Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Silvy87    17/03/2011    4 recensioni
Dopo Breaking Dawn, cosa accadrà?
Mentre i Cullen continuano a vivere la loro immortalità, Jacob e Renesmee inizieranno a coltivare il loro amore destinato a durare per l'eternità. Nuove avventure, nuovi arrivi e soprattutto tanto romanticismo! Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
18° CAPITOLO
Dall' ultima visita a casa Cullen, trascorse una settimana. Anzi volò letteralmente. Jake aveva deciso di riprendere il lavoro per poter pagare l'arredamento della cameretta del bambino, anche se entrambi contribuivamo alle spese per allestirla. Passai il tempo a sistemare i vestiti e gli accessori che mi aveva regalato Alice, grazie anche all'aiuto di Emily e Rachel che non avevano perso neanche un minuto, nel dispensarmi consigli riguardo alla cura di un neonato. Nel tempo libero, invece, andai a comprare la vernice per dipingere le pareti della nuova stanza . E così, tra una faccenda e l'altra, ci ritrovammo già all'inizio del finesettimana.
Era un freddo Sabato di metà Novembre e sembrava che fuori stesse per nevicare. Come al solito, non sopportavo quelle giornate, ma avevo il vantaggio di scaldarmi grazie al caminetto e anche per merito di Jake, il cui calore superava persino quello del fuoco. Quel giorno, eravamo abbracciati sul divano del salotto, mentre una trapunta mi ricopriva. La coperta faceva qualche piccola piega vicino al mio basso ventre che, negli ultimi giorni, era cresciuto di due dita. Ora, se mi giravo di profilo davanti allo specchio, potevo intravedere una piccola sporgenza e ciò mi faceva sentire orgogliosa. Naturalmente, Jake, appena mi vedeva specchiarmi incuriosita, mi ammirava con una luce sfavillante negli occhi e al colmo della felicità. Ogni volta arossivo per le sue attenzioni, perché mi faceva sentire ancora più desiderata.
Quella sera avremmo mostrato la foto di nostro figlio a tutta la tribù, durante la festa che si sarebbe tenuta a casa nostra. Nella mattinata avevamo cucinato insieme molte pietanze per i Quileute : molti piatti e vassoi erano tutti sistemati sul tavolo della cucina. Tra poche ore, quel luogo tranquillo, sarebbe stato invaso dall'energia di un'intera comunità di licantropi, perciò era necessario goderci ancora un pò di silenzio fino al loro arrivo.
Avevo appoggiato la mia testa sul petto di Jake, mentre lui mi aveva fatto sdraiare tra le sue gambe e la sua mano era distesa sulla mia pancia. Sentivo il suo respiro caldo solleticarmi il viso e non mi dispiaceva affatto. Negli ultimi tempi, Jake era diventato ancora più protettivo nei miei confronti , per l'istinto animale che c'era in lui: era proprio come un lupo che difende la sua famiglia e la sua prole. Per questo motivo, aveva spesso saltato le ronde con il suo branco per starmi accanto il più possibile e persino al lavoro aveva ridotto gli orari. Il capo dell'officina non si lamentava per niente, perché Jake aveva fatto molti straordinari e perciò era giusto che recuperasse un pò. Ma all'interno del branco, c'era come sempre Leah che si lamentava per il fatto che sentiva sulle proprie spalle il peso dell'enorme responsabilità: se il capobranco non poteva partecipare alle ronde, allora spettava al lupo beta intervenire se si presentavano dei pericoli. Era un meccanismo simile ai battaglioni di guerra. Parecchie volte avevo pregato Jake di non lasciarla sola, ma lui mi aveva fatto capire che Leah avrebbe dovuto imparare a gestire certe situazioni e non poteva fare altrimenti: il suo ordine era stato chiaro e non c'era modo di annullarlo. Perciò anche io rinunciai a intromettermi nelle loro faccende e sperai che Leah potesse farcela senza il suo aiuto.
