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Autore: dariuccia91    19/03/2011    2 recensioni
Damon cerca in tutti i modi di allontanarsi da Elena, di non pensare a quanto ne sia profondamente innamorato, preferendo nascondere i suoi reali sentimenti.E se un giorno il suo cuore lo spingerà,contro ogni razionalità, a dichiararsi, questa volta per davvero?E come reagirà Elena?Per saperne di più, date un'occhiata a questa storia.Spero vi piaccia!!!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Damon era lì, seduto sulla panca accanto alla finestra della stanza di Elena....aspettava che lei rientrasse per dirle tutto ciò che sentiva, che nutriva dentro di sè.Non poteva ancora fingere, non poteva ancora reprimere quell'amore diventato ormai incontenibile.Aveva sempre cercato , in tutte le maniere possibili, di scacciare via ogni pensiero che potesse indurlo a cercare di avvicinarsi a lei;perchè non poteva...no non doveva far prevalere l'istinto, cercava con ogni fibra del suo essere di mettere in moto il cervello;la ragione avrebbe dovuto portarlo a riflettere e capire che non doveva assolutamente provare sentimenti nei confronti della ragazza amata da suo fratello.Ma, come tutti gli uomini, (e lui ormai lo era, seppur cercava di nasconderlo agli occhi degli altri)era debole..si lo era...e questo non lo rendeva affatto felice!!!AMAVA Elena;la amava come mai avrebbe immaginato, come non aveva mai amato neppure Katherine; per quanto quello potesse definirsi amore.Aveva cercato con tutto sè stesso di resistere mille volte alla tentazione di rivelarle il suo stato d'animo, tranne per quella volta in cui , contro ogni previsione, si era ritrovato nella sua stanza, inizialmente con l'intenzione di restituirle il ciondolo, per poi , spinto da un istinto incontrollabile, dichiararle il suo amore...seppur facendole dimenticare tutto a malincuore, perchè non avrebbe permesso ,a causa del suo egoismo,di rovinare la vita della donna che amava.Lei era felice con Stefan, lo amava...lui non l'avrebbe resa felice.Lui non era la persona giusta,lui non la meritava!!!Aveva cercato con tutto sè stesso di impedire a quella parte indomata di sè di prevalere sull'altra ,anche attraverso un tipo di comportamento che ricordava molto il Damon cattivo e senza scrupoli,che uccideva senza l'ombra di rimorso.Ormai sapeva che quel Damon non c'era più e che perfino, in realtà, non fosse mai esistito!!E ora?Cosa ci faceva ancora lì?In quella stanza , teatro di tante vicissitudini?Perchè?Ricordava di essere uscito dal Mystic Grill,dopo una serata alquanto tranquilla in compagnia della sua nuova fiamma, Andy, quando di colpo , improvvisamente , si fosse reso conto che lui non avrebbe dovuto trovarsi lì;il suo cuore diceva di seguire i suoi palpiti inarrestabili,i suoi pensieri diventavano via via sempre più nitidi, e l'immagine di Elena cominciava a farsi largo nella sua mente , in maniera sempre più limpida.Pagato il drink e accompagnata a casa una stupefatta Andy, era corso lì, dove gli diceva il suo cuore.Il suo cuore , nonostante fosse privo di vita , era come se avesse ricominciato a palpitare...era come se mille tamburi invisibili alternassero il loro battito.Non era più in sè:in alcuni casi questo , tradotto, avrebbe significato l'ennesimo atto omicida dettato dallo sconforto e dalla rabbia;ma questa volta non sarebbe andata così:non avrebbe ucciso nessuno quella sera...avrebbe finalmente aperto il suo cuore, spogliandolo di ogni insicurezza,dando libero sfogo alle sue pene, senza nessun rimpianto!!!Elena, tornata a casa, lo vide seduto lì, e non potè fare a meno di sentire una strana sensazione...come se quella fosse una scena già vissuta.Si