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Autore: CarliParalyzed    24/03/2011    8 recensioni
Questa FF parla dell'amore tra Robert Pattinson e Kristen Stewart.
Non è niente di che, è la prima che scrivo. Non parla di Robert e Kristen davanti alle telecamere, ma di ciò che secondo me, accade o è accaduto nella vita di Robert e Kristen, prendendo spunto da "Gossip" e "interviste" varie. Spero vi piaccia!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ah niente, sono malata ed ho di nuovo la febbre. E quindi siccome non posso andare a lavoro o rischio di contagiare l'intero universo starnutendo qui e lì sono rimasta a casa e mi sono messa a scrivere il nuovo capitolo :) Essì, ho cambiato scrittura. M'ispirava questa oggi, oh ma sto dicendo cazzate, come sempre '-' Taglio corto e ringrazio come sempre tutti quelli che hanno letto i capitoli precedenti, siete taaaanti ** E! Tutti quelli che hanno recensito, come sempre. Siete adorabili.
Concludo dicendo che questo capitolo è basato su voci che giravano su Twitter il periodo dei Eclipse, non so quanto possa essere vero, ma insomma... Viva la fantasia xD  
Buona Lettura, un bacio a tutti
- Carli.
Ps(Capitolo INTERAMENTE dedicato a Gilo. :* )
Ps2(BUON COMPLEANNO TUSAICHI! :*)


Pov Kristen:

Set di Eclipse, ore 2:39 am


"Ok allora, quindi... Quale ruolo aveva la donna inglese? Quali sono le differenze tra la donna inglese e quella francese e ficcaci in mezzo pure Virginia."
"Ma Virgina chi, Rob? E' tua amica?"
"Massì, insomma. Mi hai capito."
"Ma sei scemo? No, mi stai interrogando ed io ho il mio esame di diploma domattina."
"Kristen, su avanti parla!"
"No, mi prendi per il culo, davvero."
"Ah, come sei attacca brighe!" - mi sfiori la guancia con l'indice e mi sorridi.
"Blablabla..."
"Allora? Sto aspettando Stewart."
"Sì ok, ci sono."
"Ci sei da un quarto d'ora, eh."
"Mi metti ansia!"
"Ansia?"
"Sì, smettila di fissarmi dai..."
"Ma chi ti fissa? Questa è pazzia, il primo sintomo della pazzia è vedere cose che non ci sono."
"Che detto da te, insomma..."
"Ah-Ah!" fai una smorfia mentre ti guardo ridendo.
"Hai anche l'aspetto da pazza." dici ridendo.
"Che ho che non va?"
"Ah niente, guardati allo specchio per un paio di secondi."
"Non lo farò, o si romperà." ti rispondo ridendo.
"Baggianate!"
"Parli anche come uno dell'epoca ora?"
"Incredibile, STO STUDIANDO LETTERATURA INGLESE! Non l'ho fatto nemmeno quando toccava a me farlo, e lo faccio con te. Ora gioco a Play Station e t'arrangi."
"Lo fai con me perchè mi ami, semplice." mi siedo sulle tue gambe facendomi spazio tra le centinaia di fotocopie e fogli sparsi sul nostro letto, e ti avvolgo il collo con il braccio destro mentre guardo il tuo viso cambiare espressione.
"La scusa dell'amarti dopo un po' non reggerà più, lo sai?" mi dici - cercando di essere il più serio possibile.
"Mh... non ne sarei così sicura." ti rispondo, avvicinando le mie labbra al tuo viso.
"Eh no no no! Allontanati, allora. Prenditi sto cazzo di diploma, così la finisci di essere la bambina del gruppo e quando mi chiederanno se almeno hai il diploma potrò dire di sì ai miei parenti, che pensano che sia un pedofilo."
"Che poi, pensandoci, lo sei..."
"Che stronza!"
"Beh?" ti afferro il viso con una mano e stringo forte.
"No, scherzavo!"
"Cosa?!" stringo più forte.
"Aiiii! Eddai, scusa mi è uscito!"
