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Autore: cutuletta    28/03/2011    13 recensioni
Cosa succederebbe se Castle e Beckett fossero costretti a rimanere nella stessa stanza d'albergo per una notte...!?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kate e Rick giunsero davanti la stanza del crimine ma rimasero a scrutare l’interno dall’uscio. Kate aveva chiamato Lanie e la scientifica, avrebbe aspettato che facessero i loro rilievi prima di entrare. Nel frattempo notò che il corridoio aveva delle telecamere di sicurezza.

- Ralph si procuri i nastri di quelle telecamere. Ci sono altri ingressi, stanze comunicanti?
-Solo una finestra che affaccia sull’ingresso, ci sono telecamere anche lì, se possono essere utili.
-Mi faccia avere anche quelle registrazioni, grazie Ralph!
-Certo. Ah detective! Le raccomando discrezione, sa non vorrei che si generasse il panico
-Faremo il possibile

Intanto il direttore camminava nervosamente per il corridoio con il cellulare all’orecchio, cercando di contenere i danni d’immagine. La signora Tiggle, che aveva trovato il corpo dell’amica, era l’unica ad avere la chiave e al momento era l’unica sospettata.

Castle e Beckett non si erano rivolti la parola da quando erano usciti dalla stanza, Rick cercava un modo per approcciare un discorso

-Credi sia stata lei? - Disse, anche se per la prima volta un omicidio non destava tanto la sua curiosità quanto sapere cosa sarebbe successo se non fossero stati interrotti.

Kate cercò di assumere un’aria distaccata, ma non riusciva a guardarlo negli occhi senza provare una fitta allo stomaco. Quindi indirizzò lo sguardo altrove, mentre parlava, dando l’idea che stesse controllando il perimetro della scena del crimine.

-E’ presto per dirlo, non è escluso, in fondo era l’unica ad avere la chiave e potrebbe averci avvisato per depistare le indagini! Anche se sembra davvero sconvolta.
-Cene di gala, eventi, sai cosa vuol dire? Sorrisi finti e falsi complimenti! Dopo due anni nell’alta società reciti meglio di Angelina Jolie …
Kate non riuscì a non guardarlo e a sorridere, poi aggiunse:
-Aspettiamo Lanie, quando sapremo l’ora del decesso e il modus operandi avremo più elementi.

Castle non aveva prestato attenzione alle sue ultime parole, era concentrato sul suo viso, sulle sue labbra; riviveva quel bacio mentre lei parlava. Poi aggiunse con una voce più intensa:

-Vorrei che non ci avesse interrotti!

Kate evitò di rispondere e, fortunatamente per lei, in quel momento arrivò Lanie. Alcuni agenti stavano lavorando sulle immagini di sicurezza, a quanto pare nessuno era entrato o uscito da quella stanza, a parte la Tiggle, poco prima di rinvenire il corpo alle 7:30 di mattina
Dopo i rilievi, Lanie uscì dalla stanza per fare il punto a Beckett:
-Posso stimare l’ora del decesso tra le 4 e le 5 di questa mattina
-Strano! Dai filmati nessuno sembra essere entrato o uscito in quella fascia oraria - disse la detective
Castle disse, con aria brillante, come se avesse appena risolto il caso:
-Oh magari la Signora Tiggle ha messo in loop le immagini del video di sorveglianza, apponendo una foto sulla telecamera di fronte la stanza della sua amica. Poi è entrata, l’ha ammazzata è uscita e ha tolto la foto. Delitto perfetto!

Per una volta quell’uscita di Castle diede a Beckett un senso di sollievo; sembrava che le cose stessero tornando alla normalità! La detective assunse un’aria meno rigida e gli chiese:
-Come avrebbe fatto la Tiggle a mettere una foto sulla telecamera?
Poi mise le braccia conserte, preparandosi alle fantasiose spiegazioni dello scrittore. Non era escluso che dicesse che la Tiggle era della Cia, o qualcosa del genere!
Castle ci pensò un attimo, poi rispose come se fosse la soluzione più ovvia:
- Si è arrampicata sul muro con delle ventose. Oppure si è calata dal soffitto con delle funi di ferro, come in Mission Impossible.
Kate scosse la testa e trattenne un sorriso, pensando a quanto fosse prevedibile a volte, poi replicò:
 -Con la differenza che la signora Tiggle non è Tom Cruise e avrà almeno 70 anni!
 -Magari fa palestra! Oppure ha corrotto qualcuno per modificare le immagini della sorveglianza!

A Kate quest’ultima idea sembrò più plausibile ma non gli diede comunque soddisfazione, anche se dopo avrebbe chiesto ai suoi di controllare bene i filmati nella fascia temporale dell’omicidio. Ma Lanie si intromise, smontando le teorie di Castle:

