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Autore: Alison_95    20/03/2011    8 recensioni
La storia prende luogo sempre dopo la fine della quinta serie. Sembra che la pace regni sovrana, ma vengono percepite delle onde di energia negativa dalla Tv Galaxy che porteranno al ritorno dei Three Lights e a conseguenze disastrose per Bunny. Cosa succederebbe se lei divenisse una persona completamente diversa?
Buona lettura ^^
P.s. la nota OOC è rivolta al solo personaggio di Bunny :)
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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 Capitolo XI: Goodbye
 
Marzio era steso sul letto, nel suo appartamento. Dormiva, riposava e non sentiva più il dolore provocato dalla ferita. Il suo respiro era regolare. Vicino a lui c’era un bicchiere d’acqua poggiato sul comodino e sulla poltrona c’era Rea che sfogliava una rivista. Ogni tanto controllava che sul viso del ragazzo non vi fossero smorfie di sofferenza. Ami se ne era andata perché dovevano medicare gli altri, quindi Rea si era offerta di rimanere a vegliare su Milord. In fondo non c’era niente di sbagliato vero?
C’era una domanda che si poneva spesso: cosa sarebbe successo se Marzio e Bunny non avessero scoperto le loro reciproche identità? In fondo a malapena si conoscevano, avevano trascorso pochissimo tempo insieme e si erano innamorati solo grazie ai loro alterego Milord e Sailor Moon. Lui aveva smesso di frequentarla e lei aveva rinunciato a lui perché era il ragazzo della sua migliore amica. Strana la vita. Rea pensava di averlo dimenticato eppure negli ultimi anni si chiedeva spesso come avesse fatto solo a pensare di averlo cancellato dalla sua mente. Non era mai sparito e forse ora lei era ricambiata. Stavolta ci sperava davvero, in un lieto fine.
I suoi pensieri furono bruscamente interrotti dai primi movimenti di Marzio, che iniziò ad aprire gli occhi.
 
- “Ehi…Ho dormito parecchio?”
- “Sono le undici e mezzo di sera…”
- “Sei rimasta tutto questo tempo a vegliare su di me”
- “Beh… Ecco..Io…” Rea era visibilmente in imbarazzo, non voleva dimostrarsi troppo premurosa, non voleva ricevere una brutta delusione.
- “Che dolce… Grazie, dai vieni qui” Marzio le fece segno di avvicinarsi e la ragazza non esitò un attimo a stendersi al suo fianco.
- “Mi sa che così mi addormento…”
- “Vuoi rimanere qui stanotte?”
Il cuore le batteva a mille, le aveva davvero chiesto di rimanere? Quanto avrebbe voluto. Non desiderava altro che stare al suo fianco. Purtroppo doveva tornare al tempio. Aveva le guance rossissime per l’imbarazzo e cercava di premere il viso contro la camicia di Marzio per nascondere le sue emozioni.
- “Lo vorrei ma ho il coprifuoco fra venti minuti… Anzi mi sa anche che devo andare..”
- “Aspetta…prima devo fare una cosa.”
 
Senza che lei potesse neanche replicare, lui le prese il viso tra le mani e la baciò. Non avrebbero voluto staccarsi per niente al mondo visto che piano piano le carezze divenivano sempre più passionali. Un cellulare però suonò. Nessuna persona al mondo, genitore o nonno che sia, si dimentica del coprifuoco.
 
- “Lo sapevo…è mio nonno, devo andare.”
- “Va bene. Ma domani ci vediamo vero? Vieni qui…”
- “Passo nel pomeriggio d’accordo?”
 
Rea fingeva di nascondere la sua tensione e la paura. Aveva paura di restare a casa con lui dopo il bacio e poi dentro di lei albergava uno strano senso di colpa. Il senso di colpa per non essersi sentita in colpa. Non pensava minimamente a Bunny. Forse perché erano passati sedici anni, forse per il modo orribile in cui li stava trattando forse perché era davvero innamorata di Marzio. Non lo sapeva neanche lei. Voleva solo stare con lui.
 
- “Ti accompagno alla porta..” Marzio fece segno di alzarsi e accompagnò la sua ospite.
- “Allora … a domani”
Questa volta fu la ragazza che scoccò un dolce bacio sulle labbra al ragazzo di fronte a lei che le cinse la vita e le sussurrò “A presto…”.
La porta si chiuse e Marzio si recò in cucina per bere un sorso d’acqua. La ferita non gli faceva male. Udì il suono del campanello.
 
- “Ti sei dimenticata qualcosa?” Chiese Marzio aprendo la porta per far entrare Rea per la seconda volta.
 
Un momento. Rea non è bionda, non ha gli occhi azzurri, non porta i tacchi, non ti guarda con quegli occhi che sanno solo comandare “fammi entrare”. Rea non è la ragazza con cui hai condiviso anni felici, non è la ragazza che dovevi sposare, con cui dovevi avere una figlia.
 
