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Autore: dariuccia91    20/03/2011    1 recensioni
Damon cerca in tutti i modi di allontanarsi da Elena, di non pensare a quanto ne sia profondamente innamorato, preferendo nascondere i suoi reali sentimenti.E se un giorno il suo cuore lo spingerà,contro ogni razionalità, a dichiararsi, questa volta per davvero?E come reagirà Elena?Per saperne di più, date un'occhiata a questa storia.Spero vi piaccia!!!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno seguente,Elena giunse al pensionato Salvatore.Suonò il campanello ,trepidante,sperando con tutta sè stessa che alcun tipo di emozione avrebbe potuto smascherarla , nonappena avesse incontrato gli occhi verde smeraldo di Stefan.Lui aveva la capacità di scrutare in fondo all'anima,riuscendo a percepire se qualcosa non andava;e lei aveva il timore che lui potesse riuscire a capire,attraverso una sola fugace occhiata,ciò che era accaduto la notte prima.Si toccò involontariamente le labbra, ricordando quando esse si erano posate su quelle dolci e sensuali di Damon e come in quell'attimo ,durato troppo poco, lei avesse sentito dentro di sè, un sentimento forte e dirompente, che doveva assolutamente mettere a tacere.Per amore di Stefan!Apparve Stefan alla porta, accogliendola con un caloroso abbraccio, che lei ricambiò con dolcezza,ma dentro di sè non poteva fare a meno di sentirsi sporca dentro.Lui non meritava di essere tenuto all'oscuro di ciò che era accaduto ..non meritava affatto un simile atteggiamento.Gli avrebbe dovuto dire tutto.Era sempre stata sincera con lui;era una delle sue qualità migliori:essere leale e pronta a fare di tutto affinchè gli altri stessero bene.Ora si sentiva estremamente egoista e debole.Nonostante questi pensieri ,continuò a fingere.Sciolto l'abbraccio, Stefan cominciò a parlare:"Ehi, che bella sorpresa!Mi hai anticipata, stavo per venire io da te!Sai ho molte cose da dirti..."Elena , pensò tra sè e sè :"Anch'io!!" poi rispose:"Bè, di cosa si tratta?Non mi dire che ciò implica qualche altra rivelazione.Giuro ne ho abbastanza, voglio solamente trascorrere una giornata serena in compagnia del mio ragazzo, in completo relax!". E così dicendo, lo baciò sulle labbra e il tormento si acuì, così si staccò da lui in maniera brusca, girandosi di scatto per non lasciar trapelare nulla.Stefan rimase stupito.Cos'è che non andava in lei?E come previsto, avvicinandosi a lei pian piano, le domandò ansioso:"Elena, cosa c'è che non va?"Elena, scossa da un fremito, continuò a dargli le spalle e con un tono di voce che non le apparteneva , esclamò:"Cos'è che non dovrebbe andare in me?Stò bene.Sei sempre lì a preoccuparti per me!!"E questa volta si voltò per guardarlo negli occhi e si pentì di quelle dure parole e cercò di rimediare:"Scusami...è che sono un pò nervosa!Sai sono tesa questa mattina, ho l'impressione che qualcosa da un momento all'altro possa accadere, sorprendendoci tutti e io non riesco a stare serena!".Una lacrima scivolò sulla sua guancia.Stefan, subito accorse a consolarla, tenendola stretta a sè come solo lui sapeva fare e sussurrandole dolcemente:"Non devi preoccuparti di niente.Ci sono qui io, pronto a proteggerti.Non permetterei a niente e a nessuno di farti del male.Mai!".Elena sentiva crescere dentro di sè il senso di colpa, perchè non era quello il vero motivo del suo nervosismo, e non avrebbe mai trovato il coraggio di confessarlo, tantomeno a Stefan.In quel momento apparve Damon nella stanza e vedendoli così avvinghiati , non potè non sentire un moto di gelosia impossessarsi del suo corpo, e con assoluta calma , come se ciò che gli si presentava davanti agli occhi , non gli interessasse, si schiarì la voce con un colpetto di tosse e diede il buongiorno a suo fratello e ad Elena:"Buongiorno!".Elena si voltò di scatto , al suono di quella voce così familiare e lo guardò intensamente negli occhi, perdendosi nell'abisso di quell'azzurro cielo.Damon ricambiò lo sguardo e subito guardò il fratello. Lui sapeva fingere molto meglio di Elena;l'aveva sempre fatto e non gli risultava difficile.In quel momento suonò il campanello a sciogliere la tensione e apparve sulla soglia Caroline , che subito si affrettò a parlare degli ultimi avvenimenti riguardanti la sua situazione con Matt, cercando conforto nei suoi amici e chiedendo il loro consiglio.Non sapeva proprio cosa fare,aveva ormai rivelato a Matt ciò che lei realmente fosse:un vampiro, ma la reazione di Matt era stata tutt'altro che positiva , arrivando ad accusarla di aver ucciso sua sorella.Elena ascoltava l'amica e di tanto in tanto osservava Damon, intento a guardare fuori dalla finestra, contrariato