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Autore: liana    28/03/2011    2 recensioni
e se Bella in realtà non fosse una semplice vampira?!e se prima di diventarlo qualcuno chi avesse cancellato parte della sua vita?. e soprattutto chi temono i volturi?!..questa storia è ambientata all'inizio dello scontro con i Volturi ..".., quando ad un tratto la porta della stanza di spalancò, ed entrarono tre persone avvolte in lunghi mantelli bianchi, con cappucci che non davano la possibilità di scorgere i loro volti... Le tre figure camminavano tenendosi per mano, con passo gentile e aggraziato..... Appena i tre Volturi si resero conto di chi fosse entrato, sui loro volti si dipinse una varietà infinità di emozioni, ma quella che primeggiava in assoluto fu la paura..."tratto dal 1° cap.
AVVISO STORIA CANCELLATA E RIPOSTATA CORRETTA!!fatemi saperecosa ne pensate baci liana!!!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
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vorrei fare una precisazione d'ora in poi i dialoghi saranno al passaro solo il primo capitolo era al presente perchè raccontato da una bimba per quanto renesmee è intelligente e pur sempre piccola spero che vi piaccia commentate anche se noon sono positive così riesco a capire cosa vi piace e cosa no...grazie in anticipo liana



POV BELLA



Niente. Nemmeno con il suo potere Jasper riusciva a calmarmi. Per quanto mi sforzassi di cacciare i presentimenti, questi continuavano a tornare di nuovo, sempre con maggiore intensità. Mentre mia figlia giocava con Zafrina e Senna, tentai di distrarmi, con Rosalie e Alice, parlando di come potevamo sconfiggere i Volturi e della rapida crescita della piccola. Dal giardino giungevano i gridolini di Renesmee, mentre Sam e Emily uscivano dalla foresta. Emily corse senza esitazioni ad abbracciare la mia piccola, ormai da quando Jacob aveva avuto l’imprinting con mia figlia anche i lupi l’avevano accettata, addirittura la portavano a La Push, sulla spiaggia! E poi nessuno poteva resisterle.
Jacob corse subito fuori, a parlare con Sam, subito seguito da Edward, Emmett, Jasper e Carlisle.
“Allora Sam, ci sono novità?”domandò Jake.
“No, volevo io degli aggiornamenti, sai, il branco è cresciuto e volevo avvisarti che non posso lasciare nessuno alla riserva durante lo scontro”
Oh no! Altri ragazzini, altri bambini, che rischiavano di perdere la vita contro…contro quei mostri, assetati di potere!
Mi trascinai forzatamente fuori, con quelle terribili parole che mi rimbombavano nella testa, e soprattutto il tono di rammarico del capobranco.
Emily, ancora abbracciata a Nessie, mi fissava, ma nel suo sguardo c’era qualcosa, qualcosa di strano, e anche il suo profumo era insolito, sapeva di zucchero filato…vaniglia… e rosa, rosa selvatica. Era così famigliare, ricordavo lontanamente di averlo già sentito, ma non ricordavo dove.
Sam e Jacob, continuavano a parlare, ma non riuscivo a seguirli, quei profumi, quegli occhi pieni di significati nascosti, occupavano la mia mente, togliendomi concentrazione.
Non molte ore dopo Sam e Emily tornano a casa.
Mi chinai a prendere Nessie per portarla a fare la nanna.
Davanti alla porta di casa mi porse un portagioie, di velluto blu.
“Mamma, ti piace?” domandò, con uno strano sorrisino birbante.
“Sì amore, posso vederlo?”
“Certo, è tuo!”
Renesmee era troppo piccola per farmi un regalo di questo genere, e anche gli altri mi guardavano straniti.
Il silenzio era tanto teso che si poteva tagliare con un coltello. I cuori dei mutaforma e di mia figlia erano l’unico suono, mentre battevano più forte del normale.
Con un sospiro, aprì il portagioie.
C’era una catenina molto sottile, di oro bianco, molto raffinata, con un medaglione…che raffigurava tre cerchi intrecciati, che formavano un triangolo. Al tatto il medaglione non sembrava d’oro come la catenina, era più resistente…più duro perfino del diamante. Era tiepido…no, caldo…anzi, bollente!
Una luce bianca si sprigionò e mi avvolse.
Ero in una bolla.
