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Autore: Alison_95    18/03/2011    6 recensioni
La storia prende luogo sempre dopo la fine della quinta serie. Sembra che la pace regni sovrana, ma vengono percepite delle onde di energia negativa dalla Tv Galaxy che porteranno al ritorno dei Three Lights e a conseguenze disastrose per Bunny. Cosa succederebbe se lei divenisse una persona completamente diversa?
Buona lettura ^^
P.s. la nota OOC è rivolta al solo personaggio di Bunny :)
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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 Capitolo X: Just Hold on tight
 
Seiya si alzò e trovò la parte destra del letto completamente vuota. Forse Bunny era in cucina, ma i suoi dubbi furono presto risolti da un bigliettino poggiato sul cuscino: “Meglio che vada. Ci vediamo a scuola. Testolina Buffa.”
Il soggiorno aveva ancora l’odore della pizza mangiata la sera prima e, nonostante le pulizie fatte, non accennava a diminuire. Così Seiya si arrese e iniziò a prepararsi una tazza di caffè che bevve silenziosamente guardando fuori dalla finestra, pensando a cosa stessero facendo gli amici, Bunny e decidendo se andare a scuola oppure no. Da un lato sarebbe stato da solo, non era il caso di rivolgere la parola alla sua Testolina Buffa e tutti gli altri se la stavano spassando chissà dove. Dall’altro però non poteva poltrire tutto il giorno a casa e non aveva nemmeno il coraggio di chiedere a Bunny di uscire per un ovvio motivo, ovvero se qualcuno avesse scattato delle foto e i titoli dei giornali fossero stati “La nuova fiamma di Seiya”, probabilmente nessuno gli avrebbe più rivolto la parola, i suoi amici si sarebbero allontanati e avrebbero sofferto ancora. E poi c’era un motivo meno ovvio: non aveva il coraggio di invitarla. Quella mattina il suo animo era invaso da una strana sensazione di paura. Per la prima volta aveva paura di FALLIRE. Forse era successo altre volte ma quella era in assoluto la prima volta che lo ammetteva a se stesso. Non voleva essere scaricato, rifiutato visto che ultimamente le cose stavano andando, secondo lui, troppo bene con la ragazza dei suoi sogni e non voleva perdere tutto, doveva essere prudente, non dare l’impressione di tenerci troppo e doveva anche cercare di capire il motivo del suo strano comportamento. Troppe cose insieme. Chissà se ce l’avrebbe fatta. Andava tutto bene, per il momento. Ma perché noi esseri umani pensiamo sempre che tutto duri nel tempo? Risposta: Ci aggrappiamo alle illusioni e non ne possiamo fare a meno. Vero Seiya?
 
Solite scale. Solito corridoio. Solito rumore assordante della chiave che gira nella serratura e per poco non si spezza al suo interno. Solita Luna che l’aspetta. Solita solitudine che l’attende.
Pensandoci le principesse sono sempre creature sole. I loro sudditi spesso sono un gradino inferiore al loro e, pur volendo, non riuscirebbero mai a comportarsi come dei loro pari per una situazione di rango. Le dame di compagnia molto spesso stanno accanto solo per trarne benefici quindi quella della principessa è una compagnia apparente.
Ma Serenity non era questo tipo di reale. Lei si circondava di splendide guardiane che erano le sue migliori amiche, che la difendevano ma che con lei erano le persone più semplici del mondo e il loro rapporto era caratterizzato da un grande affetto, da sincerità.
Dove era finito tutto ciò? Le pareti di quella stanza erano la risposta. Nonostante la pittura, alla base erano sempre state cupe. Nonostante la maschera che doveva portare, Bunny era sempre la stessa persona alla ricerca di condividere le sue emozioni. Ma purtroppo il vuoto aveva preso il sopravvento.
 
- “Oh benedetta ragazza, cosa stai combinando?” – Luna saltò giù dal letto e si arrampicò sul tavolo, guardando con occhi di sconforto la sua principessa.
- “Luna, io non lo so…”
- “Forse fra un po’ sarà tutto finito…”
- “E poi? Cosa succederà?”
- “Lo sai bene, è questa la tua missione…”
- “Luna, ho paura… Non voglio più stare sola, ecco perché sto con Seiya. Lui è l’unico che riesca a farmi sentire bene, è diverso con lui.”
- “O Bunny, io lo so ma non puoi permettere che lui sia di intralcio, sei ancora in tempo per salvare la tua vita.. nonostante ormai il destino può sembrare cambiato, tu puoi ristabilire l’equilibrio e far nascere Chibiusa…”
 
Bunny annuì. Non era più sicura che fosse quello che voleva fare. Forse sistemare le cose con le altre e raccontare la verità sarebbe stato meglio. Ma non poteva. Doveva fare tutto da sola, nessuno poteva partecipare, ce l’avrebbe fatta con lei sue stesse forze e Chibiusa sarebbe esistita. Non le importava di altro. Non poteva privare un essere così dolce e innocente dell’esistenza per colpa di uno stupido errore… cavolo se ci pensava le si contraeva lo stomaco. Come era potuto succedere? Perché non era stata forte a sufficienza da rimediare? Se ne era dovuta andare per colpa di quel fottutissimo errore!
 