Mi piaceva che Jake fosse diventato più protettivo nei miei confronti: mi aiutava con le faccende domestiche e molte volte puliva dove io non potevo fare sforzi, come per esempio i soprammobili posti in alto o se mi dovevo abbassare per togliere la polvere sotto i divani. Apprezzavo ogni suo gesto, ma spesso esagerava e limitava troppo i miei movimenti. Se dovevo fare le scale, mi prendeva in braccio oppure se dovevo infilarmi i jeans, mi vestiva lui ignorando le mie proteste che, in molti occasioni, sfociavano in vere e proprie discussioni in cui Jake si agitava per niente. Dopo vari tentativi inutili per farlo ragionare, decisi di lasciarlo fare e di non frenare il suo istinto.
Quella sera, però, ero convinta che il suo comportamento si sarebbe prolungato per tutta la gravidanza e ciò mi faceva saltare i nervi. Insomma, ero solamente incinta, tutto qui!
" Jake...." cercai di iniziare una conversazione senza innervosirlo " Che c'è, amore? " mi chiese con un tono di voce tranquillo, " Mi chiedevo se il tuo istinto iperprotettivo durasse per tutti i nove mesi..." trattenni il fiato, aspettandomi che si arrabbiasse, ma non lo fece " Ci stavo giusto pensando anche io...e spero proprio di no...credo che ti stia facendo impazzire! " disse sbuffando. Mi girai verso il suo viso " Beh...un pochino, ma Jake a me piace che tu sia protettivo nei miei confronti, solo che vorrei tanto che non esagerassi! In fondo sono in grado ancora di camminare, di vestirmi di fare le piccole cose..." , " Stupido istinto animale...è veramente difficile controllarlo! Ma cercherò di gestirlo come meglio posso...e se mi capiterà ancora, conterò fino a dieci prima di decidere! Mi dispiace se abbiamo discusso in questi giorni...non volevo farti preoccupare.." disse, con un'espressione mortificata e vidi i suoi occhi neri e profondi farsi tristi " Oh, Jake...amore mio...dispiace tanto anche a me...non pensiamoci più.... è acqua passata ormai.." mi avvicinai alle sue labbra: lo amavo nella sua bellezza e in ogni suo difetto. Era comunque perfetto per me. Gli stampai dei piccoli baci che poi si trasformarono in un'unico bacio pieno di passione che lui ricambiò con desiderio. Le nostre lingue danzavano insieme e ad un certo punto, sentimmo entrambi la voglia che avevamo l'uno dell'altra. Le sue mani mi slacciarono i jeans e io feci altrettanto con i suoi pantaloni. Tutti gli indumenti, in un secondo, finirono sul pavimento e insieme ci sistemammo sotto le coperte calde. Jake era sopra di me che mi avvolgeva con il suo calore, facendo attenzione a non far gravare il suo peso sul mio ventre, mentre mi baciava il collo con ardore. Mi sfuggì un piccolo gemito di piacere al suo tocco e le mie mani gli stavano accarezzando la schiena. Quando ci sentimmo pronti, Jake entrò dentro di me con dolcezza e io non sentì alcun dolore, ma solo una pace immensa che mi stava travolgendo. Sentì le sue spinte che non osavano andare oltre e allora gli sussurrai " Non avere paura...non succederà niente..." riuscì a dire con il poco fiato che avevo in gola e a quel punto Jake diede sfogo al suo desiderio. Il ritmo divenne più sostenuto e chiusi gli occhi per il piacere. Entrammo in un vortice di sensazioni e di emozioni calde. Mi aggrappai al suo collo, accarezzando i suoi capelli corvini morbidi e lisci, mentre le sue mani mi accarezzavano con dolcezza la vita. Poi riprendemmo a baciarci nella foga di quel momento e d'un tratto cambiammo posizione. Mi ritrovai sopra di lui e premetti il mio petto nudo contro il suo. Potevo governare la situazione e decisi di lanciarmi. Diedi sfogo al mio desiderio e il piacere aumentò vertiginosamente. I nostri corpi sprizzavano energia da tutti i pori, soprattutto il mio che sembrava aver acquistato una nuova forza. Facemmo l'amore intensamente, mentre Jake mi sussurava all'orecchio " Ti amo.." con il fiato corto, finché entrambi raggiungemmo l'apice nello stesso istante. Ci abbracciammo e respirai il profumo della sua calda pelle che scottava parecchio. Jake mise una mano tra i miei capelli, accarezzandoli e poggiando la sua fronte sulla mia. Rimanemmo avvinghiati l'uno all'altra per molto tempo, finchè decisi di allontanarmi da lui per sistemarmi meglio tra le sue gambe. Jake prese le coperte che erano cadute sul pavimento e mi ci avvolse completamente.
