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Autore: _AkAtSuKiNa_    20/03/2011    2 recensioni
"La mia famiglia non naviga nell'oro. Adorano preparare gli udon e visto che non hanno un grande naso per gli affari, non si preoccupano molto di guadagnare... riusciamo a malapena ad arrivare a fine mese!
Nonostante tutto, sembrano sempre molto felici... credo che il loro lavoro li diverta molto.
Davvero non riesco a capirli..."
« Ascolta Hinata - mi disse un giorno mio padre - Riuscire a vivere insieme alla persona che ami, facendo un lavoro che ti piace è davvero un lusso ai nostri giorni! »
« Io preferirei avere un sacco di soldi per comprarmi tutto quello che voglio! Magari circondata da un sacco di bei ragazzi! »
« Eh, eh... hai ragione! In effetti, credo che siano in molti a pensarla così. Però... credo che ci si stanchi molto presto di uno stile di vita così realistico! » ammise con certezza.
Conservai queste parole gelosamente nel mio cuore, anche se non avevo appreso pienamente quel che cercava di dirmi.
Finché un giorno...
« Buongiorno signorina Hinata. È ora di alzarsi. »
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 8
Si guarda intorno e pensa che è stata solo un'impressione, tuttavia... forse le sensazioni di Sasuke non erano poi così sbagliate!




Una Decisione Difficile



Casa Hyuga risplende sotto il cielo notturno. Dall'esterno è impossibile non notare la luce dei lampadari che filtra fuori illuminando pallidamente il giardino circostante.

Dalla stanza più alta un uomo anziano sta intrattenendo una conversazione, attraverso una webcam, con il suo ex maggiordomo: il signor Madara Uchiha.
« Hinata come sta? Va tutto bene? » chiede premuroso l'uomo, che dalla sua sedia a rotelle accarezza il morbido pelo del suo micio un po' in sovrappeso.
« Sì, è in gran forma, signore! Sta crescendo bene e sana. » risponde l'altro.
« Però... come membro di casa Hyuga non può continuare a fare quella vita... » dice dubbioso, preoccupato per la sorte che attende alla giovane nipote.
Anche se Itachi è sempre al suo fianco e le ha salvato la pelle in questi ultimi giorni, per quanto potrebbe andare avanti questa situazione? Sarebbe meglio farla vivere in un luogo più sicuro in modo da agevolare il lavoro, già complicato, del suo maggiordomo.
« Signore? » lo richiama rispettoso Madara, che per l'età che porta, si possono notare chiaramente i suoi capelli rimasti neri.
« Non la pensi così anche tu, Uchiha? » termina il discorso con un quesito, evitando di attraversare la soglia di una nuova discussione. Dalle sue parole si può evincere che ha qualcosa in mente.
Quale piano starà complottando il caro e vecchio Hiruzen per avvicinarsi la piccola e dolce Hinata?

