Sono pessima lo so. Ho messo quello stupido avviso, e vi ho fatto aspettare tantissimo.
Mi scuso davvero, davvero tanto. Ma purtroppo il capitolo non volevo uscire, e non è che io di questo capitolo sia molto entusiasta.
Ma spero che a voi piaccia.. almeno un minimo. Non mi sorprenderei se trovassi 0 recensioni.. o che mi diceste che il capitolo fa schifo.
Ma un piccola me, spera che voi siate lì pronte a darmi il vostro modesto e sublime parere. Mi scuso di nuovo per il ritardo stratosferico.. e vi ringrazio per aver capito.
Vi aspetto sotto.. per alcune informazioni importanti.
Capitolo
Betata by: IvanaEfp, grazie tesoro!
#4
Ero
appena entrato nel grande salone di casa Cullen e, una donna dai
capelli color caramello e gli occhi color nocciola,corse verso di noi
sorridendo.
“ Edward questa è mia moglie Esme” con
voce
orgogliosa Carlisle mi presentò sua moglie.
Gli porsi la mano e
lei la strinse.
“ Molto piacere Signora Cullen”
“ Il
piacere è tutto il mio Dr. Masen”
“ Oh no la prego! Mi chiami
solo Edward.”
Lei annuì e sorrise piano.
Aveva un sorriso
bellissimo e,vagamente,mi ricordava quello di Isabella che,alle mie
spalle,mi fissava insistente e maliziosa.
Me la sentivo addosso e
mi girai quel poco che bastava per fulminarla con lo sguardo.
Se
proprio doveva analizzarmi e cercare di scoprire cosa nascondessi
nelle mutande poteva almeno evitare di farlo davanti ai suoi.
Cazzo
penso? Neanche in privato deve pensarci,è una bambina.
Me lo
ripetevo da ore; una bambina,Edward,è solo una bambina.
La fissai
un attimo.
Si,però una bambina cresciuta.
Una bambina con due
tette che –ahimè- mi sarebbe piaciuto stringere
mentre sarei
affondata in lei.
Una bambina dai fianchi morbidi a cui
appigliarmi quando l’orgasmo mi avrebbe travolto; una bambina
dalle
cosce lunghe,dalle natiche sode che,ad ogni passo,dondolano
delicatamente e una bambina,sempre una bambina,che sentivo il bisogno
di prendere e sbattere per ore.
Scossi la testa per scacciare via
questi pensieri e,nello stesso attimo,vidi due figure maschili
avvicinarsi.
“ Edward questi sono Ben e Jake.” Annuii e
strinsi le mani ad ognuno di loro.
Erano due ragazzi molto simili
eppure,a guardarli bene …
Ben aveva capelli biondi e occhi
azzurri ed era,indiscutibilmente,un esatta copia di Carlisle. Invece
Jake aveva capelli color caramello e occhi nocciola, l'esatta copia
di Esme. Erano molto molto muscolosi.
“ Vieni sediamoci nel
divano” Carlisle mi invitò a sedermi nel divano
che capeggiava
vicino al camino.
Lui andò verso il divano difronte al mio e si
spostò dietro dove vidi un tavolino con delle bottiglie.
“
Wisky Edward?”
“ Si grazie”
Guardavo con la coda
dell'occhio Bella che, seduta vicino ai suoi fratelli, faceva uno
strano giochino con le mani. Mossa sbagliata.
La vidi che si
toccava le gambe facendo su e giù che erano lasciate
scoperte fino a
metà coscia dal vestitino blu, che esaltava le sue forme, e
che
donava alla sua pelle qualcosa di mistico.
Faceva sali e scendi,
con lo sguardo perso nel vuoto. Ogni volta che scendeva arrivava alle
caviglie per poi salire, ma ad ogni salita arrivava sempre
più su.
Era così maledettamente sexy, così
così …
Cazzo Edward ti
stai eccitando!
“ Allora.. Edward sposato o fidanzato forse?”
La voce di Esme che mi guardava curiosa mi risvegliò dallo
stato di
trans.