La calma e la tranquillità ci invase e le parole non avevano importanza in quel momento speciale. Avevamo bisogno l'uno dell'altra e di sentire la nostra presenza. Si poteva percepire solo il battito di nostro figlio che scandiva la sua vita. Teneramente, Jake poggiò la sua mano sul mio ventre, accarezzando la mia pelle liscia. Mi lasciai rilassare dal suo tocco e sorrisi beata. L'atmosfera era molto distesa e i miei pensieri erano come piume leggere che solleticavano la mia mente: ero felice e mi consideravo molto fortunata per tutto ciò che mi stava accadendo. Non potevo chiedere di meglio.
Sentì il respiro di Jake diventare lento e realizzai che, molto probabilmente, doveva essersi addormentato. Allo stesso modo, le mie palpebre si chiusero a poco a poco. Stavo quasi per prendere sonno, quando all'improvviso il telefono squillò, facendomi sobbalzare infastidita. Sbadigliai sommessamente e cercai di stiracchiarmi per riprendere vitalità. Sbuffai scocciata e a quel punto anche Jake si svegliò innervosito dagli squilli insistenti; " Dobbiamo proprio rispondere?! " mi chiese Jake imbronciato. Mi alzai dal divano, avvolgendomi nella trapunta per coprirmi " Purtroppo si, amore....se non rispondiamo, continueranno ad assillarci e allora non potremmo più riposare! Magari sono i tuoi fratelli..." . Mi avviai verso la cucina e presi la cornetta del telefono, interrompendo quel suono fastidioso " Pronto..." dissi con tono annoiato " Renesmee...grazie al cielo ti ho trovata! Ti disturbo? " , " No, Alice...ma è successo qualcosa? " chiesi , turbata dal suo tono di voce: mi stavo chiedendo perché mi avesse telefonata così improvvisamente " No, niente di grave...ma tu e Jake dovete venire qui assolutamente..." , " Alice, puoi dirmi il motivo?! Io e Jake tra un'ora abbiamo la festa con i Quileute...non penso che..." non riuscì a finire la frase, perché mia zia mi interruppe subito " Posso solo dirti che Nahuel è qui a casa nostra e ti vuole vedere..." a quella rivelazione, il mio corpo si irrigidì per il panico e tutte le paure che fino a poco tempo fa, ero riuscita ad allontanare, riaffiorarono in un secondo. Jake vide il mio cambiamento d'umore e subito mi venne accanto, infilando i suoi pantaloni e abbraciandomi la vita. Ero rimasta senza parole e dalla mia bocca non usciva più alcun suono " Renesmee.... " Alice mi chiamò allarmata , accorgendosi che non riceveva nessuna risposta da parte mia. Ripresi coscienza delle mie facoltà al suono della sua voce  " Sì...ci saremo..." le mie parole si persero nel vuoto: non ero sicura di quello che stavo dicendo e avevo il presentimento di portare Jake sull'orlo di un grave pericolo. Riagganciai la cornetta con mano tremante e guardai la ragione della mia vita con preoccupazione " Che c'è? Qualche problema? " mi chiese, accarezzandomi il viso per calmarmi " Nahuel è qui...vuole vedermi...a casa Cullen.." risposi con voce atona. A quella rivelazione il volto di Jacob si corrugò in un'espressione pensierosa e quando vide che piccole lacrime mi stavano rigando le guance, mi abbracciò stringendomi al suo petto dove affondai il mio viso disperata, sfogando tutto ciò che avevo nell'animo " Shhh...va tutto bene, Ness...non è niente...sono sicuro che lui non ti voglia portare via...