sentiva come avesse già interpretato quella parte , non ricordando però le battute.Damon non potè non ammirare la sua bellezza e il suo tormento si fece più acuto...la desiderava,l'amava, di un amore così forte e nello stesso tempo così vulnerabile.Si alzò di scatto e le prime parole che gli fuoriuscirono furono per rassicurarla:"Ehi...scusa se sono piombato così, a quest'ora nella tua stanza.Sò che ora vorrai sicuramente andare a letto e che la mia presenza forse non ti sia gradita, dato gli ultimi avvenimenti che mi hanno reso partecipe di atti deplorevoli.Sono qui perchè ho bisogno di parlarti,semplicemente per scambiare due parole con te, sempre se tu me ne dia la possibilità...."Elena, esitante,cercò di evitare il suo sguardo.Sapeva cosa avrebbe potuto dirle e forse aveva anche paura di sentirsele dire, ma una parte , seppur piccola di sè, le diceva di ascoltarlo, di dargli la dovuta importanza.Ma il suo orgoglio proruppe:"Damon penso che non sia il caso....voglio solo andare a dormire adesso".Ecco di nuovo la strana sensazione pervadere il suo corpo.Damon,deciso a non insistere, seppur con rammarico,era già pronto a girare i tacchi, balzare dalla finestra e tornare alla pensione....Cosa accidenti voleva fare?Gli aveva dato di volta il cervello?Un attimo....Elena finalmente distolse lo sguardo dal letto e guardò il volto di Damon...vi scorse angoscia,delusione e non potè fare a meno di pentirsi della durezza delle sue parole.Così parlò, mentre lui le aveva già dato le spalle, pronto a tuffarsi nel buio della sua eterna solitudine e incomprensione:"Damon , aspetta....".Damon,stupito si fermò di colpo.girandosi pian piano verso di lei."Aspetta non andare...resta...voglio ascoltarti".Elena si stupì delle sue stesse parole;Damon si meravigliò e sorpreso , cercò di parlare, ma ogni frase appariva illogica e senza senso,troppa era l'emozione di quel momento.Era giunta l'ora, lei l'avrebbe ascoltata e non poteva tirarsi indietro."Elena..io...bè...oddio...non sò neanche perchè mi trovo qui.Ero venuto con un'idea fissa in testa.Quella di parlarti,di dirti tante cose...ma ora sembra di non averne o almeno di non sapere cosa dirti, c'è, voglio dirti delle cose, ma ...non riesco...".Elena si aprì in un piccolo sorriso,non aveva mai visto Damon in così grande difficoltà.Damon ,l'uomo dalla lingua come una mitraglietta,ora era a corto di parole.La vita era davvero strana.Damon si fece coraggio:"Elena, se sono qui stasera è perchè non posso più nascondere ciò che sento.Ci ho provato credimi,ma senza successo.Ho cercato di allontanarmi da te in tutti i modi,ma allo stesso tempo non potevo perchè dovevo vegliare su di te, proteggerti.Saperti al sicuro era la cosa principale per me e per quanto io cerchi di starti lontano, la realtà è che io non ci riesco.Elena io...posso aver mentito su tante cose ..ok?Ma ora, non sò perchè , non riesco più a farlo.Stasera sento il bisogno di dirti tante cose.Sò che per te questo che stò per dirti sarà di poco conto , ma lascia che io te le dica e finalmente potrò avere la consapevolezza che tu ne sia a conoscenza,perchè sò che tutto ciò non potrà mai influire su di te!!"Elena, colpita dalle ultime parole, replicò:"Come fai a sapere che ciò che stai per dirmi su di me non sortirà alcun effetto?Perchè credi che....".Damon la interruppe;si avvicinò a lei, colmando la distanza, osservandola cn intensità e con dolcezza e le accarezzò il volto:un gesto azzardato ma che non fu rifiutato da Elena,che apparve lusingata da quel gesto.Socchiuse gli occhi per una frazione di secondo:cosa le stava accadendo, Damon le faceva questo effetto?Damon, sospirando,riprese a parlare:"Quanto ho desiderato farlo...Elena per