Carlisle e Edward mi chiamavano…credo. Non li sentivo.
Era come essere in una boccia di vetro.
Davanti ai miei occhi scorrevano immagini: luoghi, voci, persone…
”NO” gridai.
La luce davanti a me di dissolse in uno schiocco, e mi ritrovai in mezzo ai famigliari, ma ora non era il momento.
Ciò che non ricordavo, ciò che non volevo ricordare, era riaffiorato come un galleggiante nelle torbide acque della mia memoria.
Non potevo credere che non avessero mantenuto il patto!
Ora potevo solo andare da loro, e sapevo anche dove cercare.
Alice ebbe una visione, ma non serviva che me la spiegasse, sapevo già cosa aveva visto: il nulla più assoluto!
“Bella”esclamò Edward, prima di bloccarmi nella sua morsa ferrea “Tu non vai da nessuna parte!”
“Stanne fuori!” sbottai, con tono duro e impassibile.
Vacillò, davanti alla mia freddezza, e allentò la presa, incredulo.
Svincolai dalle sue braccia e corsi.
Corsi più veloce e più forte di quanto sia possibile, dovevo sapere cosa stava succedendo.
I miei familiari mi correvano dietro, volevano fermarmi, sapevano che se fossi arrivata per prima si sarebbe scatenato il putiferio, ma dovevo farlo.
Si accorsero subito di me, e mi trovai accerchiata “Bella, hai rotto il patto, hai messo piede nella riserva, sai cosa succederà!” esclamò Sam, comparendo in forma umana.
Con lui c’erano altri tre lupi, ma non erano Seth o Leah, erano alcuni dei nuovi di cui parlava.
“Mutaforma, fatti da parte, ricordati che come ti ho creato, ti posso anche distruggere”ringhiai, ingoiando un fiotto di veleno.
“Ma…tu sei…”lo incenerì con lo sguardo, e capì la situazione.
“Bella, loro rimangono qui!”mi disse guardando il resto dei vampiri, mi voltai e sui loro visi c’era paura per me ma anche stupore e dubbio.
”No,loro vengono con me”
”non puoi, se tu non hai violato il patto loro si”Sam si stava davvero arrabbiando ma questo non mi intimorì affatto.
”Ho detto che vengono con me, sono stata chiara?!”ringhiai quell’ordine con tanto odio, e senza aspettare una sua risposta mi inoltrai nella riserva seguita dagli altri.
Seguendo l’odore di rosa selvatica arrivai davanti casa di Emily, la trovai ad aspettarmi fuori con le braccia al petto e con un sorriso sornione stampato sulle labbra. Mi posizionai difronte a lei e non so per quanto tempo rimanemmo in silenzio a fissarci, però decisi di rompere quel silenzio carico di elettricità.
”Allora dimmi a cosa devo la tua improvvisa visita, hai infranto la promessa”
”Calmati Isabella. Lo sapevi che prima o poi doveva essere infranta la promessa di cui parli”
”No, io non ne voglio sapere niente, non voglio sapere nemmeno che ci fai qui, anche se non sei proprio tu, comunque questo non importa. Io voglio vivere la mia vita con la mia famiglia”
“Quindi sono solo loro la tua famiglia!?”ok avevo fatto una cavolata, l’avevo offesa, ed era l’ultima cosa che volevo
”no anche voi lo siete però io non voglio sapere il motivo per cui sei qui..perché non capite che non voglio più…”e i singhiozzi iniziarono ad uscire senza il mio controllo, il ricordo era ancora troppo doloroso per parlarne. La vidi avvicinarsi e abbracciarmi e dovetti ammettere a me stessa che mi era mancata tantissimo
”Lo so. Anche voi mi siete mancate”la guardai negli occhi e mi ricordai che a lei non si può nascondere nulla di ciò che si pensa. Le sorrisi e lei fece altrettanto.
“Allora che ne dici di lasciare il corpo di Emily?”
”OK forse hai ragione visto che Emmett si sta domandando se davvero sei pazza oppure hai bevuto sangue avariato”mi voltai verso il mio fratellone e lo vidi passarsi una mano nei capelli e scrollarsi le spalle .
“Tu davvero credi che sia pazza?”gli chiesi con un tono stupito.