***

Con lo sguardo fisso verso la lavagna come a dimostrare di star seguendo la lezione, Hinata si perde nei suoi pensieri.
« Hyuga, leggi la parte successiva. Hyuga? » la richiama più volte il professore d'inglese.
« Hinata Hyuga?! » all'ennesimo richiamo la ragazza si ridesta dai suoi pensieri.
« S-sì! » balbetto. Dimenticavo che ora mi chiamo Hyuga! « Dunque... » temporeggio con la speranza di ricevere qualche aiuto sbirciando i banchi vicini. Peccato che sono così tesa che non riesco a fare nessun movimento.
« Pagina ventitrè, decima riga. » una voce alle mie spalle mi suggerisce un aiuto.
Anche se non posso voltarmi sono sicura che Itachi mi ha parlato senza dare nell'occhio.
Sono fortunata di poter contar su una persona come lui.
Quando è vicino a me e mi parla in questo modo, sento di poter fare qualsiasi cosa!
La campanella rimbomba in tutta la scuola; ormai le lezioni sono finite, ed insieme a Natsumi vado a pulire i bagni della scuola. Oggi è il nostro turno farlo!
« Bè, direi che è vero amore! » dice all'improvviso Natsumi.
Quelle parole mi pietrificano all'istante e pochi secondi dopo la mia faccia si colora di rosso. Non capisco il perchè della mia reazione dato che non conosco il motivo della sua esclamazione né tantomeno la persona a cui è rivolta. Dopotutto potrei aver sentito solo l'ultima parte del suo discorso perchè ero nuovamente distratta!
« Ma cosa stai dicendo?! » le chiedo cercando di capirci qualcosa.
« Perchè? Che c'è di male? » mi risponde con flemma.
Ha risposto alle mia domanda con altre domande, alla fine non ho capito niente lo stesso, ma le sue parole mi inducono a riflettere...
L'amore... sentimento complesso e indescrivibile; come si può essere sicuri che quello che si prova in alcune circostanze può essere definito amore?
Mi chiedo cosa sia veramente; forse è qualcosa che esiste solo per complicarti la vita che è già complicata a causa di tutte le difficoltà che bisogna affrontare ogni giorno!
Così senza rendermene conto incomincio a parlare di Itachi, non so il perché ma le parole escono così in fretta da non darmi il tempo di focalizzare quello che sto dicendo.
« E' inutile sperarci... Itachi... è un ragazzo affascinante e maturo. Non prenderà mai in considerazione una ragazzina come me. » le confesso con una punta di amarezza. Non ho mai creduto molto alle mie qualità. In realtà all'inizio credevo di non possederne! Facevo sempre guai e non riuscivo ad eccellere nemmeno in una sola cosa. Naturalmente le cose non sono cambiate, ma cerco di impegnarmi sempre perché i risultati non si ottengono subito! Se ho guadagnato un po' di sicurezza devo ringraziare le persone che mi amano e mi stanno vicino perché non smettono mai di incoraggiarmi.
« Secondo me... dovresti essere tu a cercare di attirare la sua attenzione, non credi? » mi suggerisce Natsuni « Dovrai diventare una donna... in modo che lui non avrà occhi che per te! »
« E tu credi che ci riuscirò? » la guardo dubbiosa forse per il suo consiglio o forse perché, ragionando sulla mia precedente affermazione, inizio ad avere il sospetto di provare un sentimento diverso dall'amicizia e l'ammirazione verso Itachi. Ma non può essere amore, no?
« Bè... visto che frequentiamo ancora la seconda media... non è certo il tempo che ci manca, no? » continua la mia amica.
Mi sorride.
Ma sì, forse potrei provarci.
« Hai ragione. » la ringrazio.
Un momento! Che sto dicendo? Mi sono fatta trasportare dalla discussione e dalla sicurezza di Natsumi. Tutto questo è assurdo!
Mi scoppia la testa, non capisco più nulla.
« Hei, voi due! Sbrigatevi a finire che poi torniamo a casa insieme! » urlano dalla porta Mai e Noriko che nel frattempo ci raggiungono intimandoci di terminare subito il lavoro.
« Muoviti, Hinata! Il tuo maggiordomo ti starà aspettando! »
" Dovrai diventare una donna... in modo che lui non avrà occhi che per te! "
« Signorina Hinata, la macchina è pronta. »
« S-sì! »
Chissà se riuscirò mai... a fare una cosa del genere?

***

La macchina sfreccia tra le verdi siepi. Fisso fuori dal finestrino ammirando quel bel panorama.
Anche se questo è un piccolo paesino di campagna, quasi sconosciuto, mi piace tantissimo!
Ringrazio i miei genitori dal profondo del cuore per avermi fatto crescere in questo posto immerso nella natura e nella tranquillità.
Farò sempre tesoro dei giorni vissuti con loro!
Improvvisamente i miei pensieri cambiano.
Ricordo le parole di Natsumi così mi ritrovo a fissare il posto di guida. Tuttavia li scaccio immediatamente proprio come si fa con le mosche in estate.
Finalmente Itachi ferma la macchina; siamo arrivati.
Una volta scesi incontriamo Sasuke, con la divisa in disordine come sempre e con lo zaino in spalla.
« Che fate di bello? » ci chiede.
« Andiamo a casa mia a studiare per gli esami. » rispondo vaga « Tu, piuttosto, non dovresti essere al circolo? » gli domando.
« No, le attività del circolo vengono sospese una settimana prima degli esami. »
Annuisco. D'un tratto il silenzio viene spezzato da una voce familiare.
« Allora perchè non vieni a studiare con noi, Uchiha? » gli propone Karin spuntando all'improvviso.
Intanto Itachi, andato ad aprire, è fermo da qualche secondo davanti alla porta.
Lo noto. Chissà se è tutto a posto? Però non mi preoccupo più di tanto, dopotutto con lui siamo al sicuro.
« Sasuke! » il moro richiama l'attenzione del fratello che intanto stava chiacchierando, suo malgrado, con la rossa.
« Corri dal nonno e porta le ragazze con te! Presto! » gli ordina senza la possibilità di replicare.
Un istante prima il caos totale, gridiamo buttandoci a terra mentre il rumore dell'esplosione aumenta fino a stordirci.
Un istante dopo ci ritroviamo avvolti da una coltre di fumo e detriti. Il silenzio più profondo.
Un istante ancora e saremmo potuti essere tutti morti. L'abbiamo scampata per il tempismo e il sangue freddo di Itachi.
« Signorina Hinata, si è fatta male? »
Tossisco dopo aver inspirato un po' di quelle polveri.
Alzo gli occhi verso la figura del mio maggiordomo che mi ha protetta a costo della vita.
« No... sto bene. Ma tu... sei ferito! » esclamo sconvolta.
Porta diverse ferite il tutto il corpo più una più profonda al braccio sinistro. Ma nonostante tutto continua a sorridere per tranquillizzarmi.
« Non si preoccupi per me, è solo un graffio. » annuisco poco convinta però voglio crederci.
Le voci delle mie amiche mi fanno voltare. Voglio accertarmi che stanno bene.
Le vedo sorridere mentre si appoggiano ad un tronco caduto. Il nonno degli Uchiha si precipita a soccorrerci.
Però, come un'egoista, rivolgo la mia attenzione su qualcos'altro.
Sbarro gli occhi. Sento immobilizzarmi. Non può essere! Non può essermi successa di nuovo una catastrofe!
« La casa... di mio padre e di mia madre è... » riesco solamente a dire con la voce tremante.
Ormai tutto quello che ne rimane sono macerie.

