Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: KatherineStradlin    19/03/2011    3 recensioni
Come reagireste se una ragazzina di 16 anni vi si presenta davanti alla porta dicendovi che è vostra figlia ?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Los Angeles, 1999.


Hailey scese dall'autobus e inspirò l'aria pulita.
Prese dal suo zaino la cartina che aveva sempre con se e cominciò ad esaminarla : certo, non ci capiva un cazzo, ma almeno ci stava provando.
L'indirizzo lo conosceva già, il problema sarebbe stato trovarlo.
Non era mai stata brava in geografia, e in fondo aveva solo 16 anni.
Una ragazza di 16 anni in una città grande con Los Angeles : si sentiva quasi un pesce for d'acqua.
Mise meglio lo zaino in spalla e cominciò a camminare dritto davanti a lei.
Entrò in un bar e andò verso il bancone.
- Mi scusi, potrei avere un bicchiere di acqua ? -.
- Certo, piccola . . ma sei da sola ? -.
- Si, e sto cercando questo indirizzo -, disse mostrandogli il biglietto.
L'anziano barista gli passò un bichiere colmo d'acqua, e poi cominciò ad esaminare il piccolo pezzo di carta.
- Beh, questa zona si trova in uno dei quartieri più residenziali di Los Angeles, ma non saprei dirti come arrivarci . . -.
Hailey bevve tutta l'acqua con voracità. - E' sicuro ? -.
Annui. - Sì, ma forse mio nipote . . -, disse voltandosi per chiamare qualcuno, - Nick ! Vieni un attimo qua ! -.
- Cosa ?! -, disse la voce di un ragazzo in un'altra stanza.
- Devo chiederti una cosa, sapresti arrivare in questo quartiere ? -, chiese ad un ragazzo alto e con i capelli scuri.
Prese il biglietto tra le mani e lesse l'indirizzo. - Sì, credo di sì . . . è un quartiere dove abitano i vip, penso . . -.
- Già, serve a questa ragazza -, disse indicando Hailey ancora seduta che li salutò, sorridendo, con la mano.
Nick sorrise. - Certo, devi andarci adesso ? -.
- Sì, sto cercando una persona . . mio padre -.
- Bene, allora andiamo, ci sarà da camminare, non passano autobus per quella zona -.
- Non c'è problema . . non ho fatto tutto questo viaggio per niente . . quindi se mi ci porti adesso, sarei più che felice -.
Fece il giro del bancone e gli si parò davanti : era più alto di quello che sembrava.
Hailey scese dallo sgabello su cui era seduta e lo seguì fuori dal locale.
- Sei nuova a Los Angeles ? -.
- Sì, abito dalla parte apposta del paese -.
- E quanto hai, 14 anni ? -.
- In realtà 16 -.
- Davvero, anche io, ma . . . -.
- Sembro più piccola, lo so . . tu invece dimostri almeno 18 anni, come fai ad averne 16 ? -.
Si strinse nelle spalle. - Il vantaggio di essere alti . . -, disse sbottonandosi il giacchetto di pelle che indossava.
Sotto aveva una maglietta nera, che Hailey riconobbe subito : Appetite For Destruction.
Rise. - Ti piacciono i Guns N' Roses ? -.
- Sì, da sempre . . . sono andato anche ad un loro concerto, con mio padre, quando ero piccolo . . ma come mai stai cercando tuo padre ? -.
- Beh, lui non sa neanche che esisto, lui e mia madre si sono lasciati prima che io nascessi -.
- Mi dispiace . . -.
- No tranquillo,però è meglio che non ti dico chi è . . -.
- E perchè ? -.
- Non so come reagiresti .. -.
- Mettimi alla prova ! -, disse sfidandola.
- Se proprio ci tieni -, disse tirando fuori dallo zaino una foto piegata in due.
Era quella Katherine e Izzy, i suoi genitori, quando erano ancora felici.
La aprì e la passò al ragazzo, che sgranò gli occhi. - Ma questo non è . . è . . -.
- Stradlin, Izzy Stradlin è mio padre . . . -.
- Cosa ?! Ma dai, non ci credo ! -.
- Te lo avevo detto, non ci crede nessuno, neanche con questa foto . . -.
- E se la foto fosse un falso ? -.
- Ti sembra un falso ? -, chiese scettica.
Il ragazzo la guardò meglio. - Beh, in realtà no . . -, disse poco convinto.
- Lascia stare . . dimmi solo che cazzo di strada devo seguire e vado da sola . . -.
- Si, così qualcuno ti si fotte ! -.
- Hei, io non ho niente che non va, e so badare a me stessa . . -.
- Sei a Los Angeles, nessuno qui sa badare a se stesso -.
- E allora ? -.
- E allora ti accompagno, niente storie -, disse continuando a camminarle a fianco.

