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Autore: devilrose1982    19/03/2011    1 recensioni
Myles Kennedy, Alter Bridge, Slash
Una fan fiction inventata su Myles Kennedy e una mogliettina "in fuga".
Riuscirà il nostro eroe a convincerla a tornare a casa?
"So I'm coming home
Lost on a road I don't belong
I rest my soul I'm so alone
Far from the streets I call my own
I'm coming home"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'avevano vista tornare in Italia con 2 enormi valigie e il figlio al seguito
"Che bello il mio nipotino, sai sono veramente contenta che siete venuti qui in vacanza, non ci venite mai a trovare, e Myles come sta, bene vero?"
"Oh si sta benone, è in tour le cose li stanno andando alle grande" disse con un tono piatto di voce che sua madre scambiò per la stanchezza del viaggio
"Bhe sono proprio contenta che tutto vada bene"
Sua madre ovviamente rientrava nella schiera di persone talmente cieche che avrebbero sempre perdonato le follie di Eleonora, bravissima donna, ma talmente senza spina dorsale che preferiva darle tutte vinte alla figlia pur di non scontrarsi con lei.
Carolina notò subito che c'era qualcosa di strano in tutta quella storia, prese la sua amica da parte cercando di vederci chiaro, notò anche quello a cui nessuno aveva fatto caso, una grossa valigia di costumi da bagno e abitini estivi, in Italia non le sarebbero serviti a un bel nulla, era gennaio.
"Elle, è tutto ok? Piombi qui da un giorno all'altro senza nemmeno avvisare..."
"Beh, non sono più libera di venire a trovare mia madre... Mi annoiavo da sola a casa, Myles è in giro, ho pensato fosse una cosa carina portare mio figlio dai nonni"
"Si si, liberissima di occuparti della felicità della famiglia ma cosa mi dici di quello che ti sei portata dietro? Qui fa un freddo cane tu hai tutta roba estiva, che cazzo ci fai?"
"Ah si, quella roba, carina vero? Non credi sia un po' troppo colorata?"
"Elle...tu sei venuta qui per parcheggiare tuo figlio e stai andando da qualche parte, oddio che cosa carina, hai portato tuo figlio a tua madre e tu vai a raggiungere il tuo maritino per una vacanza romantica..." per un attimo la sfiorò l'idea che l'amica avesse avuto un'idea sana
"Caro, per favore" fece cenno all'amica di fare silenzio tirandola per un braccio verso quella che era la sua vecchia camera richiudendosi subito dopo la porta alle spalle "Veramente no, promettimi che non dirai niente a nessuno, sono distrutta" cercò di giustificarsi Eleonora "tutta questa storia, il matrimonio, il bambino, Myles che gioca a fare la rockstar in giro per il mondo" disse tutta d'un fiato con un tono di voce che rasentava il tragico "io non ce la faccio più, sarà la depressione post partum ma ho bisogno di staccare un po', mi prendo qualche giorno di vacanza, vado a trovare le ragazze al mare, mi rilasso un po' e cerco di riordinare le idee"
"Elle, punto primo: tuo marito non gioca a fare la rockstar, è una rockstar, lo sapevi dall'inizio visto che lo era già quando l'hai conosciuto e soprattutto non so se ricordi bene cos'hai fatto per conoscerlo, punto secondo: è un po' tardi per la depressione post partum visto che tuo figlio ha quasi 3 anni, punto terzo: stai scherzando vero?"
"Come sei bigotta, che male c'è a prendersi una pausa, non è la fine del mondo, sai quante volte anche le ragazze mi hanno detto di raggiungerle a Fuerteventura, ora s'è presentata l'occasione..."
"Se non c'è niente di male perchè non dici come stanno le cose?"
"Lo sai com'è mia madre, è apprensiva, penserebbe subito che le cose con mio marito non vanno bene e che le lascio qui Christian per andare a farmi i fatti miei dalle mie amiche..."
"Perchè, non è così? A Myles cos'hai detto?"
"Niente"
"Niente, sarebbe?"
