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Autore: Ratchel Vitani    22/03/2011    2 recensioni
2072. Hai i tipici capelli rossi dei Weasley e gli occhi grigi dei Malfoy. Cloe Malfoy lavora per la Gazzetta del Profeta e ha realizzato il suo più grande desiderio: scoprire l’identità di Talim Evans, una strega scomparsa misteriosamente nel 2030 all’età di 50 anni. Ad aiutarla, sulla sfondo di questa storia, ci saranno tutti gli amici di Talim, che hanno vissuto momenti incancellabili con lei.
Prime di tutti, Cassandra ed Elizabeth Lestrange, le gemelle dagli occhi bicolore, figlie della Morte in persona. Così simili eppure così diverse fin dalla più tenera età.
Hattie Darcy , la tenera ragazzina innocente che viveva con la madre ignara di chi fosse il padre, ma con un grande cuore e con tanta voglia di scoprire la verità.
Blaise Zabini, un grande amico di gioventù di Talim, scampato per miracolo alla morte che ha abbracciato tutti i suoi più fedeli compagni dopo la scuola.
Ebrill Lerner, la bambina che Talim incontrò per caso mentre tornava a rivisitare l’orfanotrofio in cui era vissuta molti anni prima.
Harry Potter, colui che ha cercato di salvare Talim trovandosi a fare i conti con la testardaggine della ragazza.
Ron Weasley ed Hermione Granger, ormai coppia felice, tornano a fare i conti con i loro tristi ricordi.
Colpi di scena e una storia che vi lascerà senza fiato!
Prego gente, confondetevi le idee! E per maggiori informazioni sull'infanzia di Talim, leggete "Diario di Talim Evans: anni 1986-1990".
Genere: Azione, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutto su Talim Evans'
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cassadnra lestrange 1 parte

2054.

Cassandra Lestrange era bella e sensuale, con i lunghi capelli neri che ondeggiavano alle sue spalle e gli occhi bicolore che saettavano da una parte all’altra della classe fulminando i miei compagni.  Avvolta in un lungo mantello nero sedeva sulla cattedra con le gambe accavallate.  Voci di corridoio dicevano che insegnasse a scuola da oltre cinquant’anni ma che la sua bellezza fosse rimasta intatta grazie a qualche incantesimo.

Il suo cognome le faceva guadagnare sguardi di ammirazione da parte dei Serpeverde e occhiatacce dalle altre case, ma nonostante questo godeva di una buona fama.  A dire il vero Lestrange non era il suo vero cognome, ma questa è un’altra storia.

Quel giorno ero uscita in corridoio dopo la lezione della professoressa Lestrange con Martha Bones, la mia migliore amica e, come al solito, mi stavo lamentando del fatto che non avevo ancora trovato nulla che riguardasse la donna delle mie ricerche, Talim Evans.

- Dovrei provare a cercare nel Quidditch quest’anno, magari è stata una cacciatrice, o una battitrice…?-.

- Sai almeno in che casa è stata? – mi chiese Martha completamente disinteressata.

- Serpeverde, te l’ho già detto! È l’unica cosa che ha saputo dirmi mio padre! Ma non sapeva nient’altro di lei e del suo passato-.

- Non puoi provare a chiedere in giro?-.

- Oh certo! Andiamo in giro a chiedere a gente sconosciuta: “ Scusi! Lei conosceva per caso Talim Evans?”-.

- Si – rispose una voce che avevo sentito fino a poco prima alle mie spalle.  Il sangue mi si ghiacciò nella vene. Mi voltai lentamente e davanti a me trovai la professoressa Lestrange che mi fissava con gli occhi sgranati, uno viola e uno blu.

- Si – ripeté – la conoscevo. Perché vuoi sapere di lei?-.

- Io… ecco… ho trovato il suo nome a casa e volevo sapere chi fosse – risposi imbarazzata.

Cassandra Lestrange mi studiò dalla testa ai piedi come se fosse la prima volta che mi vedesse.

- Seguimi – disse, poi si voltò diretta verso l’aula dalla quale eravamo appena uscite.  Lancia un’occhiata a Martha e seguì quella donna nella classe.  In fondo c’era il suo studio e mi diressi là.  La trovai che guardava fuori dalla finestra, come se stesse contemplando qualcosa.

- Siediti – mi disse e io obbedì subito. – Cosa sai di Talim? –.

- Nulla. So solo che è appartenuta alla casa di Serpeverde e nient’altro –.

- Nessuno ti ha mai parlato di lei? – si voltò a guardarmi stranita.

- No – sussurrai in imbarazzo – Ho letto il suo nome su un libro che avevamo a casa e qualche volta papà e i miei zii l’hanno nominata –.

Cassandra sospirò e venne a sedersi di fronte a me.  Era veramente una bella donna anche se quegli occhi, uno viola e uno blu, le conferivano un’aria inquietante.

- Lei la conosceva? – chiesi impaziente di sapere qualcosa di nuovo.

- Si, io e la mia gemella siamo le prime streghe che lei abbia conosciuto –.

Un tuffo al cuore – Come? – chiesi con un filo di voce.

- Io, Elizabeth e Talim ci siamo conosciute all’età di undici anni, nell’orfanotrofio dove lei viveva. Non so dirti quando ci si sia stata portata e come abbia vissuto lì. Quando la portammo via visse per un po’ con noi a casa del nostro tutore, poi venimmo insieme ad Hogwarts. E gli anni che passammo qui furono spettacolari – L’espressione che aveva dipinta sul volto mi ricordò quella di una bambina che sognava ad occhi aperti. Chissà a cosa stava pensando quella donna. Chissà a quale esperienza scolastica stava alludendo. O forse a qualche esperienza non molto costruttiva ma che sicuramente le aveva fatto piacere vivere. Quella donna era un enigma.

- Quale orfanotrofio? – chiesi tornando sull’argomento di prima.

Cassandra sorrise – L’orfanotrofio di Londra più famoso per le scomparse dei bambini. Se un giorno vorrai cercarlo non ti sarà difficile. È un grande palazzo abbandonato con i vetri rotti e la porta abbattuta. Non è il classico edificio che trovi per le raffinate vie di Londra -.

Rimase in silenzio e allora io le domandai – Non sa chi ha conosciuto all’orfanotrofio? Qualcuno con cui io possa parlare? –.

Lei rimase con lo sguardo vagante per un po’, poi rispose – Qualche volta ha parlato di una certa Kitty, doveva essere un’aiutante all’orfanotrofio. Ma dubito che si ricordi di Talim a distanza di tutti questi anni e soprattutto ora che tu la troverai… magari sarà già morta-.

Non fu molto confortante ma ero decisa comunque a provarci.  Un giorno sarei andata a Londra e avrei cercato quell’orfanotrofio e questa Kitty che aveva conosciuto Talim tanti anni prima.

   
 
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