"Dillo di nuovo e ti stacco la testa a schiaffi."
"Studiare le donne inglesi ti sta facendo diventare manesca!"
"Erano tutte pazze, ci credo."
"Oh insomma, Stewart! Serietà, ripetimi il capitolo e facciamo la finita."
Faccio un respiro profondo e la tua espressione diventa seria leggendo la fotocopia mentre io ripeto tutto per filo e per segno, lo so a memoria ormai, ma mi sono fissata che deve andare davvero bene, anche perchè - sono un anno in ritardo, dettagli.
"Mh mh..." commenti mentre ripeto.
"Sembri un professore."
"E questo c'entra con Virginia Woolf?"
"No, scusa, continuo."
"Brava." rispondi serissimo.
"Ahaha, è impossibile ripetere se fai quella faccia amore! Sul serio, smettila di fare il serio!"
"Alloooora! Quante volte ne abbiamo parlato? Stai studiando, non cazzeggiando. Oddio, sono più in ansia di te, tutto ciò mi mette ansia Kristen!"
"Sei troppo in ansia infatti, guarda me, sono tranquilla."
"Lo sarai molto meno domattina, molto meno."
"Ho il mio antistress a portata di mano."
"Il tuo antistress?"
"Sì."
"E cosa sarebbe?"
"Tuuu!" ti saltello sulle gambe.
"AHIA! Ti ricordo che ho qualcosa lì in mezzo."
"Che serve principalmente solo a me. Quindi se lo rovino ci perdo solo io, hai ragione."
"Molto bene amore, molto bene."
"Mi sono stufata di studiare."
"Io no, RIPETI!"
"Ennnon urlare."
"E tu ripeti, non abbiamo finito."
"Sono le tre del mattino, non hai sonno?"
"Sì, ma tu devi studiare."
"E ho fame."
"Kristen!"
"La prendi davvero troppo seriamente, secondo me."
"Sei tu che non la prendi seriamente!"
"L'ho presa seriamente per un mese, so tutto a memoria."
"Ok, cambiamo materia, facciamo storia?"
"Ecco, storia la so di meno.............."
"ECCO, facciamo storia allora."
"Sì papà, facciamo storia."
"Smamma, nana." mi spingi per le spalle e mi fai cadere sul letto cercando il libro di storia in mezzo ai fogli.
Mi corico nel letto a pangia in giù, con entrambe le braccia sotto il cuscino e ti guardo mentre indaffarato cerchi il libro.
"L'hai trovato?" ti chiedo sbadigliando.
"No, è tutto un casino qui, domani li bruciamo!"
"Concordo - sbadiglio di nuovo - ho veramente sonno, Rob."
"Stai sveglia, devi fare storia."
"Abbiamo lavorato dalle 5 sul set, sono STAAAAAAAAANCAAAAAAAAAAAAA!"
"E c'è bisogno di urlare?" mi chiedi ridendo.
"Sì, per far capire il concetto." ti rispondo ridendo assieme a te.
"Positivo, domani abbiamo il giorno libero perchè ti diplomi."
"Non capisco perchè anche tu abbia il giorno libero, comunque."
"Perchè sono il tuo fidanzato, ti do sostegno morale stando a letto."
"OH NO! - mi alzo e mi metto seduta - TU DOMANI MATTINA TI ALZI E STAI CON ME, FINO A CHE IO NON ENTRO DENTRO LA STANZA DELLE TORTURE, E MI VIENI PURE A RIPRENDERE."
"Sa tanto di film adolescenziale."
"Me ne sbatto."
"Eh come sei cattiva, ok. Ti vengo a prendere principessa. - stai in silenzio per 10 secondi poi scoppi a ridere - quanto fa schifo chiamarti così?"
"Troppo, ti stavo per tirare un calcio!" ti dico ridendo.
"Sì però vuoi che faccia il bravo fidanzato da liceo, quindi ti chiamo così tutto il giorno domani."
"NON CI PROVARE, se ti sente qualcuno è la fine."
"Ormai ho deciso!"
