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Autore: dariuccia91    29/03/2011    2 recensioni
Damon cerca in tutti i modi di allontanarsi da Elena, di non pensare a quanto ne sia profondamente innamorato, preferendo nascondere i suoi reali sentimenti.E se un giorno il suo cuore lo spingerà,contro ogni razionalità, a dichiararsi, questa volta per davvero?E come reagirà Elena?Per saperne di più, date un'occhiata a questa storia.Spero vi piaccia!!!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sotto la doccia,Elena cercò di scrollarsi di dosso tutta la stanchezza e l'ansia che aveva caratterizzato quei giorni terribili.Una mano scivolò lentamente lungo il suo corpo,soffermandosi sul suo viso,in cui era ancora possibile sentire il gonfiore,dovuto a quello schiaffo infertogli da Klaus.Potè ancora ricordare,con amarezza,il momento in cui aveva ricevuto quello schiaffo e il suo conseguente svenimento.Con rabbia cercò di rimuovere via anche quelli,come se fosse possibile farlo.Oramai,tutti gli avvenimenti accadutele da più di un anno a questa parte,erano riposti lì,belli e brutti che siano,all'interno del suo cuore.Indelebili come una macchia d'inchiostro su di un pezzo di carta.Uscì dalla doccia e indossato il pigiama , a pieni nudi,attraversò il corridoio che conduceva alla stanza ,in cui avrebbe alloggiato momentaneamente.Si ritrovava lì, nuovamente nella dimora dei Petrova,dei suoi antenati.Lì sarebbe stata al sicuro,almeno fino a quando la situazione non si fosse risolta definitivamente.Se quelle mura avessero potuto parlare....soprattutto quelle di una determinata stanza,in cui ,in quei giorni,che le sembrarono così lontani,poterono assistere all'intensità di quell'amore sfociato così,inaspettatamente .Era contenta di sapere che quelle mura non fossero in grado di parlare.Continuò a sentirsi una vigliacca...Avrebbe dovuto confessare tutto a Stefan,dirgli le cose come stavano.Non che non ci avesse provato,anzi;proprio nel momento in cui era riuscita a trovare il coraggio per discuterne,ecco spuntare qualche contrattempo,che aveva inevitabilmente rimandato il tutto.E ora?Cosa avrebbe fatto?Stefan l'attendeva nella stanza,forse desiderando finalmente,dopo tanto tempo,di condividere quel forte sentimento d'amore,che nutriva per lei.E lei si sentiva non solo invasa dai sensi di colpa,ma nutriva anche un forte panico,nel sapere che Damon risiedeva lì,con loro e sapeva che soffrisse,nel saperla con lui.Non avrebbe voluto che lui potesse pensare che lei si divertisse a giocare con i suoi sentimenti,come aveva già fatto in precedenza Katherine.Voleva dimostrargli che non era affatto così e che avrebbe affrontato quella situazione che lei stessa aveva creato,per poter mettere pace nel proprio cuore e nel suo.Trasse un grosso respiro per infondersi coraggio,prima di entrare nella stanza,per poter affrontare il peggio.Stefan,quando la vide,le sorrise beato e si avvicinò a lei,con passo felpato,fino a baciarle le labbra che,in quel momento erano in procinto di parlare.Elena,accettato quel candido gesto,si allontanò di pochi centimetri e disse,esitante:"Stefan,aspetta un'istante.Ho bisogno di dirti tante cose.Sò che quando sentirai le mie parole,potrai interpretarle male,ma voglio e devo dirtele e tu dovrai solo ascoltarmi!!Affinchè io possa liberarmi da questo tormento che ho dentro.".Stefan,volse il suo sguardo altrove ,per poi sussurrare:"Me l'aspettavo.Anzi,mi correggo,non aspettavo altro.Sò che c'è qualcosa che più non va in te.Non sò se dipeso da ciò che penso io."sorrise amaramente e poi continuò:"e nonostante sappia già ciò cosa hai intenzione di dirmi,ho bisogno anche io di ascoltarti.Allora dimmi tutto,senza problemi...io cercherò di capirti..."Elena fu colta alla sprovvista e le si intenerì il cuore,di fronte a quel viso così tenero.Per un attimo avrebbe preferito non dirgli niente,per correre a baciarlo e dimostrargli quanto in realtà lo amasse.Ma non avrebbe potuto comportarsi così.Basta mentire!! "Stefan io...devo confessarti ciò che ti ho tenuto nascosto,per troppo tempo!Io...per quanto abbia cercato di reprimere quel sentimento,così sbagliato...perchè sapevo che non sarebbe stato giusto.Stefan,io e Damon abbiamo avuto sempre un rapporto instabile,che si è evoluto con il tempo,attraversando varie tappe evolutive:odio,comprensione,amicizia,fiducia e ...."si arrestò,non trovando il coraggio per ammetterlo anche a Stefan."Amore!"citò per lei il giovane.Elena tacque,senza affermare o negare.Poi,impercettibilmente, mosse la testa in un cenno d'assenso.Stefan,mantenne un'espressione seria,seppure dentro di sè provava tanto dolore."Stefan,questo non vuole significare che io abbia smesso,in alcun modo,di amare te.Sono confusa.Non sò realmente cos'è.Oddio!!"lacrime le rigarono il volto.Non riuscì più a parlare,perchè fu scossa dai singhiozzi.Stefan,intenerito,le si avvicinò,le asciugò il viso e le posò le mani sulle spalle."Non comprendo ciò che mi hai appena detto,ma devo accettarlo.Io...per quanto provi ad odiare mio fratello,non ci riesco in realtà e ,in questo momento,non riesco neanche a provare odio verso di te.Ti amo troppo Elena."Altre lacrime fuoriuscirono,questa volta dagli occhi di un disperato Stefan,che guardò Elena , per l'ultima volta ,prima di allontanarsi da lei e dirigersi verso l'uscita.Si soffermò all'uscio,si girò ed esclamò:"Non mi arrenderò!Voglio che tu sappia che io non ho intenzione di arrendermi...Aspetterò il momento in cui tu ti sarai decisa.Attenderò quel momento.Te lo prometto!".E andò via.Elena sprofondò tra i cuscini,sospirando,finalmente lieta di aver confessato quella dura e difficile verità.

