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Autore: 3lo_2ofi    16/03/2011    2 recensioni
...-Lexa!- sentii una voce famigliare chiamarmi, Callie, meno male, non ci siamo persi.
-Hey Callie.. Dove siete?- chiesi guardandomi attorno.
-Non lo so. Sono andata in bagno.. E non trovo più il tavolo..- disse sorridendo da ebete.
Vidi Nathan con la coda dell’occhio cadere all’indietro di botto.. Anche io le prime volte reagivo cosi, ma poi ci si fa l’abitudine.
-Tu, Sei un Mark al femminile..- disse lui alzandosi in piedi.
-Ahah!- fece Callie divertita.. Non so se dalla mia faccia, che descriveva quanta pena e quanto irritamento mi provava Callie in questi momenti… O per Nathan.. Che ancora non sapeva come reagire.
[Estratto dal capitolo 6]
Genere: Commedia, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci qua con il sesto chappy! Ed ora passiamo alle recensioni:

Grazie molte Michigan!! Siamo contente chei nostri personaggi inventati ti piacciano! Ci scusiamo per eventuali errori e quelli già commessi! Speriamo che anche i prossimi ti piacciano!!

Ed ora, buona lettura e commentate!

Spesso mi chiedevo come potesse essere cosi attiva Callie la mattina.. Ma poi mi ricordavo che era Callie.. E smettevo di pormi domande sul suo conto..
Mi misi seduta nuovamente vicino a Nathan e aspettai che il furgoncino partisse.
Nessuno di noi sapeva dove l’allenatrice ci stava portando, e alcuni morivano pure di curiosità, io speravo solo fosse un bel posto, e non una cosa orribile dove ci si annoiava a morte.
Passarono almeno trenta minuti e io stufa presi il mio Ipod e ascoltai un po’ di musica.
-Cosa stai ascoltando?- chiese Nathan allora.
-Tieni..- dissi porgendogli una cuffietta.
-Grazie.- disse lui e se la mise nell’orecchio.
-La conosci?- chiesi cercando di non far capire che in realtà non mi importava molto.
-No.. Cioè circa.. So di chi è..- disse lui tentando un sorriso.
-Si chiama Dynamite ed è di Taio Kruz.. Me l’ha fatta sentire Callie.. Io non ascolto solitamente questo tipo di canzone..- dissi fissando il mio Ipod.
-E che genere ascolti?- chiese ancora lui.
-Mhà.. Non so.. Devo ammettere che dipende dai momenti, a volte ascolto canzoni molto movimentate, come questa.. Ma a volte passo a canzoni più tranquille o piu.. Metal?- dissi sorridendo.
-Oh, capisco..- disse concentrandosi sulla musica.
La canzone cambiò.
-Questa la conosco.. E I am Blue dei Eiffel65.- disse fissandomi.
-Si, vero.. Questa però l’ho trovata io.. Non me l’ha consigliata Callie..- dissi cercando di mostrare un sorriso convincente.
-Carina..- disse ancora lui e poi rimase concentrato sulla musica.. Fino a che non mi addormentai.. Era raro che io mi addormentassi durante il pomeriggio.. Ma il fatto che avevo dormito poco e il mal d’auto non mi aiutavano.
Non so quanto dormì ma a svegliarmi fu Nathan.
-Lexa, pausa pranzo, andiamo a mangiare.- disse alzandosi dal sedile.
-Si.. Grazie di avermi svegliata.- dissi stropicciandomi gli occhi.
-Non sembri una ragazza dormigliona..- disse scendendo dal furgoncino.
-In fatti non lo sono.. Ma ho dormito male e poco.. E poi soffro un po’ il mal d’auto.. E allora chiudo gli occhi.. Ma questa volta mi sono addormentata.- dissi stiracchiandomi una volta uscita dal furgoncino.
-Dove sono tutti?- chiesi un po’ persa nel mio mondo.
-Non saprei, hanno detto che andavano a mangiare in quel posto li.. Ma non so di preciso dove..- disse mettendosi una mano in testa.