***

Il signor Madara ci ospita a casa sua. Dopo aver lasciato nelle loro case Noriko, Mai, Natsumi e Karin ci siamo diretti verso la casa dove è cresciuto Sasuke.
Immediatamente racconto a mio nonno dell'accaduto attraverso la connessione con una webcam.
« Ho capito! Non immaginavo che potesse accadere una cosa simile... »
« Chi può aver fatto una cosa così terribile?! » continuo a chiedermi incredula.
« L'importante è che tu sia sana e salva! Ah ah ah! »
La voce di mio nonno e rilassata... forse anche troppo! Che ci trova di divertente in tutto questo?
« N-non c'è niente da ridere! » lo rimprovero « Anche se io sto bene, Itachi e una mia amica si sono fatti male! »
« Mi dispiace cara... ma io non so che farci. Sei stata tu a voler rimanere in quella casa. Io ti avevo proposto di traferirti qua... ti ho già detto... che ormai tu sei membro della famiglia Hyuga e quindi la tua vita è destinata a cambiare. »
« Ma io non voglio che la mia vita cambi! » dico in tono supplichevole.
Ad un suo cenno di mio nonno una cassaforte grande quanto un magazzino si apre alle sue spalle.
« Riesci a vedere la montagna di banconote alle mie spalle? » mi chiede « Quando io non ci sarò più tutti questi soldi saranno tuoi! » afferma con una tranquillità tale da sembrare innaturale.
Dal canto mio sono preoccupata e scioccata.
« Probabilmente è per questo che qualcuno vuole farti del male. » arriva a questa conclusione il Colosso.
« Ma nonno... il tuo patrimonio non m'interessa! » protesto senza pensarci due volte.
« Allora dirò ad Itachi di tornare qui. »
Ho come l'impressione di star scavando la mia fossa da sola.
Ad ogni sua parola cado in un profondo sconforto. Itachi ormai è come una famiglia, non voglio ritrovarmi di nuovo da sola...
Ormai mi è fin troppo chiaro che situazioni del genere continueranno a succedere in futuro e che potrebbero coinvolgere anche persone a me care.
Non voglio che gli succeda qualcosa, ma non voglio dovermi separare da loro! Allora che cosa posso fare? Non voglio quei soldi, ma se anche solo essere la nipote degli Huyga comporta questi rischi non sono più tanto sicura di voler restare in questa famiglia. Era tutto così perfetto quando i miei genitori erano in vita, ero così felice... perché, perché devo sopportare tutto questo?
Terrorizzata stingo i lembi del mio vestito.
« Non posso permettere che un maggiordomo della sua levatura stia a servizio di qualcuno che non vuole assumersi la responsabilità di questa famiglia. »
Quello che mi ha appena detto mi sconvolge ancor di più! E come se mi avesse letto nella mente.
« Ascolta, Hinata. Tu non sei più una comune ragazza di una cittadina di campagna. Se ti ostinerai a rimanere lì non potrò garantire per la tua incolumità. Quello che è accaduto oggi è stata solo una conseguenza delle tue scelte. »
Perché mi sento così in imbarazzo? Che sciocca che sono. Chiedermi una cosa del genere. Dopotutto... è solo colpa mia!
Sono stata solo un'ingenua a pensare che tutto sarebbe continuato ad andar bene. Ne sono consapevole solo adesso.
« Intanto dirò ad Itachi che trovi una nuova casa per te. Potresti passarmelo un attimo? »
Annuisco ed esco fuori a cercarlo.
« Itachi... ehm come sta la tua ferita? » gli domando con velata tristezza.
« Non si preoccupi, è una sciocchezza. »
Continua a sorridermi, ma sento aumentare dentro di me il senso di colpa.
Lo lascio entrare nella stanza dove mi trovavo fino a pochi attimi prima e decido di andare in cucina dove mi stanno aspettando Sasuke e suo nonno.
« Hinata. Che ti ha detto tuo nonno? » si fa avanti il signor Uchiha.
Non so come dirglielo...
« Ecco, io... io... non posso rimanere in questa città! » dico con la voce rotta dal pianto.
« Ma cosa stai dicendo? » alza il tono Sasuke che finora è stato in silenzio.
« Non farei altro che dare disturbo a tutti quanti... »
