Salve a tutti :3
Questa è la mia terza fic, su una storia che avrebbe voluto inziare KairyUchiha97, ma che poi non ha fatto e ho ripreso io :\
Parla dei personaggi dei Pokémon, fake e originali, che vanno a scuola.
Buona lettura! :D
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Axel ed Erik camminavano nel corridoio, guardandosi intorno.
-Hmm… in che classe è la presentazione?- chiese Axel.
-Dovrebbe essere all’auditorium…- rispose Erik, quando ad un tratto cadde, facendo cadere gli occhiali e i libri: si era scontrato con un tizio molto più grande in confronto a lui, muscoloso e seguito da una banda di ragazzi.
-Guarda dove vai, mezzasega- disse quel ragazzo.
Erik sbuffò, raccogliendo libri e occhiali.
-Ehi, tu- disse Axel avvicinandosi a quel tizio.
-Cosa hai detto?-
-Che il tuo amico è una mezzasega, come te, dopotutto- disse il ragazzo, seguito da una risata della sua banda.
-Beh, prima di dire certe cose, guardati- rispose Axel, girato di lato, con un sorrisetto.
-… faccio finta di non aver sentito-
-Risparmiatelo-
Il ragazzo assunse una faccia irritata.
-Riempilo di botte!- disse qualcuno della sua banda.
-Con piacere- disse sferrando un pugno, bloccato dalla mano di Axel, che guardava ancora di lato.
Si passò una mano nei capelli, e lo colpì al collo.
Il ragazzo cadde, premendo con tutte e due le mani sul collo.
-… andiamo, Erik- disse Axel, sorridente, osservato da tutti.
Erik sorrise e seguì Axel, che si avviava verso l’auditorium.
-Quel ragazzo ha un bel carattere, eh, Fiammetta?-
La ragazza dai capelli rossi annuì, sorridendo e guardando Axel che si allontanava.
Vera sorrise alla sua amica osservando il ragazzo vicino al ragazzo di cui stavano spettegolando sottovoce...
-Cosa c'è Vera? Ti piace quello sfigato?- rise Fiammetta portandosi una mano alla fronte.
Vera scosse la testa, ma solo per non far brutta figura di fronte all'amica. In fondo... non è poi così male, nei suoi confronti…
Il prof. Oak, preside della scuola, si alzò in piedi, e cominciò a parlare, e parlare, mentre nessuno degli studenti (salvo qualche secchione) ascoltava, ma chiacchierava con i vicini.
-Ed è solo grazie al vostro impegno che...-
-...ti romperemo la fava per un altro anno!-disse sottovoce Axel all' amico, facendolo ridere.
Ma lui era distratto, stava facendo una caricatura.
-Ehi, Erik, che ti succede?-
-Uh? Niente, mi son distratto...-
-E ora chiamo sul palco un nuovo studente scelto a caso!
Vediamo... vediamo... tu, biondo!- disse il Prof. Oak indicando Axel.
-Uh? Che?-
-Dai, non essere timido! Vieni e lietaci dei tuoi mirabili discorsi!-
Axel si alzò meccanicamente, dirigendosi verso il palco.
Il Professore gli lasciò il posto al microfono, si schiarì la voce e disse:
-Bene... funziona questo coso?...- toccò varie volte il microfono, producendo un rumore di sottofondo.
Scappò qualche risata.
-Bene... allora... ci troviamo qui un altro anno… per… ehm…-
Cercò qualche sguardo tra la folla.
E incontrò quello di una ragazza dai capelli fiammeggianti, che gli sorrise.
-a stabilire un legame coi Pokémon di tutti i tipi. E ciò è possibile solo impegnandosi al massimo.
Ma, mi raccomando: non studiate troppo sodo, eh-
Un applauso, qualche risata, qualche prof con una faccia irritata e il ragazzo scese dal palco.
Dopo la fine del primo giorno...
-Ehi, Erik, dove vai?-
-A casa. Perché?-
-Pensavo che potremmo uscire, oggi, sai è il primo giorno e non ci hanno dato compiti!-
-Oh, non oggi-
-E perché?-
-Perché la mamma ci ha fatto le lasagne-
-Ci?-
-Mi ha chiesto di invitarti-
I due si guardarono negli occhi per un minuto.
Poi, scattarono entrambi per il corridoio, evitando gli studenti che si paravano davanti a loro.
-IL PRIMO CHE ARRIVA NE MANGIA DI PIU’!-
-NESSUNO MI BATTE QUANDO SI PARLA DI CIBO, MINCHIA!-
Le lasagne della madre del ragazzo erano molto famose da quelle parti.
-Che ne dici se oggi usciamo, Vera?- disse la ragazza dai capelli rossi.
-Ok, ma fammi prendere un libro...-
-Sempre a studiare, eh?-
La ragazza si allontanò dall' amica, dirigendosi verso l' armadietto.
-PISTAAAAAAAAAAAAAA!!!- gridò Axel che passava da quel corridoio.
Sbattè contro la ragzza, bofonchiò uno "Mi Dispiace" e continuò a correre.
-Ahiahiahi...-si lamentò Vera mentre raccoglieva la cartella sparsa.
-Ehi, vuoi una mano?-
La ragazza alzò la testa, e vidde il ragazzo di quella mattina.
-Oh, ehm... si grazie-
Abbassò la testa per non far vedere di essere arrossita.
Erik si chinò a raccogliere i libri.
-Mi dispiace, ma stavamo facendo una corsa per le lasagne...-
-Per le... lasagne?-
-Si, quelle di mia madre. Axel farebbe pazzie per esse-
Finirono di raccogliere la roba, e la riposero dentro lo zaino della ragazza.
-Beh, ci vediamo. Forse riesco a raggiungerlo-
-Ok, ciao...-
Fece per scattare, ma si fermò a metà del gesto.
-Oh giusto, sono un pirla...-
-Eggià-
-Come?-
La faccia della ragazza fece una smorfia indefinibile, un misto tra l' inorridita e la vergogna.
-Oh...ah...-
Il ragazzo sorrise.
-Non importa. Volevo dirti che mi chiamo Erik-
-Piacere, Arev-
-Strano nome. Vabbeh, ci vediamo poi!-
Scattò, in direzione dell' amico.
Vera si acasciò a terra, venuta improvvisamente a conoscienza del fail che aveva fatto.
Arev era Vera al contrario. Cacchio.