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Autore: JackoSaint    27/03/2011    4 recensioni
"Essere dio, essere Padre dagli Dèi non dovrebbe farvi ricercare il contatto con la rudezza e la severità della vita mortale... del mio sangue... Non vi temo.... inutile che vi fermiate innanzi a me e chiniate il busto allungando la mano verso il mio capo... Sono solo... un umano... ma questo non significa che io debba provare timore per un dio..."
Ecco a voi il seguito di "Dodekatheon - i Dodici Olimpi". Cinque anni dopo la battaglia contro gli Argonauti, una nuova minaccia che si credeva assopita rivendica il volere degli Dèi: un compagno da riconquistare con l'aiuto dell'unica persona che possa sciogliere questo Nodo di Gordio... colui il quale in Terra opera il divino compito di ghermire i sogni ed i pensieri mortali... il Cacciatore di Sogni.
Genere: Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dodekatheon Cap. II: Il cacciatore di sogni




Benritrovati, cari amici di EFP. Dopo una lunga pausa (forse troppo lunga, lo sappiamo bene) vorremmo innanzitutto scusarci per non aver pubblicato più nulla. Avremmo intenzione di iniziare fanfictions più corte e meno impegnative, perché ci siamo accorte che facciamo fatica a rimanere dietro a queste trame così complicate, dove i capitoli pubblicati sono abbastanza lunghi. Ma, prima di incominciare definitivamente nuovi lavori, io (Gio ^^) sento l'impellente bisogno di finire le fic già iniziate, perché lasciarle incomplete mi creerebbe fastidio. Quindi, eccomi con Dodekatheon; e non importa se non ricordate bene la storia o se non volete ricominciare a leggere, importa solamente ultimarla. ^^ Molti lettori hanno reclamato per la nostra scomparsa qui su EFP, quindi li ringraziamo di cuore per averci spinto a ripresentarci <3
Per risanare le menti, eccovi un piccolo riassunto del prologo e del primo capitolo:

PROLOGO: si riprende la narrazione del combattimento tra Shaka e Zeus, lasciato all'oscuro nella prima parte di Dodekatheon. Shaka alla fine sviene ma non si viene a sapere se Zeus lo lascia in vita o meno...

CAPITOLO 1: Sono ormai passati 5 anni da quell'episodio e Aiolia è ancora vittima di orribili incubi che vedono l'amico in estrema difficoltà di fronte al Padre degli Dèi. Intanto Ermes acquisisce un nome "umano", Aléxandros, e vuole avvicinarsi alla natura umana rinnegando la sua, perfetta e divina. Passeggiando per il paese con Aiolos, con il quale ha stretto un buon rapporto, incontra Sophia con la sorella minore Zoe, due personaggi che verranno ripresi nel corso della storia. L'arrivo di un nuovo personaggio chiamato curiosamente Ethelred sconvolge la quotidianità del Grande Tempio. Ermes sembra conoscerlo e il suo arrivo non gli reca molto piacere. Il giovane Ethelred dice di voler parlare con un Cavaliere e di portare informazioni riguardo il destino di uno dei Gold Saints...

Il capitolo sucessivo dovrebbe scriverlo mia sorella ^^
Buona lettura e grazie ^-^

- CAPITOLO 2 -
IL CACCIATORE DI SOGNI

Questo capitolo è di
Giorgia

Segue Ethelred con prudente attenzione, non si lascia sfuggire nessun suo movimento: Ermes, o meglio Aléxandros, sembra non volerlo perdere d'occhio mentre dietro a quell'individuo percorre le viuzze del paese, diretto al Grande Tempio.

Da dietro ne studia l'alta coda di cavallo e l'abbigliamento sobrio e leggero, un mantello da viaggio scuro che nasconde un'altrettanto semplice armatura che sembra però difficile da scalfire.

Lo conosce bene, Ethelred: il suo avvicinarsi alla natura divina ha sempre creato problemi all'Olimpo, difatti non è un individuo che gli piace particolarmente. Forse per l'altezzosità dei suoi comportamenti, forse per il fatto di essere l'allievo prediletto di chi secoli orsono ha tradito la fiducia degli Dei. Il Messaggero lo adocchia da dietro, lo vede percorrere con una certa serenità le prime scale che portano al Grande Tempio.

- Da tempo non ti vedo, Ethelred - gli dice a sorpresa, incrociando poi il suo sguardo nero come la pece.

Difatti questo si è voltato, fermo con un piede a mezz'aria e il mantello che frulla al dolce vento di Grecia. Scuote piano la testa in un morbido sorriso che sa d'amaro: - Il soggiorno nel mondo umano vi fa percepire il fastidioso scorrere del tempo? - .

