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Autore: Etoiles    26/03/2011    4 recensioni
Tutto ha inizio con la caduta di una stella cadente. Bunny e le sue amiche ancora non lo sanno, ma dovranno intraprendere un viaggio che le porterà alla riscoperta delle vecchie amicizie, dei vecchi amori e di nuovi nemici.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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-CAPITOLO 19-

-CAPITOLO 19-

 

 

Colto da un’irrefrenabile euforia, Seiya si voltò di scatto correndo verso di lei, ripercorrendo i suoi passi, varcando quel confine che si era ripromesso non avrebbe più valicato. Ma era più forte di lui.

La prese fra le braccia sollevandola da terra per poter aderire la bocca alla sua. L’imponente vento di quel primo temporale d’estate li circondava di una brezza glaciale ma il calore dei loro cuori era troppo dirompente, riusciva a scaldarsi come raggi solari riflessi sull’acqua.

Bunny gli teneva stretto il viso tra le mani, gonfiandogli le guance per far spiccare meglio le labbra carnose. Seiya le stringeva forte lo sterno, poteva sentire i battiti del suo cuore pulsargli sul petto.

Un tuono fracassò l’aria mentre piccole gocce di pioggia scivolarono attraverso i lunghi ciuffi di capelli. Ma rimasero inerti, bloccati in quella dimensione solo loro. Non pretendevano di stare insieme. Pretendevano di vivere, punto. Si stavano vivendo, si stavano sentendo come mai prima. E proprio come l’emblema dell’infinito, le loro anime si erano intrecciate, perse in quel labirinto d’amore senza un filo che li conducesse fuori. Non volevano uscire. Desideravano rimanerne intrappolati, rimare in quell’oblio…per sempre.

L’acqua scrosciava tra i vestiti, rendendoli permeabili e questo li faceva scivolare l’uno con l’altra. E allora si strinsero ancora più forte, strizzando gli abiti attorcigliati su di essi. Non poteva finire.

Riaprirono gli occhi, staccando minuziosamente le labbra per assaporare la pioggia. Ma non si divisero. Si guardavano intensamente. Nessun rimpianto, nessun pentimento. Per la prima volta avevano dimostrato a loro stessi chi erano veramente, avevano dimostrato al mondo che niente li avrebbe separati. Comunque sarebbe andata a finire, i loro cuori sarebbero rimasti uniti.

“Tornerò” bisbigliò Seiya, smarrendosi nella profondità dello sguardo di Bunny “…ora non c’è niente che conti. Solo tu. Ed io tornerò…per te”. Bunny strizzò gli occhi.

“E’ impossibile…” rispose, tenendosi stretta alle sue spalle

“Cosa? Cosa è impossibile?”

“Disinnamorarsi dell’amore….”. Seiya sorrise, rimettendola con i piedi a terra. “Ho tentato” proseguì Bunny “ma non ci sono riuscita”. Seiya le posò una mano sul viso.

“Non hai mai voluto” rispose. Bunny si strinse nuovamente a lui.

La pioggia scendeva incontrastata lungo le vetrate della casa, rendendole a macchie. A braccia conserte, Heles e Taiki guardavano la scena, consapevoli di quelle che sarebbero stare le ripercussioni.

“Quei due si amano…” sentenziò Taiki “…anche troppo” rispose Heles

“credo che farebbe davvero tutto per lei” “Già”.

“Sono meravigliosi insieme”. Taiki si girò “Amy!”. Amy si teneva alla parete, ancora debole e scialba. Taiki camminò velocemente verso di lei, sorreggendola per un braccio “Come ti senti?” chiese “Molto stanca…incapace di combattere” rispose lei, accettando l’aiuto.

“Non dovrai farlo Amy, metteremo tutto noi apposto vedrai. Seiya ha avuto un piano infallibile!” “Davvero? Sono felice!” “Vieni ti riporto di sopra!”. Taiki la prese in braccio, evitandole ulteriori sforzi. Ed Amy urlava dentro, era felice della sua disponibilità, di come si occupava di lei.

Heles rimase a fissare Bunny e Seiya, ancora sotto all’acqua, ancora vicini. “Preoccupata?” Milena le appoggiò la testa su di una spalla. Heles non rispose.

“adoro vedere le gocce di pioggia sul vetro, mi danno un senso di tranquillità e…”

“dobbiamo fare qualcosa Milena!” si accigliò Heles “di cosa parli?”

“Bunny!Non possiamo lasciare che quei due stiano insieme!”

