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Autore: devilrose1982    28/03/2011    1 recensioni
Un incontro casuale tra due vecchie conoscenze, una serata ad alto tasso alcoolico, a cosa porterà?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Slash" lo chiamò Nicole con un filo di voce, aveva il cuore che le batteva a mille, felicissima di trovarselo ancora davanti "Ti devo dire una cosa"
"Schh, non ti affaticare" le disse lui baciandola lievemente sulle labbra "Il nostro piano a quanto pare è saltato " sdrammatizzò lui in imbarazzo, sapeva che quello che era successo non era stato a causa sua, ma si sentiva lo stesso tremendamente in colpa
"Cosa dici?" chiese lei debole
"Axl, ha saputo tutto, dovevamo dirglielo noi"
"Lo so, dimmi la verità, come l'ha presa? A me non ha detto niente, ma lo conosco, l'ho visto che era teso" chiese lei preoccupata
"Pensavo peggio, non mi aspettavo che mi buttasse le braccia al collo, ma stai tranquilla, gli ho detto come stanno le cose, non ti preoccupare di niente tesoro"
"Ti devo dire una cosa" ripetè poi lei, aveva avuto fretta di vedere Slash e ora che erano rimasti soli, ora che aveva saputo che lui stava bene doveva parlargli, dirgli tutta la verità, anche se questa faceva male più di tutte le altre ferite
"Niky..."
"Fammi parlare" lo interruppe lei con gli occhi velati di lacrime "Aspettavo un bambino" gli disse tutto d'un fiato, cercando per quanto possibile di guardarlo negli occhi. "Aspettavo", usò volontariamente il tempo passato, si portò le mani al ventre iniziando a singhiozzare "Aspettavamo un bambino, l'ho ucciso per una stupidaggine, sono stata egoista, non avevo più voglia di nascondermi, volevo godermi la mia vita con te, non dovevo correre così forte, se non avessi corso tanto ora saremmo a casa con papà a parlarne con lui, non ti avevo detto niente perchè volevo che ci fosse anche lui, perchè credevo che se avesse saputo che ero incinta l'avrebbe presa meglio, ma ora che il bambino non c'è più non riesco nemmeno a guardarti negli occhi"
"Come fai a saperlo?" domandò lui
"Certe cose le senti, lo percepisci subito che c'è qualcosa che non va; dopo l'incidente l'ho sognato, era minuscolo ma già tutto formato, somigliava a te, era bellissimo, cercava di chiamarmi, lo sentivo che chiamava la sua mamma, aveva bisogno di me, ho provato ad allungare la mano, volevo prenderlo, volevo stringerlo forte a me ma non ci riuscivo, lui si allontanava sempre di più...Ho sentito i dottori che parlavano agitati, all'inizio sembravano solo sibili in lontananza, cercavano di non farsi sentire ma quando mi hanno attaccato alla macchina per l'ecografia ho capito tutto, anche dai loro sguardi, loro pensavano che dormissi ma gli ho ascoltati quando parlavano tra loro, ho sentito che dicevano che non era stato possibile salvarlo, che non c'era più battito ma io sapevo che ero ancora viva e allora ho capito che parlavano di lui"
"Nicole per favore basta così" la fermò Slash non riuscendo ad ascoltare quel racconto straziante
"So già tutto, non devi preoccuparti, pensa solo a te, pensa a guarire in fretta, il resto non ha importanza, hai tutta la vita davanti, abbiamo tutta la vita davanti, ci saranno altri bambini, te lo giuro, ma ora per favore, riposati, hai già soffrto abbastanza, non devi affaticarti ancora"
"Mio padre lo sa, vero?" chiese con gli occhi ancora arrossati dalle lacrime, non aveva senso mentirle
"Si, sa tutto, me l'ha detto lui"
Chiuse gli occhi portandosi entrambe le mani al viso, non era così che avrebbe voluto che suo padre lo scoprisse, non quando ormai non c'era più nessun bambino da annunciare ma le cose erano andate così "Come l'ha presa?"
"Male"
"Male? E' tanto arrabbiato con me?"
"No Niky, non è arrabbiato con te, era distrutto per tutta questa storia, ma stai tranquilla, non ce l'ha con te"
"Signor Hudson" gli interruppe il dottore "Sarebbe meglio che la ragazza riposasse, si è affaticata anche troppo per il momento"
"No dottore, non sono stanca" lo scusò Nicole in preda al panico, non voleva rimanere da sola, non in quel momento, voleva che lui restasse accanto a lei, voleva che lui restasse li per reggerle la mano tutta la notte, che rimanesse lì con lei per consolarla come faceva sempre quando era piccola, ma i medici erano stati chiari, solo pochi minuti, avevano fatto uno strappo alla regola viste le circostanze ma Nicole non doveva affaticarsi.
"Non si può chiudere un occhio" domandò il chitarrista provando a fare leva sui sentimenti del dottore "Prometto che non l'affaticherò, mi siedo qui in un angolo, giuro non darò fastidio"
"No, mi dispiace signore ma non è possibile" fu la sua risposta categorica.
"Devono solo provarci a sbattermi fuori" le sussurrò all'orecchio baciandola con quanta più dolcezza possibile "Io rimango qui fuori non me ne vado, rimango qui finchè non verrai via con me" si congedò da Nicole.
Appena fu fuori dalla stanza si scontrò con Axl che era rimasto fuori ad aspettare il suo ritorno per la resa dei conti.
"L'orario delle visite è finito, non te l'hanno detto?" lo provocò acido Axl, Slash non rispose alla provocazione, andò a sedersi su una sedia di fronte alla porta della camera di Nicole "Bhe, che ci fai ancora qui?"
"Mandami via se ci riesci" fu la sua risposta secca
"Sei fortunato perchè siamo in un ospedale e ho ancora rispetto per mia figlia, altrimenti ti avrei già fatto sbattere fuori a calci in culo"
"Axl" disse Slash incrociando le braccia al petto "In altre occasioni ti avrei urlato contro tutto quello che penso e non me ne sarebbe fregato un cazzo delle tue provocazioni, ma proprio perchè hai rispetto di tua figlia ascoltami, Nicole sa del bambino, sa che l'ha perso e soffre come una bestia"
"Chi diavolo ti ha detto di dirle ora del bambino? E' ancora sotto shock non eri in diritto di dirglielo" gli si scagliò contro Axl
"Calmati Axl, non sei cambiato per niente, ti diverti a sparare sentenze senza sapere un cazzo di come stanno le cose, ti premetto che essendo stato figlio mio avrei avuto tutto il diritto di dirglielo, ma non l'ho fatto, è lei che l'ha saputo da sola, ha sentito i dottori che parlavano e l'ha capito per conto suo, ascoltami, ora ha bisogno di noi, di tutti e due, quindi per favore, perlomeno finchè non starà bene e non sarà di nuovo in grado di badare a se stessa evitiamo di farci la guerra e pensiamo solo a lei"
Il rosso lo guardò gelido, avevano senso le sue parole e per quanto odiasse la sua faccia si rese conto che per il bene di Nicole avrebbe dovuto perlomeno per il momento accettarlo o avrebbe rischiato di perdere anche lei.
"Ok, a volte non sei stupido come sembri, ha senso quello che dici, finchè Nicole non starà bene eviterò di ricordarmi di quanta voglia ho di vederti morto, ma solo finchè Nicole non starà bene"
   
 
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