Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Angel_Kiss    25/01/2006    3 recensioni
[Capitoli modificati..credo senza errori^^''] E' una storia nata per essere romantica finita in tragedia...sono solo 2 ragazzi, Roberto e Andy, si sono conosciuti molti anni fa, e ora si voglio molto bene,anzi si amano, ma non lo ammetto e questo gli costerà cara...poi un'incidente rompe la magia che li accompagna...e poi la tragedia, una morte inaspettata di...oh, beh leggete! [leggete, leggete e RECENSITE] ^-^''
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ogni notte rivivevo quel giorno come se lo stessi vivendo adesso, non so come possa essere possibile, ma vivo in quel giorno. Sempre e solo in quel maledetto giorno.
Lei se ne era andata, e non sarebbe tornata mai più indietro. Mai più!
Perché?
Cerco di addormentarmi pensando ad altro.

Ero con Fabri, la mia ex-fidanzata, ci lasciammo dopo un po’.
Stavamo camminando per il vialetto che portava a casa Roschet, lei si era intestardita sul voler portare a fare una passeggiata Andy anche se non voleva, lo sapevo.
La neve di gennaio era ancora ammassata sulla strada e permetteva a noi di lasciare le impronte.
Le staccionate bianche si confondevano nell’infinito bianco. I sempreverdi erano ancora lì, al loro posto, anche loro imbiancati.
Arrivammo di fronte alla porta Roschet e bussammo. Ci aprì Iris con un sorriso smagliante, successivamente anche Alex ci invitò ad entrare. Ci accomodammo nel salotto accanto al camino acceso e un odore di frittelle ci deliziava.
“Volete qualche frittella?”-ci chiese Alex.
“Sarebbe grandioso!”-risposi smagliante.
“Ma Andy è ancora a letto?”-chiese Fabri.
“Temo di doverla svegliare.”-Arthur aveva appena fatto il suo ingresso nella stanza con in mano un vassoio di frittelle.
“Mamma, papà Andy non risponde!!!”-Iris era entrata nella stanza con il fiatone e sembrava spaventa.
“Dai, Iris starà solo dormendo, o avrà il suo solito Mp e qualche cosa nelle orecchie!”
“Mamma, l’Mp3 ce l’ho io!”
Tutti corremmo alla stanza di Andy che si era trasferita al piano terra in fondo al corridoio di fronte alla seconda entrata della cucina. Sulla porta color noce c’era una targhetta con inciso il suo nome.
Bussò più volte ma non rispose. Fu allora che Alex corse in camera sua e tornò con delle chiavi. Aprì la porta e la scena che ci si presentò davanti fu orribile…

C’era rosso ovunque e un odore acre regnava nella stanza…odore di morte… Sul letto alcune gocce di sangue erano ormai secche, sul pavimento c’era una pozza scarlatta. Sulla scrivania di legno mogano c’erano una penna tinta di rosso e un foglietto sporco di una sostanza scarlatta…sangue ovunque.
“A-Andy?”-Alex si stava avvicinando alla figlia cautamente.
Voltò la sedia verso di noi gli occhi ormai privi di luce ci guardavano tranquilli e sulle labbra un sorriso tranquillo, era felice per la fine che aveva fatto.
“È..è m-morta?”-la voce tremante di Fabri risuonò nella stanza come echi lontani.
Delle grida di dolore iniziarono a squarciare il silenzio di quella stanza in cui si era consumato un suicidio…sulle gambe di Andy erano posate delle forbici sporche di sangue: sicuramente s’era trafitta i polsi con esse. Tutti piangevamo. Chi urlava, chi gemeva in silenzio, chi cercava di non guardare il corpo inerme…e chi leggeva una lettera di addio.
“Questa lettera la rivolgo a voi che scoprirete il mio corpo, spero già senza vita. Vi chiedo scusa, ma non ho potuto fare altro. La vita è stata dura con me e forse ci sarà chi dirà che avrei dovuto superare tutto questo, ma non ce la faccio più a vedere persone felici infischiarsene dei miei sentimenti. E dato che mi trovo a scrivere qui volevo svelare quello che davvero provo per Roberto: io lo amo, ma lui no . Ha scelto Fabri ma non lo biasimo, lei è più bella di me e, soprattutto sa camminare! Ora devo andare, voglio morire accanto alla finestra guardando i fiocchi cadere…addio Andy…”-la voce di Jack tremava mentre leggeva quella lettera. Mi guardò per poi posare la sua attenzione sulla moglie che gemeva abbracciata al corpo inerme di Andy.