è arrivato con intenzioni amichevoli, vedrai! " cercò di consolarmi, ma ero troppo inquieta per potermi rilassare " Se ci vedrà insieme, vorrà farti del male....non voglio che questo accada per colpa mia! " dissi parlando con voce soffocata; Jake mi fece alzare la testa dal suo petto e mi prese il viso con le sue grandi mani calde " Ehi...io sarò sempre con te, qualunque cosa capiti! E non importa se ci vedrà insieme...almeno saprà che hai scelto una vita tutta tua e che sei felice! Non ti lascio sola! " i suoi occhi ardevano di orgoglio e di amore: mi convinsi che dovevo farmi forza e avere coraggio nelle mie scelte e decisoni. Avrei affrontato l'inferno pur di proteggere Jake, anche se questo voleva dire sacrificare tutto. Ma il fatto era che Alice mi era sembrata allarmata al telefono. Nahuel era arrivato come avevamo previsto e per di più mi voleva vedere a tutti i costi. C'era sicuramente qualcosa che non tornava in questi fatti.
" Come faccio ad essere sicura che lui non mi voglia allontanare da te?! " , " Ci basta scoprirlo...Alice ci ha chiesto di andare da loro, giusto? " gli risposi annuendo con vigore " Bene...credi di potercela fare? " riflettei un secondo sulla sua domanda: le sue parole mi avevano rassicurato un poco e anche se sentivo un moto di inquietudine, pensai che in fondo non avevo nulla da temere. Avevo Jake accanto a me e questo era tutto ciò che desideravo; " Si, amore...sono pronta! Mi vesto e in un attimo saremo fuori casa! " lui mi sorrise raggiante e risollevato, dopo il mio smarrimento. Non sopportavo che stesse male per me ogni volta che mi sentivo infelice. Io ero la sua fonte di gioia e volevo renderlo sereno. Ma purtroppo, i problemi erano sempre dietro l'angolo e minavano la nostra tranquillità. Nonostante tutto, però, affrontavamo ogni ostacolo con audacia e cercavamo di farci forza l'uno con l'altra. Il nostro legame era potente e potevamo avventurarci in mille bufere, senza cadere sconfitti perché in ogni situazione riuscivamo ad essere vincenti e determinati.
L'ultimo ostacolo che avevamo superato, era stato il controllo del Consiglio degli Anziani che, da quando era venuto a conoscenza della mia gravidanza, non ci aveva più dato fastidio con le sue imposizioni. Anzi, quella sera ci avrebbe donato la sua benedizione in perfetto stile Quileute. Ma, quella sera,  non ci sarebbe stata nessuna festa. Decidemmo di rinviarla al giorno successivo e ci giustificammo con tutti quelli della tribù, dicendo che saremmo stato fuori città per un impegno importante che riguardava la cameretta di nostro figlio. Sperai che non ci venissero a cercare e che, soprattutto, i fratelli licantropi di Jake non fiutassero il nostro odore che si dirigeva verso casa Cullen. Jake cancellò i miei dubbi dicendomi che tutti i branchi sarebbero stati occupati a perlustrare il confine con il Canada e che, di sicuro, ci avrebbero lasciato in pace per un bel pò.