“Credevo avessi detto che non ti saresti più opposta…” “Non ce la faccio! E’ per il bene di tutti credimi!”. Milena le afferrò la mano. “Cosa hai intenzione di fare?”

“Quello che è giusto”.

 

Rientrati in casa, Seiya e Bunny cercarono di asciugarsi come poterono. “Tenete!” Rea allungò loro due asciugamani piuttosto grandi. “Grazie!” sorrise Bunny. L’espressione di Rea infondeva gioia. Sapeva che tutto sarebbe cambiato. Ma ciò che contava in quel momento era la felicità di Bunny. E Rea si sentiva pronta, ad appoggiarla.

“Dove sono Yaten e Taiki?” chiese Seiya, cercandoli con gli occhi

“Sono di sopra!” intervenne Heles con sguardo fulmineo. Senza ringraziarla, Seiya salì le scale di corsa.

Yaten si trovava accanto a Marta. Le stringeva la mano nella speranza di sentirla sussultare. Ma rimase immobile. Era molto stanca, non avrebbe voluto lasciarla ma doveva farlo.

“Yaten!” Seiya comparve sulla porta, facendoli cenno col capo. Yaten annuì. Baciò Marta sulla fronte e si allontanò da lei, staccando una dopo l’altra le dita dalla sua mano, per poter sentire fino in fondo il tocco della sua pelle.

“Sii prudente ti prego!”. Amy strinse la giacca di Taiki per poterne avere un qualche contatto prima di vederlo sparire davanti a lei.

“Come sempre” rispose “altrimenti che bada a quei due” ironizzò. Gli occhi di Amy s’illuminarono. Avrebbe voluto baciarlo, ma temeva la sua reazione. Taiki capì, percepiva il suo desiderio. Le accarezzò dolcemente i capelli. “Non ti bacio…” disse. Amy arrossì, dispiaciuta. Taiki sorrise a quella reazione, aveva avuto la conferma che cercava. “non lo faccio perché sembrerebbe un addio” continuò “lo farò al mio ritorno!”. Amy si coprì il volto con le coperte per nascondere lo stato d’imbarazzo in cui si trovava. Ma era felice.

Taiki sentì i passi di Seiya e Yaten provenienti dall’anticamera e capì che era giunta l’ora di andare. “Abbi cura di te nel frattempo”. Amy annuì, seguendolo uscire con gli occhi.

“Siete pronti?” “Seiya sei davvero sicuro che funzionerà?” “Si Taiki è la cosa giusta da fare!”.

Scesero rapidamente le scale, raggiungendo l’esterno della casa dove Ottavia li attendeva. Kakyuu, Bunny e le altre li osservavano dal portico con preoccupazione. Ansia e timore regnavano ma la speranza tentava di farsi strada per padroneggiare su di esse.

“Potere stellare del coraggio, vieni a me!” “Potere delle stelle vieni a me!” “Potere stellare del cuore, vieni a me!” “Potere di Saturno, vieni a me!”.

“Fate attenzione, guerriere Sailor” raccomandò Kakyuu. Bunny non proferì parola, si limitò a guardarli. E quel silenzio bastò.

 

Senza battere ciglio, le Sailor partirono alla volta del sistema solare. Fra corpi celesti e galassie sconfinate, viaggiarono alla velocità della luce, sperando di non imbattersi nei nemici. Pian piano i Pianeti si facevano sempre più chiari e nitidi. La Terra appariva lontana, come un tenue puntino celeste immerso nel vuoto.

Ottavia si teneva ben stretta a Seiya. Aveva paura ma cercava di non farla trapelare. Le sue compagne erano in pericolo e lei aveva il dovere di fare quanto ciò era in suo potere per difenderle, proprio come loro avevano fatto in passato.

“Eccolo!”. Sailor Star cuore del futuro la distrasse dai suoi pensieri. Indicava Venere, priva della sua aurea dorata, così come il remoto Mercurio, divenuto roccia color pece.

“Forza ragazze!” incitò Sailor Star Polvere di Stelle. “Pronta!” rispose Cuore del Futuro. E poi il silenzio.

“Cosa aspetti?” chiesero rivolgendosi alla terza Sailor, Regina del Coraggio. Ma non rispose. Si comportava in modo strano. Continuava a guardarsi intorno freneticamente come se stesse cercando qualcosa, aspettando qualcosa.

“Ma cosa ti succede?” domandò ingenuamente Sailor Saturn

“Ma dove diavolo sei…” borbottò fra se e se “Seiya!” urlò Ottavia per farvi ricadere l’attenzione. Ma nulla.