“ Divorziato” Carlisle si sedette vicino alla
moglie
difronte a me e mi porse il bicchiere contenente quel liquido
ambrato.
“ Oh.. mi dispiace” il tono della voce era
mortificato. Scossi la testa.
“ Non si preoccupi, ormai è acqua
passata.” e sorrisi rassicurante. Vidi Bella sorridere
compiaciuta.
La guardai di nuovo, e notai che aveva accavallato le
gambe e messo le mani in mezzo. Guardandola attentamente, vidi il
pizzo del reggicalze. Deglutì a vuoto.
Io messo alle strette da
una ragazzina,bah!
Continuammo a parlare del più del meno e
scoprì che Isabella voleva fare l'architetto, Ben il medico
e Jake
l'avvocato. Scoprì anche che Ben e Jake avevano
rispettivamente 22 e
21 anni.
Dopo poco vidi una signora, credo la cameriera, che si
avvicinò ad Esme scusandosi dell'intrusione e annunciando
che la
cena era pronta.
Ci alzammo tutti e chiesi dov'era il bagno.
“
Ti accompagno io” mi disse la sua voce. No no e ancora
No!
Purtroppo non potei fare altro che seguirla. Salimmo le scale
e il mio sguardo si posò sul suo fantastico fondoschiena. Mi
colpì
il viso con una mano.
Stupido Edward, smettila di fare il
depravato.
Si fermò di botto e per poco non gli arrivai
addosso.
“ Che ti prende ora?” mi chiese curiosa.
Sicuramente
si è accorta del mio gesto. Scossi la testa, non gli avrei
detto
nulla. Anzi una cosa si...
“ Il bagno?” gli chiesi
indifferente. Bravo Edward, così si fa.
Lei alzò un sopracciglio
e continuò a camminare portandomi in un corridoio.
“ è quella
porta” mi indicò l'ultima porta difronte a noi.
Stavo per
percorrere il lungo corridoio quando la sua mano mi blocco per una
manica.
Mi girai di scatto e mi ritrovai le sue labbra addossate
alle mie.
Rimasi fermo a sentire la labbra muoversi e
,spiazzato,lasciai che la sua lingua scivolasse nella mia.
Come
baciava bene,però.
“ No, no” sussurrai in un soffio quando
lei si dedico al mio collo, baciandolo e mordendo.
Cercai di
allontanarla, senza successo.
Le sue mani si aggrapparono ai miei
capelli, accarezzandoli. Una sua mano scese sul mio petto in una
lunga carezza e, baciò e mordicchiò il mio pomo
d'Adamo.
Con un
gemito strozzato, ricambiai il bacio.
Era sbagliato, dannatamente
sbagliato ma in quel momento mi sembrava la cosa più giusta
da fare.
Mi sentivo bene, stranamente bene e in quel momento non mi sfiorava
il fatto che lei fosse una ragazzina, che io fossi un uomo, che fosse
la figlia del mio capo. Non m'importava.
L'unica cosa che in quel
momento m'importava erano le sue labbra, soffici e gustose, il suo
corpo esile e formoso premuto sul mio, le sue mani che vagano su di
me, le mie mani su di lei. Era il paradiso,il paradiso in infermo;
incredibile.
Poi, un rumore.
Mi staccai da lei definitivamente,
e la guardai. Aveva le gote arrossate, il respiro corto e gli occhi
lucidi.
Coglione,coglione,coglione.
“ Mi dispiace”
sussurrai per poi chiudermi in bagno.
Mi guardai allo specchio e ,
quello che vidi mi spiazzò non poco. Avevo gli occhi che
bruciavano
di fuoco ardente e vivo, la bocca arrossata, le guance accaldate.
Aprì il rubinetto dell'acqua fredda e mi sciacquai il viso.
Ma
cosa cazzo mi è saltato in mente? L'hai baciata,porca
puttana!
Ma
era così perfetta …
Le sue labbra si modellavano perfettamente
alle mie, il suo corpo sembrava essere perfetto per incastrarsi tra
il mio.
Sembrava che fossimo due pezzi d' assemblaggio.
