentire. Anche perchè non erano quasi mai solo loro due, ma c'erano praticamente sempre Happy e Natsu a fare tanto di quel rumore che si doveva urlare per farsi sentire. E quando c'erano Natsu e Gray nella stessa stanza, si finiva per litigare, e la stanza veniva distrutta. Era così che funzionava, con quei due.
 
I can’t have you, no
Like you have me
 
In quel momento la rabbia che provava normalmente verso Natsu cresceva a dismisura, facendogli venire voglia di tornare in strada, andarlo a prendere in gilda e pestarlo fino a quando lui non si fosse scorticato le nocche. Ma qualcosa lo tratteneva, lo faceva rimanere immobile davanti alla porta marrone chiaro di casa di Lucy. Qualcosa, probabilmente la sua voce lo persuadeva dolcemente a stare calmo e ad ascoltare attentamente.
Pensò che se solo Natsu avesse saputo dei sentimenti di Lucy, non se la sarebbe mai lasciata scappare. Era ovvio. Lui avrebbe potuto difenderla da tutto e tutti, lui era il Dragon Slayer di fuoco, non un semplice mago del ghiaccio.
-Maledetto.- sussurrò a denti stretti, riconoscendo che anche quella volta Natsu aveva vinto.
 
And I want you in my life
And I need you in my life
 
Forse avrebbe dovuto parlare con Gray e mettere in chiaro i suoi sentimenti. Sapeva che sarebbe stata una specie di missione suicida, ma poco le importava. Oramai lui le aveva preso il cuore e se n’era impossessato. Aveva piantato le tende nel bel mezzo e non lasciava spazio ad altre persone, che dovevano spintonare per avere degli angolini.
-Forse avevi ragione papà, sono proprio una stupida.- sbuffò finendo di suonare la chitarra.
-Non lo dire più!-
Lucy rimase immobile mentre la porta cadeva proprio davanti a lei, scoprendo Gray a torso nudo.
-Gray, i vestiti!- lo rimproverò divertita, sentendo le guance arrossire sempre di più.
-Oh, giusto.- il ragazzo si rimise in fretta la camicia e sorrise imbarazzato.-Scusa per la porta.-
-Non fa niente.-Lucy rise ancora e si fece da parte, facendo spazio all’amico per sedersi di fianco a lei.
-Sai Lucy, canti davvero bene!- si complimentò non riuscendo però a nascondere una nota di tristezza nella voce.
-Mi hai sentita allora?- la ragazza arrossì ancora di più. Quindi lui aveva sentito la sua canzone. Chissà se aveva capito che era per lui.. magari aveva frainteso. Dopotutto sapeva che i maschi erano propensi a non capire al volo le cose.
Gray annuì e la guardò negli occhi, sorridendo debolmente. –Dovresti fargliela sentire.- le consigliò, sempre più cupo in viso.
-A chi? La persona che mi piace non capirebbe mai.- lei si mise una mano tra i capelli e li legò in una coda alta, disordinata.
-Secondo me sa già qualcosa.-
Lucy scattò in piedi ed arretrò di qualche passo, terrorizzata. Benchè avesse sperato, qualche secondo prima, che lui avesse capito che era stata scritta appositamente per lui, ora aveva paura delle conseguenze. Ne era terrorizzata. –COSA??- urlò infatti, diventando completamente rossa, senza lasciare neanche un centimetro della pelle al colore naturale.
-Calma, calma.. io non ho detto niente a Natsu.- ridacchiò nervosamente il ragazzo, balzando anche lui in piedi, in imbarazzo. Ma che cosa cavolo gli stava succedendo? Come mai riusciva così bene a far trasparire il suo imbarazzo? Di solito lo nascondeva sotto il suo viso impassibile, sforzandosi al massimo. Ora era tutto vano. Se voleva almeno avere un dialogo normale con Lucy, doveva fare qualcosa in modo che quel lieve rossore sparisse dalle sue guance, abituate ad essere pallide e fredde.
-Natsu…?- Lucy fece due più due. Gray non aveva capito assolutamente niente, e questo la fece ridere. Cominciò e sembrò non smettere più, tanto che il ragazzo si spaventò e non poco, visto che ad un certo punto cadde a terra e si rotolò.
-Si può sapere che fai??- berciò, cercando di tirarla su e darle un’aria composta.
-Oh, Gray, sei proprio tonto.- gli riferì la bionda, continuando a ridere. –Vuoi sentire il resto della canzone?- chiese d’impulso, recuperando la chitarra da per terra. Probabilmente sperava che capisse che quella canzone non era per Natsu.
 
Ooooooh, ohhhh, ohhhhhhhhhhhhh
And oooooh, ohhhh, ohhhhhhhhhhhhh
Ooooooh, ohhhh, ohhhhhhhhhhhhh
 
Gray tornò a sedersi sul letto, con la strana sensazione che gli stava sfuggendo qualcosa. Qualcosa di importante, a giudicare da come lo guardava Lucy, sembrava che lei avesse capito tutto. Ma cosa c’era che non gli tornava? Non era mai stato bravo nei ragionamenti, a lui piaceva di più agire, ed in questo era molto simile al suo antagonista per eccellenza.
 
You can’t feel me, no
Like I feel you
 
Non capisce ancora.. pensò disperatamente Lucy, mentre cantava tranquilla, appoggiata allo stipite tra la cucina e il salotto.
Se avesse avuto il carattere del suo migliore amico, sicuramente tutta quella stupida ed imbarazzante situazione non sarebbe mai creata, lei avrebbe detto tutto a Gray semplicemente baciandolo e avrebbero litigato poi.
Si lasciò nascere un piccolo sorriso sulle labbra, che lasciò ancora più sconvolto Gray.
 
