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Autore: I_Want_Wonderland    26/03/2011    3 recensioni
ATTENZIONE: tutto quello che leggerete è uuna mia FF risalente all'uscita di HAARP... tutto ciò che ho scritto è pura invenzione!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Lolita...'
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Restammo svegli a provare tutta la notte. Il che non era un’impresa facile, poiché lo spazio fisico della mia camera era alquanto stretto, anche perché con la sedia avrei dovuto fare qualche acrobazia. Alla fine tutto era compiuto.
“Vada come vada, stai tranquilla. Tanto il pubblico non ne capisce un cazzo di danza!” mi disse il mio socio prima di addormentarsi affianco a me.
La cosa non mi creava problemi, e non era neanche la prima volta che dormivamo nello stesso letto. Non c’era mai stato nulla di sessuale tra di noi, per quanto lui fosse davvero un bel ragazzo, non mi era mai passato per la mente che potesse succedere qualcosa tra noi…beh forse una volta al principio della nostra conoscenza, ma avevo 13 anni!!!
Mi svegliai con un forte mal di testa e delle occhiaie assurde, dopotutto avevo dormito solo quattro fottute ore, e anche male, perché Dodo si prese praticamente tutto il letto, lasciandomi a bordo del materasso. Svegliai Dodo, dopodiché mi feci una doccia fredda, mi preparai per la nuova giornata. Misi una t-shirt nera con una scritta in paillettes che recitava “ESCAPE IN WANDERLAND” un jeans e le mie adorate Superga rosse. Verificai che nel borsone ci fosse tutto ciò che mi poteva servire nelle prove, tutto ok! Andai allo specchio mi feci la mia solita coda di cavallo e indossai gli occhiali da sole montatura rossa e lenti a forma di cuore, molto Lolita di Kubrick. Guardando la mia immagine allo specchio esclamai a voce alta: “Cazzo! Troppo figa!”.
In quel momento qualcuno suonò alla porta. Andai ad aprire era uno dei fattorini dell’albergo, stringeva tra le mani un mazzo di girasoli.
“ La Signorina Carlotta Felice?”
“Si”
“ Questi fiori sono per lei”
“ Li poggi pure sul tavolo” lo feci accomodare nel mentre presi il borsellino per dargli la mancia.
“No non si preoccupi, la mancia e già stata fatta.” Mi disse e usci.
Erano davvero belli, ma chi mai me li aveva mandati? Forse mio padre, convinto che il concerto fosse oggi. Notai un bigliettino tra le foglie. Lo apri. “Visto che non sono riuscito a persuaderti ne con le parole ne con i gesti, provo con un classico mazzo di fiori. Dominic”
Oddio!!! Mi aveva mandato dei fiori, che cosa tenera. La mia giornata era iniziata davvero nel migliore dei modi. Presi il borsone e mi diressi verso la camera di Dodo. Insieme prendemmo l’ascensore e andammo a fare colazione: cappuccino, succo di frutta e cornetti caldi; e poi via allo stadio per le prove, le ultime prove visto che il giorno dopo ci sarebbe stato il concerto. Cercai di concentrarmi esclusivamente sulle coreografie, soprattutto sul mio assolo, questo comportava a non pensare a Dom e soprattutto non lo dovevo incontrare da sola. Per riuscire nel mio intento rimasi quasi tutto il tempo vicino a Steno, con la scusa di ripassare dei passi.
Ad un tratto Tom mi venne a chiamare, dicendomi se me la sentivo di provare SUPERMASSIVE BLACK HOLE; gli risposi che ero pronta e mi scusai nuovamente per il comportamento del giorno prima, mi misi le scarpette con i tacchi e andai sul palco. Trovai una sedia più o meno al centro del palco, presi posizione e feci un bel respiro. Mi rivolsi a Matt con un fare da civetta dicendo : “Io sono pronta maestro”. La musica iniziò ad impossessarsi della mia mente e del mio corpo, inizia ad ancheggiare al ritmo della batteria per poi seguire quello della chitarra. Ecco era il turno di ruote e piroette, ma persi l’equilibrio e caddi in terra. Subito al musica si fermo. In men che non si dica Steno e Dodo era sul palco per vedere se mi fossi fatta male, Matt e Chris si avvicinarono con lo stesso intento.