Da quel giorno nessuno di noi fu più lo stesso. Pochi giorno dopo ci fu il funerale, dove dovetti dare il mio ultimo saluto a quella splendida ragazza che se n’era andata portandosi via una parte di me.

Io non fui più lo stesso da quel giorno. Il mio stato d’animo era indescrivibile. I miei occhi erano sempre fissi nel vuoto a rivivere tutti i bei momenti trascorsi con lei. Non mangiavo più e se volevo dormire il ricordo di quel giorno mi assaliva.

Era a quel punto che mi svegliavo affannato e sudato. Spaventato da quel ricordo. Lei era lì e sorrideva alla morte…sorrideva prendendosi gioco di chi sarebbe rimasto qui a piangere la sua morte. La disprezzai per quello e disprezzai me stesso per averglielo permesso!

Ogni domenica puntualmente i miei mi costringevano ad andare a ‘trovarla ’ al cimitero, quel luogo opprimente che odiavo più di ogni altra cosa al mondo. Tornando a casa ascoltavo il mio mp3, come amava fare anche lei e l’unica canzone che riusciva benissimo ad adattarsi al mio stato d’animo era “Goodbye My Lover”

Goodbye my lover. Goodbye my friend.
[Addio amore mio, addio amica mia]
You have been the one. You have been the one for me.
[sei stata l'unica, l'unica per me]

