Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: luxu2    30/03/2011    2 recensioni
Lucy suona il basso ed il suo sogno è sempre stato quello di suonare con una grande band. Dopo l'abbandono di Tim, la ragazza partecipa alle selezioni per il nuovo bassista della band e viene scelta per il suo talento. Partirà in tour con i 30 Seconds to Mars condividendo con Jared, Shannon e Tomo l'adrenalina dei concerti. Il suo rapporto con Jared, all'inizio, non è molto tutto rose e fiori come con Shannon. Lucy ha un brutto carattere e le sue litigate con Jared sono da manuale. Ma, come recita un vecchio detto, chi disprezza ama e la passione non tarderà a scoppiare.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucy scese dal metrò con la custodia del suo Flea sulle spalle ed inforcò i Rayban per non essere accecata dalla luce del sole. Quell'inizio di gennaio 2011 a Los Angeles si stava rivelando con temperature che, in Montana, dove lei era nata e cresciuta, si cominciavano ad avere solo a Maggio inoltrato.
Controllò l'orologio e constatò di essere in anticipo di ben un'ora. Si concesse, allora, di entrare nel vicino Starbucks per prendersi un dolcetto ed un bel bicchierone di latte macchiato.
Con in mano il bicchierone di latte macchiato e sgranocchiando una tortina di pasta sfoglia alle mele, si diresse verso la sala prove. Un gruppo di ragazzi stava portando dentro alcune casse. Lucy si avvicinò alla porta principale e, dopo aver gettato il tovagliolo della tortina, si spostò di lato per aprire la porta ed entrare. Peccato che, nello stesso istante, Braxton spalancò la porta per uscire ed urtò violentemente Lucy centrandola in pieno con la porta.
Lucy riparì gli occhi con un gran dolore alla fronte ed un senso di caldo umido all'altezza dell'ombelico. Si rialzò e, per prima cosa, verificò che il suo Flea fosse tutto intero: per fortuna neanche un graffio alla robusta custodia. Si guardò la maglietta bianca: il suo latte macchiato era finito a crearle un disegno irregolare sullo stomaco.
Quando alzò la testa Braxton la guardava leggermente spaventanto. Lucy lo guardò "Sai dove posso trovare un bagno? Vorrei lavare la mia maglietta e, magari riuscire ad asciugarla un po'."
Braxton non reagì. "Brax? Scusami: dove trovo un bagno?" disse nuovamente sventolandogli una mano davanti alla faccia.
"Sa...sangue." disse il giovane hawaiano indicandole la fronte.
Lucy si toccò la fronte, che sentiva umida, e poi si guardò la mano. "Oh cacchio!" esclamò. Si doveva essere tagliata nell'impatto con lo spigolo della porta. Tirò fuori dalla tasca dei jeans un fazzoletto e si tamponò la fronte. "Mi dici dov'è il bagno, adesso?" domandò ringhiando.
Braxton alzò un braccio ed indicò una porta. "Ne trovi uno nel camerino."
Lucy entrò nella porta indicata ed appoggiò la custodia del basso contro un divanetto assieme al giubbotto. Si tamponò nuovamente la fronte ed entrò in bagno. Fece scorrere l'acqua e pulì la ferita sulla fronte dove applicò un cerotto trovato nell'armadietto dei medicinali.
"Fantanstico! Primo giorno di lavoro con i Mars e quasi mi faccio ammazzare da Braxton." pensò mentre si toglieva la maglietta e la mise sotto al rubinetto per cercare di far sparire la macchia di caffèlatte. Lo specchio le restituì la propria immagine. Non era una ragazza appariscente, ma neppure brutta. I capelli scuri, che portava cortissimi, più per comodità che per la moda, erano tenuti spettinati grazie ad una generosa quantità di gel. Sul viso, dalla forma leggermente rotonda e dall'incarnato pallido, spiccavano due grandi occhi marroni, quasi sproporzionati rispetto alla bocca piccola e con le labbra pallide e sottili che sparivano. Il naso era diritto e, a lei, era sempre piaciuto così. Forse l'unica cosa poco brillante era stata l'idea di indossare dell'intimo nero sotto ad una maglietta bianca, quella mattina. Si guardò le forme da pinup che debordavano dal reggiseno di stoffa lucida. Quella era una delle caratteristiche che la facevano piacere agli uomini, ma che lei trovava decisamente imbarazzante.

Jared arrivò alla sala prove leggermente in anticipo rispetto ai suoi soliti standard. Entrando dalla porta notò il bicchiere di Starbucks rovesciato per terra e si preparò due paroline da dire ai suoi assistenti. Lui se ne stava a New York qualche giorno per un servizio fotografico e ritrovava un casino del genere in sala prove! Era proprio vero che, senza la sua brillante presenza, la macchina organizzativa dei 30 Seconds to Mars non funzionava. Chissà se, almeno, Shan e Tomo erano stati in gradi di trovare un bassista che rimpiazzasse Tim, o se non erano stati in grado di fare neppure quello senza di lui?
Salutò tutti i suoi collaboratori e diede un paio di direttive ad Emma che annotò il tutto e poi si andò a sedere ad una scrivania con il portatile acceso davanti. Si guardò intorno scocciato per il fatto che Shan e Tomo non erano ancora arrivati.
"Emma. Quando arrivano mio fratello e Tomo, digli che li aspetto nel camerino." ed entrò.