"SMETTILA ROBERT! E' orribile, sul serio!"
"Ma lo so, però potrei urlarlo per tutto il set quando ti cerco."
"Ah, carino, davvero carino."
"Lo so!"
"Dai moglie datti una mossa adesso, dimmi del 20ennio fascista e andiamo a dormire."
"No lo odio, chiedimi della storia americana non di quella europea."
"E io che ne so della storia americana?"
"Oh Rob, quanto sei cretino."
"Scherzo. Parliamo degli indiani d'america..."
"Robert."
"Eddai! E' l'unica cosa che so!"
"Robert, mi dici di prenderla sul serio e poi non sai nemmeno di che parliamo?" ti chiedo ridendo.
"Ma lo so di che parliamo!"
"Ah sì?"
"Sì."
"Ci credo poco."
"Credici, Kristen." rispondi serio.
"Come sei serio."
"Ci stiamo prendendo per il culo a vicenda da ore, te ne sei accorta?"
"Ovvio."
"Bene, l'importante è rendersene conto amore."
"Beh, certo."
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo e cominciamo a ridere senza nessun motivo, ridi talmente tanto da accasciarti nel letto e iniziare a tenerti lo stomaco.
Io mi butto su di te respirando a fatica.
"Non riesco a respirare!"
"NO CE LA FACCIO!"
Ti metti seduto nel letto cercando di respirare piano per cercare di riprendere fiato.
"Perchè stiamo ridendo?" mi chiedi respirando a fatica.
"Boh!" ti rispondo ridendo più di te.
Ci calmiamo dopo qualche secondo ma abbiamo ancora entrambi il sorriso stampato in faccia come due cretini.
"Quindi - ti schiarisci la voce cercando di essere serio - gli indiani d'America?"
"AHAHAHAHAHAAHAHAHAHA!" scoppio di nuovo a ridere come una cretina, tanto da non riuscire di nuovo a respirare e tu mi segui a ruota.
"Basta Kristen, non ce la faccio, smetti di ridere o non la smetto nemmeno io!"
"Ok, ok... sono seria - faccio un bel respiro profondo e mi siedo vicino a te - sono seria."
"Ok, ripeti sta merda!"
"Va bene, ahaha, ok.. Sono seria! Non mi guardare in quel modo."
"Non sei seria." cominci a ridere di nuovo.
"Nemmeno tu!" ti tiro un colpo sulla spalla.
"Ma perchè cazzo stiamo ridendo?"
"Ah ma che ne so, il sonno."
"IL SONNO?" ridi ancora.
"SMETTILA ROB!" ti tiro un altro colpo.
"OH, CHE MI PICCHI A FARE ADESSO?"
"NON TI AZZARDARE A TOCCARMI!" mi afferri per i fianchi e mi butti sul letto, prendi il primo cuscino che trovi sul letto e me lo lanci sulla pancia il cuscino con tutta la forza che hai ma lo fermo prima che tocchi la mia pelle.
"Sbam, fregato."
"Eccheccazzo!" cerchi di tirarlo ma ormai l'ho afferrato e semi abbracciato e non ci riesci a tirarlo su di nuovo.
"Kristen, hai tre secondi per lasciare quel cuscino, dopo di che verrai buttata dentro la vasca da bagno."
"Non oseresti mai."
"Forse no, forse sì..." mi fai l'occhiolino avvicinando il tuo viso al mio - sento il tuo respiro sulle mie labbra e m'incanto a fissarti mollando la presa del cuscino. Lo tiri via e me la lanci sul viso, sta volta con meno forza.
"CHE STRONZO!"
"Ah! Ti sta bene, come ti faccio incantare io, eh?"
"Coglione!" mi alzo in piedi sul letto e ti tiro un cancio sul petto, mi afferri la gamba e mi fai cadere sul letto di nuovo.
"Ahi!" poggi il tuo corpo sul mio e mi stringi entrambi i polsi con le mani.
"Allora, dove credi di andare adesso?"
"Non è valido, sei troppo forte per me, devo partire con un po' di vantaggio."
