SPARITI
-Anf…Anf..- Da quanto tempo era
scappata di corsa da quel bar? Mezzora? Un’ora? Non lo sapeva nemmeno lei, era
solo certa che se non si fosse fermata un attimo sarebbe sicuramente svenuta.
Ancora ansimante a causa del fiatone
che le era venuto per la faticosa corsa, si appoggiò con le spalle al tronco di
un albero.
-Cavolo! Ero...anf…sicura…che fosse di
qua…anf- mormorò Momoko dopo aver preso un po’ di fiato.
Purtroppo era successo, si era persa in
quella foresta nel vero senso della parola, ormai si stava facendo sera e la
luna rossa sarebbe apparsa di li a poco.
-Dove avrò sbagliato questa volta?
Forse al bivio dovevo girare a sinistra invece che a destra!-
Finito di dire ciò, la ragazza con un
ultimo sforzo ripercorse (questa volta più lentamente) la strada che aveva
fatto e, quando giunse nuovamente al bivio, imboccò la stradina opposta a
quella che aveva percorso precedentemente.
Dopo circa un quarto d’ora finalmente
Momoko raggiunse la sua meta, il luogo in cui sperava di trovare Hao.
‘Non è cambiato di una virgola
qui’ pensò
subito la brunetta.
Il suo sguardo si posò immediatamente
sul tronco nel quale era stato seduto Hao la prima volta che lo aveva visto,
l’unica differenza era che questa volta sul tronco non ci fosse nessuno.
Come poteva credere che l’avrebbe
trovato lì?
Era stato il suo cuore a indicarle quel
posto, quel posto dove si erano conosciuti.
Perché adesso le veniva da piangere?
Forse perché in fondo ci sperava tanto di trovalo…
FRUSH
Cos’era stato? Proveniva da…
Momoko guardò in su e, con grande sorpresa mista a sollievo,
riuscì a scorgere il ragazzo che stava cercando, sopra un albero di fronte a lei.
-Ti piacciono i posti alti? Cosa stai
facendo la sopra?- chiese la ragazza provocandolo.
-Ma sei sempre tu? Non dirmi che anche
questa volta ti trovavi a passare di qua…- rispose Hao ricordandogli la
conversazione che avevano avuto il giorno prima.
-Queste sono le coincidenze della vita
mio caro- mentì Momoko- A proposito, visto che hai messo in ballo il nostro
incontro precedente ti dico che ho scoperto tutto!- continuò a dire poi.
-Scoperto tutto? E cosa avresti dovuto
scoprire?- chiese scocciato Hao.
-Non fare il finto tonto! Le parole che
mi avevi detto ieri sera prima di andartene erano un indizio vero?-
-Non so di cosa stai parlando… ti
immagini le cose e poi interpreti le parole altrui. A proposito e cosa avresti
scoperto?- disse Hao.
-Se se, va bene…comunque ho saputo
della luna rossa, solo questo. E non darmi della pazza ancora!- rispose Momoko
-La luna rossa? E cosa sarebbe?-
-Non fare il ragazzo che non sa niente!
Non ti si addice… sai benissimo a cosa mi sto riferendo come sai perfettamente
che la luna rossa fa perdere i poteri agli sciamani- inveì la ragazza.
-Potrebbe essere…ma a te cosa importa?
Oppure c’è qualcos’altro, qualcosa che vuoi sapere- disse Hao.
Si c’era proprio qualcos’altro che
voleva chiedergli e adesso che era giunto il momento giusto non si sarebbe
tirata indietro.
Il vento leggero soffiò un po’ più
forte e un brivido salì lungo la
schiena di Momoko.
-Si c’è qualcos’altro che voglio
sapere…- cominciò.
Hao la guardò facendogli un cenno con
la stessa che stava a significare “vai avanti”.
-Vorrei sapere…insomma…-
-Problemi di dialettica?- la prese in
giro Hao.
-Senti vuoi stare zitto? Volevo sapere
perché odi gli umani!- esclamò la brunetta un po’ arrabbiata.
-Tse!-
-Come sarebbe a dire tse! Sarei io ad
avere “problemi di dialettica” ora? Ti ho fatto una domanda e gradirei una risposta
se non ti dispiace!- ops, forse aveva esagerato.
Con un po’ di timore aspettò la
reazione del ragazzo che non tardò ad arrivare, infatti Hao scese subito
dall’albero con un salto e le si avvicinò sempre si più fino a ritrovarselo di
fronte.
-Vuoi sapere il perché odio gli umani?-
le inveì contro Hao con un tono rabbioso.
-La risposta è semplice mia cara,
perché li odio!- esclamo il morendo assottigliando gli occhi a fessure e
calcando la parola ODIO.
Rancore, dolore, tristezza ma soprattutto
odio…erano queste tutti i sentimenti che Momoko stava leggendo in quegli occhi
neri come la pece.
-Perché li odi? Ci sarà pur un motivo…-
constatò la brunetta per continuare quel discorso.
