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Autore: Izumi V    25/03/2011    1 recensioni
Ad un tratto, facendo scorrere nuovamente lo sguardo su di loro, notò qualcosa che la prima volta le era sfuggita.
Più indietro, nascosto alla vista dal resto dei compagni, qualcuno sembrava seguire i suoi occhi.
E finalmente, si incontrarono.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nami | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo problema
 

 
 
 “C-COSA??”
Nami guardò Zoro esterrefatta. Lui rispose al suo sguardo arrossendo appena… si era fatto scappare un grido di stupore.
Effettivamente, nonostante la sua reazione più controllata, anche Nami si sentiva la testa nella confusione più totale.
A due settimane dal loro matrimonio quel lurido lombrico aveva addirittura avuto il coraggio di rifiutarla?!
Lei, Nami?!
Il suo orgoglio era quantomeno ferito. Proprio ora che si era abituata all’idea di qualche anno di prigionia in cambio di un’enorme fortuna e un futuro da vedova davanti, quello si ritirava! E ora cosa avrebbe fatto? Era di nuovo senza futuro marito, senza sicurezza di una stabilità economica… sua sorella l’avrebbe uccisa!
“Beh, almeno mi sono liberata di uno scocciatore… non penso che ci metterò molto a trovarmi un altro vecchiaccio!” disse allora la rossa, contemplando il progetto che Zoro le aveva messo in testa come una realtà da realizzare ormai a tutti i costi.
 
“Signorina Nami!” esclamò Bibi, scandalizzata. Sapeva bene quale comportamento era abituata a tenere la padrona in sua presenza, ma davanti a un garzone qualunque… appena arrivato, poi!
“So che non dovrei pensare certe cose… eppure…” non potè fare a meno di dirsi Bibi, ricordando in un secondo la strana atmosfera che aveva trovato raggiungendo Nami e Zoro in giardino.
Il dubbio l’attanagliava.
 
“Ah…Zoro…” le rispose distrattamente la ragazza, accorgendosi della perplessità della sua più cara confidente.
Avrebbe voluto raccontarle subito di quello che c’era stato tra di loro prima che lei arrivasse, di come si era accorta di aver trovato l’uomo della sua vita, e anche dell’angoscia che provava nel capire come in realtà sarebbe tutto finito entro poco tempo… ma non poteva davanti a Zoro.
Per la sua sicurezza, non poteva metterlo nei guai. Prima si rendevano conto della situazione, meno avrebbero sofferto in futuro.
“Anche se forse non c’è bisogno di tanta precauzione…” pensò, notando il velo di tristezza che oscurava i begli occhi scuri del ragazzo, quando lui era convinto che lei non lo stesse guardando.
 
“Signorina Nami, venga con me, dobbiamo assolutamente portare la notizia anche a vostra sorella!” la ridestò Bibi, prendendola gentilmente per mano.
Con un ultimo sguardo a Zoro, che però guardava stranamente fisso altrove, la rossa si lasciò condurre alla porta della villa, dalla quale fece in tempo a vedere il garzone rimettersi al lavoro con celerità.
 
Accorgendosi pure di quest’ultima occhiata, Bibi si decise, senza sfociare nell’impudenza, di rivolgere il suo dubbio alla padrona.
“Signorina Nami… - cominciò, titubante. Ma fu interrotta fin da subito da questa, che sbottò: “Andiamo, Bibi, dammi del tu! Siamo come sorelle, e tu ancora mi fai la riverenza!” disse allegra, abbracciandola con uno slancio di affetto che poche volte dimostrava.
A questo punto, Bibi capì che forse era meglio tacere.
Certo che quel ragazzo aveva su di lei proprio un effetto strano.
 
“Quand’è così… Nami… – le risultava ancora difficile abituarsi all’idea di chiamarla per nome – … avrei qualcosa da dirti”
“Ah sì!? E che cosa?” chiese di getto l’altra, veramente incuriosita.
“Ecco.. si tratta di…” ma non potè finire la frase, che sentirono dei passi scendere di gran carriera per le scale del salone principale, quelle che portavano ai piani superiori della casa.
 
Una persona… no, due!
Nami e Bibi si fermarono di colpo proprio dietro l’angolo che svoltava nel salone, tendendo l’orecchio.
Dopo qualche secondo i passi si fermarono, con un’ultima eco che risuonò nella stanza portando con sé il silenzio.
Nami si sporse ancora un po’ dall’angolo, sentendo le mani scivolarle contro il muro: Bibi si era appoggiata lei con tutto il suo peso, trascinandola verso il basso.
“Dai, sporgiti ancora un pochino!” si disse Nami, sentendo il peso dell’amica schiacciarla per terra.
Ancora un pochetto…
Solo un pochettino…
 
“CIAO! E VOI CHE CI FATE QUI DIETRO!?!?”
“AAAAHHH!!” con un grido di dolore, le due ragazze erano capitombolate per terra, perdendo l’equilibrio dallo spavento.
Insultandosi a vicenda, sollevarono il viso verso la voce, consce della figura pazzesca appena fatta.
Ace scoppiò a ridere loro in faccia, seguito a ruota dal fratello Rufy, che prese a rotolarsi sul pavimento, piangendo dalle risate e tendendosi la pancia.
Arrossendo come poche volte in vita loro, le due si rizzarono in piedi, rassettandosi gli abiti sgualciti.
“Accidenti, adesso mi devo cambiare!” pensò Nami.
“Con tutta la roba che avevo già da stirare…” sospirò Bibi.
 