"Ah certo, così poi vinci tu per forza."
"Sì, esatto." ti rispondo convinta. Ti avvicini a baciarmi le labbra, ma faccio per morderti e ti prendo il labbro inferiore con i denti.
"Ahi."
"Punto per me."
"Non credo..." ti avvicini di nuovo a baciarmi ma sta volta schivi il morso, di nuovo - lo schivi ancora.
"Non ce la farai, Pattin..." non mi fai nemmeno finire la frase, ed ecco che ti avventi sulle mia labbra, vinci tu, che novità.
Infili la lingua dentro la mia bocca, con prepotenza, ma te la mordo e ti tiri indietro.
"Allora?" chiedi indispettito.
"Allora che?"
"Hai rotto."
"Tu, hai rotto."
"No tu."
"No tu, e togliti che pesi un quintale, sei un ciccione."
"Io ciccione? Ma ti sei vista? Non ti entrano i jeans!"
"Ehi!" tiro su un ginocchio, con la speranza di beccarti in un punto doloroso, ma non ti becco.
"Mancato, ritenta. Sei una cicciona, guarda qui." molli il mio polso destro e mi pizzichi un fianco.
"Non è vero!" ti rispondo ridendo.
"Lo è. Sei morbida." continui a pizziccarmi.
"Ahiaaaaa, Rob! Non è vero, oh forse sì, un po'."
"Un po'?"
"Fanculo!"
"Fanculo tu, cicciona!"
"COSA?"inizio a dimenarmi da sotto di te finchè non vinco io e molli la presa spostandoti e coricandoti sul letto.
Inizio a prenderti a colpi, ti riempio dappertutto, sul peggo, sui fianchi e sulle gambe - cerchi invano di fermarmi ma non ci riesci. Afferro il cuscino e te lo sbatto in faccia un paio di volte.
"Mandami di nuovo affanculo!" mi siedo sopra di te e continui a prenderti a cuscinate.
"No OK, OK OK OK OK! BASTA! SCUSA!"
"Cosa?"
"Scusa! Non lo faccio più!"
"L'ho già sentita, troppo tardi!"
"No no no no scusa!"
"Mh..." mi fermo e ti guardo.
"Cosa mh? Sono salvo?"
"Forse..."
"Dai poggia quel cuscino amore, da brava..."
"Mh..."
"Questi mh, fanno paura." poso il cuscino sul letto e ti guardo per un po'.
"Che ora si è fatta?"
"Tardi, e tu non hai studiato."
"Non è importante. Ora dormiamo, sei stanco morto, hai gli occhi rossi."
"Non sono stanco, davvero." mi accarezzi la coscia sinistra nuda con la mano e mi sorridi.
"Sei stanco, tu vai a dormire, io ripasso e poi dormo pure io." faccio per scendere dal tuo corpo ma mi fermi.
"Ho detto di no, stai qui. Non ho sonno."
"Ma sono cicciona, ti schiaccio." ti dico ridendo.
"Ah, smettila. Pesi 20 kg, stai qui..." dici sorridendo.
"Ok va bene, allora posso anche saltallare sulla tua pancia? E' morbida."
"Eh, con il rischio che mi metta a vomitare la tua torta, e sarebbe un peccato."
"Oh, infatti."
"Aw, quell'espressione!"
"Cosa?"
"Rifalla."
"Non so di che parli!"
Ti metti seduto e scivolo sulle tue gambe, mi poggi le mani sui fianchi e mi stringi.
"Rifalla."
"Ma non so che espressione ho fatto..."
"Era bella..." dici sotto voce.
"Doppio senso?"
"Ahah, non sta volta." avvicini il tuo viso al mio e mi dai un bacio sulle labbra.
"Mh, bacio dolce Pattinson, sei in vena..."
"Io sono sempre in vena." mi dici sorridendo.
Porto le mie mani fino ai tuoi capelli, e li accarezzo piano.
"No, così mi fai addormentare."
"E' ciò che voglio, visto che sei stanco."
