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Autore: SPWinchester    22/03/2011    5 recensioni
-Sai Cass? Mi sono reso conto solo dopo che, per tutto quel tempo, per tutti quegli anni, non aspettavo che te...ti aspettavo da così tanto, che temevo non saresti mai venuto-
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
- Questa storia fa parte della serie 'The Touch of Angel Wings'
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Prima di lasciarvi alla lettura volevo semplicemente ringraziare Nenredhel, è una persona davvero stupenda e...meravigliosa, (sono una frana a dire cosa penso XD)
Mi ha aiutato moltissimo con questa One-Shot ^^
Grazie di cuore n___n
Ok ora, dopo questo commentino.....Buona Lettura n__n



Gli unici suoni che si sentivano rimbombare erano le urla continue delle anime che venivano tagliate ed incise. Anime incatenate che, come lui, venivano ferite in ogni modo possibile ed inimmaginabile finché non rimaneva più nulla e poi, all'improvviso, il tempo veniva rimandato indietro, di nuovo tutt'interi così che loro potessero ricominciare da capo.

L'inferno sarebbe dovuto essere il luogo più caldo che esistesse, doveva essere come un abbraccio nel cuore ardente di un vulcano, sarebbe dovuto essere un luogo in cui le fiamme erano così roventi da bruciare la carne umana fino all'osso.
Invece faceva freddo.
Freddo.
Si congelava.

Il ghigno dei demoni penetrava nella sua carne come una lama affilata, dilaniando il calore che poteva provare quando la sua mente era protratta al pensiero di aver fatto l'azione giusta.
Tossì forte un paio di volte sputando sangue ed aprì lentamente gli occhi.
Il suo corpo cadeva in avanti, retto semplicemente da catene che gli bloccavano i polsi e le caviglie, mentre un anello gli fasciava il collo, rendendogli faticoso anche il semplice atto di respirare. I colpi di tosse lo travolsero, ancora più forti dei precedenti, facendogli aumentare la forte sensazione di metallo in gola.
Lo "risistemavano" alla fine di ogni seduta ma mai totalmente, avrebbe dovuto provare dolore per sempre. Un dolore che prima o poi l'avrebbe fatto impazzire.
-Per quale motivo stai tossendo?- domandò una voce gutturale davanti a lui, in un tono per nulla gentile.
-Sto tossendo per via di questo fottuto collare. È troppo stretto!- disse Dean alzando il viso ed incrociando quegli occhi rossi sprezzanti.
Potevano spezzargli tutto ma non l'orgoglio, peccato che quel suo pregio uscisse sempre nei momenti meno opportuni.
Sgranò gli occhi e gemette di dolore quando vide il calcio arrivare, il suo primo istinto fu quello di difendersi con le braccia ma le catene glielo impedirono.
Lo colpì dritto nello stomaco, togliendogli il respiro per qualche istante e lasciandolo boccheggiare un paio di volte, cercando con tutte le forze di riprendere il controllo del suo respiro.
-Schifosa feccia. Dimentichi sempre chi è che comanda vero Dean?-
-Fot..titi..schifo...so bastardo…-
Sentì una presenza alle sue spalle che lo afferrò violentemente per i capelli, il suo volto si contrasse per il dolore con la consapevolezza che quello, non era niente rispetto a ciò che l'attendeva.
Rimase il quella posizione, a pochi centimetri dal suo viso, a scrutarlo.
-Come ci divertiamo oggi?- domandò; il suo respiro fetido si scontrava sulla sua pelle nauseadolo e dovette trattenere il forte impulso di vomitare.
Uno dei due estrasse una lama lunga e ricurva che fece scorrere sulle linee del viso, delle braccia, delle gambe per poi soffermarsi sulla schiena, per tutta la lunghezza della sua spina dorsale, usando più forza.
Il carnefice leccò con la punta della lingua la nuda lama e sorrise, la bocca curva in un ghigno, poi la lasciò cadere al suolo
ed afferrò il gatto a nove code.
Iniziò a ridere furiosamente piegandosi sulle sue ginocchia e inclinando il capo verso il basso così da incrociare il suo sguardo fiero.
-Ricorda bene…vogliamo sentirti urlare e pregare di smettere...avanti piccolo Dean...divertiamoci un po'- disse ridendo leccandosi le labbra.
Stava per rispondere quando il primo colpo di frusta entrò in contatto con la sua carne, facendolo sussultare e stringere gli occhi.
"Quanto cazzo brucia!"
Vi fu l'ennesimo colpo e quando il torturatore ritirò il braccio, gli artigli alla sommità delle fibbie gli fecero sgranare gli occhi.
Il sangue scendeva copiosamente dalla sua schiena giù verso le sue gambe, si martoriava il labbro inferiore mordendolo con forza nella speranza che il suo cervello si concentrasse su quello così da evitare di urlare in preda al dolore.
Non avrebbe mai dato quella soddisfazione a quei demoni.
Nella sua testa però piangeva, urlava, malediceva e soffriva ad ogni singola frustata.
Il demone caricò il braccio e quando colpì la pelle, il dolore fu insopportabile, irrigidì tutti muscoli e la schiena si inarcò per cercare di sfuggire a tutto quello.
Appena il torturato ritrasse il braccio, Dean ebbe la sensazione che la pelle gli fosse stata strappata dalle ossa, le lacrime ed il sangue scendevano senza sosta sul suo corpo; il bruciore era diventato insopportabile.
-Avanti Dean facci divertire- continuava a ripete ad ogni colpo.
Il demone davanti a lui si alzò, prese il pugnale ed iniziò a infilzarlo nella sua carne rigirandolo; di nuovo irrigidì ogni suo muscolo e si era letteralmente distrutto il labbro inferiore a forza di morderlo per cercare di non emettere il minimo fiato
Quando si staccarono da lui li sentì ridere divertiti, le loro voci gli risultavano lontane ed ovattate fino a quando non lo lasciarono da solo.

~~~~~~ • ~~~~~~


Quanto tempo era durata?
Sicuramente non più del solito ma, come sempre, gli era sembrata un'eternità.
Lì appeso a quella catene, mentre il sangue scorreva dal suo corpo, lentamente alzò la testa, digrignò i denti ed urlò con tutta la forza che aveva in corpo.
Un urlo innaturale.
Il sangue bagnava il suo corpo come un fiume in piena e la sua anima era diventata come uno specchio in frantumi, si rifletteva ancora la sua immagine, ma era distorta e in mille pezzi.
Il respiro gli divenne affannato, l'anello metallico al suo collo gli impediva di riprendere un minimo di fiato.
Socchiuse gli occhi, pronto a lasciarsi andare al dolce oblio quando una voce lo riportò per un attimo alla realtà.
-Allora Dean...sei stanco? Vuoi scendere?-
La voce di Alastair era di una tonalità molto bassa e l'espressione era leggermente accigliata, sembrava davvero interessato al suo stato.
Ma poi Dean incrociava il suo sguardo, i suoi occhi, e quelli non potevano mentire.
Quei suoi occhi gialli gli mostravano il vero essere che era : viscido, subdolo, crudele, manipolatore e stava godendo a vederlo in quella situazione.
-Fottiti!- disse con un soffio richiudendo gli occhi.
Sentì di essere rimasto di nuovo solo così lasciò che la stanchezza lo trascinasse in un sonno tormentato da incubi.

 