« Non è vero! Puoi rimanere quanto vuoi! » continua a controbattere.
Perché deve insistere, perché non vuole capire...
Non riesco a trattenere la rabbia, per la prima volta alzo la voce con qualcuno.
« Oggi nessuno si è fatto male seriamente, ma la prossima volta potrebbe succedere qualcosa di irreparabile! »
Nella stanza cala il silenzio. Teniamo gli occhi bassi come se avessimo perso ogni speranza.
« Conosco una scuola che potrebbe fare al caso tuo. » riesco a percepire una flebile luce nelle parole del signor Madara « La scuola femminile Santa Lucia. È estremamente rinominata e potrebbe darti un'ottima istruzione... e poi so che ha attrezzature e sistemi di sicurezza interni impeccabili. È il luogo in cui vengono formate le gentildonne della prossima generazione. »
Per un attimo sento il tempo fermarsi.
« So che suo nonno vorrebbe che la frequentasse. » mi rivela con sincerità.
« Pensi che Hinata si troverebbe mai a suo agio in un posto pieno di ricche snob? » replica Sasuke.
« Se io ci andassi, Itachi ne sarebbe felice? » chiedo.
« Il fatto che tu cresca e diventi una signorina rispettabile è il desiderio di tutta la famiglia Uchiha. »
L'anziano signore mi dà la risposta che speravo di ottenere. E dopo aver pensato alla conversazione di questo pomeriggio con Natsumi prendo una decisione importante.
« Io frequenterò quella scuola! » dico più decisa che mai.
Nell'altra stanza Itachi sta conversando ancora con il Colosso.
« Hinata era decisamente giù di morale... »
« Le chiedo scusa! Ho cercato di fare il possibile per evitare che la signorina Hinata si accorgesse di essere stata presa di mira e non si preoccupasse... » si giustifica il giovane.
« Comunque... » l'interrompe l'anziano « ...credo che quell'accaduto le abbia fatto capire quanto le sue decisioni possano influenzare la vita di chi le sta vicino, oltre che la sua. » si lascia sfuggire una risata mentre gioca con il suo gatto « Non so chi sia stato a far esplodere la sua casa, ma è capitato nel momento più propizio. Ricorda sempre una cosa, Itachi. Per la famiglia Hyuga, Hinata è più preziosa di un tesoro. Capisci cosa intendo? »
« Certo, signore! » gli risponde.
« Bene! Stavo anche pensando... di scegliere te come suo futuro sposo. »
Lo sguardo finora imperturbabile del moro cambia in un istante.
« Cosa? » richiede incredulo.
« Fra cinque anni sarà certamente diventata una donna affascinante. » dice con fare ammiccante.
« Ma signore... io sono solo un semplice dipendente... » protesta il maggiordomo pur mantenendo un atteggiamento calmo e distaccato.
« Per mia fortuna sembra che tu le piaccia. Ma dobbiamo assicurarci che non cambi idea. »
Le sue parole non sembrano serie. Chi in quel momento lo vedrebbe giocare con il gatto penserebbe certamente questo.
Tuttavia il cambio di espressione da giocherellone ad inquietante, non promette niente di buono.
« Ascolta, Itachi. Dovrai portare il tuo rapporto con lei ad un livello più intimo! »
Quest'ultimo ordine farebbe rimanere scioccato chiunque, anche l'Uchiha.




*Note dell'autrice*

Innanzitutto voglio fare le mie condoglianze a tutti i parenti delle vittime del tremendo cataclisma che ha colpito il Giappone.

Una preghiera affinchè le loro vite possano continuare nella serenità e che non gli faccia mai perdere la speranza! Continuate a lottare! 
rainbow icon Pictures, Images and Photos


Per quanto riguarda la storia scusate per il ritardo. Spero vogliate continuare a seguirmi, mi fareste davvero felice =)
Questa volta non commenterò, ho l'umore a terra: troppi avvenimenti tristi. Scusatemi ancora.
Se vi va potete lasciare un commento o una critica che come sempre sono ben accette.
Grazie a tutti i lettori e commentatori.
Vi do appuntamento al prossimo aggiornamento. Un abbraccio ^^

  
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