“Sto bene ragazzi, non ho nulla di rotto” continuavo a ripetere e mi alzai di scatto.
“ Noi continuiamo solo se tu te la senti” disse Matt .
Mi facevano un immenso piacere tutte le loro attenzioni, mi piacevano le attenzioni in generale, però loro era i mie idoli. Riprendemmo da dove avevamo interrotto, e di nuovo ruota, capovolte, piroette. Ci ero riuscita nonostante i tacchi, ero riuscita a fare quella dannata coreografia. Tutti mi ricoprirono di applausi, e complimenti. Chris mi sollevo da terra in uno dei suoi abbracci. Finalmente pausa,ma le prove riiniziarono subito durarono tutto il pomenriggio.
Alla fine decidemmo di cenare tutti insieme;, andammo in un ristorantino in centro,con noi c’era anche Gaia. Era davvero bella, le foto viste sul web le rendevano onore, inoltre scoprii che re molto simpatica ed intelligente. Parlai quasi tutta la sera con lei, anche perché la mia maglietta aveva scaturito una discussione accesa su “Alice nel paese delle meraviglie”, la mia favola preferita, e anche quella di Gaia. Ridemmo e scherzammo, non mi sembrava vero quello che mi stava accadendo. Chris si alzò per andare a fumare, stranamente i miei occhi incrociarono quelli di Dom, e nella mia mente si ripresentò l’immagine del giorno prima. In pieno imbarazzo andai fuori, mi avvicinai a Chris chiedendogli di offrirmi una sigaretta e di non dire nulla a Steno, che non ammetteva queste cose. Poco dopo ci raggiunse Dom, mi si avvicinò che mi abbracciò a sua volta e mi disse solo “ I fiori sono serviti a qualcosa!”
Lo guardai con gli occhi sgranati perché c’era Chris vicino “Tranquilla so tutto!” mi disse il bassista “Tutto… Tutto?” dissi io in preda al panico.
“Dipende cosa intendi tu per tutto- mi disse con un sorriso- Vi lascio parlare, vado a telefonare a Kelly.” Era sempre così tenero quell’uomo.
“Allora- continuò il biondo batterista, mentre si accendeva una sigaretta- ti sono piaciuti?”
“Si Grazie! Però non è merito tuo se ho deciso di ballare.”
“Ah no? Peccato ero convinto di avere un ascendente su di te.”
Mi si avvicinò, avevo una pazza voglia di baciarlo, e mi avvicinai a lui. Buttai al sigaretta non ancora finita, misi le mie mani sopra le sue spalle, mentre lui mi cingeva la vita con un braccio. Sarei riuscita a strappargli un bacio se Steno non si presentò all’improvviso. Repentinamente mi staccai da lui.
”Dai Lolita, andiamo, per noi è tardi. Ma stavi fumando?”
“Io??? Assolutamente no, guardavo le stelle e parlavo con Dom?” “Sarà..” disse lui poco convinto. Rientrai nel locale a salutare tutti in particolare Gaia, che mi aveva letteralmente stregata. Poi riuscì fuori, Dom era ancora li. Mi avvicinai, gli diedi un bacio sulla guancia e lui mi fece una carezza. Avevo una immensa voglia di prenderlo e farmelo li davanti a tutti. Le urla di Steno che mi diceva di muovermi mi riportarono alla realtà. Prima di salire in macchina mi girai verso di lui “Dom! Perché proprio i girasoli? Di solito tutti regalano rose a una ragazza”
“Perché tu sei come il sole. Sono rimasto folgorato dalla tua luce” mi disse con un sorriso, e torno dentro il locale. Quella frase mi riempì il cuore di gioia, era la perfetta conclusione di una splendida giornata.

  
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