E’ vero! Sei stata l’unica capace di aprire il mio cuore quando c’eri riuscita hai deciso di andare via…come posso perdonarti per quello che mi stai facendo?
Come puoi chiedermi perdono per il dolore che mi stai facendo provare?
Ero a casa, nella mia camera a fissare il soffitto bianco pallido, quel bianco che sapevo tu detestassi…io avrei potuto aiutarti? E una semplice domanda che ti pongo, avrei potuto impedirlo?
Forse… no… sì...rispondimi! Non stare immobile nei miei ricordo senza spiegarmi nulla…credi che da quella lettera io abbia capito qualcosa?
No, Andy, non ho capito nulla!
Da quel giorno ti disprezzai, ti disprezzo. Sto soffrendo per te...sei felice?
Immagino che da lassù ti stia divertendo a vedermi patire.
I am a dreamer but when I wake,
[sono un sognatore ma quando mi sveglio,]
You can't break my spirit - it's my dreams you take.
[non puoi spezzare il mio spirito- sono i miei sogni che prendi con te]
And as you move on, remember me,
[e visto che stai andando via, ricordati di me]
Remember us and all we used to be
[ricordati di noi e di quello che eravamo]
Ricorda cosa eravamo, cosa hai distrutto…ricorda e soffri con me…soffri per quello che non potrà più essere…cosa dici?
Non si può soffrire in paradiso? Oh, certo che si può soffrire…soprattutto in Paradiso perché tu non meritavi il paradiso né l’inferno…non meritavi la morte!
Ma l’hai voluta…l’hai desiderata e te la sei presa, senza dire nulla, senza spiegare davvero perché…hai chiesto scusa hai detto che non ce la facevi, ma non hai detto che avresti voluto vivere se qualcuno ti avesse aiutato…non so se amarti o odiarti…so che sto soffrendo troppo.
I've seen you cry, I've seen you smile.
[ti ho vista piangere, ti ho visto sorridere]
I've watched you sleeping for a while.
[ti ho guardata per un po’ mentre dormivi ]
I'd be the father of your child.
[sarei stato il padre dei tuoi figli ]
I'd spend a lifetime with you.
[avrei passato il resto della vita con te]
I know your fears and you know mine.
[conosco le tue paure e tu conosci le mie]
Conoscevo te, o forse no...ti conoscevo davvero? Eri tu quella ragazza con la quale mi sono sfogato?
Con la quale ho trascorso momenti indimenticabili?
No, non sei tu!!! Ti ho amata, ti ho disprezzata, ma ora non so come definire quello che provo. Sono addolorato… sto male… ma tu lassù stai bene, vero?
Lontana dal mondo, lontana da tutti, lontana da me!
Goodbye my lover. Goodbye my friend.
[Addio amore mio, addio amica mia]
You have been the one.
[Sei stata l’unica.]
You have been the one for me.
[Sei stata l’unica per me.]
L’unica ad uccidermi dentro… uccidere la mia anima, ora lei è lassù con te…ti prego torturala, calpestala, distruggila farne quello che vuoi, basta che non torni più da me, basta che il tuo ricordo non mi tormenti più…basta….
Goodbye my lover. Goodbye my friend.
[Addio amore mio, addio amica mia]
You have been the one. You have been the one for me.
[sei stata l'unica, l'unica per me]
I'm so hollow, baby, I'm so hollow.
[sono così vuoto, tesoro, così vuoto]
I'm so, I'm so, I'm so hollow.
[sono così, così, così vuoto]
Mi hai tolto tutto. Lo hai portato lì con te, fuori dal mio corpo, non sono più un uomo. Sono un essere senza anima, senza cuore, ma che odia e ama. Un essere che desidera finire di soffrire, ma non voglio tornare da te, no, non voglio…non potrei sopportare quel tuo visino dolce e sorridente starmi vicino a pochi centimetri e sussurrarmi:
“Ciao Mr Ice, sei venuto finalmente…!”
Non che non voglio e non ti lascerò portami con te.
“Perché non vuoi venire qui?”-un voce dolce mi arriva dal profondo del mio cuore, mi riscalda dentro e mi accende di vita.
Mi giro e ti vedo. Sei lì accanto alla finestra. Sei lì in una veste bianca il sorriso che odio e amo sulle labbra. Ti raggiungo ma tu ti allontani.
Esco dalla finestra e sei poco più in là del balcone.
“Perché non vieni con me?”
“Non te la darò mai per vinta!”-ti risposi senza un filo di convinzione. Stavo inconsciamente salendo sul balcone e ti guardavo soddisfatto. E tu mi guardavi impassibile, come se quello che stessi facendo non ti tocca per niente e questo mi dava fastidio. Dovevi capire quello che stavo facendo, dovevi spaventarti.
“Cosa vincerei?”-mi chiedesti con voce dolce e lontana.
“Verrei con te. Avresti quello che vuoi.”-ti risposi barcollando ma mantenendo l’equilibrio e guardandoti nei tuoi occhi smeraldi.
“E io vorrei te?”
“Prova a negarlo!”-ti dissi duro.
Faceva freddo fuori, era febbraio ma si sentiva il freddo di Dicembre sulla pelle.
“Non nego, è vero, ma se non vuoi è inutile, Mr Ice…”
“Io ti voglio!”
“Allora vieni con me! Vivremo felici, senza dolore, vivremo insieme, come vogliamo, solo io e te, e nessun altro…avanti vieni con me!”-mi dicesti allargando le tue braccia verso di me. Mi stavi invitando a venir a vivere con te in un mondo diverso da quello? Dovevo abbracciarti, dovevi sentire il tuo profumo ancora una volta, dovevo sentire il calore della tua pelle che riscalda la mia ormai fredda.
Mi buttai, ma non toccai mai terra. Ero tra le tue braccia ed ero contento. Ero con te e prima di morire riuscii a sussurrarti:
“Ti amo”
E poi il buio mi acceca, ma tu sei con me e non ho paura….







Bene, ke ve ne pare? E' finita!!! Passiamo ai ringraziamenti:
Black_pill: alla quale kiedo di mangiare, ma ringrazio x il sostegno morale-
mysticmoon:alla quale kiedo se sn migliorata, e kiedo scusa x gli errori, cerkerò di rimediare^-^''
dolcetrilly88: ke ringrazio davvero, e porgo il fazzoletto...=D
franca: alla quale kiedo: " xkè credi ke abbia preso alla leggere il suicidio di Andy?" ma la ringrazio cmq!^-^
I live to die: il mio amicone ke ringrazio...è stato lui ke mi ha fatto venire l'ispirazione x l'ultimo chappy, grazie tesso!
Bene ho finito, vi ringrazio e vi kiedo di leggere le mie altre ff!!! ciao e un besho a tt!!!
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Angel_Kiss