Il mattino dopo, C-18 si svegliò con un gran mal di testa ( cosa alquanto strana, visto che i circuiti NON soffrono di emicrania )...

- Oooh, la mia testa - gemette.

- Ehilà, dormito bene ? - domandò il vecchio Genio, affacciando il volto sorridente dalla porta. - Lo sai, oggi è una magnifica giornata di sol... EEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHHHHHHHHH !!!

- Non si usa più "bussare" in questa casa ?!?

Fortunatamente C-18 si limitò a scagliargli addosso la sveglia, tuttavia anche un oggetto di piccole dimensioni può fare un gran male... se lanciato dritto sul muso di qualcuno, a una media di 155 km/h. Stanca e arrabbiata, la bionda dagli occhi di ghiaccio avvertì una forte pressione sulle tempie, quasi le stessero scoppiando.

- Suppongo che mi ci dovrò abituare - sospirò rassegnata. - Al diavolo!

Scostando in fretta la coperta di lato, si alzò in piedi e andò in bagno a farsi una doccia. Per qualche attimo sentì l'acqua scorrerle addosso assieme ai problemi, tuttavia non era una faccenda così semplice... C-18 chiuse il rubinetto e, avvolgendosi nell'asciugamano, si guardò allo specchio.

- E' dura ammetterlo - esclamò. - Ma credo di non avere scelta...

Uscendo dal bagno, afferrò il telefono e si mise a cercare sull'elenco, finché non trovò quello che cercava.

- Istituto di Ostetrica & Ginecologia, buongiorno - rispose la voce all'apparecchio.

- Io, ehm... Sì ecco, vorrei... Ho bisogno di prendere un appuntamento!

***

Frattanto Crilin si rese conto che la convivenza "prolungata" con Yamcha era praticamente impossibile. Il giorno seguente infatti, dopo essere sceso al bar per un caffé decente, al ritorno sentì degli strani rumori provenire dall'appartamento dell'amico.

- Ma che sta succedendo ? - si domandò sorpreso. - Sembra che stia crollando tutto...

Da dietro la porta si udivano chiaramente risate e trambusto di vario genere ( quasi una festa o giù di lì ), eppure era uscito solo per un quarto d'ora appena...

- Yamcha - urlò Crilin, bussando leggermente per non "distruggere" la porta. - Yamcha rispondi, va tutto bene ?!?

Prima che se ne rendesse conto, la porta si spalancò e due braccia femminili lo "trascinarono" dentro.

- Ehi, ma...

- Ciao, bel ragazzino - sorrise una rossa mozzafiato, con il viso abbellito sotto quintali di trucco. - Ehi Yamcha, non mi avevi detto di avere un "figlio"...

- CHE COSA ?!? - Crilin spalancò gli occhi incredulo.

In quella arrivò Yamcha, anche lui abbracciato da una stupenda bionda, con addosso solo la biancheria intima.

- Come dici, Kitty ? - fece Yamcha stupito. Poi, guardando Crilin e la sua espressione capì. - Ah, no... Crilin è un amico, solo un amico!

- Meno male - sorrise la rossa. - E' così carino...

- Yamcha, per favore... Puoi spiegarmi ?

- Beh, ecco - Yamcha si grattò la testa, imbarazzato. - Ti chiedo scusa, avrei dovuto dirtelo prima che oggi mi sarebbero venute a trovare un paio di amiche... Solo che mi era passato di mente!

- Dì un po', "bimbo" - sorrise la bionda, rivolta a Crilin. - Ce l'hai la fidanzatina ?

- BI... BIMBO... FIDANZATINA ?!? - ora Crilin era a dir poco offeso. - Ehi, per la cronaca guardate che io ho vent'anni suonati... e sono "sposato!"

- E' vero - sottolineò Yamcha. - Peccato però che la moglie ieri lo ha buttato fuori di casa...

- Ooohhh - gemettero le due fanciulle, fingendosi dispiaciute.

- In verità, penso che sia LUI ad aver più bisogno di "consolazione" oggi...

- Ya... Yamcha, ma sei impazzito per caso ? - Crilin non riusciva a credere alle proprie orecchie.

- Su su - sorrise l'amico con aria complice, cingendogli le spalle. - Kitty e Christie sono due brave ragazze, molto affettuose... proprio quello che ti ci vuole in questo momento per dimenticare tutti i tuoi guai, dammi retta!

- Ma tu sei matto - protestò Crilin, scoccandogli un'occhiata furiosa. - Si può sapere che diavolo ti passa per la testa, eh ?!?

- Andiamo, non vorrai mica continuare a piangerti addosso per i capricci della tua "biondina metallizzata" ?

- Andiamo, "piccolino" - fecero le due oche, afferrando Crilin per entrambe le braccia. - Lo sai che sei proprio un amore... Smack !!!

Sorpreso, sbaciucchiato e... infuriato a dir poco verso Yamcha e il suo modo alquanto discutibile di sdrammatizzare, Crilin si liberò da quelle due galline senza cervello. Dopodiché afferrò la borsa appoggiata nel mezzo del salotto e uscì dall'appartamento, sbattendo la porta dietro di sé.

- Uff - sbuffò Yamcha, non appena vide quello che rimaneva dell'ingresso. - Mi toccherà anche chiamare il falegname adesso, con quello che costa...

( continua )

NOTA:

"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni

Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...