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Autore: Fluxx    15/03/2011    8 recensioni
Cesare Borgia è morto. Ezio Auditore fa ritorno nella sua città natia, Firenze, dopo tanti anni.
Decide che è arrivato per lui il momento di riposarsi un po', di guardarsi indietro e riflettere su tutto ciò che è successo... Ma ovviamente qualche contrattempo deve sempre capitare.
Cosa accadrà però quando l'ormai adulto Ezio incontrerà la giovane, bella e testarda Shila, trovandosi al suo fianco ad affrontare nuove avventure?
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ezio Auditore, Leonardo da Vinci , Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Ricordi



*Firenze*
25 Marzo, 1507.
Ahh, Firenze. Le mura esterne sembravano più belle di sempre: alte, forti e massicce.
Ezio tirò con delicatezza le redini del cavallo, facendolo andare al passo. Una volta che si ritrovò all'entrata della città, scese dall'animale... Finalmente era a casa.
L'assassino lasciò il cavallo - e dei fiorini - fuori allo stalliere, il quale era abituato ad accudire nuove bestiole tutti i giorni.
Gli sembrava quasi surreale trovarsi lì, quanti anni erano passati da quando aveva lasciato la sua bella Firenze? Sette almeno.
Non appena varcò l'entrata sentì subito una sensazione di benessere pervaderlo... Era tornato a casa.
Cominciò, lentamente, a camminare per le strade della
sua Firenze, guardandosi intorno, fermandosi ogni pochi metri, osservando ogni singolo cambiamento della città.
Le guardie presenti non lo vedevano di certo di buon occhio, probabilmente per via della sua veste bianca ed inusuale.
Bene, prima cosa da fare: trovare un posto dove stare... Chissà la vecchia casa degli Auditore da chi era abitata ora. Decise che quello sarebbe stato il primo posto che avrebbe visitato dopo tanti anni. Non si aspettava di certo di trovare lì un posto dove stare, ma la voglia di rivedere la casa dove aveva trascorso la sua infanzia era ben più forte del trovare un qualsiasi alloggio temporaneo.
Si incamminò, dunque, verso quel luogo che ancora sentiva così stretto e importante per lui. Non ci mise molto ad arrivare: si guardò bene intorno e decise di usare la via dei tetti, di sicuro avrebbe fatto prima in quanto Firenze, di mattina, era parecchio affollata.
Era lì... La casa degli Auditore. Era bellissima. I cancelli erano aperti e davano sul cortile quadrato al centro della struttura. Ezio li varcò, arrivando fino al centro del piccolo cortile. Si portò le mani al cappuccio bianco, abbassandolo e scoprendo il viso, lentamente cominciò a girare su sé stesso, osservando la struttura nella sua interezza: non era troppo grande.. Ma era imponente, era bella. Essa portava il marchio della sua famiglia e lo avrebbe portato finché quelle quattro mura sarebbero rimaste in piedi, non importava chi l'avrebbe abitata di lì in poi, quella
era la casa degli Auditore.
L'assassino si fermò, aveva il capo lievemente volto verso l'alto. Socchiuse lentamente gli occhi: una leggera brezza gli accarezzava il viso e gli sembrava di sentire delle voci lontane. Risa.
Sentiva i passi del piccolo Petruccio che giocava nel cortile, la voce di Claudia e Maria mentre parlavano di robe da donne e di come era consono comportarsi. Sentiva suo padre, Giovanni Auditore... Sentiva lui. Se stesso. Ezio... E Federico, suo fratello, inscenare una delle tante volte in cui facevano la lotta per finta, mentre Claudia gli gridava dietro e i due che finivano inevitabilmente sempre con il farsi del male.
Li sentiva tutti, erano tutti lì, proprio come una volta. Rivivevano tutti nella sua memoria, nei suoi ricordi, attraverso la sua immaginazione. Sentiva una sensazione di benessere quanto un peso premergli sul petto: quanto tempo era passato...
“Desiderate?” Chiese una voce dolce, di donna, alle sue spalle.
Ezio non si voltò, quasi nemmeno ci fece caso assorto com'era nei suoi ricordi.
“... Signore..?!!” Sentì dopodiché la voce di una bambina. Questa volta fu riportato con i piedi per terra in quanto, seguito da quelle parole, sentì qualcosa tirargli la veste.
“Gaia! Non essere scortese!” Sentì nuovamente la prima voce.
L'assassino si voltò, vedendo una donna dai capelli castani, raccolti, alcuni ciuffi mossi ricadevano sulla sua pelle candida. Non era giovane, forse sessant'anni o poco più. Ezio portò lo sguardo sulla bambina accanto alla donna che lo guardava con un ampio sorriso, anche lei era castana come... La madre?
Lui sorrise. “Perdonatemi Madonna, non era mia intenzione disturbare la vostra quiete.”
La donna sorrise, a primo impatto sembrava simpatica e disponibile. “Figuratevi, Messere. Posso aiutarvi? Cercavate qualcuno?”
“Veramente.... No. Ero qui solamente di passaggio, questa...” Esitò. Questa cosa? Era casa sua? Una volta forse, ora non più.
La donna lo guardò più attentamente, attendendo che continuasse, sempre mantenendo un sorriso piacevole. La bambina rise.
Ezio sorrise a sua volta. “Abitavo qui, anni fa. Mi dispiace per il disturbo Madonna, volevo solamente..” Fece spallucce, lievemente, “.. Vedere se qualcosa era cambiato.”
“Oh, non ditemi che siete uno degli Auditore?!” Chiese la donna. Lui sembrò interessarsi di più, ora.
“Sì, come fate a...?”
“Mio marito! Mio marito era amico di Giovanni Auditore!”
“Mio padre..” Commentò Ezio con una certa fierezza nel tono, ma anche una lieve malinconia e tristezza.
“Oh, che grande male che avete dovuto patire.” Disse la donna dispiaciuta. “Quindi voi dovete essere Ezio, non è così? Vi ho visti quando eravate poco più che in fasce.. Ed io ero ancora una giovincella!” Rise appena, portandosi il dorso della mano davanti la bocca, con grazia. “Io sono Giulietta Teresa Viviano.” Si presentò porgendo la mano ad Ezio, questi le afferrò la mano delicatamente e, chinandosi appena, gliela baciò.
“Ezio Auditore.” Rispose lui, guardandola negli occhi, seppur la donna conosceva già il suo nome.
“Io sono Gaia!” Si intromise la bambina.
Ezio rise sommessamente. “Ciao Gaia, incantato.”
“Volete entrare Messer Ezio?”
Lui tornò a guardare la donna, “Oh, davvero, non voglio recare alcun disturbo.”
“Figuratevi, se così fosse stato non ve lo avrei proposto...” Disse la donna in un sorriso, voltandosi e rientrando nella casa insieme alla bambina.
Ezio si guardò qualche istante intorno, poi decise di entrare.