Dopo esserci vestiti, salimmo sul pick up che Jake mise in moto. Partimmo dirigendoci verso Forks che raggiungemmo in mezz'ora di tempo. Appena scendemmo dallo Chevy, di fronte a casa Cullen, notai che tutti erano riuniti in salotto. Io e Jake salimmo le scale mano nella mano. Bussai alla porta e, prima che Rosalie ci venisse ad aprire, Jake mi baciò la fronte con tenerezza. La porta si aprì  " Renesmee....sei arrivata...vieni, entra pure...dico anche a te, cane! " Jake le lanciò un'occhiata di fuoco " Un saluto cortese sarebbe ben gradito, bionda ossigenata! " Rosalie rimase impassibile alla sua provocazione e non osò dire altro.
Entrammo in salotto e il mio sguardo percorse tutta la stanza fino ad incontare i suoi occhi di un azzurro così limpido che sembravano fatti di ghiaccio. Mi ricordavo perfettamente come mi studiava con attenzione, quando ero piccola. Vidi Nahuel di fronte a me dopo sette anni. Lo trovai cambiato e sembrava più maturo del solito. Dimostrava l'età di un ragazzo di 23, 24 anni. La sua pelle era color nocciola ed era simile a quella dei vampiri : marmorea e levigata. I suoi capelli erano mossi  e gli arrivavano a metà viso in ciuffi ribelli, mentre i suoi indumenti erano casual ma molto alla moda. Portava una giacca di pelle che gli donava un cipiglio da cattivo ragazzo, mentre la sua altezza sfiorava quella di mio padre. Rimasi stupita dalla sua trasformazione e mi domandai che cosa avesse fatto in tutti questi anni. Strinsi la mano di Jake che rispose al mio tocco. Nessuno osava proferire parola, finchè fu Nahuel stesso ad avvicinarsi a me con fare cortese " Renesmee...come sei cresciuta! Sette anni che ti hanno reso la mezzovampira più bella del mondo...come stai? " mi chiese con un sorriso ammirato. Fui sorpresa dai suoi complimenti che non mi dispiacquero affatto e contribuirono a smorzare la tensione " Sto bene, grazie e tu? Ti trovo diverso dall'ultima volta che ci siamo incontrati..." , " Già...ormai sono passati 157 anni e la mia crescita si rafforza sempre di più..noi mezzovampiri maschi cambiamo ogni sette anni, diventiamo più forti con il tempo..." Nahuel rivolse uno sguardo fugace a Jacob e poi continuò a rivolgersi a me " Che mi racconti? Cosa hai fatto in tutto questo tempo? " , " Beh...che dire..non ho mai frequentato la scuola, mi ha insegnato tutto mio padre dato che la mia crescita accelerata avrebbe potuto allarmare molte persone, ma ho sempre avuto accanto la mia famiglia e i miei amici licantropi..." , " Già....come scordarlo! I famosi mutaforma che hanno spaventato i Volturi quando eri piccola! " disse ridendo e guardando velocemente la mia mano intrecciata a quella di Jake.
Il suo sguardo ritornò a concentrarsi su di me e stavo cominciando a sentirmi a disagio. Cercai, perciò, di cambiare discorso " Le tue sorelle e tua zia come stanno? " chiesi , con fare curioso " Stanno benissimo, direi...voglio dire, ultimamente stò viaggiando molto per conoscere nuovi luoghi e chissà trovare qualcun'altro simile a me...così non le vedo spesso, ma loro non soffrono la mia mancanza...siamo molto diversi come indole...invece io e mia zia siamo molto legati e ci scriviamo spesso, quando sono lontano...la mia famiglia è molto frammentata, ma ho diversi amici accanto come voi...anzi siete la mia seconda famiglia...qui mi sento a casa..." mi sorrise ammirato e io non potei fare a meno di ricambiare: il suo sorriso era radioso e riusciva ad ammaliare chiunque. In quel momento, mi resi conto di essere imprigionata in un'atmosfera ipnotica. Non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui. Jake si agitò inquieto accanto a me, riportandomi alla realtà e stringendomi ancora di più la mano.
Tutti i Cullen si erano allontanati dal salotto e si erano rifugiati al piano superiore, quando videro che la conversazione procedeva tranquilla. Ma che si aspettavano?! Forse che ci sarebbe stato un combattimento o un gesto di follia da parte di Nahuel ?! Sentivo, però, che osservavano con attenzione la scena, controllando ogni nostro gesto.