- La morte è stata causata da un violento colpo alla testa. Ci sono macchie di sangue sullo spigolo del mobile vicino al letto e la ferita combacia perfettamente, quindi abbiamo anche l’oggetto che ha causato il decesso.
-Vuoi dire che è stata spinta contro il mobile? – Chiese Beckett
-Il taglio è perpendicolare e profondo,  sul corpo non ci sono segni di lotta, per cui escluderei che sia stata spinta , anche perché in quel caso la ferita avrebbe un altro angolo di incidenza e una profondità diversa.
-Non ti seguo se non è stata spinta qual è stata la dinamica?
-Le hanno lanciato il mobile addosso? – Chiese Castle sorpreso della piega che stava prendendo l’indagine, poi aggiunse  - Avevo ragione, la Tiggle va in palestra, deve andarci per forza, quel mobile peserà almeno 20 kg, con tutte quelle laccature e quel marmo.
Kate e Lanie si voltarono verso Castle guardandolo in cagnesco, mentre lui sollevò le spalle. Voleva che fosse la Tiggle l’assassina, come contrappasso per aver interrotto lui e Kate! Poi Lanie proseguì:
-Ho trovato dei sonniferi sul comodino, presi in dosi massicce possono provocare capogiri e perdita di lucidità. L’ipotesi più plausibile è che abbia perso l’equilibrio e nella discesa abbia sbattuto la testa contro il marmo del mobile. Una ferita auto-inflitta casuale mi sembra l’unica spiegazione al momento! Ovviamente saprò darti maggiori dettagli dopo l’autopsia.
Intervenne Castle in modo brusco:

-Stai dicendo che la Sig Tiggle è venuta alle 7 di mattina a bussare insistentemente alla porta mentre noi

Si interruppe e guardò Beckett, che aveva cambiato espressione ed era terrorizzata all’idea di quello che stesse per dire Castle
- mentre noi dormivamo…
Fece una pausa, si schiarì la voce e poi continuò:
- E questa signora potrebbe essere morta per un incidente?
Lanie rispose:
-Sei davvero irascibile quando ti svegliano presto Castle, si è esattamente quello che ho detto!

Castle fece una faccia stizzita e si voltò verso la testimone inopportuna, lanciandole uno sguardo furente. Kate si avvicinò alla donna:

-Signora Tiggle devo dirle che l’ipotesi più probabile è che non si tratti di omicidio, ma di un incidente. La nostra patologa ha ricostruito la dinamica e sembra collimare con uno scenario di morte accidentale: la sua amica è caduta ed ha battuto la testa, il colpo le è stato fatale. Tra l’altro ad avvalorare questa ipotesi  c’è il fatto che nessuno sia entrato o uscito nell’ora della morte, compresa tra le 4 e le 5 di questa mattina. Mi dispiace! Ovviamente potremo dirle di più dopo maggiori accertamenti!
-EH NON LASCI LA CITTA’ – Disse Castle rabbioso
-Oh santo Cielo - disse la donna spaventata
Kate cercò di rassicurare la donna, dopo aver lanciato un’occhiata di fuoco a Castle
-Ma ha fatto bene a rivolgersi a noi, in ogni caso non poteva sapere l’esatta dinamica
Si intromise Castle di istinto
-No che non ha fatto bene!
-CASTLE!
-Come puoi confondere un omicidio con una morte accidentale?
-CASTLE! Mi scusi sig Tiggle.
Poi prese Castle per un braccio e lo trascinò qualche metro distante dalla donna
-Che diavolo ti prende?
-Ci ha interrotto per niente
-Una persona a cui teneva è morta, questo non è niente. Sai cos’è niente? Quello che sarebbe successo se non avesse bussato alla nostra porta. Per cui ora ti metti l’anima in pace e vai ad aspettarmi fuori
Quella frase gli fece più male della volta che si ruppe il naso da piccolo, cadendo dalla bici. Però si rese conto di quanto fosse stato indelicato e comprese la reazione di Beckett, per via della sua forte empatia con le vittime
-Non volevo essere insensibile è solo che..
-Per me il discorso si chiude qui, aspettami fuori.

Dopo aver salutato il direttore e ringraziato per l’ospitalità, Kate uscì dall’hotel, fece un respiro profondo, sapendo che l’aspettava un lungo viaggio in auto con Castle. Pensò che avrebbe fatto bene a non perdersi sta volta … Lui era accanto alla portiera lato passeggero, con l’aria di un bambino messo in punizione dalla maestra.
-Scusami per prima, sono stato inopportuno
-Non è con me che devi scusarti!
-Sei arrabbiata?
-Non è la prima volta che sei inopportuno con un testimone…
-No, intendevo per quello che è successo in camera.

Kate non rispose, alzò gli occhi e lo guardò per qualche secondo, vide la preoccupazione sul suo viso e, memore di quanto fosse stata algida prima, disse con il tono di voce più caldo possibile:

-Non sono arrabbiata Castle!
Lui tirò un sospiro di sollievo e accennò un sorriso, poi salì in macchina.
Per tutto il viaggio nessuno dei due aprì bocca…
 
 



Ciao a tutti,
in primis, volevo ringraziarvi per il tempo che dedicate alla lettura, per i commenti e i consigli.
Questo capitolo mi ha creato non poche perplessità … Ho scelto l’omicidio come stratagemma per interrompere i due per non chiamare in causa i soliti Ryan ed Esposito (poveretti che fama da guastafeste che hanno)! Ho preferito liquidare il crimine in tempi brevi per dare maggiore spazio alle dinamiche dei “Caskett” (a mio avviso più interessanti) e la scelta dell’ “omicidio-non omicidio o presunto tale” mi consente di poterlo accantonare, senza che la storia perda in completezza. Non so se vi aspettavate delle indagini in piena regola …
Se volete farmi sapere che ne pensate, mi fa piacere leggere i vostri pareri! Al prossimo, nonché ULTIMO capitolo!
   
 
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