“E così poi... Mio marito è partito per Forlì.” Disse Giulietta.
“Capisco.” Annuì Ezio. Era ormai da un paio d'ore probabilmente che stavano parlando. Lui era seduto ad un tavolo, lei in piedi, con le mani appoggiate sulla superficie di legno. Aveva offerto del caffè ad Ezio, poco prima, lui l'aveva rifiutato. L'aveva bevuto una volta sola alla gilda dei ladri, a Venezia... E l'aveva reputato abbastanza disgustoso.
“Vostra madre e vostra sorella?”
“Loro stanno bene.. Stanno a Roma.”
“Oh, ne sono contenta. Si sono sistemate? Di che cosa si occupano?”
“Ehm...” Ezio si schiarì la voce, portandosi una mano sulla nuca, sotto il codino, massaggiandosi il collo lentamente. “Veramente... Hanno... Cioè, stanno continuando ad occuparsi di vecchi affari di mio zio Mario.” Non poteva mica dirgli che gestivano un bordello.
“Oh, Mario Auditore!!!”
L'assassino si maledì. Ogni volta che diceva un nome di uno della sua famiglia, quella donna cominciava a buttargli giù una biografia e ricordi su ricordi. '
Dannazione Ezio, perché non chiudi quella boccaccia?' Pensò. “Sì, già..”
“Come sta?” Chiese Giulietta con una certa curiosità.
Ezio espirò silenziosamente. “.. E' morto. Cesare Borgia lo ha ucciso. Sette anni fa, ormai.”
“Oh...” La donna assunse un'espressione greve. “Mi... Mi dispiace.”
“Figuratevi Madonna, non è colpa vostra.” Le rispose garbatamente Ezio, con un sorriso, alzandosi. “Mi piacerebbe davvero trattenermi oltre, Madonna Viviano.. Devo ancora trovare un posto per la notte e vorrei rivedere alcuni luoghi prima che faccia buio.”
“Un posto dove stare? Potete stare qui! Sono sicura che le mie figlie e mio figlio apprezzerebbero!”
“C-cosa? N.. No! Figuratevi! Non ce n'è bisogno, davvero.. Ho.. Un'amica di famiglia, troverò ospitalità da lei.” Cercò di salvarsi lui all'ultimo. Era davvero una donna a modo Giulietta ma... L'aveva completamente stordito con le sue chiacchiere.
“Certo, certo, capisco.” Sorrise. “Va bene ma non esitate a venire, qual ora vi servisse qualcosa, da un pasto caldo ad un posto dove dormire!”
“Vi ringrazio Madonna.” Le fece un cenno con il capo, in segno di gratitudine, dopodiché la donna lo accompagnò alla porta. “Oh e mi raccomando, tornate presto, voglio farvi conoscere le mie figlie e quello scapestrato di mio figlio.. E magari anche mio marito quando tornerà. Sono sicura che gli farebbe molto piacere.”
“Indubbiamente.” Sorrise lui, annuendo una volta. “Arrivederci Madonna.” Si voltò ed uscì. Si sentì piacevolmente sollevato una volta messo piede fuori da quella casa. Quella donna non era umana! Non stava un attimo in silenzio.