"Non sono stanco, smettila Stewart."
"Smettila tu!"
"Smettila tu!" mi dai un bacio sulle labbra, e ti allontani.
"Ehi!" un altro, un altro, un altro ancora.
Un altro, ma questa volta ti tiro verso di me e lo faccio continuare, faccio entrare la mia lingua nella tua bocca piano piano, gioco un po' con la tua, ti tiro i capelli - le tue mani mi stringono i fianchi e salgono leggermente più su fino al seno.
Poi ti sposti e mi guardi divertito.
"Cosa c'è?"
"Ho un'idea fantastica!"
"Riguardo? Ho paura delle tue idee fantastiche, Robert."
"Facciamo un bimbo! Ora!"
"E' un altro modo per chiedermi di fare sesso?" ti chiedo seria.
"Beh sì, però suona più dolce, non credi?" scoppio a ridere e ti guardo.
"Tu sei totalmente pazzo, Rob."
"Beh sì, è colpa tua."
"Certo... Bella scusa." ti dico, ridendo ancora.
"Allora? Lo facciamo?"
"Ah sì, ci puoi provare quanto vuoi, tanto io prendo la pillola, fai pure."
"Edddddai, come mi smonti."
"Sei scemo, sul serio. Mi sto preoccupando."
"Ok, facciamo sesso Kristen."
"Così va meglio, bravo." ti sorrido e torno sulle tue labbra.
Ricambi il bacio mentre mi togli la tua felpa e la canottiera un secondo dopo, io faccio lo stesso con te, ti sbottono i bottoni della maglia ad uno ad uno, e te la sfilo piano. Mi accarezzi le gambe, sali sui fianchi, sulle spalle, e sul viso. Afferri il viso tra le mani e mi baci piano, ed in modo dolce, lentamente - come se avessi paura di farmi male. Ti avvolgo i fianchi con le gambe e le intreccio dietro la tua schiena, continuiamo a baciarci per un po' finchè non ti stanchi e mi butti letteralmente sul letto mettendoti sopra di me.
"Wow." commento ridendo mentre sento il tuo peso sopra il mio corpo.
"Ah, questo è niente."
"Immagino." torni sulle mie labbra e mi sfili gli slip che scivolano sulle mia gambe, sento la tua erezione premere tra le mie cosce.
"Di già Pattinson?"
"Eh, vederti sente niente addosso mi fa uno strano effetto."
"Ah beh, a me è passata... Mi sta salendo l'ansia per domani."
"Che?!?" mi chiedi incredulo.
"No sul serio." ti rispondo seria.
"Passami il libro di storia."
"KRISTEN SEI USCITA DI TESTA?"
"No Rob, no..." ti rispondo seria.
Mi alzo da sotto di te e cerco il libro di storia in mezzo al letto, lo trovo e lo apro in una pagina a caso e coprendomi con il lenzuolo faccio finta di leggere.
"Eh ma proprio adesso, non potevi dirmelo 5 minuti fa?" chiedi, discpiaciuto. Ah, ci sei rimasto malissimo, ma non scoppierò a ridere, oh andiamo Kristen sei un'attrice, RECITA.
"Scusa! Prima non avevo l'ansia." ti dico senza guardarti continuando a leggere.
"Eddai Kris, poi studiamo, ti aiuto io come ieri sera, però sul serio!"
"Robert ci mettiamo troppo!"
"Non ci metti... Ah ok, come vuoi. Vado al cesso."
Hai un'espressione veramente dispiaciuta al momento, e so che non avresti il coraggio di insisitere con me. Se dico no di solito è sempre no e tu non ribatti, eccetto alcune volte.
"Ma dove vai cretino?"
"In bagno..."
"Ma in bagno che! Vieni qui!"
"Cosa?" ti avvolgo il collo con le braccia e ti tiro verso di me.
"Dove vuoi andare? Secondo te preferisco studiare a te?"
"Eh..."
"Ma quale eh! Vieni qui, sei un un idiota." ti bacio, sei offeso e non ricambi, ma ti bacio ancora finchè il broncio non va via perchè sei troppo occupato con le mie labbra.