“Sei venuto…complimenti…”. Una voce rimbombò tra le stelle come un’onda elettromagnetica. Le Starlights si schierarono una vicino all’altra, in allerta, Regina del Coraggio esclusa che continuava imperterrita a cercare, a girare su stessa.

“Dove sei??” urlò al nulla. Le Sailor la guardavano disorientate. “Ma con chi stai parlando?” chiesero.

“Io sono ovunque” rispose quella voce metallica “sono dentro di te e sono attorno a te”

“Ma che diavolo sta succedendo!” inveì Ottavia trepidante.

“Ho fatto come mi hai chiesto” continuò Seiya “ora mantieni la parola data!”.

Le Starlights assistevano al tutto sbigottite. Con chi stava parlando? Perché diceva quelle cose?! Sailor Star Cuore del futuro non perse ulteriore tempo. Le si avvicinò afferrandola violentemente per il braccio “Cosa sta succedendo? Dacci delle spiegazioni!”

“Mi dispiace…” rispose “vi siete fidate di me ma vi ho mentito…non avevo altra scelta”

“…che stai dicendo?”

“il primo attacco che avete subito…io non c’ero…ero stato…”

“….trattenuto…” concluse Sailor Star Polvere di Stelle. Annuì. “Cos’è successo quel giorno?? Seiya parla dannazione!!” minacciò Cuore del futuro.

“sono stato trattenuto da Fobos. Ha detto che avrei dovuto aspettare l’attacco alla seconda Sailor per poi viaggiare fin qui…al centro del Sistema Solare…”

“e perché mai te l’avrebbe detto??”

“perché doveva mostrarmi una cosa molto importante…qualcosa che avrebbe salvato…Bunny”.

Rifletterono e ricordarono ciò che Seiya aveva detto prima di partire “e’ l’unico modo che ho per salvarla” non per salvarle. Aveva parlato in singolare, si era riferito a lei, sempre e solo a lei. Avrebbero dovuto capirlo fin da subito che qualcosa non quadrava.

Infuriate, serrarono i pugni, coscienti di ciò che stava succedendo. “Non hai mai pensato che avrebbe funzionato vero? Tutta l’idea degli scudi protettivi non c’entrano niente! Hai sempre saputo qual’era il tuo vero scopo e non ce l’hai detto. Hai trascurato tutti per lei, sei un’irresponsabile!” gridò adirata Ottavia.

“Mi dispiace ma…” “ma niente!” proseguì “è una trappola non capisci! Fobos ha usato la tua paura di più grande, quella di perdere Bunny! Ti ha soggiogato come meglio credeva! E adesso siamo in balia loro!ci hai condotti alla morte!”.

“Smettila, stupida ragazzina!”. Il tono di Fobos li inondò di energia negativa e rabbia. “Ho semplicemente voluto mostrargli qualcosa che gli servirà per salvare la sua adorata Principessa della Luna…dovreste ringraziami, vi sto dando un semplice vantaggio!” ironizzò. Non potevano vederlo, ma lo sentivano. La sua essenza era pura malvagità. Tutto era ancora più buio e spaventoso intorno a loro.

“Cosa dovrei vedere??”. Fobos ridacchiò a quella richiesta. Una nube d’energia nera avvolse il viso di Sailor Star Regina del Coraggio, e come una mano demoniaca la costrinse a girarsi verso la Terra. “Guarda attentamente…cosa vedi?”

“La Terra” rispose, con voce strozzata “Già, la Terra…com’è bella…e sai oggi è un giorno speciale per i Terresti, assisteranno ad un evento astronomico unico al mondo...”

“E questo cosa dovrebbe centrare con Bunny!” intervennero le Starlights. La risata di Fobos lacerò l’universo. “La vostra principessa sarà priva del suo potere, della sua energia…e quale occasione migliore per noi di sbarazzarci della posseditrice dell’Entità Stellare?”

“E cosa provocherebbe tutto ciò?” domandò Ottavia “Guardate voi stesse…”. La mano infernale di Fobos indicò la Terra “e portate oltre il vostro sguardo…”. Le Sailor alzarono gli occhi. E la videro. La Luna si stava…oscurando.

“Che succede???”. Sailor Star Regina del Coraggio fu colpa dal sopraffazione.

“Non l’avete ancora capito!” si divertì Fobos “Quest’oggi ci sarà l’Eclissi Lunare”.

“Cosa???”. Impietrite le Sailor osservavano la Luna oscurata a poco a poco dall’ombra della Terra. “Dobbiamo tornare indietro!” incitò Regina del Coraggio.

“Non arriverete mai in tempo…Erimos è già li”.

   
 
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