Buon
pomeriggio popolo di EFP! Come va? Oggi la giornata è meravigliosa.. c’è un
sole che spacca le pietre e un venticello piuttosto piacevole ù.ù Anche oggi, purtroppo, vado di fretta e non posso
rispondere alle vostre bellissime recensioni! Non posso però non fare dei ringraziamenti
speciali a vanderbit, _MiSS CuLLeN_, e giova71, che recensiscono e mi
seguono sempre! Grazie mille davvero! Ora scappo e vi lascio al nuovo
capitolo.. un forte abbraccio. Claudia =)
Nuovo giorno di scuola. Dopo la chiacchierata mattutina con mia madre, avevo
finalmente le idee più chiare. Non potevo lasciarmi sfuggire un'occasione come
questa. Bella era unica. Un gioiello più raro, che prezioso. Volevo sentire il
suo calore sulla mia pelle, volevo sentire il battito del suo cuore, le sue
guance tingersi di rosso per l'imbarazzo. Un giorno ci sarei riuscito. Eccome,
se ci sarei riuscito. L'avrei conquistata a tutti i costi. Le avrei rubato un
bacio, e magari le avrei messo un mazzo di rose rosse sul banco, la mattina
presto. Volevo vedere i suoi occhi illuminarsi per me, volevo sedurla e
cullarla tra le mie braccia. Ah, caro Edward, tu stai sognando troppo! Questa
volta, la mia coscienza aveva ragione. Parcheggiai l'auto nel parcheggio della
scuola, e sperai di incontrarla al più presto. Qualcuno richiamò la mia
attenzione...
"Edward! Oh, che bella coincidenza!"
Me lo sarei dovuto immaginare...
"Jessica... Qual buon vento!"
"Dai Ed, non essere così scortese con me. Lo sai che ti voglio..."
Mi buttò, letteralmente, sul cofano della mia auto. Iniziò a toccarmi il petto
e mi sussurrò all'orecchio...
"Oh, mio caro Ed, ti prego fammi tua. Adesso, in mezzo alla strada. Sii
violento, perchè io non ce la faccio più. Ti prego,
prendimi..."
Sentivo la sua mano scendere sempre di più verso la mia cintura. Non volevo.
Non volevo che mi toccasse con quelle sue luride mani da ochetta senza
cervello. Non potevo permetterlo.
"Jessica ma come te lo devo dire? IO NON SONO INNAMORATO DI TE! Lo vuoi capire o no? Non mi piaci, anzi ti odio
profondamente. Lasciami in pace e vivi la tua vita. Ti prego Jessica, non
cercarmi più. Non sprecare il tuo tempo con me"
Si staccò improvvisamente da me, e mi calpestò un piede. Dio, che dolore
assurdo!
"Ok, Cullen. Farò come vuoi"
Si girò di scatto e corse via. Probabilmente stava piangendo. Almeno spero.
Fortunatamente la campanella suonò, e non potei più pensare a quell'oca che mi
starnazzava intorno. Di Bella , però, nessuna traccia. Forse non era venuta a
scuola. O forse, voleva semplicemente evitarmi. La prima ora finì, e decisi di
andare a prendere una boccata d'aria nel giardino della scuola. Come al solito,
non c'era nessuno. Ma io dico, come fanno a non apprezzare tutta questa
bellezza? Non troverò mai una risposta. Mi sembrava come se tutti i ragazzi e
le ragazze pensassero solo al sesso o al divertimento. Non avevano mai pensato
di staccare la spina per un pò? Assorto nei miei
pensieri, non mi accorsi che qualcuno aveva aperto la porta per accedere al
giardino.
"Ehi, guarda un po chi si rivede?"
Finalmente un raggio di sole. Eccola.
"Ehi, Bella. Come mai qui?"
"Mi piace stare da sola. Lo so che è strano, ma ogni tanto mi piace
riflettere"
Lei era la donna dei miei sogni. Quante cose in comune avevamo?!
"Già, anche a me"
Ehi, ma lei non sapeva il mio nome...
"Oddio Bella, sono stato così maleducato! Non ti ho detto come mi
chiamo..."
"Ma io già lo so... Edward Cullen, giusto?"
Wow.
"S-Si è giusto. Come fai a saperlo?"
"Beh, devo dire che sei molto popolare in questa scuola. Tutte le ragazze
ti sbavano dietro"
"Eh, lo so. Peccato che non me ne interessi una!"
"In effetti, sono tutte quante un pò..."
"Stupide? Idiote? Oche?"
"Devo dire che hai le idee parecchio chiare. Non avrei saputo dirlo
meglio!"
Ridemmo tutti e due contemporaneamente. Che bella la sua risata. Peccato che il
mio sogno ad occhi aperti non durò a lungo perchè la
campanella suonò.
"Ehi, che lezione hai?"
Le chiesi.
"Educazione fisica. Tu?"
"Anche io. Vieni, ti accompagno"
Che meravigliosa coincidenza! Le aprii la porta e ci dirigemmo in palestra.
Ognuno entrò nel proprio spogliatoio, e quando mi cambiai la vidi allenarsi con
le ragazze pon pon. Quella
divisa le stava d'incanto! Una gonnellina gialla e blu, ed un top giallo con la
scritta della scuola in blu. Era divina. Incominciai a giocare a pallacanestro.
Mi piaceva molto, tanto che ero stato nominato playmaker della squadra. Per
tutto l'allenamento non feci altro che guardarla. Ma la volete sapere la cosa
strana? Lei continuava a fissarmi, ed ogni volta arrossiva diventando più bella
che mai. Anche questa lezione finì, ed io mi ero deciso a fare il primo passo.
Mi cambiai nello spogliatoio e aspettai che uscisse dallo spogliatoio
femminile. Finalmente uscì.
"Bella partita, playmaker. Non sapevo fossi così bravo"
"Beh, se devo essere onesto, tu non sei stata da meno. Sei un'ottima
cheerleader"
"Grazie mille"
Arrossì violentemente. La campanella suonò, come al solito sul più bello.
"Edward, devo proprio andare"
"Si, devo andare anch'io"
"Ok... Spero di rivederti presto"
Mi sorrise.
"Anche io, Bella... Ah, Bella?!"
"Si, dimmi"
Mi avvicinai a lei e la presi per i fianchi. Appoggiai le labbra al suo
orecchio.
"Buona giornata"
La guardai neglio occhi, e le diedi un bacio
all'estremità delle labbra. Mmm che voglia di
baciarla in quel momento. Mi girai, e andai dritto alla mia lezione, senza
guardarla. Avevo sentito che era arrossita, e questo mi creò una piacevole
sensazione. Con la testa ancora frastornata, entrai in classe, e per tutta
l'ora non feci altro che pensare a lei.