***

Camminarono lungo le strade di Los Angeles per parecchio tempo.
Hailey non aveva più parlato, e anche Nick.
Si limitarono a qualche sguardo, ogni tanto.
- Ecco, questo è il posto . . -.
- Sei sicuro ? -.
- A meno che tu non abbia sbagliato indirizzo -.
- No, l'indirizzo è giustissimo, grazie per avermi accompagnato . . -, disse allontanandosi.
- Hei . . sicura di trovarla ? Posso darti una mano . . se vuoi -.
- Cos'è ? Adesso mi credi ? -.
- Io . . beh, non lo so . . forse . . -.
Sbuffò. - Muoviti allora . . il numero civico è 27 -.
- Allora siamo vicini -, disse indicando una casa, - Questo è il numero 23 . . -.
- Bene, andiamo . . -.
Hailey cominciò a camminare guardandosi intorno : c'erano ville in ogni dove.
Tutte case di ricconi senza scrupoli.
- 27 . . -, disse all'improvviso Nick.
- Si, ho visto . . -.
- Vai allora, devi solo suonare il campanello . . -.
- Si, e dire ad una persona che neanche mi conosce che sono sua figlia .. ti sembra facile ? -.
Scosse la testa. - No, in realtà no . . -.
- Già . . -, disse avvicinandosi alla casa.
Si bloccò davanti alla porta : le tremavano le mani, e non sapeva che fare.
- No . . non ci riesco . . -.
- Tu no . . io sì -, disse suonando il campanello.
- Ma sei matto ! Forza andiamo via ! -, disse prendendolo per un braccio costringendolo a voltarsi insieme a lei.
La porta, dietro di lei, si aprì, ma Hailey non voleva voltarsi.
Nick, invece, stava guardando e a giudicare dagli occhi sgranati, la casa era giusta.
- Sì ? Posso fare qualcosa per voi ? -.
- Mmm . . si questa mia amica ... Hailey . . aiutami ! -.
La ragazza si voltò tremante.
Quello che aveva davanti era suo padre, ma non ci poteva credere. - Sì ... io ... sei tu Jeffrey Isbell ? -, gli chiese all'improvviso.
- Sì, sono io ... e tu chi sei ? -.
Prese fiato. - Mi chiamo Hailey e ... -, non riuscì a finire la frase.
Non sapeva più che dire, così scosse la testa rassegnata.  - No .. lasciamo stare, non mi crederesti .. -, disse cominciando a piangere.
Si voltò, e cominciò ad allontanarsi.
- Hei ! Ragazzina aspetta .. ti è . . -, disse chinandosi a raccogliere un pezzo di carta.
Era una foto, tutta spiegazzata : la aprì e si stupì di quello che vide.
Era lui .. lui insieme a Katherine, la sua Katherine.
- Come ... come fai ad avere questa foto ? -, chiese a mezza voce che, nel frattempo si era voltata.
Lei si asciugò le lacrime. - Ce l'ho perchè . . beh .. quella è mia madre .. -.
- Tu-tua madre ? -, balbettò.
Nick era rimasto lì, a guardare la scena a bocca aperta ;
- Sì, ma venire qui è stato uno sbaglio ... non so neanche perchè l'ho fatto .. -, ammise allontanandosi di nuovo.
Nick le andò dietro, prendendola per un braccio. - Non puoi andare via ! -, le disse, poi si voltò verso Izzy, - E' qui per una ragione . .
se non te la dice lei, te la dico io -.
- Nick, chiudi il becco e muovi il culo ... -.
Lui incrociò le braccia al petto. - Proprio no -.
- Bene, me ne andrò da sola .. -.
- No! Aspetta -, disse all'improvviso Izzy, uscendo di casa.
Prese il braccio di Hailey e la fece voltare.
Guardò negli occhi quella ragazzina, e quasi si spaventò : era identica come una goccia d'acqua a sua madre.
Le prese il viso tra le mani e le sorrise. - Sei proprio uguale a lei .. -.
- Lei .. ripete sempre che assomiglio .. a te .. -.
- Quindi è vero ? -, chiese infine lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
Lei annui. - Tu .. sei mio padre .. -, riuscì a dire infine.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: KatherineStradlin