- Non proprio. Sono passati 250 anni dall'ultima volta e il tutto mi è sembrato un tenue sbuffo di vento. Più che altro, ho la netta impressione che tu mi sia venuto a cercare - .

- Voi c'entrate ben poco. Vengo per conto del mio maestro - .

Restano a guardarsi per qualche istante, lo sguardo freddo di Ermes immerso in quello scuro di Ethelred.

- So quanto odio riservate per me, Divino - inizia a dire Ethelred, - ma il passato deve essere dimenticato. Questa volte giocherò a vostro favore - .

- Ne riparleremo dopo l'assemblea con i Cavalieri d'Oro. Da soli - .




I Cavalieri sono già riuniti nella Sala del Trono, motivo per cui durante la salita non hanno incontrato nessuno. Dopo quell'ultima sentenza di Ermes non si sono più scambiati una parola anche se di cose da raccontarsi ne avrebbero a bizzeffe. Tuttavia i due non sembrano bruciare dal desiderio di  avventurarsi in lunghi discorsi e quando giungono al Grande Tempio evitano di scambiarsi occhiate.

Non che per Ermes la sua presenza sia fastidiosa o imbarazzante, anzi, il suo arrivo lo ha riavvicinato a quella freddezza tipica di ogni dio. Varcato il portone principale, nota con grande soddifazione che sì, i Cavalieri d'Oro sono tutti riuniti e sono disposti lungo le ali. Fiancheggia Ethelred, anche lui fermo sulla soglia a studiare i volti severi ed altezzosi dei Cavalieri.

- Uomini - li saluta allungando un braccio in direzione del nuovo arrivato; nel suo sguardo non traspare il benché minimo sentimento e il suo bel volto è serio ed illuminato dagli alti lampadari cesellati d'oro. - Egli è Ethelred, allievo prediletto di Sharandal... meglio conosciuto come il Cacciatore di Sogni - .
 
I Cavalieri rispondono abbassando un poco il capo. Dalla fila sulla sinistra fa un passo avanti Aiolos che, colta la nota severa nella voce del dio, s'inginocchia davanti a lui come per concedersi il permesso di parlare: - Siate entrambi benvenuti al Grande Tempio - .

- Grazie Cavaliere - sillaba Ethelred facendo scorrere le nere pupille su ognuno di loro. Si sofferma poi su Ermes, il quale fa un cenno positivo col capo. Decide quindi di riprendere a parlare: - Sono qui giunto per chiedere udienza a tutti voi, in particolare a chi ora detiene il vostro comando col titolo di Grande Sacerdote. So che Athena è ancora una bambina e non voglio porla davanti a quesiti troppo complicati - .


Aiolos annuisce alzandosi e portando un pugno al cuore. Il suo sorriso è puro e gentile: - Vi ringrazio in nome di tutti i miei compagni e della piccola Athena, Ethelred, nonostante il vostro nome e quello del vostro maestro siano a noi sconosciuti - .

- In questo caso accetto di buon grado di presentarmi come si deve - Detto questo, il giovane si scosta il mantello su di un fianco e l'armatura adamantina riluce leggermente alla luce dei lampadari. - Il mio nome, come già annunciato dal Divino, è Ethelred, allievo di colui che opera in terra mortale per conto degli Dei: il Cacciatore di Sogni Sharandal, per l'appunto, che ghermisce i pensieri umani durante il sonno ed i pensieri, la volontà e l'identità. Sono stato mandato da lui alla luce degli eventi verificatisi cinque anni fa nella vostra lotta contro il potere divino. Beninteso, non ho cattive intenzioni - .

- Ottimo - interviene Camus, posto di fianco ad un serissimo Shura. - Vi prego allora di raggiungere il trono del Grande Sacerdote assieme al Divino Ermes - .

Aiolos si scosta e ritorna al suo posto. Poco più tardi sfilano davanti a lui il dio e il giovane Ethelred, salutati nuovamente dagli inchini del capo dei Cavalieri; e lentamente il lontano trono si fa più vicino, ancora più vicino, fino a distare pochi metri.

Ermes sale con disinvoltura i gradini mentre dietro ad Ethelred i Cavalieri d'Oro chiudono il corridoio per raggrupparsi ordinatamente a mezzaluna.