Qualcosa
nei miei bassi fondi si fece risentire, molto dolorosamente anche.
Dio che situazione assurda.
Ok Edward calmati respira ed
espira..
Feci dei bei respiri profondi per cercare di calmarmi
e,dopo qualche respiro, la situazione si calmò. Meno male,eh!
Mi
risciacquai il viso ed uscì dal bagno. Mi guardai intorno e
fortunatamente non c'era nessuno, per cui scesi le scale ed arrivai
di nuovo nel grande salone, dove c'era la stessa signora che era
venuta prima ad informarci che la cena era pronta.
“ Venga
signor Masen, l'accompagno in sala da pranzo.” mi disse
cortese.
“
La ringrazio” la segui in silenzio.
Attraversammo un corridoio
fatto per lo più da vetrate che mettevano in bella mostra
una
piscina enorme, un gazebo altrettanto grande, e un soppalco sopra la
piscina dove c'erano delle sdraio.
Non si facevano mancare
nulla,constatai.
Arrivammo d'avanti a una porta enorme.
La
signora mise le mani sui pomelli e le spinse. D'avanti a me si
parò
un tavolo enorme in vetro che capeggiava al centro della stanza
bandito in modo impeccabile.
“ Prego.” si fece da parte per
farmi passare ed io,cortese,la ringraziai.
“
Edward
pensavo che ti fossi perso per strada” mi disse sorridente
Ben.
“
Ci mancava davvero poco.” gli dissi.
“ La prossima volta ti
daremo un mappa” mi disse lei,divertita.“
così non rischi di
perderti”
Io risi così come gli altri.
“ Ti ringrazio
allora” risposi senza guardarla.
“ Vieni siedi” Mi disse,
Carlisle che era seduto a capo tavola, alla sua sinistra c'era la
figlia e alla sua destra la moglie, alla destra della moglie invece
c'era Jake e all'altro capo della tavola c'era Ben e l'unico posto
libero era quello a sinistra vicino alla mia follia. La raggiunsi
seppur con riluttanza.
“ Bene Anita possiamo iniziare a cenare”
la voce di Esme richiamò la signora in modo molto dolce.
“
Subito” disse per poi sparire dietro una porta, che non avevo
visto. La sala da pranzo era enorme.
“ Allora Edward che
specializzazione hai?” mi chiese Ben.
“ Pediatria, mi
piacciono i bambini” gli dissi sorridendo. Era vero, io amo i
bambini sono la cosa più bella che posso capitare. Sono un
dono di
Dio, che va sempre rispettato ed amato incondizionatamente.
“ Tu
che specializzazione prenderai?” chiesi curioso, visto che di
lì a
poco si sarebbe l'aureato.
“ Cardiochirurgo” Come Calisle. Io
annui.
Dopo poco, Anita portò l'antipasto seguiti, dal primo. Era
tutto squisito.
“ Vuoi dell'acqua Edward?” mi chiese gentile
Esme. Io annui e porsi la mano per avere la bottiglia che stava
vicino alle candele.
Ma una mano si sovrappose alla mia. Riconobbi
subito di chi fosse. Isabella.
“ Scusami” sussurrò. Era
imbarazzata si vedeva, sicuramente ripensando a quello che è
successo sopra. Scrollai le spalle, e presi la bottiglia.
Individuai
il suo bicchiere, e gli versai l'acqua, e lo stesso feci con quello
mio.
“ Grazie” imbarazzata.
“ Prego” indifferente.
Dovevo farlo, dovevo fargli capre che non poteva esserci nulla,
nulla.
Portai il bicchiere alle labbra, sorseggia l'acqua ma ad un
certo punto senti una mano, piccola che si faceva strada sulla mia
coscia, per poi arrivare all'interno coscia. Lì per poco non
mi
affogai.
Tossì ripetutamente, cercando anche di levare quella
mano.
“ Edward stai bene?” mi chiese Esme preoccupata.
Annuì,
con poca convinzione. Non potevo certo dirgli che sua figlia, mi
stava facendo impazzire.
“ Si mi è andata l'acqua di traverso
scusatemi” dissi asciugandomi la bocca.