*
La Rosa Colta*
Paola... Chissà come se la stava passando. Non vedeva da anni nemmeno lei.
Ezio si fermò davanti il palazzo, all'interno le finestre erano coperte in parte da alcune tende rosse. Riusciva a scorgere parecchie figure femminili, Paola però non la vedeva.
Rimase a contemplare l'interno del bordello, fin quando non notò la sua immagine riflessa nel vetro della finestra... Com'era cresciuto. Come stava invecchiando. Andava ormai per i cinquant'anni, tre mesi e ne avrebbe compiuti quarantotto. Si vedeva, lì, nel riflesso: il viso stanco, la barbetta incolta di un paio di giorni, qualche lieve ruga d'espressione. Beh, doveva riconoscerlo, era tuttavia ancora un bell'uomo... Ma non riusciva però a sorridersi. Il tempo scorreva veloce ed inesorabile e ritrovarsi nella città dove aveva passato la sua infanzia e la sua adolescenza lo faceva sentire ancora più vecchio.. Forse per via degli anni da giovane ormai trascorsi, che non sarebbero più tornati.. Forse perché in ogni angolo della città si rivedeva da giovane, lui, insieme a suo fratello... Insieme alle sue tante conquiste, alle sue donne, a Cristina...
“Ezio Auditore...” Sentì una voce soave e sensuale alle sue spalle.
L'assassino si voltò di scatto, ritrovandosi davanti Paola, la proprietaria della Rosa Colta, colei che le aveva insegnato tanto, colei a cui forse doveva tutto.
“Paola!” Esordì lui, non poté fare a meno di abbracciarla. Dio, quella donna sembrava non invecchiare mai, era sempre uguale! Sempre carica di un fascino e di una sensualità unici.
“Che ci fa qui il cucciolo Auditore, eh?” Chiese lei, che dopo aver sciolto l'abbraccio fece scivolare le mani lungo le spalle dell'uomo, fino ad arrivare ad afferrare le sue di mani.
“Cucciolo..” Rise lui, sommessamente, “L'ultima volta che ho sentito quell'appellativo fu quando ero poco più di un adolescente, da parte della Volpe... Non sono più tanto un cucciolo, oramai.”
“Beh, per me continuerai ad esserlo sempre, anche a cent'anni... Se mai ci arriverai.” Gli strinse l'occhiolino.
“Grazie, grazie. Sei molto incoraggiante.” Rispose lui ironico.
“Vogliamo entrare? Seguimi. E' un piacere averti qui.”
Paola entrò nel bordello, insieme ad Ezio che si guardò intorno: era tutto come l'ultima volta che era stato lì. I mobili erano tutti belli ed eleganti, i divani sempre immacolati, la predominante di colori caldi lo fece sentire subito a casa.
“Ragazze, vi ricordate di Ezio Auditore, sì?” Chiese Paola, una volta entrata insieme all'assassino. Come potevano le donne dimenticarsi di quell'
uomo? Beh, molte ormai avevano lasciato quel lavoro, altre invece quando avevano conosciuto Ezio non erano altro che donnine, ora adulte.
Ezio doveva ammetterlo, quarantotto anni o no, riscuoteva ancora un grande successo, il che era tutto fuorché spiacevole.


