Intanto grazie a tutti quelli che leggono e che recensiscono!! Vi adoro....mi dispiace ma questo capitolo, ve lo devo dire, mi fa schifo, mi dispiace non è un gra che...Buona Lettura!

 

(Iaia POV)

Debora è entrata, non ha voluto che l'abbracciassi, deve essere furiosa, come posso fare? Cerco di aprire piano la porta della sua stanza, è sdraiata sul letto, sulla soglia la chiamo

“Debby?” lei si alza, mi guarda in faccia come se mi odiasse e mi chiude la porta in faccia, questo è un chiaro segno che non mi vuole parlare. Odio vederla così, con gli occhi spenti, persi nel vuoto e carichi di odio.

Vado fuori in giardino e mi lascio andare in un pianto silenzioso, sino a quando non sento una mano sulla mia spalla, alzo subito la testa

“Nick che ci fai qui? Come hai fatto?”

“ti ho visto da casa che piangevi, ho scavalcato la staccionata, che hai?” mi alzo e mi butto tra le sue braccia

“Debora, non mi vuole più parlare, mi odia, è triste e io non la posso aiutare, sono inutile per lei, è questo che mi fa stare male, può odiarmi quanto vuole, ma io voglio aiutarla” lui mi stinge a sé

“ehi calmati, anche Joe è tornato a casa in uno stato pietoso, non parla con nessuno”

“senti di Joe non me ne frega niente, è colpa sua se la mia sis sta così, quindi lui ha il dovere di soffrire”

“ehi piccola calmati, so che mio fratello ha sbagliato ma..”

“lo stai mica difendendo? È lui che sta con una e si fa le altre”

“guarda che lui non ama più Ashley, la vuole lasciare, ma credimi non è così semplice, non sai cosa ho dovuto passare per lasciare Samantha, quelle due sono così possessive”

“Nick io sono preoccupata e se non mi volesse parlare mai più?”

“non succederà” lo abbraccio ancora di più, con la testa sul suo petto.

(Debby POV)

La sveglia suona di nuovo, l'umore è come ieri, peggio di così non potrebbe andare, ho una rabbia addosso indescrivibile. Mi vesto e scendo le scale, intravedo in cucina Valentina che sta per venire da me, accelero il passo, non ho proprio voglia di parlarle.

Mentre esco mi trovo Nick che mi aspetta

“vieni ti accompagno in macchina” e cerca di prendermi una mano

“vattene via, non mi parlare”

“mi dispiace non accetto i no” mi prende un braccio e mi trascina in macchina, mette in moto e partiamo

“tu sei uno stronzo”

“senti ti devo parlare, Valentina sta malissimo, non puoi trattarla così”

“io faccio quello che voglio e poi lei poteva dirmi della fidanzata di tuo fratello, potevi farlo anche te”

“ehi aspetta, io non dovevo fare niente, quella è la vita di mio fratello, fa quello che vuole, ma Valentina voleva solo che tu non soffrissi, non voleva dirtelo per quello, perdonala, ci sta malissimo”

“mi fa soffrire adesso”

“e anche tu la fai soffrire, state soffrendo in due inutilmente” questo lo so, l'ho sentita piangere ieri, di certo non ero contenta, ma poteva dirmi quella cosa.

Per fortuna arriviamo a scuola, scappo via da Nick, prima che mi faccia venire altri sensi di colpa.

Vedo subito Eva

“ehi Debby come va?”

“potrebbe andare meglio”

“che hai?”

“lasciamo stare, andiamo?” andiamo alle prime lezioni della giornata, tutto sembra andare nel verso giusto, sino a quando

“Debora”

“che cosa vuoi ancora?”

“ho bisogno di parlarti”

“non ora Joseph” mi alzo dal banco appena suona la campanella e mi avvio verso l'armadietto, prendo tutto quello che mi serve

“ti devo dire una cosa io...” mi giro di scatto

“ma lasciami in pace brutto idiota, che cosa vuoi ancora? Smettila di parlarmi, tu non esisti per me e io non esisto per te, è tanto difficile da capire?” gli urlo in faccia, poi mi allontano, incontro Eva

“mi vuoi dire che succede?”