Il Grande Sacerdote, seduto sul suo scranno con in braccio la piccola Athena, lancia una veloce occhiata al dio e quello incrocia lo sguardo con quello della bambina: i capelli lunghi fino alle spalle terminano in grossi boccoli e gli occhi blu come quelli del padre riflettono una particolare tensione. Probabilmente non si sente a proprio agio con tutta quella gente attorno. Con le mordibe dita stringe la mano del Grande Sacerdote, quasi la artiglia in un gesto che lascia trasparire l'intenzione di rimanere stretta a lui.

Ethelred non sembra farci caso. Si esibisce in un mezzo inchino. - Grande Sacerdote, Athena, l'onore è mio - .

Dohko, avvolto in preziosi tessuti che nascondono la sontuosa armatura d'oro, inclina il capo sorridendo cordiale. Stringe la piccola a sé, si alza e poi la adagia a terra invitandola con una mano a raggiungere il Divino Ermes.

La bambina, lanciandosi un'occhiata attorno ed incontrando prima lo sguardo del padre e poi della madre, posta invece alla sinistra del trono, si decide a saltellare fino alla gamba di Ermes, dove si apposta in attesa che quello gli metta una mano sul capo per tranquizzarla. E così succede, in effetti, perché il dio si piega sulle ginocchia per accoglierla in un gentile abbraccio e sollevarla da terra.

Dohko, ora più rilassato, rivolge l'attenzione ad Ethelred, che è rimasto quasi stupito dalla spontaneità così umana di Ermes nello stringere la nipote. - Una prima domanda mi sorge spontanea, caro ospite: voi non siete greco, nevvero? - .

- No, non lo sono - Ethelred incrocia l'occhiata del Grande Sacerdote con fare sbrigativo. - Il mio nome è irlandese. Sono totalmente estraneo alla vostra terra, così come voi siete estranei a me e al mio sommo maestro - .

- Dici bene - si fa avanti Milo squadrandolo con attenzione. - Non avevamo mai sentito parlare di voi. Sembra comuque che il Divino Ermes vi conosca - .

- Vero - Ethelred scambia uno sguardo con il dio, poi si volta verso Mur e il resto dei Cavalieri. - Io ed Ermes ci conosciamo da molto tempo. La mia stessa natura non è propriamente umana e il mio maestro, operando per conto degli Dei dell'Olimpo, tiene contatti con il mondo ultraterreno. Teneva, perlomeno - .

- Teneva? - domanda Dohko, incuriosito da quella nota amara nella voce di Ethelred. - Non siete alleati dei Divini? - .

- Eravamo - è la risposta. Ed Ermes, approfittando del momento di silenzio:

- Eravamo, sì - .

L'attenzione dei Cavalieri è tutta per lui.

- E' dato sapere che Sharandal ed Ethelred non appartengono nè alla dimensione divina nè a quella umana in cui voi tutti vivete. Il motivo è semplice: il compito di Sharandal, quello di ghermire il pensiero di ogni uomo, non deve conoscere spazio o tempo e per questo lui e il suo allievo devono saper vagare attraverso le diverse dimensioni che vi circondano. Ogni 250 anni si presentano in una data realtà o per un motivo o per l'altro - .

- Sommo Ermes, avverto nella vostra voce una nota infastidita - dice piano Milo, e il dio annuisce:

- Vero. Molte volte Sharandal ed Ethelred si sono opposti al volere divino, cancellando o facendo acquisire la memoria ad individui a noi amici o ostili. Ostili agli Dei, per specificare. Le loro operazioni intaccano molto la vita altrui, perché le loro azioni sono in grado di cambiare il destino di uno o più uomini. Etnie intere, a volte - Fa un attimo silenzio assaporando l'attenzione dei Cavalieri d'Oro. La piccola Athena ora gioca con la sua lunga ciocca di capelli, totalmente disinteressata all'argomento. - Le peggiori disgrazie accadute o nel mondo divino o nel mondo umano sono accadute per mano loro. Non conoscono bandiera - .

- Le peggiori disgrazie? - .

- Nobile Aiolia, non perdo tempo con l'elencarvele. Guerre, pestilenze, genocidi di massa. Sharandal è capace di cancellare la memoria di molti uomini e Dei, ma fortunatamente non può far nulla contro i Dodici Olimpi. Le altre entità divine possono  essere comunque influenzati dalla sua capacità di cancellare i pensieri e a volte di crearli dal nulla; ricordi di fatti che non sono mai avvenuti e che scatenano guerre senza fine - .