Quei due, intanto, stavano ancora facendosi delle grasse risate.
Sentendo pulsare la vena in tempia per l’irritazione, Nami strillò: “Piantatela!!”.
In un attimo ammutolirono, e Rufy si rialzò addirittura da terra. “Ottimo!” esclamò allora la rossa, soddisfatta dell’autorità che poteva esercitare su di loro.
Sebbene l’idea che i tre fossero suoi sottoposti la facesse sentire terribilmente a disagio…
 
“Ci avete fatto prendere un colpo…” sussurrò Ace, facendo un inchino in direzione di Nami, ma sollevando lo sguardo verso Bibi.
Cosa che la prima non fece a meno di notare, appuntandosi nel suo promemoria mentale un interrogatorio serrato per la sua amica.
In quell’attimo di silenzio, in cui Rufy ebbe tutto il tempo di infilarsi tre dita nel naso, si percepì tutto l’imbarazzo di quella strana sensazione: Ace che fissava imperterrito Bibi, ignorando chiunque altro, Bibi che arrossendo si era decisa a rimirare in lungo e in largo, in ogni minimo particolare, l’arazzo che li sovrastava, e Nami che fissava divertita entrambi, come se stesse seguendo una partita di badmington.
“Ehm ehm – tossicchiò dopo un po’, considerando abbastanza, per il momento, tutto quello che aveva visto – Scusa Ace, potresti dirmi cosa ci fate a zonzo nel palazzo? Non dovevate trovarvi nelle scuderie?”
 
“Ma per arrivare alle scuderie bisogna passare per il giardino, e c’eravate voi e Zoro che…”
il discorso tutto-d’un-fiato di Rufy fu interrotto da una gomitata nelle costole da parte del fratello. Ace, con un sorriso a trentadue denti, la guardava con una faccia da furfante.
 
“Uno a zero palla al centro…” si rese conto Nami, arrossendo e sperando che non avessero visto l’ultima parte, quella del favoloso abbraccio.
Socchiudendo gli occhi, Nami si abbandonò alle sensazioni, rivivendo quelle straordinarie di quei minuti di intensa follia.
 
“Ehm ehm – sta volta era Ace a riprendere il controllo – possiamo andare ora? Credo che Bibi ci debba ancora mostrare il… capanno degli attrezzi!" esclamò, tornando a fissare la ragazza in questione, che era più che mai decisa a non dargliela vinta. Nami capì però dal suo sorriso che l’amica si stava divertendo tantissimo.
Ma non era ancora arrivato il momento di farli andar via. Anzi la rossa colse la palla al balzo per domandare a bruciapelo: “E’ vero che bisogna passare per il prato, ma Bibi non vi ci aveva già condotto quando vi siete separati da noi, in giardino? Come mai siete tornati dentro?”
“Beh… ecco… Rufy era in cucina… - Ace era decisamente in difficoltà – e … io e Bibi lo aspettavamo qui soli soletti!” concluse, con un nuovo sorriso malandrino.
 
Soddisfatta dell’ambigua risposta e dell’imbarazzo di Bibi, Nami li lasciò finalmente recarsi alle stalle, ma trattenne Bibi con sé. “Eh no, credo che tu abbia qualcosa da dirmi!” le sussurrò, tirando fuori la sua parte più pettegola.
 
Ma prima che ciascuno potesse muovere un muscolo, ci fu l’ennesima, scapicollata, entrata in scena di un messaggero-porta-disgrazie.
Nojiko, infatti, saltellò esaltata dentro la stanza, comparendo da una porticina insignificante sulla parete opposta della sala.
Arrivava dritta dritta dal suo studio, dove un servo, entrato per un’altra porticina che dava sull’ingresso principale, le aveva poggiato tra le mani una nuova lettera, asserendo che gli era appena stata data da un uomo molto distinto che parlava per conto di un certo marchesino di “non ho ben capito dove”.
 