Damon era nella sua stanza.Si crogiolava nella convinzione che Elena stesse in quel momento facendo chissà cosa con il suo fratellino.Prese tra le mani un cuscino,prima di gettarlo lontano con rabbia.Solo il pensiero di sapere Elena tra le braccia di Stefan,lì a pochi passi da lui,gli riempì il cuore di dolore.L'immagine di loro due ,distesi l'uno sull'altro,gli apparve alla testa,facendogli perdere ogni razionalità.Si mise a sedere.Poi si alzò,per ritornare a sedersi.Non sapeva davvero cosa fare.Desiderò ardentemente di vederla,di appostarsi fuori da quella stanza,per sentire cosa stesse facendo.Che masochista che era!Non solo si innamorava sempre delle persone sbagliate,ma continuava a volersi far male,desiderando di compiere atti come quelli.L'istinto prese il sopravvento.Attraversò a passo lento il corridoio e,da lontano,potè scorgere la stanza,che raggiunse in pochi secondi.Era socchiusa.Diede una piccola sbirciatina,per pura curiosità.La vide.Sembrava fosse sola,stesa sul letto,apparentemente addormentata.Avvertì Stefan,con i suoi sensi sviluppati,al piano di sotto,in un a'ltra camera.Cos'era successo?Perchè si trovava lì?Entrò di soppiatto nella stanza,per avvicinarsi ad un'inconsapevole Elena,che alla vista del vampiro,si prese un bello spavento."Damon,sei pazzo!!Mi hai spaventata a morte!Cosa ci fai qui?"gli disse,con il cuore a mille."Scusami è che,passavo per caso e ti ho vista qui,tutta sola.Sai ho sentito Stefan di sotto e ho pensato che non sarebbe entrato e ....Cos'è accaduto di preciso?"le domandò tutto d'un fiato.Elena,intimidita,sorpresa di trovarsi dopo giorni,nuovamente di fronte a lui,cominciò a parlare:"Bè,è lunga da spiegare.Anzi no..Gli ho confessato tutto!" Damon la guardò allibito."Co..cosa?!? E lui come l'ha presa?Cosa ti ha detto?" "Nulla.Sai com'è Stefan.è così tranquillo e poi,già aspettava di sentirsi dire ciò e,ha solo ribadito di amarmi e che avrebbe atteso ,con sapienza, il momento in cui mi fossi decisa." si affrettò a spiegargli Elena,fortemente imbarazzata.Damon,come se percepisse questo,la stuzzicò chiedendole:"Che tipo di decisione ,Elena?" "Dai Damon ,non è il momento di fare lo spiritoso.Sai bene a cosa mi riferisco,non farmelo ripetere!!"cercò di deviare la giovane.Ma Damon non parve dare peso alle sue parole e la esortò a confessargli ,ciò che lui desiderava sentirsi dire:"No,non ricordo Elena.Illuminami nuovamente!".Elena,irritata,affermò velocemente"Che io ,purtroppoo,e dico purtroppo,non posso fare a meno di te,stupido testone!" Rise di gusto.Damon anche scoppiò in una fragorosa risata,per poi avvicinarsi a lei e baciarla con trasporto.Elena lo lasciò prima fare,prima di fermarlo e dirgli:"Lo stesso vale anche per te.Per quanto io possa essere irrimediabilmente attratta e ...innamorata..."la sua espressione si fece d'un tratto seria.Damon ,sussultò a quelle parole e sentì dentro di sè un moto di speranza."Io non voglio far soffrire nessuno dei due.Non starò con uno di voi.No,almeno fino a quando non farò la mia scelta.Non posso prendere in giro nessuno e nè tantomeno penso sia giusto poter intrattenere due relazioni contemporaneamente.Non fa assolutamente parte del mio modo di essere!Ricordi:non sono Katherine.Non potrei mai farlo,con così tanta perseveranza!In gioco ci sono dei reali sentimenti e io devo solo prenderne atto e capire ciò che sia meglio per me!Per il momento preferisco che le cose vadano in questa maniera!" Per la prima volta,da quel momento ,Damon assunse un aspetto coscienzioso:"Giusto.Sono felice che tu mi dica questo.Ora sono io a dirti:sono fiera di te,Elena.Dimostri ancora per una volta ciò che penso di te.Che tu sei una grande ,piccola,donna.Sei meravigliosa.Nessuno potrà mai eguagliarti!".Detto ciò,le riservò un gran bel sorriso e andò via.Elena si sentì finalemente sollevata,come non mai.Finalmente aveva avuto la possibilità di parlare a cuore aperto con entrambi e mettere in chiaro la sua posizione.Sperava inoltre che presto il suo cuore le avesse dato quella risposta che cercava.Forse essa già c'era,bisognava solo revisionarla,per poterla davvero imprimere a fuoco dentro di sè.Andò a letto con quei pensieri ed altri ancora.Pensò nuovamente a Klaus e all'indomani...si ,domani ci sarebbe stata la resa dei conti.Bando alle ciance,bisognava combattere ed Elena si sentiva pronta a mettere in pratica quel piano escogitato durante quella serata ricca di emozioni.Ora era più pronta che mai a tenersi stretta la sua vita e il sapere di essere tanto amata ,potè solo permetterle di desiderarlo ancora più ardentemente.

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