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Autore: cutuletta    25/03/2011    14 recensioni
Cosa succederebbe se Castle e Beckett fossero costretti a rimanere nella stessa stanza d'albergo per una notte...!?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Castle e Beckett non riuscivano a chiudere occhio. Era imbarazzante trovarsi in una situazione del genere, non che entrambi non avessero pensato all’eventualità di dormire insieme almeno una volta, ma il modo in cui era successo coglieva entrambi impreparati.

Kate si mise supina e cercò, con un movimento impercettibile della testa, di capire se Castle dormiva. La stanza era in penombra, per via del riflesso delle luci che illuminavano le piste da sci, per cui si riuscivano ad intravedere le sagome. Vide che Castle con le mani sulla pancia che si girava i pollici; ad un certo lui punto disse:

-Neanche tu riesci a dormire?
Kate esitò un attimo prima di rispondere
-No
-Neanch’io… Hai qualche idea per passare il tempo? - Disse lui dando adito a sottintesi
-Dormi Castle!
-Potremmo giocare a …
-Non dirlo…
-Ok niente strip pocker! Un giorno ti stancherai di dirmi di no e quando succederà sarò io a non voler giocare!
Aspettò un attimo poi aggiunse
-Guardiamo un po’ di tv, a quest’ora dovrebbero dare…
-Ahh non dirlo!
-Non stavo per dire niente di scabroso, giuro, avrei usato il termine film per adulti!
-Castle stai zitto, fermo e chiudi gli occhi!
-Sembra una proposta. Se vuoi usare le manette sappi che la mia parola di sicurezza è “mele”!
 -CASTLEE?
-Ok scusa! Non riesco mai a dormire negli alberghi, di solito faccio in modo di avere qualcuno da abbracciare quando sono costretto a passarci la notte!
-Ah perfetto! E’ solo questo il problema?
Accese la luce, Castle la guardava trepidante, lei prese un cuscino ai piedi del letto e glielo lanciò in pieno viso. Poi spense la luce e aggiunse
-Ora non hai più scuse e non ti canterò la canzone della buona notte! Quindi DORMI!
-Pensavo a un’altra soluzione, ma immagino che dovrò accontentarmi!

Kate non rispose e chiuse gli occhi, dopo essersi sistemata in modo da rivolgere a Castle le spalle.

Entrambi si addormentarono dopo molto tempo. Castle era rimasto nella stessa posizione della sera prima, invece Kate si era agitata per tutta la notte e quando aprì gli occhi si ritrovò con la testa e le braccia appoggiate al torace di Rick, che invece le teneva un braccio sopra la schiena.

Cercò di razionalizzare un attimo ma fu colta dal panico, mille domande le affollarono la mente: perché era finita su di lui e soprattutto come sciogliere quell’abbraccio senza svegliarlo? O magari lui si era accorto di lei ed era stato al gioco, offrendole il petto come cuscino.

Pensò che l’unica cosa da fare fosse sfilare delicatamente dalla schiena  il braccio di lui per tornarsene al suo posto, come se nulla fosse successo.

Doveva essere quasi mattina, il bagliore dell’alba entrava dalla finestra e irrorava la stanza con una tiepida luce gialla, fu così che notò una piccola increspatura sulla fronte di Castle e si chiese come mai non l’avesse notata prima. Lesinò qualche secondo più del dovuto, approfittando dell’occasione per osservare il suo viso. Era sereno, innocuo quando non diceva battute sarcastiche, e lasciava trasparire sicurezza: era fiero anche mentre dormiva. Quella bocca poi, era appena socchiusa, avrebbe voluto svegliarlo e baciarlo, e si chiese perché avesse così tanti dubbi su di lui. Ma non in quel momento, in quel preciso istante le sembrava tutto chiaro: era lui quello che voleva. Si costrinse a pensare ad altro e continuò a  sfilarsi con gesti lenti ma sbadatamente, nel divincolarsi, lo colpì con la gamba. Castle si mosse appena, lei rimase su di lui, trattenendo il respiro immobile, per evitare di svegliarlo e poi, quando il pericolo sembrò scampato, lui aprì gli occhi.

Rimase fermo con gli occhi sgranati, cercando di mettere a fuoco la situazione mentre le pulsazioni aumentavano. Kate cercava di proferire parola ma riusciva a malapena a muovere la bocca, non  le veniva in mente una frase sensata da dire per superare l’imbarazzo.  E non ce ne fu bisogno, perché Castle si avvicinò e la baciò. Kate avrebbe voluto divincolarsi ma l’attrazione era più forte. Lui la adagiò sul suo lato del letto e continuò a baciarla sopra di lei. Entrambi ormai avevano perso il contatto con la realtà, Castle era ben oltre la metà del letto stabilita e Kate non aveva alcuna intenzione di tener fede al patto sancito la sera prima. Si baciarono in modo appassionato, mentre le loro mani cercavano l’uno il corpo dell’altro. Erano completamente travolti quando sentirono bussare. Provarono entrambi ad ignorare quel rumore, ma si fece sempre più insistente. Kate si divincolò un attimo cercando di captare altro, mentre Castle continuava a baciarla sul collo, poi si sentì qualcuno alla porta dire:

-Detective mi serve l’aiuto della polizia!

Kate scostò Castle come se fosse stata richiamata all’ordine, come i soldati si mettono in riga quando il comandante dice loro:”attenti”! Si alzò dal letto, lasciando Castle in uno stato confusionale, mentre cercava di sbollire. Kate fece cenno a Castle di tornare sul divano, non voleva che si capisse che avevano dormito insieme, si diede una sistemata e aprì la porta. Si trovò davanti il concierge, un’anziana signora in una costosa vestaglia e pochi passi dietro il direttore, che camminava nervosamente.

-Entrate, prego, che succede?

Il concierge rispose:

-Mi dispiace avervi disturbato ma..
Lo interruppe la signora con tono sbrigativo
-C’è stato un omiciidio!
-Lo so signora, è questo il motivo per cui siamo qui!
La interruppe Ralph, il consierge
-Veramente Mrs Tiggle intendeva che c’è stato un omicidio qui in Hotel!
Castle schizzò in piedi destando l’attenzione dei tre sulla porta, poi la signora continuò singhiozzando:
-Ho chiamato la reception per avvisare la polizia ma Ralph mi ha detto che una detective alloggiava qui allo Splitz
Il direttore diede uno sguardo alla stanza, poi disse:

-Oh credo che gli affari del mio Hotel siano in ottime mani, visto che si occuperanno del caso miss orsetta e spiderman!
Castle si guardò la maglietta confuso e cercò di replicare:
-Veramente è superm..
Ma Kate lo bruciò con lo sguardo, non gli fece finire la frase; trovò decisamente infelice la preoccupazione del direttore per il suo hotel di fronte ad un omicidio.
-Mi dia 5 minuti il tempo di sistemarmi e sono subito da lei. Ralph si assicuri che nessuno entri nella stanza, non si deve contaminare la scena del crimine.
Poi i tre uscirono e Kate chiuse la porta, Castle provò a dire qualcosa…
-Non ora Castle, non ora!
Poi lei prese i suoi vestiti e si diresse verso il bagno per prepararsi…
   
 
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