"Uff" sbuffò lei aprendo la finestra, si accese una sigaretta appoggiandosi al davanzale "Diciamo che lui è dall'altra parte del mondo, si gode il suo tour con Slash, che senso aveva dargli una preoccupazione inutile? Stiamo bene qui, no? L'unica cosa ecco... Sarebbe che lui non sa proprio tutto..."
"Elle, ti odio quando devo cavarti le parole di bocca, cosa significa esattamente: "lui non sa proprio tutto""?
Eleonora sospirò con l'espressione di un bambino che è appena stato scoperto "Diciamo che lui è convinto che noi siamo ancora a Spokane" 
"Ele" ulrò l'amica piena di incredulità
"Non urlare ti ho detto, che cazzo li dovevo dire, mi son rotta le palle di vivere in quella merda di cittadina, mi son rotta le palle di fare la Penelope in casa mentre tu te ne stai in giro per il mondo a goderti il successo? E' tanto strano da capire? Sono partita con la testa piena di sogni, lui era il mio sogno, ora mi ritrovo a fare la casalinga disperata mentre lui i suoi sogni gli ha tutti avverati, non ce la faccio più Caro, capiscimi"
"Non dico che non ti capisco, posso anche sforzarmi di farlo, ma ti ricordo che tu ragazzina sei andata a cercarlo, ti sei quasi fatta arrestare per conoscerlo, te ne sei andata fino in America per sposarlo mentre le tue amiche qui si godevano la vita, ti piaceva fare la donna della rockstar e ora? Ti sei annoiata del giochino e vuoi tornare a divertirti con le tue amiche? Ele hai quasi 30 anni, hai un figlio, metti la testa a posto una buona volta" le disse con rabbia l'amica cercando di farla ragionare
"Pensavo di poter contare su qualcuno, evidentemente mi sbagliavo" rispose lei con il suo solito sguardo da cucciolo ferito
"Che succede qui?" domandò sua madre entrando in stanza "Quante volte ti ho detto di non fumare in casa..."
"Niente mamma è tutto a posto" rispose Eleonora lanciando un'occhiata all'amica, sperando di averla convinta a non dire niente del suo piano "Ti devo parlare"
Carolina si sedette sul letto, sperando che l'altra nel frattempo si fosse ravveduta e avesse deciso di dire tutta la verità alla madre
"Dimmi tesoro"
"Pensavo di fare una sorpresa a Myles, volevo andarlo a trovare qualche giorno e visto che ti lamenti sempre di vedere così poco tuo nipote te l'ho portato qui, così questo nanerottolo passa un po' di tempo con i suoi nonni" disse quasi autoconvincendosi mentre scompigliava i capelli al bambino che era entrato nella stanza "Allora Chris sei contento di passare un po' di tempo con i nonni?"
"Si" disse il bambino con un italiano ancora un po' incerto.
"Hai avuto un'ottima idea tesoro" disse la donna prendendo per mano il bambino "Vieni in cucina con la nonna amore, ti faccio assaggiare una cosa"
"Visto, non è stato difficile"
"Tu sei impazzita veramente, hai anche detto a tua madre che vai a trovare lui, se tuo figlio vorrà chiamare suo padre come la metti?"
"Non ha il numero, Caro, per piacere è solo una settimana che vuoi che succeda, chiamerò mio figlio tutti i giorni così non sentirà la mancanza, ti lascio l'altro mio cellulare in caso di emergenza, vera emergenza"
"Tu sei fuori di testa" disse solamente Carolina, era contraria a quello che stava facendo Eleonora, veramente contraria, l'avrebbe coperta solo per non creare casini e drammi familiari, ma si sarebbe data tempo una settimana, se entro quel termine Eleonora non sarebbe tornata a casa avrebbe detto tutta la verità
"Una settimana, 7 giorni, non di più" disse secca Carolina
"Grazie grazie" l'abbracciò Eleonora "Sapevo che avrei potuto contare su di te, ovviamente, nemmeno Luca deve sapere niente, per favore"
"Ele"
"Per favore"
   
 
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