- “Bunny, cosa ci fai qua?”
- “Bel modo che hai di accogliere chi ti viene a fare visita.”
- “Detto da te suona proprio bene!”
- “Fammi entrare”
 
Era un ordine quello? Beh era molto simile a un ordine. Eppure Marzio la fece entrare senza dirle niente, aveva la capacità di essere ipnotica. Forse lui si ricordava ancora di quella ingenua Bunny che aveva sempre un sorriso sulle labbra e quindi cercando in lei quella bontà, ormai repressa, aveva ceduto.
Versò due limonate nei bicchieri e ne porse uno alla sua ex ragazza che intanto si guardava intorno. Era seduta sul divano, aveva le gambe incrociate e le mani poggiate sul ginocchio destro. Da quando portava i tacchi? E che tacchi! La alzavano di minimo dieci centimetri, poi quei jeans chiari stretti le mettevano in risalto le gambe magre e la maglietta era leggermente scollata. Ma non doveva guardarla, nonostante fosse davvero bellissima. Quando si parlava di Bunny si diceva quanto fosse simpatica, allegra e spensierata. Quando si parlava di Serenity si faceva riferimento all’ottimo modo di governare, ma soprattutto alla bellezza. L’unica qualità che era rimasta, che forse si era accentuata.
 
Marzio si sentiva a disagio a fissarla in silenzio quindi le chiese: “Allora cosa ci fai qui?”
- “Come va la ferita?”
- “Avanti…non fingere di essere interessata alle mie condizioni. Vuoi davvero qualcosa.”
- “Si. Voglio sapere a cosa vi servono i cristalli.”
- “Perché dovrei dirtelo?”
- “Fai come vuoi ma avremmo potuto collaborare.”
- “Vuoi collaborare con noi?”
- “Dipende dal vostro scopo”. Bunny poggiò il bicchiere sul tavolino innanzi a lei, portandosi la mano sotto il mento e guardando Marzio.
- “Dobbiamo ristabilire la pace e lo possiamo fare solo con i sei cristalli…ma tu ne hai tre quindi non so come faremo…”
- “Quindi volete ristabilire la pace con i sei cristalli? Illusi.”
- “Perché? Tu invece cosa vuoi?”
- “Non te lo dico. Ho deciso che non collaboreremo. Un giorno forse vi spiegherò il perché non ce la farete. E non pensare che sia io il problema. Anche se non ci fossi voi perdereste comunque.”
- “Sei venuta qui solo per farmi la paternale?”
- “No. Voglio che parliamo di noi.”
 
Marzio per un secondo non capì. Poi iniziò a realizzare le parole della bionda. Voleva parlare di loro, ma di cosa esattamente?
 
Bunny si spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e per un attimo i suoi occhi si colmarono di serenità ma poi ritornarono vuoti, privi di luce. Aveva bisogno che qualcuno l’aiutasse, ma come?
 
- “Come ti ho detto io ti ho davvero amato.”
- “Anche io. Ma questo adesso cosa c’entra?” Marzio era sempre più perplesso.
- “Hai un’altra adesso?”
- “Non sono fatti che ti riguardano”
- “Ho bisogno di saperlo. Dopo sedici anni sarebbe anche giusto…”
- “Più o meno. Ma questo è tutto quello che uscirà dalla mia bocca. Per te c’è qualcun altro?”
- “Forse… Ma è qualcuno di cui non mi ero accorta in passato.”
- “Ahah sembra proprio che tu stia parlando di un tuo vecchio corteggiatore. Non sarà mica Seiya?”
Mentire. Bisogna sempre mentire. Bisogna trovare il coraggio per proteggere chi amiamo.
- “No. Ma non sono neanche sicura ancora di quello che provo”
Non è esattamente così, Bunny. Hai solo paura di ammettere che per la prima volta nella tua vita il tuo cuore batte per un'altra persona.
- “Per me le cose sono diverse…”
- “Marzio… Mi hai mai amato davvero?”
- “Che razza di domande fai?! E’ logico che ti ho davvero amato, eri la persona più importante della mia vita, mi hai cambiato totalmente e forse non te l’ho mai fatto capire a sufficienza.”
- “Non è solo colpa tua... Io ho riflettuto molto e penso che il nostro amore era vero e sincero, ma abbiamo perso molti momenti a causa del nostro futuro. Se noi avessimo semplicemente vissuto la nostra storia senza sapere chi eravamo o cosa saremmo stati nel futuro, forse la faccenda sarebbe andata diversamente. Mi ami ancora?”
- “Bunny, te l’ho già detto… è complicato.”
 
Goodbye, goodbye my love
I can’t hide, can’t hide
What has to come
I have to go, have to go
And leave you alone
 
- “E’ chiaro. Se pensi di ferirmi dicendomi di no, ti sbagli. Marzio io non ti amo più, sono passati sedici anni, ma vorrei che anche tu avessi il coraggio di dirmelo.”
Una semplice risposta. Aveva bisogno solo di quella e si sarebbe messa il cuore in pace. In senso positivo o negativo perché quella risposta le avrebbe cambiato la vita per sempre, come già era successo anni prima.
- “Ti ho amato. Ma sono passati tutti questi anni, non ti ho più vista, non ho più sentito la tua voce, sei cambiata. Non posso nascondere che tu sia una bellissima ragazza ma ora non sento più ciò che provavo prima, inoltre c’è questa ragazza con cui spero di poter passare felici momenti.”
 
