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Autore: Eireen    28/03/2011    1 recensioni
Dopo la lunga e dolorosa separazione dei genitori e la fine della storia che durava ormai da due anni col suo ragazzo Jerome, Roxane giovane ventenne si ritrova sconvolta. Viene lentamente risucchiata in un vortice di alcol, droga e sesso e suo padre sentendo di non poter più contenere la situazione decide di spedire la figlia in Irlanda a vivere con la nonna prima che sia troppo tardi.
Ed è proprio in Irlanda che Roxane scopre di non essere una ragazza come le altre, qualcosa nel suo sangue e nel suo lignaggio la rende una giovane donna a dir poco fuori dal comune.
(Vorrei precisare che questa storia è di genere Urban Fantasy ma dato che non c'era quella sezione ho trovato più adatto meterla in quella Fantasy. Inoltre ho deciso che publicherò i capitoli dividendoli in vari pezzi perchè altrimenti sarebbero troppo lunghi, inoltre avrete notato che ho aggiunto al titolo la dicitura prima versione. Questo perchè sto scrivendo una seconda versione di questa storia che publicherò a breve. Buona lettura a tutti!)
Genere: Avventura, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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enchanted capit 1 part 2

Guardando la sua immagine allo specchio non potè fare a meno di storcere la bocca in un espressione disgustata.
Il trucco della sera prima, che non aveva tolto prima di andare a dormire, era completamente sbavato il mascara e l'eye liner si erano sciolti intorno agli occhi e inoltre aveva due profonde occhiaie talmente scure che sembrava che le avessero tirato due cazzotti. I capelli erano in uno stato completamente pietoso. Neri come l'onice e lunghi fino al sedere erano completamente arruffati la frangia se ne stava dritta come se ci avesse messo del gel, anzi come se avesse infilato due dita nella presa elettrica. Accese la piastra e intanto che aspettava che si scaldasse si spazzolò i capelli per togliere i nodi e si lavò i denti. Con una salvietta struccante si pulì il viso dal trucco. Per andare a lavorare decise che un po' di matita sarebbe bastata. Meno di dieci minuti dopo era già fuori dal bagno. Scese in cucina per concedersi una tazza di caffè prima di uscire di casa ma come vide suo padre seduto a leggere il giornale fece dietrofront e andò in sala per afferare la borsa e uscire.
-Roxane!-
Troppo tardi, il maresciallo l'aveva vista. Lasciò cadere la borsa e tornò in cucina.
Si portò la mano alla fronte ad imitare il tipico saluto da militare.
- Signorsì signore! Soldato Roxy a rapporto!.-
Il padre alzò gli occhi al cielo esasperato. - Quando la smetterai di fare la sciocca?-
Nel frattempo la ragazza si versò una tazza di buon caffè americano.- Quando tu la smetterai di comportati come se fossimo nell'esercito.-
si prese una sedia la scostò e si sedette incrociando le gambe sotto al tavolo.
L'uomo veramente spazientito chiuse il giornale di scatto.- Non dire cavolate! Vorrei solo che mia figlia si comportasse in modo più ragionevole! Da quando tua madre e tuo fratello si sono trasferiti ti comporti in modo assurdo e sei peggiorata ancora quando ti sei lasciata con Jerome!-
La ragazza alzò un sopracciglio e fissò suo padre con aria di sfida, cercava sempre di comportarsi in modo spavaldo come se non le importasse niente di tutto questo, ma in realtà le faceva molto male. - Sai com'è babbo quando ti scopi qualcuno che non è il tuo ragazzo e il suddetto ragazzo lo viene a spere tende ad incazzarsi parecchio. Comunque non faceva per me troppi vincoli mi piace essere libera divertirmi ubriacarmi fumare canne e scopare con chi cazzo mi pare!-
Suo padre era rimasto a bocca aperta, non gli aveva mai svelato i dettagli “macabri” delle circostanze in cui lei e Jerome si erano lasciati. Ne tanto meno gli aveva mai detto di preciso cosa combinava quando usciva coi suoi amici.
Aproffittò del momento di incapacità di reagire di suo padre per finire il caffè e filarsela.
Erano solo le otto e quaranta quindi voleva dire che aveva venti minuti di bonus prima di attaccare il turno.
Tirò fuorì il cellulare e controllò i messaggi e le chiamate.
C'erano due messaggi di Josephine chissà cosa avrà mai avuto da dirle si erano viste fino a qualche ora prima. Li cancellò senza neanche leggerli non era in vena di preoccuparsi degli affari degli altri. In oltre c'erano tre chiamate senza risposta una di Gerard, una di Jean e una di Jerome.
Quando vide il nome del suo ex ragazzo il suo cuore perse un battito. Non si sentivano da otto mesi da quando lei l'aveva lasciato.
La chiamata risaliva alle undici e mezza della sera prima, lei a quell'ora era in un pub già parecchio alticcia.
Rimise il cellulare nella borsa rimandando a quel pomeriggio la decisione se richiamarlo o no.
Guardò l'orologio, otto e quarantacinque.
Decise di fermarsi a fumare una sigaretta poi sarebba andata a lavoro. Si apoggiò al muro e tirò fuori le sue adorate Winston Blue.
Nonostante fosse mattina presto faceva già molto caldo, e Roxane si penti di essersi messa i pantloni lunghi.

   
 
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