~~~~~~ • ~~~~~~


Sentii un tocco sulla mia guancia.
Un tocco pieno di calore.
Un calore che spazzò istantaneamente la sensazione di freddo che mi stava attanagliando.
Un tocco pieno di gentilezza.
Una gentilezza che fece risanare lentamente il dolore che mi stava travolgendo.
Un tocco pieno di speranza.
Una speranza che quella tortura fosse finalmente finita.
Aprii gli occhi lentamente e due iridi blu, come le profondità del mare, davanti a me mi fecero sentire completamente ed assolutamente al sicuro.
Le mie orecchie percepirono una voce che si scusava e continuava a ripetermi -Mi dispiace di averci impiegato così tanto tempo-
Cercai di sorridere e dirgli che non aveva alcuna importanza.
Sentii la sua ferrea presa sulla mia spalla e le catene che mi tenevano legato si sciolsero cadendo al suolo provocando un suono sordo.
Dalla sua schiena si spalancarono due maestose ali bianche come la neve e luminose come il sole.
Richiusi gli occhi troppo stanchi.


-Sai Cass? Mi sono reso conto solo dopo che, per tutto quel tempo, per tutti quegli anni, non aspettavo che te...ti aspettavo da così tanto, che temevo non saresti mai venuto-







 

~~~~~~ • L'angolo di ShiroHime • ~~~~~~
Sera a tutti, ecco un altra piccola One-shot che spero vi piaccia ^^
Lo so, lo so...ma perchè diamine non aggiorni?
Ma che ci posso fare se il criceto che vive nella mia testolina fa i capricci?!
Quindi perdono e spero vivamente che vi piaccia questa...cosa XD...che ho scritto ^^
Precisazioni...uhm...credo non ce ne siano...ah forse solo che ho pensato che Dean non sia sceso dalla ruota ma abbia passato tutto il tempo lì a soffrire ç__ç Poverino!!

Ringrazio chiunque la inserisca tra le preferite, le ricordate, chi commenterà e chi non farà niente di tutte queste cose ma se ne imbatterà semplicemente un giorno e perderà il suo tempo (prezioso) a leggerla (e recensire magari)^^
Baci!
:3

   
 
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