“Beh Bellina da come ti stai comportando direi di si”
”Emmett non parlare così di tua sorella. Sono sicura che ci sarà una spiegazione,vero cara?”mi domando titubante Esme. Solo in quel momento mi resi conto che tutti avevano un punto interrogativo stampato sulla faccia perché effettivamente non avevano la minima idea del mio bizzarro comportamento.
”Beh”risposi”certo che c’è una spiegazione logica”dicendo questo mi voltai verso Emily cercando il suo appoggio.
”D’accordo ho capito. Sam vieni a sorreggermi”lo esortò con la mano visto che non si fidava delle sue parole.
”Bella”mi chiamò Jacob”possiamo sapere cosa succede?”
“Jacob vedi Emily non è proprio Emily…come te lo spiego..beh lei ha usato il corpo di Emily per parlare con me però quando lo lascerà potrebbero venirle meno le gambe quindi se Sam la sorregge non si farà nulla”
“Sai che questa è una follia”sbottò Edward guardandomi perplessa
”Vi prego fidatevi di me. Non sono pazza”a quelle parole Sam si avvicinò alla sua compagna e la sostenne per le spalle. E finalmente la vidi,non era affatto cambiata,i capelli lunghi fino alla vita di un castano più chiaro del mio, gli occhi blu le brillavano come se al loro posto ci fossero due zaffiri, il corpo minuto e ben proporzionato. Era la più piccola di tutte e tre e sul suo viso di eterna sedicenne si apriva quel dolce sorriso che tanto adoravo. Una folata di vento portò con se un intenso profumo di mirra ed sia io che Maria ci voltammo e dagli alberi sbucò fuori lei.
”Charlotte da quanto sei li?”
”Beh sorelline da un bel po’, complimenti per il commovente incontro peccato che non c’ero”
”Charlotte”intervenne Maria ”io lo so perché non sei uscita di li prima”
”No tu non lo sai”
”Oh certo che lo so, avevi paura di una sfuriata in piena regola di Isa”
”No non è vero! Io non ho paura di lei”
”Davvero avevi paura di me?”intervenni io.
“No sorella non avevo paura di te”
”Dai ammettilo che è così” la imbeccò Maria.
“Vieni qua nanerottola che ti insegno io a tenere la boccaccia chiusa”
Charlotte iniziò a inseguire Maria per tutto il prato e io le guardavo sbalordite. Charlotte; con i suoi capelli biondi lunghi e lisci, con quel viso da ventenne e quegli occhi verde smeraldo e il corpo perfetto poco più bassa di me; non la smetteva di urlare contro nostra sorella. Decisi di intervenire per dividerle, non riuscivo ancora a crederci che dopo tutto questo tempo divise pensavano sempre a litigare
“Basta ragazze”ma loro non mi ascoltarono così come una stupida iniziai anche io a rincorrerle.
”Ehi ma la volete finire! Avete più di tre mila anni ma sembrate sempre delle bambine!”le rimproverai io.
“Senti Isa anche tu hai la mia stessa età però tu non stai facendo una bella figura visto che da come ti guardano loro sembri un aliena”Charlotte per sottolineare l’evidenza guardò alle mie spalle e seguendo il suoi occhi mi resi conto che tutti mi fissavano.
“Bella ti senti bene?”mi domandò Carlisle preoccupato.
”Sì, ma voi oltre a me non vedete nessun’altro?”domandai, anche avevo capito che la loro risposta fosse un no, infatti a confermare i miei sospetti tutto scossero la testa. Mi voltai con gli occhi aperti in due fessure e iniziai seriamente ad arrabbiarmi “Ma siete diventate matte?Perché non vi fate vedere anche da loro?”
”Beh”rispose Charlotte”volevamo farti uno scherzo sorellina”
”Uno scherzo?!”ringhiai.
“Uffa Isa sei sempre la solita guasta feste,sei peggio di Maria a volte”
”Charlotte smettila, ora basta! Bella mettiti la mantella cosi ci facciamo vedere anche da loro” dicendo ciò Maria mi porse la mia mantella e la indossai, non prima però di aver risposto a mia sorella.
”Charlotte ricorda che nessuno può essere peggio di Maria”gli feci l’occhiolino e ridemmo insieme vedendo lo sguardo truce di nostra sorella minore.




grazie per la recensione e alle persone che hanno letto il primo capitolo…fatemi sapere che ne pensate recensite! baci liana
Un grazie alla mia cara beta,senza di lei sarei persa Mitika81
  
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