Ci sedemmo tutti e tre sul grande divano bianco, mentre Jake non accennava a lasciarmi la mano: anche se io cominciavo a tranquillizzarmi, percepivo la sua tensione. " Che luoghi hai visitato?" gli chiesi " Oh, beh...ho girato parecchio in Europa e poi sono rimasto tanto tempo in Canada...ho frequentato diverse università , ma poi mi rendevo conto che più i giorni passavano, più sentivo la mancanza di una cosa importante..." , " Che cosa? " , " L'importanza di una famiglia tutta mia...qualcuno con cui condividere la propria immortalità e che creasse con me qualcosa di speciale...ho perdonato me stesso per ciò che ho fatto a mia madre il giorno della mia nascita e mi sono reso conto solo ora che il vero mostro era da sempre mio padre...lui e le sue pazze idee...ma comunque, lui non l'ho più rivisto...non so che fine abbia fatto! Sarà sicuramente in qualche posto remoto ad architettare qualche altra diavoleria! Non ci voglio neanche pensare! " i suoi occhi esprimevano rabbia, ma furono attraversati da un bagliore sinistro che non mi convinse del tutto " Tu sei stata molto fortunata ad avere una famiglia unita, Renesmee e ti invidio molto...avrei voluto avere la tua stessa sorte! " , " Oh, Nahuel...non dire così...sono sicura che troverai qualcuno che diventerà importante per la tua vita..." gli risposi, prendendogli una mano per consolarlo " Grazie...sei così gentile! " disse accarezzandomi la mano con dolcezza e provocandomi dei brividi che percorsero la mia schiena. La sua pelle era un poco più fredda della mia e volevo che quel contatto finisse subito, ma chissà perché non riuscivo ad allontanare la mia mano dalla sua: era come se lui avesse il potere di incantare chiunque. Di scatto Jake si alzò dal divano, tremando e lanciando occhiate di fuoco a Nauhel che, infastidito dal suo atteggiamento, smise immediatamente di accarezzarmi. Sollevata, ritirai la mia mano: se Jake non fosse intervenuto, sarei rimasta ore ad osservarlo , rapita dal suo sguardo. Nahuel si alzò a sua volta " E' meglio che tolga il disturbo e torni a casa...sono felice di averti rivisto, Renesmee...spero di rivederci presto! " , " Anche io sono contenta per la tua visita e ricordati che la nostra casa è sempre aperta per gli amici! A presto, Nahuel e salutami tua zia! " mi alzai e lo abbracciai amichevolmente: la sua stretta era forte e calorosa. Sembrava che volesse trasmettermi qualcosa che andava oltre ad una semplice amicizia. Nei suoi gesti traspariva un senso di affetto smisurato , come se volesse farmi capire qualcosa. Ci allontanammo e Nahuel mi rivolse un sorriso, mentre si accingeva ad uscire di casa. Passò accanto a Jacob che guardò con distacco e disinteresse. Poi sparì dalla nostra vista e a quel punto, mi accasciai sul divano sfinita per la tensione " Ness...stai bene? " mi chiese Jacob sedendosi accanto a me, preoccupato " Si, è tutto a posto...pensavo che sarebbe andata male ed ero molto agitata...invece è stato tutto tranquillo, anche se certi suoi gesti non mi sono piaciuti...sembravano sinistri..." , " Già, l'ho notato anche io...e come mi guardava, poi...neanche lo avessi aggredito! Non mi ha nemmeno considerato...nessuna parola con me...e mi sembra molto strano! " , " ...probabilmente ha capito che tu sei una parte importante della mia vita... e non ha osato esporsi! ". 
Io e Jake ci guardammo perplessi. Anche se entrambi spevamo che, in fondo, non c'era nulla di cui preoccuparsi al momento, l'istinto ci suggeriva il contrario.