Sul tetto di fronte quattro loschi figuri avevano assistito alla scena e all'abbraccio 'strappalacrime' dei due. Ci fu un fugace sguardo d'intesa e delle risate sguaiate, uno diede una pacca ad un altro e, agilmente quanto silenziosamente, i quattro scesero dal tetto. In un attimo erano spariti, confondendosi e mimetizzandosi in mezzo alla folla.


***
Ta-daaan! Eccoci qui con il nuovo capitolo! :D
Oddio, in anzitutto volevo dirvi che sono felicissima del riscontro positivo che ho ritrovato da parte vostra per questa nuova fic, su Ezio! Mi avete fatto davvero mooolto contenta! :)
Pooi, questo capitolo descrive delle sensazioni che prova Ezio appena tornato a Firenze (ma no? ahaha xD) e di come conosce Giulietta Teresa u_u ci sarà comunque qualche legame con la sua famiglia è.é
Chi saranno quei quattro loschi figuri? D: *Paura*
Ho messo il 25 Marzo perché ho cercato di farmi un calcolo:
12 Marzo: Ezio uccide Cesare Borgia a Viana, Spagna.
Non ho idea di quanto ci volesse in quel periodo a farsi Roma-Spagna.. xD Di certo non un'ora e mezza come con l'aereo al giorno d'oggi! xD Hahah
Ho contato mooolto ampiamente, facciamo boh, una decina di giorni tra soste e roba varia (non ne avevo proprio idea, eh xD)
Poi il 22 Marzo, Ezio, arriva a Roma, porta la Mela al Colosseo e la sera torna a trovare Claudia ecc ecc, e succede ciò che è successo nel capitolo precedente!
E poi 23/24 Marzo viaggio tra Roma e Firenze, 25 arriva! xD

Vi annuncio che nel prossimo capitolo arriverà Shila u_u hah.
Avrei tanto voluto metterla in questo cappy ma bisogna dare tempo al tempo... E vi mostrerò già anche la sua faccia u.u
(Volevo mostrarvela alla fine del prossimo capitolo ma sono buoona e quindi ve la faccio vedere ora, così nel prossimo capitolo quando scriverò di lei, già potrete immaginarvela! Che brava che sono, eh? Tutto calcolato!... Seh! xD)
Shila:
http://thesocialnewspaper.com/wp-content/uploads/2011/03/olivia-wilde-thesocialnewspaper-17.jpg
Che bel pezzo di figa eh? All'inizio volevo farla bionda, come in un'altra foto, solo che poi mentre cercavo la foto ho visto questa e... Che ne pensate? U_U Hah.
Vedete di farvela piacere. Oh. LOL!

Ringraziamenti -come al solito- e risposte ad alcune domande:
BumBj: la mia Merlina che mi segue come al solito nelle mie fic e mi da sempre manforte u_u <3
kyuubetto9: come puoi vedere, sì, siamo sempre nel 1507, praticamente pochi giorni dopo che Ezio ha ucciso Cesare :)
Vesa290: ringrazio la mia carissima che mi sta sempre a seguire e a dare buoni consigli e a confortarmi anche se sono senza idee *-* <3 grazie ciccina!
thegreatsaiyaman28: ti risposi già in privato ma, in caso non avessi letto, credo che lo farà un sequel di 'After the Death' ma, nel frattempo di raccimolare idee utili e non banali, mi cimento in questa di Ezius! :D
MiakaHongo: che mi segue sempre sempre sempre *-* e se posso consigliarvi andate a leggere la sua nuova fic! *pubblicità mode on!*
Grazie anche ad esosm e LadyNarcissa e...
LABESTIAPAZZA: Viva Bastiano Pulci! Hahahaha :D

Terzo capitolo già in lavorazione, volevo cominciare a scriverlo prima di postare questo ma alla fine ho postato prima this one e stasera mi cimenterò alla scrittura del prossimo!
Insomma u.u ci si vede al prossimo cappy, con Shila!
Da Eva ed Ezio è tutto, linea allo studio! xD
Tchuusss!!!!



   
 
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