dal racconto della bionda.Come previsto, Damon interruppe Caroline, affermando:"Caroline vuoi davvero farci scoprire tutti?Cosa ca**o credevi di fare?Ci hai messo per l'ennesima volta nei guai.Ora Matt sà dell'esistenza dei vampiri, secondo te quanto ci metterà a rintracciare lo sceriffo e raccontarle che sua figlia e la sua combriccola di amici non sono altro che vampiri?Veramente astuta come mossa!"E detto ciò , prese la sua giacca di pelle e andò via, sbattendo in maniera brusca la porta e lasciando i presenti attoniti e spaesati.Elena avrebbe voluto raggiungerlo per potergli parlare, ma non era certo quello il momento adatto e poi , non avrebbe dovuto farlo nè ora nè mai.Doveva scacciare assolutamente il pensiero della notte precedente,evitare qualsiasi avvicinamento a lui.Si, avrebbe fatto così!Caroline si scusò con Stefan, ribadendo che avrebbe trovato il modo di aggiustare le cose, anche se ciò le sarebbe costato il suo rapporto con Matt.Aveva deciso, seppur con amarezza, di manipolare nuovamente la sua mente , per fargli dimenticare la sua confessione.Stefan non potè che essere d'accordo con questa decisione.Non c'era altro modo , in più c'erano già tanti guai in serbo per loro , un altro proprio non ci voleva!Stefan, dopo un attimo di pausa, affermò:"Elena , ti va di rimandare il nostro giorno di completo relax per una buona causa?è meglio se vada con Caroline per accertarmi che tutto si risolva per il meglio.". Si alzò dal divano su cui era seduto , le diede un bacio a fior di labbra e andò via, lasciando Elena lì, sola con i suoi pensieri e turbamenti che nessuno avrebbe potuto risolvere...nessuno, se non sè stessa!Andò via dal pensionato, dirigendosi verso il Mystic Grill, almeno lì avrebbe potuto schiarirsi le idee di fronte ad un bel bicchiere di caffè caldo.Si sedette al solito tavolo, in fondo al pub , frugando nella borsa in cerca del cellulare.Aveva intenzione di chiamare Bonnie per poter trascorrere qualche oretta piacevole con lei, quando ad un tratto i suoi occhi si posarono su un giovane seduto al bancone, intento a bere qualcosa , con aria sconcertata.Era Damon...Il suo cuore cominciò a batterle forte e le sue guance si colorirono di un rosso fuoco che ricordava la passione del loro bacio.Per quanto il suo cervello le ripetesse di non permettere al suo cuore di comandarla e indurla ad avvicinarsi a lui, esso, più forte e testardo, non batteva la fiacca e imperterrito la incitava ad andare.Come se al suo fianco avesse un angelo e un diavolo in completo disaccordo.Ma il diavolo in lei fu più convincente e prevalse sulla parte buona e così si decise ad avvicinarsi a lui.Damon già aveva percepito la sua presenza;ormai poteva sentirla ovunque andasse;a km di distanza avrebbe riconosciuto il suo fresco odore di shampoo alla fragola ;ormai aveva sviluppato un senso che l'avrebbe legato a lei anche se fosse stata in capo al mondo.La percepì ancora più vicina e a questo punto si voltò verso di lei.E come ogni qual volta che la guardava, fu accecato dalla sua bellezza.Elena si rivolse a lui:"Ei, ero lì al tavolo laggiù e ti ho visto, qui, tutto solo...e ho pensato che avessi avuto bisogno di un pò di compagnia!".Detto ciò si accomodò sulla sedia vuota, accanto al vampiro, girandosi i capelli tra le dita nervosamente attendendo una risposta.Damon smise di osservarla come un'ebete e cominciò a fissare il bicchiere ormai vuoto.Aveva l'aria di uno a cui non restava che affogare le proprie pene nell'alcool.Arricciò la fronte e poi cominciò a parlare:"Già!Ma non preoccuparti per me,sono abituato ad una vita solitaria,sai!!!".Elena smise di giocherellare con i capelli e lo fissò seria:"Damon , se è per ciò che è successo poco prima con Caroline...".Damon la interruppe in malo modo :"Elena, smettila di parlare!Perchè pensi che io possa stare male per questo!Comunque non mi va di parlarne ed è ora che vada, ho un appuntamento!". Elena, colpita nel profondo,rimase a bocca aperta , e non proferì parola.Lasciò che Damon abbandonasse il locale ,senza seguirlo...era fin troppo orgogliosa da permettere a sè stessa di inseguire un uomo , che in quel momento non desiderava la sua compagnia.Ci era rimasta davvero male e non comprendeva un simile atteggiamento.Ripensò alla scorsa notte e gli occhi cominciarono a lacrimargli per la rabbia.Damon , uscito dal Mystic Grill,abbandonò quel suo cipiglio stizzito e rivelò il suo vero volto...un volto che, senza indugio, trasmetteva pentimento e frustrazione.Ma era giusto che le cose fossero andate in quella maniera.Non poteva permettere di incasinare le cose ulteriormente, seppur lo desiderasse. Rimase lì ,fermo,immobile ,nel parcheggio, indeciso