Quando Nahuel se ne andò, tutta la famiglia Cullen si riunì in salotto. Alice era in preda ad una frustrazione molto forte " Renesmee...mi dispiace di non essere riuscita a prevedere il suo arrivo! Mi sento così inutile! Scusami se ti ho spaventata! " , " Alice...non preoccuparti...non è colpa tua...a volte non si riesce a controllare tutto...Nahuel deve aver deciso di venire all'ultimo momento...ma sono contenta di averlo rivisto! " , " Oh..tesoro, anche io! Sembra solo ieri che vi siete conosciuti! " disse mia madre con felicità " Si, Bella...certamente è stata una bella sospresa, ma lui ha dimostrato di non gradire la presenza di Jacob...e poi ho notato che fissava un pò troppo Renesmee! " aggiunse mio padre " L'ho notato anche io, Edward e la cosa non mi piace affatto, ma se fosse venuto per nostra figlia, avrebbe fatto capire subito le sue intenzioni... " , " Secondo me, non dobbiamo preoccuparci di nulla...è stata solo una visita amichevole, alla fine..." dissi, cercando di allentare l'atmosfera carica di una forte pressione negativa.
Jake era irrequieto: tutti quegli sguardi fugaci che Nahuel gli aveva riservato, lo avevano infastidito molto. Dopo una attimo di silenzio in cui tutti cercavano di trovare le risposte ai loro dubbi, Jake decise di intervenire " Non dobbiamo sottovalutare Nahuel....ha in mente qualcosa, ne sono certo! Avete visto anche voi come guardava Nessie...pieno di ammirazione e affetto...un pò troppo sopra le righe, direi....e soprattutto, mi ha ignorato del tutto...come se non esistessi...quindi, per il bene di tutti e della mia famiglia, è necessario tenerlo d'occhio..." disse rivolgendosi a tutti i presenti " Jake...non mi sembra il caso di..." cercai di ribattere, ma lui riprese subito la parola rivolgendosi a me e prendendomi la mano " Prova a pensarci solo un attimo, Ness...lui ti ha mai chiesto qualcosa riguardo a quello che stai vivendo adesso? E pensa anche a come ti guardava in continuazione! " gli trasmisi, con il mio potere, l'immagine del ricordo appena trascorso di Nahuel e lui annuì " Farò di tutto per capire le sue vere intenzioni...e per proteggerti! " il suo sguardo si addolcì e una lacrima solcò la mia guancia: Jacob aveva ragione e le sue parole mi fecero capire che il peggio non era ancora passato. Ci abbracciammo con amore e sentimmo che i nostri animi agitati, si stavano calmando. Capì che il merito era di Jasper " Faremo dei turni ogni settimana per controllare il confine con il Sud America e se lo avvisteremo di nuovo, lo faremo uscire allo scoperto! " disse mio zio , " Ci saremo anche noi! Avviserò anche gli altri branchi, ma credo che non ci saranno problemi! " disse Jake risoluto e lo guardai con apprensione: non volevo che corressero tutti dei rischi per colpa mia " Siamo nati per questo! Combattere ciò che ci minaccia! " mi rispose , appena vide la mia titubanza " Fidati, Renesmee...Jacob ha ragione! E' la sua natura e non devi preoccuparti per lui...anche io pensavo di mettere a repentaglio la vita di tutti, durante la battaglia contro i neonati....ma mi sbagliavo! Ognuno è padrone del proprio destino e alla fine tutto andrà per il verso giusto..." disse mia madre accarezzandomi i capelli.
Di fronte a me c'erano le persone che amavo immensamente. Le vedevo sacrificare la loro vita e la loro tranquillità per proteggermi e vedermi felice. Non sopportavo l'idea che potesse capitare loro qualcosa e soprattutto, avevo una grande paura che Nahuel potesse fare del male a Jake: lui era la ragione della mia vita, il padre di mio figlio e senza di lui non potevo esistere. Una voce interiore scacciò i pensieri negativi che affollavano la mia mente " Non sarai mai sola e loro saranno sempre accanto a te...". Avrei lottato per difenderli e nessuno ci avrebbe privato della nostra serenità.