Ethelred percepisce una certa ostilità negli sguardi dei Cavalieri, tuttavia non si scoraggia. - Ermes ha parlato bene per me. Ma ora è giusto dimenticare il passato, perché la causa che ha richiamato l'attenzione mia e quella del mio maestro può parere inutile ai vostri occhi o comunque non rilevante per il destino degli uomini... pensiero totalmente errato - .

- Dicci tutto - si affretta Artemide, lo sguardo fisso su di lui. Il suo portamento divino ed elegante non fa una piega di fronte alla serietà della situazione: - Forse un uomo o un dio potrebbe intaccare l'equilibrio umano o divino? - .

- Tutti e due, o meglio, tutte e quattro le cose - Ethelred fa schioccare la lingua sul palato, deliziato dalle occhiate attente che ora gli dedicano tutti i presenti in Sala: anche la piccola Athena ha smesso di giocherellare con la ciocca dello zio e si guarda attorno un po' spaesata e tesa. - Colui del quale voglio parlarvi è sia umano sia divino e può intaccare entrambi gli equilibri. Proprio per questo il mio maestro Sharandal ha ritenuto questa situazione più grave di altre e mi ha inviato con l'intenzione di informarvi su quanto è successo, succede e succederà - .

- Nulla da obiettare, Ethelred - gli dice lentamente Dohko. - La tua venuta ci incuriosisce parecchio - .

- Non sono e non sarò io ad incuriosirvi - Ethelred allunga un braccio in direzione di Aiolia e Milo. - Manca un Cavaliere all'appello. Tu sei lì, Dohko... e Shaka? Shaka dov'è? - Ritira il braccio elegantemente portandoselo lungo il fianco. - Sono qui giunto per parlarvi del vostro compagno non presente - .

- Sha... Shaka? - domanda Death Mask corrugando la fronte. - Shaka, il Cavaliere della Vergine? - .

- Esatto - .

- Cinque anni fa si è battuto contro il Divino Zeus ed ha permesso ai miei compagni di fuggire dall'Olimpo - .

- Un combattimento molto ardito, si dice - è la risposta quasi sussurrata di Ethelred. Chiusi un momento gli occhi, forse per provare a carpire i pensieri che ora navigano nella mente dei Gold Saints, alza il capo e la sua occhiata ritorna tremendamente seria. - Il Divino Zeus è stato clemente con lui - .

Inutile sottolineare gli sguardi accigliati dei Cavalieri. Mur per primo ha sgranato gli occhi e la sua bocca si schiude un poco: - Hai informazioni su di lui? Shaka è ancora in vita? - .

- ...Sì - dice lo straniero dopo aver tentennato un poco. - E' vivo ma i ricordi lo hanno abbandonato. Non ricorda chi è stato e non percepisce il passare del tempo. La sua forza è a dir poco illimitata. E', in parole povere, un dio - .

Dio. Shaka è un dio. E dire che lo è sempre stato in un modo o nell'altro, ma la fermezza di Ethelred nel pronunciare tale parola convince tutti che la situazione è più difficile del previsto.

- Zeus - riprende Ethelred, attirando così anche l'attenzione di Ermes ed Artemide, - gli ha risparmiato la vita dopo averlo visto lottare arditamente per lasciare fuggire i suoi compagni. Ha notato nel suo spirito un'indole bellica sorprendente, i suoi ideali erano talmente forti da convincerlo a non sbarazzarsi completamente di lui - Fa una pausa, poi riprende alzando un poco la voce: - Durante il combattimento, Shaka riuscì a vincere Ares e a salvare Mur, l'Ariete d'Oro, dall'ira del suddetto dio. Ciononostante ha perso coscienza poco dopo - .

- E... poi? - domanda con voce tremante Saga, stretti i pugni così come il fratello Kanon. - Cosa ha fatto il Divino Zeus? - .

- Semplicemente, lo ha graziato della vita cancellandogli la memoria e rendendo il suo corpo schiavo del volere del dio che aveva ucciso... Ares - .

Uno sbuffo di vento accarezza i mantelli dei presenti. Nessuno si muove, nessuno parla.

- Ares - dice Ethelred, - è Shaka, ora. Il soffio vitale del dio ha preso possesso del suo corpo, e Zeus è ormai pronto a vendicarsi dell'oltraggio subito da voi uomini. Lui e tutto l'Olimpo - .

- Zeus, Era, Poseidone, Ares, Efesto, Afrodite, Apollo, Demetra, Estia... - .