“ Tranquillo caro..
nessun problema può capitare” Dicendo questo
guardò la figlia che
aveva un espressione innocente in volto. Io non capisco come fa, un
secondo prima è imbarazzata, e un secondo dopo è
così
spigliata.
La sua manina, salì ancora più su fino a quando
non
arrivò al cavallo dei miei pantaloni. Percorreva il mio
membro per
tutta la lunghezza, accarezzandolo. Deglutì varie volta a
fatica.
Mi
girai verso di lei, in un momento dove il resto della famiglia stava
parlando allegramente.
“ Ti prego basta” gli dissi in un
soffio. Lei sorrise compiaciuta, e io la trucidai con lo sguardo. Ma
non de morse anzi aumento l'andamento. Stavo impazzendo e arrivando
al punto di non ritorno, ma poi si bloccò improvvisamente
salvandomi
da una figuraccia. La sua mano si bloccò e non si mosse
più
restando sempre lì alcune volta a stringere. Non potevo fare
niente,
tutti guardavano me e io non potevo mettere la mano sotto il tavolo e
allontanarla anche perché avrei dovuto lottare per levarla
da lì.
“
Isabella” Ben richiamò sua sorella in modo severo.
Non capì il
motivo fino a quando lei non abbassò gli occhi e
levò la mano. Che
sia fatto santo Ben...
Porca puttana!
Ha visto qualcosa? mi
ucciderà? Dirà qualcosa a suo padre? Cazzo,
cazzo, cazzo,
cazzo!
Vidi anche la madre guardare me, Bella e Ben. In modo
abbastanza, significativo. Cazzo se n'erano accorti. Ok calma, non
è
detto che ti uccidano, non è detto che glielo dicano.
Ma è detto
che ti castrino a vita, e che ti sbattono fuori di caso in un
secondo, Edward.
Cercai di ricompormi e di ascoltare il discorso
di Jake e il padre. E ci riuscì seppur in modo svogliato. I
miei
bollenti spiriti si calmarono e la serata continuò,
tranquilla.
Sguardi a parte, ovviamente. La cosa positiva e che Carlisle non si
accorse di nulla, o almeno è quello che faceva vedere. E
pregai
tutti santi che non si fosse accorto di nulla davvero. Altrimenti ero
un uomo fottutamente fottuto.
La serata passò tranquilla, ed
arrivammo subito al dolce. Non vedevo l'ora che finisse, tutto.
Il
dolce era una mega torta al cioccolato, che divorammo tutti.
Isabella
fece anche il bis, a lei mi unì anche io. Per prendere il
piattino
si sporse verso di superandomi e portando il busto a toccare il mio
braccio, mi girai ma feci una mossa sbagliata visto che si
intravedeva il suo favoloso seno. Mi girai immediatamente prima che
le cose degenerassero, e la prendessi lì d'avanti alla sua
famiglia
facendola mia.
Oddio.. sto diventando un depravato, mi sento tanto
un maniaco schifoso. Scossi la testa scacciando via questi pensieri
assurdi, che mi affollavano la mente.
Dopo tutto questo,
fortunatamente non successe più nulla d'imbarazzante e la
serata
continuò in modo molto tranquillo.
Finalmente arrivò il momento
di tornare a casa, e mai come in quel momento fui felice di tornare a
casa mia.
Ma purtroppo le cose,si sa,non vanno mai come spero.
Ecco .. so che è una vera schifezza!! ç_ç
Comunque ora passiamo all'informazione importante che vi devo dare.
Le storie saranno aggiornate, in giorni alterni e prestabiliti.
Ogni Lunedì ci sarà “ Noi Due”
Ogni Giovedì “ La figlia del Capo”
Ogni Sabato “ Angels Cry”
e per quanto riguarda “One in a Million” Mancano ancora 2 capitoli, che verranno postati entro questa settimana. Spero che non dispiaccia a nessuno, ma davvero così sarà più semplice. Avere un aggiornamento sicuro.
Ora vi lascio che vi ho rubato sin troppo tempo.
Baci a presto.
B r i c i ù