-Quanto hai aspettato prima di svegliarmi?- chiesi rimbambita.
-Circa trenta minuti..- disse lui guardandosi attorno.
-TRENTA MINUTI?- dissi strillando.
-Si, ho detto agli altri che svegliarti era stupido e che allora sarei rimasto finche non ti fossi svegliata.. Ma non accennavi a farlo.. Allora ti ho svegliata io.- disse lui con una mano sotto il mento.. Come se dovesse ricordarsi una super-iper difficilissima formula di matematica.
-Ma si dai, adesso andiamo a cercarli.- disse lui e ci incamminammo verso quella specie di ristorante.
Entrammo e ci guardammo un po’ attorno. Non c’era nessuno.
Girammo tutta la sala da pranzo.. Era come un fast food.. Solo gigante.
-Lexa!- sentii una voce famigliare chiamarmi, Callie, meno male, non ci siamo persi.
-Hey Callie.. Dove siete?- chiesi guardandomi attorno.
-Non lo so. Sono andata in bagno.. E non trovo più il tavolo..- disse sorridendo da ebete.
Vidi Nathan con la coda dell’occhio cadere all’indietro di botto.. Anche io le prime volte reagivo cosi, ma poi ci si fa l’abitudine.
-Tu, Sei un Mark al femminile..- disse lui alzandosi in piedi.
-Ahah!- fece Callie divertita.. Non so se dalla mia faccia, che descriveva quanta pena e quanto irritamento mi provava Callie in questi momenti… O per Nathan.. Che ancora non sapeva come reagire.
-Callie, Lexa, Nathan! Dove eravate finiti?- disse Eric sbucando con la testolina da dietro un muretto.
-Eccoli! Mi ero dimenticata che eravamo li!- disse Callie correndogli incontro.
-Meno male.- Dissi io e mi incamminai verso il tavolo.
C’erano tutti.
-Nathan, Lexa, dove siete finti?- chiese Mark quando ci vide arrivare.
-Scusateci, non vi trovavamo.- disse Nathan accomodandosi.
Presi posto in faccia a Callie e mi servì della patatine che erano rimaste.
-Già.. Questo posto è un po’ nascosto..- disse Axel guardandosi attorno.
-L’ha scelto Bobby..- disse Jack.
-Non l’ho scelto.. Era uno dei pochi cosi grandi.- disse lui mangiando due patatine alla volta.
-Hey Lexa.. Come mai ti sei addormentata?- chiese Callie.
-Il tuo parlare nel sonno è fastidioso.. E io non riuscivo a dormire.. E poi il mal d’auto.. E mi sono addormentata.- dissi lanciandole uno sguardo.
Lei e il suo maledettissimo parlare nel sonno.. Grrr, che rabbia!
-Meno male che Nathan è restato.. Se no non avresti mangiato.- disse lei abbuffandosi di patatine fritte. Io la guardai male, sembrava fare apposta a non lasciarmi cibo.
Finimmo di mangiare e tornammo al furgoncino.
-Avanti! Continuiamo, non manca molto!- disse lei sedendosi.
Io ripresi il mio Ipod e proposi di nuovo la cuffietta a Nathan che accettò ancora.
-Tieni, se trovi qualcosa che ti piace puoi metterla.- dissi porgendogli l’Ipod.
-Ok..- disse lui.
Le canzoni che selezionò erano movimentate. Quelle che Callie mi aveva scaricato e inviato.
-Hey ragazzi.. E ragazze!- disse Mark attirando la nostra attenzione. Ci girammo tutti in direzione di Mark.
-Nessuno di noi sa dove stiamo andando, ma dobbiamo allenarci comunque, in qualsiasi posto siamo, con amici e nemici, perché noi dobbiamo diventare i più forti!- disse lui.
-Si capitano!- dicemmo tutti in coro.
-Bene ragazzi, tornate pure a quello che stavate facendo.-
Continuammo ad ascoltare la musica.. Ma poi, senza che ci facessi troppo caso il sole diventò più caldo e fummo tutti costretti a toglierci la maglia a maniche lunghe.