-Perché sono esseri impuri, inutili e
che distruggono la natura e…-
-Smettila con queste scuse Hao! Dimmi
il vero motivo perché odi tanto gli umani- lo interruppe Momoko.
Quei motivi che le stava elencando
erano solo apparenza ne era certa, c’era qualcos’altro sotto, qualcosa di più
profondo tanto da trasformare un ragazzo qualunque in un crudele assassino.
Era con le spalle al muro, quella
ragazza poteva leggergli negli occhi come lui poteva leggere il pensiero.
Ma cosa credeva quella mocciosa che
adesso si sarebbe messo a raccontarle tutta la sua vita per filo e per segno?
Nemmeno fosse sua madre cavolo! Ma cosa…
-Allora ti sei incantato?- chiese
Momoko.
-Shhh…sta zitta c’è qualcuno- rispose
Hao.
-Eh? Ma dov…-
-Ho detto di stare zitta! Ti conviene
nasconderti se non vuoi farti male…- le sussurrò interrompendola e poi con voce
un po’ più alta e strafottente prese a dire- Fatti vedere avanti!-
-Non ti sfugge niente eh?- rispose un
uomo uscendo da dietro alcuni alberi. Era abbastanza alto con capelli biondi e
portava un paio di occhiali e teneva una pistola nella mano destra.
-Sei solo soletto? Che fine hanno fatto
i tuoi amichetti?- Domandò con finta allegria Hao.
-Stanno venendo non preoccuparti e
quando arriveranno diventerai solo un ricordo. Ma fino ad allora ti terrò
impegnato contento?- rispose l’uomo puntando addosso ad Hao la sua arma.
-Marco, Marco me l’ho dovevo aspettare
da voi codardi X-laws! Attaccarmi tutti insieme quando non ho poteri…non
pensavo foste così meschini… Ti conviene abbassare quella cosa se non vuoi ritrovarti
morto manca ancora un po’ al grande “evento”- disse Hao.
Anche se Momoko non conosceva quel
tizio ne tanto meno gli X-laws qualcosa aveva capito, quel Marco doveva
trattenere Hao finché non sarebbe apparsa la luna rossa, dopodiché sarebbero
arrivati i rinforzi e…
-Oh, a quanto vedo hai fatto amicizia!
Chi è la ragazza?- chiese Marco con tono ironico.
-Nessuno di importante… se ne stava
giusto andando- rispose Hao.
Ma Momoko non era intenzionata a
muoversi di li per ben due motivi, il primo era che non avrebbe mai lasciato
Hao da solo nelle mani di quel tizio (benché sapesse quanto fosse forte), il
secondo invece era che voleva scoprire il vero motivo del perché odiasse gli umani.
-Non mi sembra che la tua amichetta sia
del tuo stesso parere- constatò il biondo – Oh guarda lassù credo sia giunta la
tua ora- continuò poi indicando con il dito il cielo blu.
Momoko e Haosi girarono a vedere cosa
stesse indicando Marco. La ragazza rimase a bocca aperta, non aveva mai visto
niente di così bello e nello stesso tempo così inquietante: la luna piena si
stava colorando di rosso porpora.
Il suo sguardo andò poi a posarsi sul
ragazzo vicino a lei, ancora intento a fissare la luna, e sentì una sensazione
stranissima invadergli il corpo fino a giungere al cuore con una fitta.
Hao si rigirò verso Marco –Guarda che
siamo sulla stessa barca. Nemmeno hai i tuoi poteri e quindi non potrai usare
quel veicolo per formare l’oversoul- disse poi indicando l’arma di Marco.
-Credo proprio che ti stia sbagliando
mio caro! Questa posso usarla anche come una semplice pistola vuoi vedere?-
propose il biondo puntandola su Momoko.
-Codardo fino a questo punto Marco?
Prenderla con una femmina umana, avanti non mi sembra il caso.- disse Hao
facendo qualche passo avanti.
-Chiunque abbia a che fare con te deve
morire… ma se insisti tanto sarai tu il primo- e così dicendo Marco cambiò
bersaglio puntando la sua arma al moretto.
Ma in che situazione si era cacciata
adesso? Ma tutte a lei dovevano accadere? Quello psicopatico faceva sul serio e
Hao non sembrava nemmeno preoccupato.
-Ciao, ciao…- disse infine il biondo
premendo il grilletto.
-NO!- urlò Momoko afferrando con forza
il braccio di Hao e nello stesso istante che lo fece nella sua mente si fece
strada una specie di filastrocca. Ma dove l’aveva già letta? Si certo in quel
bar sul computer dell’amico di Yoh.
La luna rossa aiuterà
Chiunque vorrà
Finché l’effetto svanirà
Era proprio aiuto quello che le serviva
adesso,lei non voleva che Hao morisse, non lo voleva disperatamente,ma non fece
nemmeno in tempo a pensare altro che qualcosa di straordinario accadde.
I due giovani, infatti, sparirono sotto
gli occhi increduli di Marco il cui colpo era andato miseramente a vuoto.