 
- “Sei migrata su Marte improvvisamente?” Ami richiamò l’attenzione di Rea, rimasta sola incantata davanti al panorama, che si stringeva in una coperta.
- “Scusa, ero sovrappensiero..”
- “Siamo tutti di là, perché non vieni anche tu?”
- “Avevo bisogno di stare da sola…”
- “Allora su dimmi cosa è successo. Lo sai, ti conosco e vedo che c’è qualcosa che ti turba e non penso sia solo Bunny…”
- “Beh Bunny c’entra eccome ma non il suo arrivo o il suo strano comportamento…” Rea chiuse gli occhi e si strinse ancora di più nella coperta, nonostante fossero appena le undici di mattina.
- “Rea, non ti seguo…”
- “Marzio…”
- “Rea, non sarà che…”
- “Non è solo una mia fantasia. Dopo qualche tempo che Bunny se ne era andata, Marzio ed io abbiamo iniziato a frequentarci, a uscire ma abbiamo deciso di tenere le cose nascoste poco tempo dopo abbiamo capito che era meglio smettere. Ma in questo ultimo periodo ci siamo riavvicinati e…”
- “Rea, tesoro perché dovresti sentirti in colpa?”
- “Perché stava con la mia migliore amica e io avevo rinunciato a lui, quindi ora sembro quella che non vedeva l’ora di fregare il ragazzo all’amica! E non è vero, io ero felice per loro, ma dopo lui è tornato da me e io mi sono accorta di quanto è bello stare con lui…”
- “E allora dove sta il problema? Senti se ti va non dirlo ancora agli altri anche se non direbbero niente, inoltre Bunny si è comportata davvero male con noi e francamente non credo che mai tornerà né che sia ancora innamorata di Marzio..”
- “Ho paura…e se lui tornasse da lei?”
- “No, non succederà, stai tranquilla.”
- “Grazie amica mia. Ti voglio bene.”
 
Le due amiche si abbracciarono e raggiunsero gli altri ragazzi, pronti a cominciare l’escursione mentre Rea mandò un messaggio: “Che dici se domani ci vediamo da me per le 16? Baci”.
Si, ora era più sicura di sé, sapeva che provare era meglio di arrendersi. Oramai il destino era cambiato per tutti. Non c’era più nessuna certezza, nessun filo indissolubile. Rea si chiese come fosse possibile che qualcosa che sembrava tanto perfetto come il loro futuro, fosse stato sconvolto in qualche secondo, giusto il tempo che Bunny partisse e che non tornasse per sedici anni. Strana la vita, ci cambia. Maturiamo, cresciamo, cambiamo in base alle esperienze che attraversiamo e forse questo è un bene. Non rimaniamo chiusi sempre nello stesso involucro ma diventiamo capaci di volare e diventiamo sempre più forti. Perché anche le guerriere Sailor che affrontano ferite, perdite di sangue devono spesso rivaleggiare contro qualcosa che provoca ben più di un dolore fisico: i sentimenti.
E non si impara mai a gestirli perché è una cosa che non può essere insegnata. Si può semplicemente fare tesoro di ogni momento nella nostra vita per inserirlo nel grande puzzle che ci trasportiamo dietro. Nessuno è perfetto, tutti sbagliano. Rea lo sapeva e in quel momento sentiva di fare la cosa giusta. Si, l’importante è crederci.
 
- “Ami eccoti! Cercavo di calcolare la pendenza e il coefficiente angolare di questa collina… vuoi unirti a me?” Taiki aveva in mano una cartina e una penna che porse a Ami.
- “Mi farebbe molto piacere! Adoro l’analitica!”
- “Bene, anche a me piace molto, hai dei gusti davvero superbi”
- “La verità è che sono molto simili ai tuoi…” Ami arrossì e chinò il capo in segno di imbarazzo.
- “Bene bene qui c’è qualcuno prossimo alle nozze” Ovviamente era Marta che disturbava i due piccioncini.
- “Potresti stare zitta! Anzi meglio che ti prepari a non rotolarti per qualche burrone!” Acido Yaten le puntò il dito contro e scoppiò in una fragorosa risata.
Marta non ebbe neanche il tempo di rispondere che Heles li interruppe: “Ragazzi, spiacente, dobbiamo rientrare, il mostro ha attaccato. Chiamate Seiya e Marzio.”
 