“magari dopo, hai voglia di andare da qualche parte? Non voglio tornare a casa”

“mi dispiace, mi devo vedere con Francis, sai quel ragazzo di cui ti ho parlato?”
“ah sì, beh tranquilla, ci vedremo un altro giorno” mi dà un bacio sulla guancia ed esce di corsa dalla scuola, arriva davanti ad un ragazzo, lo abbraccia e si allontanano ancora, beata lei.

Io di tornare a casa proprio non ne ho voglia, comincio a camminare lentamente, cercando di lasciare la mente sgombra. Mi prendo un gelato da gustarmi sotto l'ombra di un grosso albero, con l'aria che muove le foglie, che creano piccoli giochi di luce

“perdonala”

“Nick vai via” si siede vicino a me

“ma perché ce l'hai anche con me?”

“sei suo fratello, non mi hai detto niente neanche te”

“ti ho già spiegato che quella è la sua vita, io non centro nulla, non mi voglio immischiare”

“ma lo stai facendo”
“io mi preoccupo per Iaia, le voglio bene e non posso vederla così”

“senti....lascia stare” dico rassegnata, cosa vuole capirne di queste cose

“che c'è?”

“niente, non puoi capire”

“io di tradimenti ne so più di te, sai quante volte Samantha mi ha tradito? Non si riescono a contare neanche con le dita delle mani, sono troppe, lo so fa male, ma non devi reagire così”

“ma appunto per questo, anche io sono stata tradita e so che non tradirò mai nessuno, ma Joe mi ha fatto tradire”

“ma tu non lo sapevi, non ne hai colpa, è solo colpa di Joe ma non di Iaia” a ripensare a tutto questo mi viene da piangere dal nervoso

“senti Iaia me lo poteva dire”

“è vero, però non l'ha fatto, ha commesso un errore ma non giudicarla per questo, tutti sbagliano, tu sbagli, ma la fai soffrire troppo”

“lo so, va bene? Lo so che la faccio soffrire, e credimi non vorrei, perché mi manca, mi manca tantissimo la mia sister, ma sono...non lo so come sono, credo confusa, non so quello che devo fare”

“vai da lei, parlale, starai meglio fidati” io guardo Nick, non so come, ma lo sto guardando con una luce diversa, come un amico, come un grande amico, ha ragione devo andare da Iaia, mi ha sempre aiutato e io adesso la sto trattando male, non l'avrà fatto apposta, magari può spiegare.

Se potessi portare tutto indietro, ora lo farei
Non era mai stata mia intenzione farti andare a pezzi
Ed ora devo tentare
Di capovolgere le cose
E realizzare come realizzare questa cosa
So che c’è un modo, perciò lo prometto
Devo ripulire il casino che ho fatto
Forse non è troppo tardi
Forse non è troppo tardi

-Demi Lovato-

Corro subito a casa, vado dalla mia sister, la trovo sul divano, sotto una coperta, in lacrime, mi avvicino a lei

“mi dispiace” sussurro quanto basta da farglielo sentire, lei si scopre, mi guarda con gli occhi pieni di lacrime e mi abbraccia, io ricambio l'abbraccio

“ti prego raccontami tutto, ti voglio aiutare” tra le lacrime le racconto tutta la storia nei minimi dettagli e anche di come Nick mi abbia aiutato, lei non dice nulla ma mi abbraccia nuovamente, adoro questo suo lato, sa quando dire qualcosa e quando non dire niente, mi capisce al volo

“Debby quello non ha capito nulla di te, se ti fa soffrire non ti merita”

“sis io lui non lo voglio più vedere, ti invidio, hai trovato Nick, sei fortunata” mi sorride

“è vero, dopo lo ringrazierò a dovere” scoppiamo ancora a ridere, ho ritrovato la mia sorellona.
 

Dite pure che fa schifo, un bacio Debby!