But always know, always know
That once I loved you so
Loved you so.
 
- “Si, te lo auguro.”
Marzio notò che il volto di Bunny si contrasse in una smorfia, un misto tra dolore, rabbia e, ancora più visibile, era la rassegnazione. Ma per cosa? Lei stessa aveva detto di non amarlo più. Mentiva? No, lui la conosceva bene. Nascondeva qualcos’altro ma non riusciva a capire cosa fosse. Si sentiva rodere dalla curiosità ma sapeva di non poter commettere passi falsi.
Sentì improvvisamente il suono dei suoi tacchi sul pavimento, poggiò le mani sulle ginocchia e si alzò dal divano, prese la borsa, lo guardò. Quegli occhi blu che una volta trasmettevano tutti i pensieri della dolce principessa, adesso riuscivano a celare perfettamente le sue emozioni. Sedici anni sono davvero tanti, troppi.
 
- “Ti accompagno alla porta”
- “Grazie. E Marzio … Perché sei partito per l’America sedici anni fa?”
- “Dovevo studiare, non ti ricordi?”
- “No, intendevo, perché mi hai lasciata sola? Supponiamo per un momento che Seiya non ci fosse stato, chi sarebbe stato con me a tenermi compagnia durante le giornate, chi mi avrebbe fatto ridere? Suppongo che il mio destino sia quello di rimanere sola, per sempre.”
- “Mi dispiace….ancora oggi ho dei ripensamenti su quello che ho fatto. Ti ho lasciata sola. Ma non si può tornare indietro nel tempo.”
- “Ora non più…”
 
Detto questo, Bunny si voltò e uscì dall’appartamento. Passò per il parco, aveva bisogno di schiarirsi le idee, che cosa avrebbe fatto adesso? Non si aspettava una risposta del genere da parte di Marzio, doveva dirlo a Luna e insieme dovevano trovare un modo per sistemare la faccenda. Ma anche chi continua sempre a sperare e a crederci, come Bunny, a un certo punto della sua vita, si arrende. Non c’era più niente da fare, niente da salvare ed era colpa sua.
Che cosa avrebbe fatto da adesso in avanti? Forse avrebbe continuato a vivere la sua vita, creandosi nuovi amici e cercando qualcuno da amare, anche se già c’era. Quanto avrebbe voluto vederlo in quel momento. Purtroppo aveva pensieri ben più importanti. Perché si era illusa che Marzio in sedici anni potesse ancora amarla? Non era così. E questo faceva saltare tutti quei dannati piani!
 
Goodbye, blue eyes
Take care of yourself
I have to go, have to go
And leave you alone
 
Lullaby, distract me with you eyes
Lullaby, help me sleep tonight
 
Mentre camminava, notò I suoi amati alberi di pesco e poi appena abbassò lo sguardo intravide una figura in lontananza. Forse era esausta, stanca di lottare, i suoi nervi avevano retto troppo, iniziò a correre e si gettò tra le sue braccia. Lui la strinse, anche se sapeva quello che doveva fare. Lei invece piangeva, non ce la faceva più di quella stupida missione che non sarebbe mai riuscita a portare a termine. Voleva solo stare con lui…
 
- “Ti prego Seiya aiutami!”
Seiya chiuse gli occhi, respirò profondamente cercando di controllare le pulsazioni.
- “Bunny… io…”
 
Non era disposto ad aiutarla? O voleva dirle di stare con lei per sempre?
 
Goodbye, blue eyes
Goodbye, My love
It’s too late now.
 

Angolo dell'autrice: mi sembra che questo capitolo sia più lungo dei precedenti, forse perchè i dialoghi sono più corposi. Spero di non avervi annoiato!
Diciamo che qui i dubbi crescono ancora, come è possibile che Bunny sia così interessata ai sentimenti di Marzio? Beh ragazze presto scoprirete un po' di cose visto che mancano quattro o cinque capitoli alla fine.
Una prima parte è dedicata lla nuova "coppia" Rea e Marzio, la seconda a Bunny e Marzio e le ultime righe sono per Seiyuccio. Vi sarete chiesti: ma questi vagano a mezzanotte in un parco? Beh hanno bisogno di riflettere :D La canzone è "Goodbye" di Avril Lavigne ma alcune parti sono state modificate, per esempio ho messo "I LOVED you so" anzichè "I LOVE you so", proprio per far capire quello che c'era tra Marzio e Bunny e che non c'è più. Non so se avete capito perchè forse non è tanto chiaro... ma le ultime tre righe non sono dedicate a Marzio quindi... a voi le congetture su cosa succede nel prossimo capitolo.
Mi sono dilungata troppo! Un grazie  a tutte quelle che mi seguono e che recensiscono sempre, in particolare Moana, CriCri, EllieMarsRose, SailorStarLight :)
Un bacio^^
Alison_95
  
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