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Autore: Legar    21/03/2011    6 recensioni
Un tuffo nella psicologia di Frank Bryce, il giardiniere dei Riddle, per dare voce anche ai personaggi più ignorati della saga.
Frank Bryce si era sempre sentito a suo agio in un giardino, uno spirito affine all’incostante opera della natura. [...]
Frank Bryce era considerato un assassino.

[Ventunesima classificata su quaranta partecipanti al contest "Solo un colpo - 24 Ore Contest" indetto da jaybree88 sul forum di EFP.]
[Sesta classificata a parimerito su quarantadue partecipanti al contest "La mia Perla Edita - Contest" indetto da .Pad. sul forum di EFP.]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frank Bryce
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Nickname: Legar
Titolo: Verde oblio
Personaggi: Frank Bryce (il giardiniere dei Riddle, per intenderci!)
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: Flashfic, Missing Moments
NdA: Solitamente non mi diletto a scrivere su personaggi pseudo-sconosciuti, dunque se questo tentativo fosse andato male vorrà dire che lascerò perdere. A te l'ardua sentenza!











Verde oblio

Frank Bryce si era sempre sentito a suo agio in un giardino, uno spirito affine all’incostante opera della natura. Tra arbusti, fiori ed erbe poteva permettersi di sentirsi davvero a casa; arbusti, fiori ed erbe aveva reso gli unici compagni di una vita spesa al servizio dei Riddle, per i quali curava il giardino della villa di Little Hangleton.

Frank Bryce era considerato un assassino. Proprio lui, incapace di imprimere una forza eccessiva allo stelo di un fiore per timore di spezzarlo, incapace di dimenticare le esigenze di una pianta per non vivere col rimorso di averla abbandonata, era sospettato di aver ucciso quel che rimaneva della famiglia Riddle. Un uomo mite additato da tutto il paese come un crudele individuo, irrispettoso nei confronti di chi gli aveva offerto un lavoro onesto, seppur umile.

Negli ultimi anni della sua vita, quando il tempo aveva ormai sigillato il ricordo della sua colpa nella memoria degli anziani abitanti di Little Hangleton, ripensava spesso ai suoi vecchi padroni con un misto di malinconia e tristezza e, in loro memoria, curava ancora la villa, anche se era da tempo disabitata. Ligio alla sua antica mansione, si assicurava che tutto procedesse come quando l’abitazione era al massimo del suo splendore, forse per sdebitarsi di una colpa che aveva imparato a sentire un po’ come sua.

Non avrebbe mai potuto immaginare che presto l’ultimo discendente di quella sventurata famiglia sarebbe tornato per reclamare una dimora. Non avrebbe mai potuto immaginare che, per mano sua, sarebbe morto. Proprio lui, il giardiniere, che della morte dei nonni e del padre di Lord Voldemort era considerato il colpevole, un’inconsapevole vittima della sete d’odio e di potere di un uomo corrotto dalla magia.

Frank Bryce avrebbe presto visto una luce provenire dalle remote stanze della villa. E per un’altra luce sarebbe morto: una luce verde, come il colore dominante di quel giardino per il quale avrebbe dato la vita, la luce verde scaturita dalla bacchetta magica dell’ultimo dei Riddle. Tom Orvoloson.

   
 
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