"Allora dov'eravamo rimasti?" ti sussurro all'orecchio. Mi baci il collo, piano e poi lo mordi un secondo prima di entrare dentro di me, piano ed in modo dolce, senza prepotenza.
"Sei più bravo a fare questo che il professore, comunque..."ti sussurro piano all'orecchio.
Ti sento sorridere mentre poggi le labbra sulla mia spalla destra e le spinte aumentano d'intensità,  e di conseguenza anche il nostro respiro.

07:20 am

La sveglia comincia a suonare all'improvviso e mi fa sussultare, cerco di afferrarla ma sono intrappolata tra le tue braccia e non riesco a muovermi fino ad arrivare al comodino. Cerco di liberare la presa, ma senza successo.
"Rob? Puoi lasciarmi andare un attimo? Devo spegnere..." merda, ho i test stamattina e sono già le 7:20, arriverò in ritardo, perfetto!
"ROBERT, TOGLITI!" ti spingo via dal mio corpo con tutte la forza che ho e ti svegli, apri gli occhi infastidito e mi guardi.
"Che hai tanto da urlare? Saranno le 4!"
"SONO LE 7 ROB! ED IO NON SO NULLA DI STORIA!"
"Ma stai calma... Oh merda, hai l'esame stamattina!" ti alzi in fretta dal letto ed infili i primi boxer che trovi nella valigia, ti metti i jeans e una maglietta.
"Ma dove te ne vai ora?" ti chiedo con un tono di voce leggermente disperato.
"A PRENDERTI LA COLAZIONE, TU RIPASSA!"
"Non riuscirò a mangiare un cazzo!"
"ZITTA!" chiudi la porta alle tue spalle e sento i tuoi passi allontanarsi dalla nostra stanza.
C'è troppo silenzio e mi sta venendo l'ansia, mi sta venendo l'ansia e non ho studiato. Fanculo, fanculo, fanculo Kristen! Dovevi studiare invece di metterti a scopare come una pazza tutta la notte, cretina. Sì ma è colpa sua, logico. E' lui che mi provoca.
Cerco il libro di storia in mezzo alla stanza con la speranza di trovarlo il prima possibile, e lo trovo, sotto la tua maglietta si nota la copertina verde.
Afferro la tua maglietta e prendo il libro con l'altra mano, ha un irresistibile profumo che mi fa pensare a tutto tranne che alla storia americana.
La porto vicino al mio viso e respiro il tuo profumo per un paio di secondi, poi la apro e la poso sul letto aperta, prima di scappare a fare la doccia più veloce della mia vita.
Quando esco dal bagno la colazione è sul tavolino, le lenzuola del letto sono state tirate ed i nostri vestiti sono tutti sul letto mentre i libri sono stati accatastati in un angolo.
"Wow, ho un ragazzo supereroe sul serio, come sei veloce!"
"Hai ripassato?"
"Robert, mi fai venire l'ansia!"
"IO HO ANSIA PER TE, E TU TE NE VAI IN DOCCIA CON TRANQUILLITA'!"
"Esco senza lavarmi?"
"Uff, hai ripassato o no?"
"No, ora mentre mi vesto ripeto tutto."
"Va bene... Va bene." dici toccandoti i capelli nervoso.
Afferro la tua maglietta, quella che avevo posato sul letto qualche minuto prima, la indosso ancora con la pelle tutta bagnata e i capelli che gocciolano ed inizio a ripetere sedendomi sul letto con le gambe incrociate davanti a te che mi ascolti serio, anche se in realtà stai morendo di sonno.
Entri in doccia ed io ti seguo nel bagno e continuo a ripetere, e tu mi correggi se faccio qualche errore riguardo letteratura inglese, è vero che l'hai imparata meglio di me, complimenti.
Le 8 e mezza arrivano come se fossero passati solo pochi secondi e i professori sicuramente sono già sul set che interrogano Taylor, lui deve passare il suo semestre per passare al penultimo anno di liceo, poi toccherà a me.