Ritornammo a La Push in poco tempo. Per tutto il tragitto, non avevo spiccicato parola e continuavo a tenere la mano di Jake, in una forte stretta che per lui non era affatto eccessiva. Avevo il timore di vederlo sparire da un momento all'altro. Anche lui, non osava incrociare il mio sguardo: forse per evitare di mettermi ancora di più in agitazione e per fare in modo che non vi leggessi la stessa preoccupazione. Si limitò solo ad assecondare la mia stretta di mano, infondendo tutto il suo calore.
Appena scesi dal pick up, la stanchezza mi invase e un capogiro mi fece sbattere contro la portiera dello Chevy. Subito Jake mi corse incontro e mi sorresse per la vita, facendo passare il suo braccio intorno al mio fondoschiena " Ehi...Ness, tutto bene? " mi chiese molto preoccupato " No, non sto per niente bene, Jake...voglio solo..." non riuscì a finire la frase che un conato di vomito mi assalì e la nausea si fece sentire più forte che mai. Jake capì, all'instante che quello non era un semplice malessere e mi prese in braccio, portandomi dentro casa con velocità, diretto al bagno dove mi ingnocchiai al wc e svuotai l'anima intera. Brividi di freddo mi assalirono e la febbre aumentò di colpo " Questa non ci voleva..." dissi debolmente. Stavo per perdere i sensi come una settimana fa e sentì, solo, due braccia calde e forti posarmi sopra il materasso soffice del nostro letto. Appena poggiai la testa sul cuscino, riuscì ad aprire gli occhi e a focalizzare il viso di Jake. Con uno straccio bagnato mi stava tamponando la fronte imperlata di sudore " Mi dispiace, Jake....sono un disastro! " , " Non dire così, amore...oggi è stato troppo per te! Non dovevo esporti a questa preoccupazione..." lo guardai con amore " Ho paura, Jake....non voglio che lui ti allontani da me...non voglio vederti sparire! " dissi tremando " Shhh...non glielo permetterò! Sarò sempre qui con te...non ti lascerò mai! Ti amo, Ness..." disse e mi baciò intensamente. Mi abbandonai al suo bacio, lo assaporai in ogni sua sfumatura. Avevo il disperato bisogno di sentirlo parte di me. La sua mano mi accarezzò il ventre e sospirai al suo tocco. Ci allontanammo e le nostre fronti si toccarono " Non lascerò che vi faccia del male...non toccherà neanche nostro figlio! " i suoi occhi si incendiarono di determinazione e per la prima volta, ammirai il suo potere di lupo alfa: mi sentivo protetta e al sicuro come non lo ero mai stata in vita mia.
Ci infilammo sotto le coperte. Mi avvolsi nella trapunta per placare i brividi di freddo che non accennavano a sparire, mentre Jake mi si avvicinò intrecciandosi al mio corpo e scaldandomi in un attimo. Sorrisi beata al suo abbraccio e volsi il viso verso il suo. I nostri occhi si intrecciarono in un legame magnetico carico di attrazione. Come poteva pensare Nahuel di dividerci ?! Era un'idea assurda e non sarebbe riuscito ad ottenere quello che voleva!
Anche se ero stata contenta di rivederlo, sperai con tutta me stessa che , dopo quella sera, Nahuel non ritornasse più e che, soprattutto, non avesse cattive intenzioni. Ma il suo comportamento era stato molto palese e, perciò, ero più che convinta che dovevo prepararmi ad affrontare una terribile bufera.
Cercai di non pensare a tutto questo e mi concentrai sulla presenza di Jake: volevo goderlo fino in fondo e volevo sentirlo vicino a me. Avevo bisogno della sua vicinanza più che mai. Presto, le nostre vite sarebbero state sconvolte.


   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Silvy87