I ragazzi levarono le tende con molta velocità, si trasformarono e si recarono verso la gelateria colpita, ben presto raggiunti sia da Seiya che da Marzio.
L’automa era abbastanza ciccione, aveva il corpo tutto ricoperto di glassa e i suoi abiti sembravano i gusti del gelato. Le sue mani erano degli enormi coni e i suoi occhi erano delle fette di torta alla fragola. Inutile dire che Marta voleva letteralmente mangiarselo. Ma non era quello il caso e il mostro non sembrava intenzionato a cedere poiché dopo aver addormentato tutti gli esseri umani presenti, voleva eliminare qualsiasi soggetto si mettesse in mezzo tra lui e il suo obiettivo di distruzione.
Nessuno sfoderò neanche un attacco. Non ne ebbero il tempo. Una lama colpì e squartò in due il mostro, esattamente come giorni prima, esattamente la stessa lama. Bunny era arrivata.
L’automa cadde a terra, dopo aver lanciato un potente attacco contro Marta, Seiya e Marzio che caddero a terra doloranti. La prima aveva un enorme taglio sulla gamba destra e gli altri due avevano una ferita all’altezza della milza. Per fortuna non era niente di grave, nonostante la perdita di sangue. Bunny si precipitò vicino per prendere il cristallo, ma in realtà voleva assicurarsi delle condizioni di salute dei ragazzi colpiti.
 
- “Ora ci lascerai il cristallo, siamo arrivati prima noi.” Heles strinse i pugni e la sua voce tuonò per tutta la sala, ma Bunny non si lasciò intimorire “Scordatelo, sono io che ho distrutto l’automa e io mi becco la ricompensa. Piuttosto dovreste controllare le condizioni di quei tre, sembrano proprio messi mali. Debolucci i ragazzi eh?”
- “Non permetterti di parlare così”
- “Perché? Me lo puoi impedire?! Ma quanto sei stupida!”
 
Heles non sopportava le sue parole che sembravano quasi una sfida. Iniziò a correre e sfoderò un pugno. Ma purtroppo neanche la forza fisica della ragazza riuscì a ferire Bunny che con una prontezza enorme di riflessi parò il pugno e gliene tirò uno dritto in pancia. L’avversaria balzò all’indietro sbattendo contro il muro.
 
- “Mi pareva di essere stata già chiara l’altra volta. Sappiamo bene tutti chi è la più forte.”
- “Heles… Lasciala stare, veramente non ne vale la pena” Marta con un filo di voce sussurrò.
 
Una fitta si addentrò nel cuore di Bunny. “Sei morta per me”. Ancora quelle parole, quella voce così dura, le lacrime che aveva versato, la rassegnazione quando le aveva dette.
Alzò poi lo sguardo e lo rivolse verso Seiya. I suoi occhi così blu che sembravano dire “smettila di fingere”. Per un momento tutti avrebbero giurato di aver visto un bagliore scintillare sul volto della loro principessa, ma fu talmente breve che tutti si ricordarono le parole che udirono dopo.
Bunny scosse il capo, lo sollevò e cercò di volgere i suoi occhi in una direzione che non fosse quella dei tre feriti, poi disse “Marta ha capito tutto. Appunto non ne vale la pena che perdiate tempo nel cercare di riavermi indietro. Non succederà. Siete solo una massa di sciocchi illusi.” – poi inclinò leggermente la testa, chiuse gli occhi – “Siete tutti morti per me”. E detto questo, sparì.
Silenzio. Non si sentiva più assolutamente niente. Era come se il mondo fosse finito in quel momento. Yaten sollevò Seiya, Taiki aiutò Marzio e Heles prese in braccio Marta, ma nessuno pronunciò una parola. Nessuno aveva più il coraggio di parlare. Dovevano solo tenere duro. Just Hold on Tight.
 
- “Bunny, cosa è successo?”
- “O Luna, ho detto delle cose terribili!”
Una principessa che piange è difficile da vedere perché molte, nonostante la sensazione di solitudine che grava su di loro, fingono di vivere nel loro mondo perfetto e molte ne sono anche convinte. Difficilmente aprono gli occhi e si accorgono dell’orribile e vuota realtà che le circonda. Bunny lo sapeva. Non ce la faceva più.
- “Ce la farai… E’ quasi finita..”
Ancora singhiozzando Bunny replicò “Ho l’ultimo cristallo…ora arriva la parte difficile.”
- “Se tutto va bene, domani sarà tutto finito.”
- “Deve andare bene… Non resisterei ancora così..”
 
Il destino è crudele vero? Prima ti riserva la vita che hai sempre sognato e poi cosa fa? Ti lascia sola. Nessuno, neanche una principessa, può avere la vita perfetta. Devi solo tenere duro. Just hold on tight.


Angolo dell'autrice: Penso che questo capitolo vi abbia fatto venire ancora più dubbi come ad esempio "cosa sarà mai questo errore di cui parla Bunny?" o "Cosa ci fa ora che ha i cristalli?" .
Eheh tutta la storia la capirete solo alla fine. Potreste intravedere qualcosa nei prossimi capitoli ma capire tutto l'intrigo è roba da geni. Non che l'intrigo sia da geni (io nn lo sono xD) ma se lo capite vuol dire che avete un'intelligenza superiore perchè non avete così tanti indizi.
Ora dopo le chiacchiere, vi ringrazio per la lettura e spero vi sia piaciuto.
Ringrazio come sempre tutti in particolare Moana, EllieMarsRose, Cri Cri, Kay89  e AsielRose. :)
Un bacio^^
Alison_95

  
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