quanto tu creda che io sia un'essere spregevole , è giunta l'ora che io riveli quella parte di me , che solo in un occasione sono riuscito a manifestare.E solo con te potrà accadere.Perchè io , per quanto mi sforzi, per quanto cerchi di capacitarmi che non sono e non sarò mai l'uomo adatto a te, non posso fare a meno di amarti..."Elena a queste parole trattenne il respiro.."Si ,Elena,TI AMO.Ed è l'amore che provo per te che mi ha radicato, che sta facendo prevalere in me quella parte buona che l'astio e la vendetta hanno seppellito.Tu sei riuscita a far fuoriuscire il mio lato umano.Tu hai creduto in me ,anche quando facevo di tutto per farmi detestare.Tu hai saputo riaccendere in me la speranza.Non sono qui semplicemente per ringraziarti.Sono qui per dirti che sei una persona eccezionale.Non ho mai conosciuto una persona forte e determinata come te.Ti ammiro Elena."Elena non poteva credere che quella persona che le era dinanzi fosse la stessa di mesi fa.Una lacrima le rigò il viso , commossa da quelle splendide parole."Volevo renderti partecipe dei miei sentimenti.Ciò non significa che io nutra speranza di altro genere.Elena tu ami Stefan...lui ti ama da impazzire ed è la persona giusta per te.Ti ho detto queste cose perchè così potrò liberarmi da questo peso opprimente che porto nel cuore e finalmente potrò vivere meglio con mè stesso...sai un bel ragazzo come me non può vivere con questo pesante fardello,sai"e sorrise, con il suo splendido sorriso.Elena si sentì mozzare il respiro.Era incredibilmente frastornata e le parole di Damon le rimbombavano nella testa.Ciò nonostante decise di continuare a fingere che ciò non intaccasse la sua lealtà nei confronti di Stefan:"Damon,sono...bè...sorpresa e meravigliata e sono a corto di parole."."shh...ehi..non preoccuparti.Non devi dirmi niente.Sono contento di averti detto ciò e non pretendo assolutamente alcuna risposta sdolcinata o roba simile.Mi aspettavo una reazione diversa da parte tua e mi meravoglio che tu non mi abbia cacciato a calci da questa stanza.Quindi , davvero, ti ringrazio!"E cosi le baciò la fronte.Elena socchiuse nuovamente gli occhi, vinta da una nascente sensazione che cominciò a farsi largo in lei.Damon guardò i suoi occhi lucidi e poi si girò per andare verso la finestra, questa volta più sollevato che mai."Damon ..."Damon si soffermò, girando solo il capo:"Cosa c'è..."Elena ,senza pensarci si avvicinò a lui e sussurrò flebilmente:"Non posso far finta che ciò che mi hai detto non abbia cambiato qualcosa in me...Mi hanno colpito le tue parole...più di quanto immagini...".Damon si rigirò verso la finestra con aria soddisfatta:"Bè...Allora ti auguro la buonanotte...Domani è una giornata piena di impegni , mi toccherà..."ma prima di terminare la frase si ritrovò le labbra di Elena sulle sue.Fu un bacio casto ma allo stesso tempo passionale, perchè vi era racchiuso un forte sentimento di passione , amore, tormento a lungo custodito.Le labbra di Elena erano così morbide, avrebbe voluto prolungare quell'attimo....forse troppo breve.Con delicatezza si staccarono per fissarsi negli occhi.Interdetto ed emozionato, Damon domandò :"Perchè?...".Elena si ritrasse imbarazzata e guardandosi i piedi rispose:"Non lo sò....forse volevo solamente ringraziarti...."e poi sorrise con il più bello dei suoi sorrisi.Damon a sua volta sorrise e uscì nella notte buia, questa volta con una nuova convinzione.In un certo qual modo Elena ricambiava parte del suo sentimento e sapeva per certo che da quel giorno le cose sarebbero cambiate.Non sapeva in che modo ,nè quando;ma era convinto che quello sarebbe stato solo l'inizio....

FINE

  
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