Quando saliamo in macchina il cuore inizia a battermi in modo veramente veloce e troppo forte per essere paragonato ad un battito "normale".
"Rob... Credo che mi verrà un infarto." ti volti e mi guardi, mi afferri la mano e la stringi forte.
"Andrai bene, hai studiato, chi lo sa meglio di me? Non aver paura, sarai ok."
"D'accordo, va bene, ok. Ma l'ansia ce l'ho lo stesso."
"Lo so, ma andrà bene, io ti aspetto fuori."
"Sì, sì... ok."
Arriviamo sul set alle 8:45, giusti con un quarto d'ora d'anticipo.
Sono dentro lo studio, e dentro una stanza con dei vetri. Vediamo Taylor seduto dietro un tavolo, ha le mani poggiate sul piano del tavolo e parla con aria tranquilla, il suo foglio è davanti a lui, starà rispondendo alle ultime domande. Sarà andato alla grande, non sbaglia mai niente quel ragazzo.
"Prenderà tutte A, è ovvio."
"Oh andiamo, è Taylor. Ovvio che prenderà tutte A - continui cominciando a ridere - con il suo sorriso abbaglia tutti, guarda le professoresse lì, hanno la bava che spunta dalla bocca." scoppio a ridere assieme a te che continui a prenderlo in giro.
"Strano che si sia presentato vestito però."
"Robert!" ti tiro un colpo ridendo e sentiamo la porta che si apre, Taylor compare con un sorriso sulle labbra, strano.
"Com'è andata?" gli chiedo avvicinandomi a lui.
"Oh tutto bene, mi hanno dato una A+ in matematica, ci credi?" Lo guardo con un'espressione quasi schifata.
"Hai preso A+ IN MATEMATICA?"
"Sì!"
"Sei pazzo." commenti tu sotto voce. Lui ti guarda e scoppia a ridere, è parecchio soddisfatto del suo esame, è andato bene.
"Beh, aspettano te Kris, in bocca al lupo!" mi dice lui abbracciandomi, ed io ricambio con un "Grazie..." sussurrato.
Poi mi giro e ti guardo per qualche secondo, mi fai l'occhiolino e mi sorridi e dici sotto voce, come che solo io possa sentirti "Sarai grande." ti sorrido prima di voltarmi ed entrare dentro la stanza.


11:00 am

Pov Robert


Ma quando diavolo la fanno uscire? Sto impazzendo qui fuori, e non fa altro che toccarsi i capelli e muovere la gamba, starà impazzendo. Sono due ore che la tengono lì dentro sotto tortura, e fatele due domande e fatela uscire, no? Invece no, lasciamola lì dentro a crepare per bene, se le viene un infarto chissene frega! Giusto mi pare ovvio, coglioni! COGLIONI! Ho sempre odiato i professori, mi stanno sul cazzo, persone inutili. Credono di essere dei so tutto io, invece non sanno un cazzo, hanno solo un titolo in più di noi, capirai. Leccaculo, ma guardali. Taylor l'hanno tenuto mezzora e lei due ore, certo. Se si fosse presentata Ashley di sicuro sarebbe uscita un secondo dopo, chissà perchè.
"Ehi Rob, sembri nerovoso." la voce di Dakota.
"Ehi, ehm, no. Sono preoccupato per Kristen, è lì dentro da due ore. Insomma, è un po' troppo..."
"E' un esame di diploma Pattz, è normale. Durano tanto, non preoccuparti, se la caverà bene."
"Lo so, lo so. E' troppo tempo però, guardo il pavimento da ore."
"Beviti un caffè e rilassati, andrà bene." mi risponde lei con un sorriso. Dakota... Ha il dono di tranquillizzare il mondo intero con un semplice sorriso, lo hanno in pochi, o in realtà solo lei e Kristen. Ma il suo funziona solo con me, quello di Dakota con tutti.
"D'accordo Dakota, grazie."