Si sentiva una leggera brezza dal finestrino aperto. Una brezza marina..
MARINA?
Mi affacciai di più alla finestra.. Si era proprio brezza marina.. Eravamo al mare?!
No impossibile.
-Ragazzi ora manca veramente poco.. Pochi minuti.. Trenta al massimo e siamo arrivati nel nuovo appartamento, che ci terremo per un po’.- disse l’allenatrice.
-Appartamento?- chiesi a bassa voce.
-A quanto pare..- rispose Nathan.
-Bene..- dissi io sorridendo.
Avevo sempre voluto un appartamento, mi sarebbe piaciuto sapere cosa si provava.
Aspettammo ancora qualche minuto.. Il tempo di 4 canzoni scelte da Nathan e poi il furgoncino si fermò.
-Siamo arrivati.. Quello che vedete li davanti e il nostro futuro appartamento.- disse l’allenatrice sorridendo.
Tutti noi scendemmo dal furgoncino un attimo, il sole scottava sulla pelle e la brezza scompigliava i capelli.
Entrammo nel nuovo appartamento e notai che era enorme.
C’erano almeno 3 piani.
Il primo era composto dalla cucina, enorme, dalla sala, enorme e da un bagno piccolino.
Il secondo era composto da stanze. Non molte, 3.. Da una biblioteca e da un bagno con vasca. E il pian terreno era composto da un sacco di camere e un bagno con doccia.
Noi ragazze saremmo dovute andare sopra, dove c’erano 3 stanze, ognuna con 2 letti, i ragazzi di sotto.. Dove c’erano tante stanze da contenerli tutti.
Una volta messe apposto le nostre cose, nelle camere che ci erano state assegnate, io ovviamente con Callie, ci ritrovammo tutti al primo piano.
-Ragazzi, andate e mettetevi le divise da calcio, ora si fa allenamento sulla spiaggia!- disse l’allenatrice.
-Siiii!- dissero la maggior parte di noi.
Andammo tutti a cambiarci e poi ci ritrovammo di fuori.
Per arrivare alla spiaggia dovevamo solo attraversare la strada e un ponticello che passava sopra a un fiumiciattolo. E poi ci arrivavamo. La sabbia scottava, anche se si tenevamo le scarpe da ginnastica, ll sole mi irritava gli occhi.. Era fastidioso.
Scrutai tutta la gente che c’era.. E mi parve di riconoscere qualcuno in lontananza.. Qualcuno che aveva fatto diventare un pomodoro Callie. Ma certo! Quella era la Royal Academy! Stavano giocando con altre persone. Cercai di ricordare chi erano.. Ma non capii.. Eppure mi sembrava di averli già visti da qualche parte …
-Callie sai chi sono quelli?- chiesi indicandole i ragazzi che giocavano con la Royal, e altri che erano ad asciugarsi il sudore e rinfrescarsi bevendo dalle borracce.
-Non lo so.. Jude.. Chi sono quelli?- chiese lei tirandogli il mantello.
-Quelli.. Sono i ragazzi della Alyus Academy.. È una lunga storia … magari ve la spiegherà Mark un giorno.- disse andandosene.
-Hey Jude!- disse Callie prima che lui fosse fuori portata.
Callie si avvicinò di più a lui e io la segui.
-Ma perché porti quegli occhiali strani?- disse lei, indicandoli. Callie! Sei la solita curiosa!
-Non è affar tuo.- disse lui gelido.
-Stai calmo Jude.. Lei è solo curiosa!- dissi intervenendo..-E uno dei suoi difetti.. Che dovrebbe perdere.. Perdonala..- dissi sorridendo e poi la trascinai via..
-Callie! Devi imparare a farti gli affari tuoi!- dissi severa.
-Si.. Scusami Lexa..-  disse lei guardando solo i giocatori che si allenavano.
-Si certo.. Ora sparisci.- dissi e le diedi una spinta.
Non la capivo.. Perché voleva sapere sempre tutto di tutti? 

Aspettiamo commenti e consigli!! Alla prossima!! 
  
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