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Autore: I_Want_Wonderland    25/03/2011    2 recensioni
ATTENZIONE: tutto quello che leggerete è uuna mia FF risalente all'uscita di HAARP... tutto ciò che ho scritto è pura invenzione!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Lolita...'
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Ritrovarlo dopo un anno di silenzio, abbracciarlo, sentire la sua voce che mi rivolgeva dei complimenti carini, mi aveva riportato con la mente la sera di quello stupido bacio, e in me crebbe un totale imbarazzo tanto da non riuscire più a guardarlo in faccia. Cercavo di stare calma di non pensarci e di fare come se niente fosse. La cosa mi risultava impossibile, tutti i miei pensieri si affollavano su quel momento. Chissà se lui ci avrà mai pensato. Ovvio che no! È  fidanzato. Penserà che sono solo una stupida ragazzina infatuata del suo idolo, e ha ragione. Ma allora perché quando l’ho baciato non si è staccato da me respingendomi e mi ha assecondata??? 
  “Allora che dici?” 
Tutto questo mio pensare fu interrotto dalla voce squillante di Dodo che mi porgeva quella domanda. Paura e panico nell’aria! Di cosa stavano parlando? Salvati in calcio d’angolo Lolita, inventati qualcosa. Feci un bel respiro.
“Mah… -iniziai- io propongo di iniziare col le prove” .
“Ahahahah- rise Matt con quella risata che adoravo talmente tanto- non perdi tempo, sei una ragazza diligente!”
“ Vede mio caro Mister Bellamy per me e il mio collega qui presente- gli indicai con la mano Dodo- è alquanto difficoltoso il compito che lei e i suoi soci ci avete assegnato, in quanto noi siamo abituati a eseguire le coreografie con musiche registrate e non eseguite dal vivo.”
“ ma che cosa dici?” intervenne Steno, Mentre gli altri ridevano.
“Dice – intervenne Dodo in mio soccorso- che noi non siamo grandi ballerini di danza classica abituati a i continui cambiamenti che i direttori di orchestra fanno  agli spartiti.”
“ Senza contare poi che Matt fa delle improvvisazioni con la chitarra. Senza offesa io adoro quando le fai” e gli feci un sorriso da fan innamorata qual ero.
“ Tutto sommato ha ragione lei-intervenne Dom-  è meglio parlarne e provarle prima, almeno non rimangono disorientati se sentono un ritmo differente. E poi questa cosa la sappiamo solo noi, mica tutto il pubblico!” 
Cazzo Dominic James Howard mi dava ragione, mi sentii avvampare.
“Ok Dom! –intervenne Matt- facciamo così. Ne riparliamo domani alle prove; scusate ma devo scappare a prendere Gaia all’aeroporto.”
Che tenera, sta vicino al suo fidanzato per questo concerto così importante. E se anche Jessica raggiungesse Dom? Non avrei mai avuto il coraggio di presentarmi dopo il danno che avevo combinato. Nuovamente paura e panico nell’aria!  Mentre gli altri si dirigevano verso la hall tirai Dom per la maglia, la mia curiosità dubbiosa doveva essere saziata.
“ Dominic scusa…”
“ Dimmi Babe!” di disse con un sorriso smagliante che mi fece rimanere imbambolata per qualche secondo.
“Senti, ma anche Jessica sarà qui per il concerto?” 
“ No, lei non ci sarà”.
Tirai un sospiro liberatorio.
“ Wow! E Questo cos’era? Un sospiro di soglievo?”. Lui mi si avvicinò mi prese le mani e proseguì “ Tranquilla, Jess non sa nulla del nostro piccolo segreto” mi baciò le mani e mi fece l’occhiolino, sentii un leggero fuoco sulle guance.
“ Si…ehm… ecco… a proposito di questo… cioè…io” 
“Ascolta, perché non ne parliamo più tadi, ti porto a fare un giro, mangiamo qualcosa parliamo un po’. Passo alle 7:30?” 
“ehm.. si..si…ok va bene!” risposi incerta e frastornata.
“Allora a dopo babe!”  mi diede un bacio sulla guancia e andò via. 
Avevo un appuntamento. Avevo uno strafighissimo appuntamento con Dominic Howard.
Non capivo più nulla, il mio cuore era piano di gioia, e la mia mente già viaggiava nel mondo dei sogni. Questa era subito da dire a Dodo, ma come Steno era sempre in mezzo alle palle; se avesse saputo mi avrebbe sicuramente detto “Sii professionale Lolita, loro sono lavoro. Non ti innamorare di una rock Star”. Troppo tardi, ne ero infatuata da sempre. Avevo un loro poster enorme in camera, ascoltavo fino alla nausea ORIGIN OF SYMMETRY, e sognavo di perdere la verginità con Dom, beh una cosa che fanno tutte le sue fan ancora verginelle. Questa volta era diverso io potevo parlarci e stargli accanto, sentire il suo profumo, guardarlo in quei suoi occhi che cambiavano dal verde al grigio.
Appena arrivata in camera, entrai subito in doccia, nel mentre pensavo a cosa mettermi. In realtà non mi ero portata nulla di che, giusto il necessario per cinque giorni. Avrei chiesto consiglio a Dodo. Dopo essermi asciugata i capelli, gli mandai un sms per dirgli di raggiungermi alla velocità della luce. Così fece.
Gli spiegai la situazione e gli chiesi consigli su come vestirmi. Subitò rovistò nella mia valigia e mi porse l’abito blu scuro che mi ero portata per il party post concerto.
” Mettiti questo! Lo stenderai subito!” .
“No quello lo metto per il Party dopo il concerto”
“ Uff Quanto cazzo siete preziose voi ragazze, se io fossi nato donna…”
“ non ti conserveresti e la daresti a tutti, lo so.”
A volte mi dimenticavo che parlavo con un ragazzo, un ragazzo che se le faceva tutte e non si voleva innamorare di nessuna perché secondo lui l’amore non esisteva. Alla fine optai per una camicia a righine blu con maniche a palloncino, un jeans blu scuro a sigaretta e un paio di ballerine rosse.
“Che ne dici???”
“ Bene stai bene…ma ti avrei preferito con il vestito, almeno eri più porca!” mi disse con un’espressione da deficiente
“Fanculo stronzezzo!!!”
“Almeno sciogliti i capelli, sei fissa con la coda”. L’ora x era ormai giunta, lasciai Dodo e andai verso l’ascensore; al suo interno fui nuovamente assalita da dubbi e paranoie. E se no gli piaccio? Magari aveva ragione Dodo, mi dovevo mettere il vestito. No no così è meglio, almeno non do il messaggio di essere una facile. Ormai è troppo tardi lo penserà già.Ma di cosa vorrà mai parlare, non ho argomenti, a parte la danza e i MUSE. Seh adesso ci manca solo che parli del suo gruppo con lui.
Finalmente arrivai nella hall, lo cercai tra la gente ed eccolo! Bello come non mai, aveva un pantalone grigio aderente, una camicia bianca e sopra un giubbino in pelle nero; mi si avvicinò sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
“Ciao! Che carina che sei Babe!”.
Non risposi mi limitai solo a sorridere timidamente, quella sua frase aveva cancellato in me ogni dubbio. Le piaccio almeno un po’.
“Vogliamo andare?!” e prendendomi per mano uscimmo dall’hotel.

  
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