-Francy! Dove hai messo i miei anfibi?

-E io che ne so?

La bambina dondolò la testa con una leggera nota di sarcasmo, e guardò sua sorella.

Le braccia piegate intente a ficcare dentro al trolley viola tutto quello che ci stava, le gambe strette in un paio di leggings di marca di qualche anno fa ma che secondo la mamma “vanno sempre bene”, il busto arcuato fasciato da un top bianco che le lasciava scoperto il suo piercing all'ombelico di cui andava orgogliosa, il viso coperto dai lunghi capelli biondi tendenti al color rame.

-Francy, ti consiglio di dirmelo ora o ti faccio...

-Che cosa?

La 19enne era stata toccata nel vivo. Prese da sotto il letto un peluche a forma di pupazzo di neve, che la sorellina adorava, e tirò fuori dal portapenne un paio di forbici e un cutter. Poi prese un vecchio straccio imbottito di gommapiuma che serviva da palla per Francy e lo posò a terra.

Si inginocchiò e afferrò il cutter con un certo sguardo omicida.

-Guarda cosa farò al tuo amato signor Pupazzo!

Affondò lentamente il cutter al centro dello straccio per poi furiosamente scuoterlo in tutte le direzioni. La gommapiuma volava per la stanza, e si sentiva anche il rumore inquietante delle forbici e delle risate diaboliche. Alla fine, Francy si ritrovò con uno straccio tagliato in 25 pezzi.

La bimba scappò via, non prima di aver mollato sul pavimento una scatola verde.

La ragazza la aprì: dentro trovò i suoi meravigliosi anfibi verdi.

***

Mark aprì gli occhi. Lentamente si tolse le coperte di dosso, e cercò a tastoni le pantofole a forma di coniglietto. Si avviò verso la cucina, affamato. Sentiva il suo stomaco brontolare come un pazzo.

-Arrivo, arrivo.

Il giovane bofonchiò qualcosa e poi planò (planare è il verbo più appropriato) sulla sedia del tavolo in cucina.

Magicamente, comparve in 3 nanosecondi davanti a lui una signora cicciottella, con in mano una ciotola con dentro una crema gialla che mescolava con foga. Indossava una camicetta, un grembiule rosso e dei jeans scoloriti.

-Ciao Mamma.- bofonchiò Mark.

-Ciao tesoro. Mamma sta facendo i pancake, con la crema fatta in casa come piace a te!

-Grazie mamma.

Mark prese un vasetto di yogurt ai lamponi e cominciò a mangiarlo avidamente mentre sfogliava la copia del New York Times.

-Ma no tesoro! Queste cose sono da grandi...ecco qua, guarda cosa ti ha comprato la mamma!

E la signora tornò trionfante con una copia di Topolino. Mark cominciò a leggerla, e finalmente la signora sembrò soddisfatta.

-Ecco qua Mark.

Un pancake sfrigolante si gettò a capofitto nel piatto di Mark, che trangugiò anche quello. Poco dopo, ecco arriva la mamma trionfante con una valigia blu.

-Le tue valigie per il reality. Mamma ha messo anche 10 paia di mutande nuove oltre alle 10 che ti avevo già messo. Sei contento?

***

-Signorina Claire.

Claire aprì gli occhi.

-Ciao Harold! Oggi parto per il reality, quindi vai a chiamare mia sorella!

Dopo poco entrò una ragazza altezzosa, di circa 25 anni.

-Ciao Steffy! Mi aiuti?

-Umm, va bene. Ma cos'è questo reality?

-Mi vedrai in tv Steffy, mi vedrai in tv! Ma ci pensi? Io, Calire Bennington, che partecipo a un reality! Ci credi?

Steffy rise fragorosamente.

-Ho sempre pensato che saresti finita lì Claire. Guardati:sei alta, bella, bionda, occhi azzurri, e fisico perfetto...non dirmi che non te lo aspettavi.

Claire sorrise.

-Ma certo che me lo aspettavo!

-Ma perchè vai a questo reality?

-Per il puro gusto di vederli essere schiacciati tutti Steffy. Devo vincere questo reality, capisci?

Claire buttò dei vestiti persino troppo sexy dentro al borsone di Louis Vitton, senza neanche curarsi di Steffy, che penosamente cercava di sostituirli.

Prese 4 o 5 rosseti, la trousse completa di trucchi e tutto ciò che poteva servirle. Poi sorrise diabolicamente.

-Steffy, vai a chiamare Harold. Ho bisogno della limousine.

***

-Sono 7 euro e 50 centesimi signora. Certo. Grazie per aver scelto il Wally's Market!

Edward sospirò. Che schifo di lavoro. 22 anni e uno straccio di vita. Aveva una casa, ma era molto piccola. Sperava di poter finalmente cercare qualcosa di migliore in Italia. E invece...

Dopotutto la cosa positiva era che finalmente aveva trovato un'occasione.

Il nuovo reality che sarebbe andato in onda fra poco era la sua occasione. Non poteva perdersela, e Bologna era tappezzata di manifesti. Dopotutto non sarebbe stato difficile. Aveva già preparato le valigie, salutato mamma, papà, zii e parenti vari, aveva prenotato le ferie al negozio e riorganizzati i suoi programmi con Lilian, la sua ragazza. Tra tutto questo trambusto l'unica cosa positiva era lei. Alta, capelli neri, occhi verdi e soprattutto ricca sfondata! Edward sospirò di nuovo.

Sperava che lei lo avrebbe visto.

Ultimamente le cose andavano male tra di loro, ma Ed sapeva che erano liti passeggere.

L'ultima lite era proprio a causa del reality. Lilian sosteneva che l'avrebbe sostituita con un altra, mentre Edward diceva che sarebbe rimasto fedele.

E ne era convinto. Convinto finchè non entrò il fornitore.

-Ehi Robby.

-Ehi Ed! Ascolta, notizia bomba: sai che ho una foto in esclusiva della più bella del reality?

Edward si guardò intorno. Niente traccia di Lilian.

-Fammi vedere!

Roberto gli passò una foto di una ragazza: alta, occhi azzurri, i lunghi capelli dorati le scendevano dal viso.

-Lei è il mio sogno...

-Lo sapevo Ed che non saresti rimasto fedele...

***