sul da farsi.Una parte di sè avrebbe voluto irrompere nel locale,portare via Elena da qualche parte per poter starle vicina...abbracciarla, baciarla e i suoi pensieri diventavano via via sempre più bollenti,soprattutto dopo la consapevolezza che anche lei nutriva in parte i suoi stessi sentimenti.Mentre continuava a pensare, Elena uscì dal locale, dirigendosi verso l'auto e , bastò vederla in quello stato, per avvicinarsi a lei in un lampo, alle spalle.Elena , vide dal vetro della sua auto , l'immagine riflessa di un uomo dietro di lei e si spaventò da morire, per poi girarsi e scoprire che non era altro che Damon.E allo spavento si sostituì la rabbia ."Cosa vuoi,non avevi detto che volevi starmi alla larga?Bene, questa volta sono io a non desiderare la tua compagnia, quindi sei pregato di andare a quel tuo famoso appuntamento e di lasciarmi in pace, che non è serata!!!".Gesticolava freneticamente;Damon ,nell'impeto della passione, le bloccò i polsi per poi sospingerla contro lo sportello dell'auto.Elena sussultò.Lui era sempre più vicino, poteva distinguere ogni suo lineamento,da lì poteva godersi maggiormente lo splendore del suo volto perfetto.Sospirarono desiderosi, molto vicini, troppo vicini;le loro labbra si sfiorarono ;e come se attratte da una calamita invisibile si unirono con esitazione.Fu un bacio lungo, intenso, desiderato, passionale...Le loro lingue si unirono , muovendosi all'unisono;sembrava come se l'uno volesse divorare la bocca dell'altro con avidità , tanta era la voglia che li attenagliava.Erano avvinghiati l'uno all'altro, come un unica cosa:si stringevano come se i loro corpi fossero troppo lontani e desiderosi di stare insieme,come due tasselli di un puzzle che si univano a perfezione.Si baciavano con foga ardente,senza ritegno,senza badare a niente e a nessuno.Poi il telefono di lei squillò e ciò bastò per interrompere quel momento , che altrimenti si sarebbe protratto in eternità.Era Stefan.Elena ,ripreso fiato, rispose con una voce tremula e affannata:"Pronto..Stefan, cosa c'è?No ,non c'è nulla che non va nella mia voce...si...sarò da te presto..A dopo!!"e riattaccò, fissando il cellulare ,per non dover guardare Damon, che ,allontanatosi di poco da lei, aveva ascoltato attentemente la conversazione e ora non parlava,si limitava a guardarla,aspettando che lei dicesse qualcosa, per smorzare la tensione creatasi.Posato il suo cellulare in borsa, Elena alzò lo sguardo verso Damon e parlò:"Era Stefan.Devo andare da lui, pare che abbia qualcosa di importante da dire riguardo alla questione di Klaus.Ha scoperto qualcosa di interessante e vuole mettermi al corrente.Avrai sentito...".Damon , imbambolato,ritornò alla realtà dopo aver udito il nome dell'Antico:"Forza, non c'è tempo da perdere ,andiamo alla pensione...".Elena non si mosse,intontita dalla notizia e in parte per ciò che era successo tra di loro.Damon se ne accorse e si avvicinò a lei lentamente, cominciando ad accarezzarle delicatamente il viso.Ogni tocco sembrava incandescente per lei e chiuse gli occhi assaporando quegli ultimi attimi, prima di dover affrontare chissà quale situazione."Elena , qualunque cosa sia, non demordere.Ci sono io,non ti abbandonerò.Farò tutto ciò che è in mio potere per tenerti al sicuro."E l'abbracciò con impeto, per poi allontanarsi dolorosamente da lei e avviarsi verso la sua auto parcheggiata.Povera lei...Era la seconda volta che si sentiva dire le stesse parole.Cosa sarebbe accaduto ancora?Era in pericolo?Nonostante quello avrebbe dovuto essere il suo primo pensiero, in quel momento non faceva altro che pensare a ciò che le era accaduto con Damon ...e per quanto si sentisse in colpa , ormai non poteva mentire a sè stessa.Lo desiderava come non mai, ma non era solo semplice desiderio.Sapeva benissimo di cosa si trattava,sapeva che quel sentimento , represso e nascosto, aveva ormai preso forma, occupando sempre di più il suo cuore.Lo amava...si ...lo amava!!E questo le faceva male.Ripensò a Stefan, ai momenti trascorsi con lui, a quell'amore così puro e dolce ...e poi l'immagine di lui si alternava ad una nuova,quella di Damon e del loro intenso bacio.E come un vecchio film le apparve davanti agli occhi la pellicola dei loro momenti più significativi:il loro primo incontro,l'odio,tramutatosi poi in affetto...e ancora odio, affetto e poi?Il film terminava con l'immagine di loro due, intenti a baciarsi in un parcheggio, isolati dal mondo.Era proprio quello che lei avrebbe voluto?Era sempre più confusa .Si coprì il viso con le mani ed ennesime lacrime convulse le solcarono il viso, in maniera disperata e incontrollabile.

  
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