"Oh figurati!" risponde lei allegra, tirando fuori dalla sua borsa dei fogli stropicciati.
"Tocca a te dopo Kristen?"
"Mh mh! Sarà una passeggiata, le mie amiche mi hanno passato i test che abbiamo fatto a scuola, sono su per giù tutti uguali quindi me la caverò alla grande, almeno credo. Visto che ho solo studiato le risposte per quelli, e non per tutto l'altro." dice ridendo.
"Sfodera il tuo sorriso, insomma, un po' come Taylor. E' così che si è preso l'A in matematica."
"Ha preso A in matematica?" mi chiede incredula.
"Sì, ha preso A in matematica, secondo me si è tolto la maglietta per qualche secondo e niente, ecco come ha fatto."
Lei ride divertita mentre mi passa il caffè caldo che aveva preso per me e Kristen, è sempre così gentile.
"Tieni - dice - caffè e latte con la crema sopra, Kristen dice che lo prendi così di solito."
"Oh, grazie Dakota. Quante cose sai di me?"
"Ah un po', ho lavorato con Kristen per qualche mesetto da sola, sai... Non ha proprio una gran parlatina sui fatti suoi, ma se qualcuno chiede qualcosa su di te, beh, è la fine." le sorrido, eppure non t'immagino parlare di me come le solite ragazzine innamorate, ma sono contento che tu lo faccia. Oh no, è proprio una soddisfazione in realtà.
Sto per dire qualcosa su di te quando il rumore della porta che si apre mi ferma, mi giro a guardarti e mi sorridi.
Mi alzo di fretta dalla sedia e ti vengo incontro.
"Com'è andata?"
"Ah... Bene, ho quasi tutte A, e la mia solita B in storia e matematica." mi dici ridendo, hai un'espressione tranquilla e serena adesso.
"Hai preso A in letteratura inglese?"
"Ah mi pare ovvio, ho studiato con te!"
"Evvai!" alzo la mano per darti il cinque e tu fai lo stesso, le nostre mani si toccano ed appena lo fanno ti tiro verso di me e ti abbraccio forte sollevandoti di qualche centimetro dal suolo.
"Auguri amore!"
"Grazie!" mi rispondi felice ricambiando l'abbraccio.
Dakota si avvicina e ti abbraccia e ti fa le congratulazioni, tu ricambi e le fai un in bocca al lupo per il suo esame.
Ti prendo per mano e ti passo il tuo caffè, ti chiedo che ti hanno chiesto e mi dici per filo e per segno che ti hanno detto e che ti hanno chiesto.
"Ad un certo punto quello di letteratura mi ha chiesto chi fosse quello seduto fuori ad aspettarmi, ed io ho risposto -Robert Pattinson- e lui mi chiede -E come mai è lì? Sembra più nervoso di lei signorina Stewart- ed io ero tipo -Oh niente sa, è il mio fidanzato e mi contagia l'ansia attraverso un vetro!- e lui continua dicendo -E' da un po' che l'osservo, fate le stesse mosse, siete nervosi allo stesso modo. State da molto assieme?-"
"Ma che gliene frega a questo? Doveva interrogarti, mica farsi i fatti nostri." dico infastidito.
"Aspetta senti qui... Ed io gli rispondo -Stiamo assieme da un po'- e lui -In mesi e/o giorni?- ed io -Da mesi, pochi mesi comunque-  e lui - Sembra da tanto tempo- ed io -Cosa glielo fa pensare?- e lui mi dice -Il fatto che se guardo lui è come che io stia guardando lei e viceversa, avete le stesse emozioni e le trasmettete allo stesso modo- ed io mi sono girata a guardati, ed in quel momento stavi per avere una crisi isterica, ti toccavi i capelli nervoso e fissavi il pavimento - mi dici ridendo mentre io ti sorrido, poi continui - allora mi sono girata di nuovo verso il professore e gli ho detto -Beh, in realtà stiamo assieme dalla prima volta che ci siamo guardati negli occhi, ma questo lo sanno in pochi, forse nemmeno lui.- "






   
 
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