Insomma, Nami vide sua sorella gettarsi trafelata nella stanza, la lettera già scartata dal suo involucro. Un leggero profumo di tabacco riempì la stanza, nonostante le vaste dimensioni. La rossa guardò stupita prima la lettera, poi Nojiko, sta volta senza sapere davvero cosa pensare.
“Quanto volevi aspettare per dirmi che Absalom aveva ritirato la proposta?!” le urlò, ma senza rabbia. Sembrava solo molto agitata.
“Stavo giusto venendo a dirtelo! L’ho appena saputo!” si difese Nami, con orgoglio.
“L’hai appena saputo?! Ma allora lui…” non finì la frase, rimuginando su chissà cosa.
“Insomma, Nojiko, che succede?!”
“Ah! È una lettera di un certo Marchese di Treviso (mai sentito, ma non importa…) dice:
‘Splendida, deliziosa, gentilissima signorina Nami, è con mio grande piacere sapere che si è appena liberata la vostra mano dall’oneroso impegno di matrimonio cui eravate legata. Sarebbe mio enorme piacere conoscervi per confermare di persona quello che di meraviglioso già so di voi, poiché è mia intenzione prendere il posto del vile che ha osato ritirarsi. Sicuro che non incontrerò resistenza, conscio delle grandi qualità che di me vi colpiranno, comincio con il dirvi che ho appena 26 anni, e sono certo che avremo molti interessi comuni e argomenti di cui discorrere davanti a un ottimo thè. Il primo di una vita insieme, mi prendo il permesso di dire. Attendo con piacevole ansia una vostra risposta. Per sempre vostro, Sanji di Treviso.”
 
“Che disgustoso damerino…”
Zoro era entrato silenzioso come un gatto nel salone, portando con sé gli attrezzi che aveva finito di usare. Sentendo tutto, non aveva mancato di esprimere il suo amaro parere con uno sbuffo appena percettibile. Fortunatamente, lo sentirono solo Nami e Ace, che soffocarono a stento una risata, rischiando di strozzarsi.
 
“Scusa, cosa ci trovi di tanto divertente?” chiese Nojiko, confusa.
“N-No, niente! Ma dimmi, non vorrai davvero rispondergli?” le rispose la rossa, smettendo di ridere e cominciando a preoccuparsi sul serio. La sensazione di viscido che quella lettera le aveva trasmesso, e che Zoro aveva espresso tanto bene, la disgustava. Se conosceva bene sua sorella…
“Certo che gli risponderò per tuo conto! Chi arriva prima meglio alloggia, no? È anche straordinario il fatto che questo Sanji sappia già tutto… deve essere uno importante!” disse, allontanandosi verso la camera da cui era arrivata.
“O molto furbo…” concluse Zoro, sempre sottovoce.
 
“Cosa intendi dire, Zoro?” Nami sentiva l’ansia crescerle in corpo.
“Andiamo, non è passata neanche un’ora da quando la lettera è arrivata, e questo sa già tutto?! C’è sotto qualcosa, ne sono sicuro….” Le rispose lui, con un tono alquanto enigmatico.
Ma Nami ora non aveva tempo di pensare a certe piccolezze, la sua mano era già andata a un altro pretendente.
 
E questo era un verme ancora più viscido, un verme di soli 26 anni.
Ci avrebbe messo un’eternità a liberarsi di lui.
 
 
 
 
 
 
Ecco quel rompipalle di Sanji è arrivato ancora una volta a guastarci le feste!!
Maledetto damerino…
Assisteremo prossimamente all’incontro tra i due pretendenti… sarà un disastro, ci scommetto!! *____*
Consoliamoci con Ace e Bibi… ma che carini che sono!!!! Eheh
 
 
Zonami84:   We We qua non si fanno pronostici!! Ahah guarda sono piena di assi nella manica, vedrai che saprò stupirti!!
Che credi… mica te la do vinta così, no?! *__* però pensaci potresti darti alla carriera di detective: potresti dare una mano a quell’incapace mostriciattolo di Conan Edogawa…
ma non te lo augurerei mai… ahaha un bacione!
 
Ilariabella:   strawow! Nuovo recensore! Eheh sono contenta che ti piaccia… sì sì quei due si amano alla follia, e prima o poi ce lo dimostreranno a dovere… ma io non so niente, eh!
Per il finale, oooooh se ne hai ancora da aspettare!! Ma confido come te nel fatto che sarà un vero e proprio colpo di scena…. Un bacio, grazie mille!
 
Kodomo: ECCOTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! Mamma mia mi hai fatto stare in pensiero!! Eheh ma se era per chimica allora hai fatto bene, io ho appena recuperato un votaccio in quella materia *___*
E comunque sì, concordo con te che Nami si debba fare una visita oculistica… eh ma sai poverina non può scoprirsi subito, preferisce tenerlo sulle spine!!! Ma quanto la invidio………. Aiutami a non cadere in depressione da invidia ti prego!! <3 <3 eheheh
E per ‘quello’ mi spiace… ma ti farò attendere!!! Muah ah ah ah sì sono proprio malvagia…. 
  
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