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Autore: Lady Aquaria    30/03/2011    3 recensioni
Come reagirebbe un Cavaliere (o un God, o un Marine, o uno Spectre) all'idea di diventare padre (o una Sacerdotessa all'idea di diventare madre)? Continuerebbe a vivere da guerriero rinunciando a farsi una famiglia, appenderebbe l'armatura al chiodo per vivere quest'importantissima esperienza o cercherebbe di far convivere le due cose, conscio del rischio di rendere orfano il figlio o, peggio ancora, della possibilità di metterlo in pericolo?
Quali domande potrebbe porsi, e quali potrebbero essere le alternative?
Roundrobin ispirata a una discussione sul forum; si cerca di trattare il tema evitando l'OOC!
Storie:
τρέλα (Follia) (Milo/Scorpio)
Mai più solo (Kanon di Gemini)
La Scelta di Marin (Marin/Castalia dell'Aquila)
La figlia del Ghiaccio (Camus dell'Acquario)
Tornerò in un raggio di sole (Aiolia/Ioria del Leone)
Rossi come il sangue (Death Mask del Cancro)
Le inesorabili lancette del tempo (Dohko della Bilancia)
L' uomo e il guerriero (Saga di Gemini)
La Rosa più bella (Aphrodite dei Pesci)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era rimasto nell'ombra anche troppo a lungo di quanto volesse, e adesso, aveva deciso, doveva palesare la sua presenza.
Non si trovava in Siberia, benché avesse preferito tornare nei luoghi dell'addestramento dove si sentiva a casa, ma in Cina, ai Cinque Picchi.
Ed eccola. La vide risalire, a fianco di Shunrei, il sentiero che dalla piccola casa arroccata sui picchi a fianco della maestosa cascata conduceva al villaggio vicino, da dove le due donne erano andate a fare spesa, almeno a giudicare dai sacchetti di carta che portavano.
Era come se la ricordava. Più alta della giovane al suo fianco, non più snella come forse ricordava, e adesso capiva perché, ma ugualmente bella.
"Bonjour."si sentì salutare, colto alla sprovvista. Si era distratto e Mei-Yin l'aveva riportato alla realtà con un semplice saluto nella sua lingua madre.
Recuperò la sua abituale aria gelida e focalizzò la donna, che era rimasta a qualche passo da lui, mentre Shunrei s'era defilata in casa. Soprattutto focalizzò il fagottino che la donna stringeva al seno, avvolto in una specie di fascia che lo stringeva a lei.
"Ciao."ribatté.
"Qual buon vento ti porta? La Siberia è qualche chilometro più in su."ridacchiò la ragazza, allegra. Camus notò che non aveva accennato in nessun modo a un abbraccio, o a un lacrimoso saluto nel vederlo. Era rimasta lì, a fissarlo curiosa."Hai sbagliato rotta?"
"No. Era proprio questa la destinazione."le rispose.
Mei-Yin lo precedette verso casa.
"Se ti sei scomodato da Atene per venire qui e non in Siberia, allora c'è solo un motivo, e credo di conoscerlo. Seguimi."
Camus se la immaginò mentre, con la pancia enorme, risaliva per il sentiero carica di spesa.
Colto da chissà quale istinto, che nemmeno sapeva di avere, si offrì di portarle uno dei sacchetti, che aveva l'aria di essere decisamente pesante.
"Oh, no, stai tranquillo, sono capace da me di portare un sacchetto."diniegò Mei-Yin, sorridendo."Ho trasportato cose ben più pesanti di questo."
Stavolta Camus sorrise. Lui, che nemmeno si ricordava come si sorridesse, che ne aveva viste di ogni genere. Mei-Yin era fiera e indipendente, era raro che si facesse aiutare.
La vide posare i sacchetti sul tavolo, poi la vide slegarsi la fascia e posare il fagottino al suo interno tra le sue braccia. Così, a tradimento, quasi.
"Puoi stringerla, se vuoi, non si rompe."disse Mei-Yin.
Il suo bambino.
O per meglio dire, la sua bambina.
Nessun cliché di tutine di raso con ideogrammi, o dragoni, o fenici, o qualsiasi riferimento alla cultura cinese. Una semplice tutina verde acqua, come il ciondolo tondo di giada intagliata, che, Camus immaginava come dono di Shiryu per la nipote, era appuntato su un risvolto.
"Come si chiama?"
"Lixue."rispose Mei-Yin.
Corrugò la fronte, mentre osservava la bimba fra le sue braccia.
Di nuovo una risata, da parte di Mei-Yin.
"Significa neve."spiegò.
Si accorse che la figlia lo stava guardando. Tuffò i suoi occhi blu in quelli verdi, e a mandorla, di Lixue, così simili a quelli di Mei, osservandone poi i capelli, di quel particolare e strano color bluastro come i suoi. D'un tratto, la bambina afferrò con entrambe le manine la ciocca più vicina dei suoi capelli, come se volesse farlo avvicinare. Posò la mano sulle minuscole mani della figlia, e le sorrise.
"….perchè non ne sapevo nulla?"chiese infine, a Mei-Yin."Ho saputo della bambina per puro caso, quando ho sentito parlare tuo fratello con Mu."
"Beh, Camus…potrei dirti che stavo per dirtelo, ma mentirei. Tu hai la tua vita, ad Atene, hai Milo, e poi sei un Cavaliere d'Oro. Hai già abbastanza impegni senza che io ti aggiunga una figlia all'elenco. E io ho la mia vita, qui. Sto bene. Stiamo entrambi bene e nostra figlia sta bene. È questo che conta."disse Mei-Yin, pratica.
Camus tornò a guardare la figlia, accarezzandole la testolina e la guancia. E in quel momento sentì la sua corazza di ghiaccio, nel profondo, incrinarsi.
"Posso venire a trovarla quando voglio?"le chiese, più burbero di quanto volesse, nel suo modo di fare per non far capire quanto fosse turbato dalla piccina.
"Quando vuoi."sorrise Mei-Yin."Quando vuoi."
 
 
 
Oddèi, che strana sensazione allo stomaco ho avuto mentre scrivevo! (si chiama fame, quella… nd.Camus  Fa' silenzio, tu! è_é n.d.a)
Anzitutto ciao a tutti, questa è la mia prima esperienza di Fan fiction, o almeno, prima esperienza di pubblicazione di una fan fiction, di solito mi limito a sottoporre i parti (tanto per restare in tema) della mia mente a due cavie d'eccezione, mia sorella e la mia migliore amica.
Dunque….detto ciò spero che:
1.di non essere OOC nei confronti del personaggio che ho scelto, perché purtroppo tendo a esserlo e
2.che il mio personaggio venga apprezzato. Almeno un po’!
A proposito. Due piccole note su di lei.
Si chiama Mei-Yin ed è la sorella maggiore di Sirio il Dragone. Nella taizen, e in generale in qualunque descrizione su Sirio, (che qui chiamerò Shiryu) è stato evidenziato più volte che del passato di quest'ultimo si sa poco perché lui stesso ne parla poco, ecco. M'è sembrato più semplice "usare" lui piuttosto che qualcun altro che invece ha la situazione familiare ben delineata.
Detto ciò, spero di non aver creato una Mary-Sue, nel caso, vi prego, fatemelo sapere! ^^
Buona lettura,

Lady Aquaria

P.S. ho preferito mantenere i colori che ha Camus nell'anime, a me piace così… ù_ù
   
 
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