I can’t steal you, no
Like you stole me
 
No, non capiva. Gray non capiva.lucy aveva detto che quella canzone non era per Natsu. E allora per chi era? Elfman? Rabbrividì al solo pensiero. Loki? I brividi provati pensando ad Elfaman non furono niente a confronto.
Per chi poteva essere? Lucy era abbastanza timida, non aveva legato con molte persone, o almeno non come con lui, Natsu e gli altri due.
Sentiva che qualcosa puzzava, che stava perdendo un passaggio, ma non riusciva proprio a capire dove e che cosa potesse essere.
 
And I want you in my life
And I need you in my life
 
Forza, Gray.. pensò di nuovo con forza la ragazza, temendo che finita la canzone avrebbero dovuto parlare. Parlare dei suoi sentimenti, perché sicuramente Gray non ricambiava. Era sicura di questo, tanto che non aveva neanche mai provato a flirtare con lui. Aveva la sensazione che se anche ci avesse provato, lui l’avrebbe snobbata immediatamente e il loro rapporto si sarebbe sciolto come neve al sole.
 
Lalalalala, lalalalaaa
Lalalalala, lalalalaaa
 
Era finita. Il tempo per fargli capire che quella stramaledettissima canzone era dedicata a lui era finito. Non aveva altre opportunità che parlargli chiaramente, come non aveva mai fatto con nessuno.
-Capito per chi è?- tentò comunque.
Gray scosse la testa. –Non è per Natsu.- Lucy annuì. –E non è neanche per Elfman o Loki, sarebbe disgustoso.- Lucy ridacchiò, ma annuì. –Non capisco Lu, non capisco proprio.- si lasciò cadere sul letto e si mise le mani dietro alla testa, sbuffando sonoramente.
-Sei adorabile.- commentò, sedendoglisi di fianco, composta.
-Ha parlato.- sussurrò lui, pentendosi immediatamente di non avere il coraggio di alzare un po’ più la voce, in modo da farsi sentire chiaramente.
-Ti do qualche indizio, va bene? Sempre se ti interessa!- si corresse immediatamente la ragazza. Aveva deciso da sola che a Gray interessava sapere chi le piacesse. Arrossì violentemente.
-CERTO!!- Gray balzò immediatamente seduto e la guardò come un cucciolo che stava per ricevere il cibo.
-Ok, dunque.. è freddo.- sperò che con quell’indizio lo capisse subito, ma le sue aspettative vennero infrante.
-Mistogun?-
-Per carità, non ho neanche idea di che faccia abbia.- ridacchiò Lucy, mettendosi elegantemente una mano davanti alla bocca. –Ha gli occhi scuri e i capelli scuri..- Gray fece per dire qualcosa, ma lei gli fece cenno di tacere. -È stato uno dei primi che ho conosciuto in Gilda…- il suo cuore cominciò ad accelerare il battito. –Ha un sorriso estremamente caldo, nonostante il fatto che sia freddo, come ho detto prima.- bum, bum, bum, bum. Lucy si trattenne dalmettersi una mano sul cuore, tanto la spaventava l’idea che lui potesse sentirlo. –Ha sempre una persona con cui litigare e non ascolta mai quello che dico. È testardo, insofferente, ma mi piace talmente tanto che potrei morire..-
-Sai una cosa? Io continuo a non arrivarci.- Gray sospirò e la prese per le spalle, fissandola intensamente negli occhi. –Ma non mi importa, perché chiunque sia lo batterò e tu sarai mia.- decise, per poi premere forte le labbra contro quelle della ragazza. Effettivamente non gli importava più di chi fosse il segreto amato della sua bella Lucy, tanto lui l’avrebbe battuto. Non aveva più ascoltato gli indizi da quando aveva proposto Mistogun come possibile candidato; infatti si era concentrato sulle labbra di lei, che si muovevano eleganti.
Quando quel bacio finì, la strinse forte a sé, cercando di controllare che la temperatura del suo corpo non fosse troppo fredda per lei.
-Gray..- Lucy alzò la testa e gli sorrise, avendo le lacrime che le rigavano le guance arrossate. –Sei un idiota.-decise, ridendo forte. Lo strinse e lo fece stenderes sul letto, per appoggiarsi alla sua spalla e farsi abbracciare. –Vuoi sapere chi è che devi battere per conquistare il mio cuore?- gli chiese lei, maliziosamente. Ora non aveva più paura, perché Gray ricambiava i suoi sentimenti.
-Mh?- la invitò a parlare lui, immaginandosi già uo scotro contro una persona nera e con un grosso punto interrogativo sulla schiena.
-Te stesso.- Lucy ridacchiò e lo guardò negli occhi, con il suo solito sorriso che avrebbe sciolto ancheil più freddo e duro degli iceberg.
Gray, solo in quel momento capì che la canzone non era che per lui. Non c’erano terzi da combattere e sconfiggere per conquistare il suo cuore, perché lui ce l’aveva già. –Perché non me l’hai detto prima?- le chiese, curioso.
-Perché non l’hai fatto tu?- lo provocò lei, facendolo arrossire leggermente. –Esattamente per quello.- rise e tornò ad appoggiarsi, anche se sotto al suo orecchio non c’era più la camicia. –Gray.. devi perdere l’abitudine di svestirti.- gli dettò, pur rimanendo accoccolata lì.
-Scusami!!- si scusò ridendo lui, stringendola di più e dandole un bacio sulla testa, per poi sorridere.
E chi l’avrebbe mai detto, il lavoro di Ur per cancellare la sua oscurità sarebbe stato concluso da una novellina pasticciona.
  
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