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Autore: Eichi    23/03/2011    2 recensioni
Questa è una storia fantasy che narra di un ragazzo che ama scrivere.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Come tutte le normali, noiose mattine ecco “Domani” dei Finley a destarlo da quel sonno così dolce…. Ricky si alzò sbadigliando e andò scalzo in cucina a prepararsi una bella cioccolata calda… fortunatamente era domenica perciò, per quel ragazzetto smilzo e deboluccio significa scrivere, scrivere ed ancora scrivere …ovviamente nel mezzo c’era una partita a Pes(D’obbligo per lui). Entrò in cucina e fece il tè al latte per la sorella, come tutti i giorni. Adorava la cucina. Con i mobili color ciliegio era il posto ideale per scrivere. Stranamente la casa gli parve silenziosa e immobile, quasi come se il tempo si fosse congelato. Un'altra stranezza riguardava i suoi genitori: non si erano ancora svegliati. - Vabbè ieri erano stanchi - .Sembrava una Domenica qualunque, ma quando entrò nella camera di sua sorella a portargli il tè trovo il letto sfatto e una lampada rovesciata per terra. “Strano, mia sorella è sempre così maniaca dell’ordine… e poi ora dov’é?” Pensò tra se e sè . Una brutta sensazione di pericolo gli attanagliò lo stomaco. Gli venne spontaneo tuffarsi un avanti, una fortuna per lui perché un angelo nero(Un angelo !?) stava per colpirlo dall’alto con una lama eterea. Non riuscì a rielaborare nulla perché scomparve come sabbia durante una tempesta. Dietro quel cumulo di cenere che era rimasto c’era un , un elfo (Un elfo? Sì ne era sicuro ne aveva visto l’illustrazione in uno dei tanti libri fantasy che aveva letto) che reggeva una spada completamente oro, dall’elsa al filo, sporca di fuliggine. Fu l’ultima cosa che ricordò, oltre che quel bruciore alla schiena che lo accompagnò mentre cadeva privo di sensi. Quando riacquistò i sensi si trovava in una capanna con un mobilio spartano , con un solo tavolo di quercia e una sedia abbinata. Sopra al tavolo c'è un foglio. Si guardò bene attorno. Nell'ombra degli angoli non c'era nessuno. Ma la cosa più curiosa consisteva nella porta: non c'era. Cercò di rielaborare le informazioni che aveva. In casa non c'era nessuno e c'erano segni di lotta. Un angelo nero aveva cercato di ucciderlo se non fosse stato per il suo settimo senso (Perché lui definiva spesso con i suoi amici il sesto senso la sua capacità di scrivere) e un elfo con una spada d'oro lo aveva eliminato. Si ricordò anche del bruciore alla schiena e quando se la tastò riconobbe una lunga cicatrice che attraversa tutta la schiena da un fianco all'altro – Come Eragon – pensò mesto. - E ora chissà dove saranno Zara e i miei genitori. - . Si avvicinò al tavolo. Sul foglio c'era scritto a caratteri cubitali e un font che riconobbe “Virtual Dj” (Si dilettava con la grafica) : - Cosa vuoi adesso?- Ricky guardò il foglio perplesso e con una smorfia di odio prese una penna dal calamaio -Penna dal calamaio? Questo è dai tempi di Matusalemme – disse e si mise a scrivere,come faceva sempre in compagnia dei suoi genitori, e scriveva, e le parole lo trasportavano lontano, un momento, troppo lontano, in un vortice nero come l'inchiostro, e ancora,come ormai era abitudine,perse u sensi…. Fine primo capitolo.....
  
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