- Dohko, dimentichi che al posto di Estia ora vi è Dioniso, simbolo dell'energia che genera la vita e che permette a voi umani di vivere attraverso i frutti della terra. Avversario temibile anch'egli - Ethelred alza il capo, squadrando prima Ermes e poi Artemide. - Ares è ora capo dell'armata divina, secondo a Zeus. Cavalieri, avendo l'appoggio di Ermes ed Artemide avete man forte, ma non basta; vi ricordo che Athena, Dea dalla grande forza, è ancora troppo giovane - .

- L'ira degli Dei s'abbatterà sull'intera stirpe umana - profetizza Kanon, leggermente scosso da quella notizia. - E Shaka guiderà l'armata di Zeus contro i suoi stessi alleati - .

- Il mio piano, piano anche del mio maestro... - ricomincia Ethelred ignorando il commento di Kanon, - è quello di far riacquistare la memoria al vostro compagno e di liberarlo dall'influsso divino... ma c'è un problema - Quel cambio di tono di voce, l'occhiata severa dal giovane, incutono nei Cavalieri un certo timore.

- Cioé? - chiede Camus. - Il tuo maestro non è forse capace di far riacquistare la memoria...? - .

- Non ai Dodici Olimpi. Shaka è uno di loro, ora, in più Zeus ha sigillato la Clessidra contenente i ricordi di Shaka e per sciogliere il sigillo serve un oggetto in particolare- - .

- Quale sarebbe? - .

- Contieni la fretta, Leone - gli dice Ethelred ammonendolo con un veloce movimento della mano. - Dovrete presentarvi di fronte al mio maestro Sharandal ed io vi guiderò attraverso la dimensioni fino a farvi giungere da lui. Solamente da egli potrete apprendere il nome dell'oggetto, perché io non ne sono a conoscenza. Il Cacciatore di Sogni è l'unico che può aiutarvi - .

- Non poteva venire Sharandal da noi, allora? - La domanda di Dohko è fredda, severa.

- No. E' obbligato a custodire le Clessidre contenenti i pensieri umani e non si può assolutamente muovere - .

Il Grande Sacerdote annuisce, leggermente nervoso. Con un cenno del capo invita gli altri Cavalieri ad avvicinarsi: - Decideremo seduta stante il piano da seguire... Ethelred. Vi ringrazio di cuore per il vostro appoggio - .

Ethelred non risponde, solo si esibisce nuovamente in un mezzo inchino nascondendo un sorriso curiosamente amichevole.



Angolo delle autrici:

Ed ecco concluso questo capitolo di Dodekatheon, probabilmente la chiave che apre la porta verso la vera storia che abbiamo da narrarvi... vi ringraziamo ancora per il sostegno ^^
FEDE E GIO


 charm_strange : Hola chica! XD Allora, nella scorsa recensione avevi ipotizzato che i sogni di cui "trattava" il Cacciatore di Sogni fossero quelli di Aiolia... e invece come avrai ben capito si parla di quelli di Shaka, che deve assolutamente riacquistare la memoria XD Come avrai letto, Ares ha la mania di intrufolarsi nei corpi altrui... sinceramente non sappiamo dirti perché proprio 'sto dio deve avere 'sta mania XD Avevi anche citato Sophia nella tua recensione... ebbene sì, Sophia è una cara amica di Aiolos e apparirà altre volte nel corso della storia. Diciamo che il suo nome lo abbiamo scelto casualmente, quindi non c'è nessun rimando a nessuna Sophie XD Il nome di Ethelred è invece un nome di un antico re gallico, o una cosa simile se non ricordo male... in effetti lui non è greco XD Eh sì, hai visto anche la piccola Athena di cui però non abbiamo ancora svelato il nome "umano" ^^ Dovrai attendere il prossimo capitolo, dove Kanon in versione papà sarà ancora più evidente xD  Ermes (pardon, Aléxandros XD) e Aiolos sono molto amici, e riguardo il rapporto tra Aiolia e Aiolos come inizio non volevo lasciare trasparire molto il loro rapporto fraterno... XD non chiedermi perché ^^ Comunque mi impegnerò per esaltare la loro pucciosità *___* XD

A presto carissimaaa! ^_^


Ai91 : Ciauuuuuu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! AAAAAAlllora, eri curiosa di sapere con chi dovesse parlare "quel nuovo personaggio dal nome impronunciabile" [cit. tua recensione XD]: ebbene, doveva parlare con Dohko per spiegare tutta la faccenda. Nella recensione avevi anche detto che ti pareva strano vedere Ermes mettersi allo stesso livello degli uomini. Anche a me pare strano, ma è appunto questa la sensazione che io e my sister vogliamo dare ai lettori XD Quindi, contentissima per il tuo commentino in merito. A presto :*





   
 
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