Si guardò intorno e notò il giubbotto e la custodia del basso lasciati vicino al SUO divanetto personale. Beh, almeno erano riusciti a trovare un bassista, ma dov'era? Ascoltò con attenzione e sentì l'acqua che scorreva nel bagno. Il nuovo bassista doveva essere in bagno. L'acqua smise di scorrere e partì l'asciugamani ad aria, per ben tre volte. Non è che quei due imbecilli avevano preso qualche mezzo tossico che ora era in bagno a farsi di qualcosa? Ci pensò su un paio di volte, poi si alzò per andare a controllare. Si avvicinò alla porta del bagno ed allungò la mano per toccare la maniglia. La porta si spalancò finendo di spigolo sulla fronte di Jared che cadde a terra mezzo tramortito per qualche secondo. Quando riaprì gli occhi la prima cosa che vide furono... un paio di tette ricoperte da un reggiseno nero.

Lucy aveva aperto la porta con un po' troppa irruenza a causa del nervosismo per la botta in testa e la maglietta che non veniva pulita. Non capì contro cosa aveva urtato finchè, uscendo dal bango, non ci inciampò dentro finendogli addosso. Riuscì a frenare la caduta con le mani e le ginocchia per non finire addosso a Jared Leto a peso morto e schiacciarlo. Lei non era esattamente un fuscello di ragazza e lui sembrava tutto ossa.
Lo guardò un momento: beh, non sarebbe stata l'unica con un cerotto in fronte quel giorno. Fece per alzarsi per prendere un asciugamano bagnato per farlo rinvenire ed un cerotto per il taglio sulla fronte, quando lui aprì gli occhi e concentrò lo sguardo azzurrissimo sul suo reggiseno, per poi alzarlo verso il suo viso.
"Ma Fuck! Adesso vi infilate anche nel mio camerino per farmi gli attacchi a sorpresa voi fangirl?" disse lui con tono brusco cercando di sedersi.
Lucy strinse gli occhi in un'espressione minacciosa "Io non faccio attacchi a sorpresa a nessuno! Mi stavo solo pulendo la maglietta perchè Braxton mi ha centrato con la porta e mi sono rovesciata addosso la colazione, oltre ad aver preso una bella botta in testa." rispose lei sedendosi sul pavimento e toccandosi la testa che le faceva ancora male.
Jared spalancò gli occhi "Allora sei tu che hai lasciato il bicchiere di Starbucks per terra vicino all'ingresso?"
Lucy ringhiò "Scusami se non l'ho raccolto, ma ero mezza svenuta e con la fronte piena di sangue. Mi interessava salvare di più Flea."
Jared ridacchiò sarcastico "Ah sì? C'era il bassisita dei Red Hot Chili Peppers in giro? Sei una specie di supereroe tu?"
In quel momento Shannon e Tomo entratono nel camerino allarmati per le grida che sentivano provenire dall'interno.
"Jared! Perchè urli?" esclamò il batterista guardando il fratello seduto per terra con di fronte la loro nuova bassista senza maglietta.
"Oh! Finalmente sei arrivato! Chiama la security e fai sbattere fuori questa fangirl che si crede un super eroe." disse seccato alzandosi.
Lucy lo stava guardando in cagnesco e Shannon si affrettò a spiegare tutto al fratello "Lei, veramente, sarebbe il nostro nuovo bassista bro."
Jared spalancò ancora di più gli occhi e fissò il fratello "Lei?" disse indicando Lucy.
Shannon sorrise, mentre Tomo aiutava Lucy ad alzarsi "Certo! E' il miglior bassista che abbiamo sentito a tutti i provini."
Lucy, intanto, si era rialzata e si era infilata il giubbotto imprecando a bassa voce.
Jared guardò di nuovo suo fratello ed il suo amico Tomo che annuivano come due scemi. "Non è che l'avete scelta solo perchè è una ragazza?"
Lucy ringhiò di nuovo e si parò davanti a Jared "Sentimi bene: io sono una professionista seria e sono brava nel mio lavoro. Non insinuare che mi hanno scelta per potersi far fare un pompino ogni tanto." poi afferrò la custodia del basso ed uscì dal camerino.
Jared, ancora seduto per terra, la guardò uscire. Era rimasto sbalordito dalle parole dure che gli aveva rivolto la ragazza.
Shannon allungò una mano verso di lui per aiutarlo ad alzarsi "Alzati bro. Sarà meglio che chiedi scusa a Lucy prima di iniziare a provare. Non mi andrebbe proprio di fare un'altra serie di provini a dei bassisti."
Jared si alzò in silenzio e poi fissò il fratello "Sicuro che sia brava? Non l'hai scelta solo perchè ha un bel paio di tette ed è carina, vero?"
Shannon annuì "Posso giurartelo, se vuoi. E' veramente bravissima. Adesso mettiti un cerotto sulla fronte e poi andiamo di là e cominciamo a suonare, così te ne renderai conto anche tu."
Jared ubbidì docilmente al fratello.
Dopo qualche minuto entrarono tutti e tre in sala prove. Lucy se ne stava seduta su uno sgabello alto e stava strimpellando con il suo Flea argentato la parte di basso di Every Breath you take dei Police. Quando vide entrare i Mars si interruppe subito e si alzò. Si misero tutti in posizione e Shannon le sorrise da dietro la batteria. Jared si avvicinò al microfono come nel video di Kings and Queen e a Lucy scappò un mezzo sorriso: quell'uomo era un attore nato anche nelle cose di tutti i giorni.
"Pronti?" domandò Jared voltandosi.
I tre annuirono e Shannon diede l'attacco per iniziare con The Kill.
Lucy suonò mettendoci tutta la passione che aveva e la sua tecnica impeccabile. Il pezzo terminò e Jared si girò verso di lei e poi guardò Shannon e Tomo "E bravi! Vedo che cominciate a cavarvela anche senza di me." poi sorrise a Lucy "Suoni davvero bene. Sarà un vero piacere lavorare con te."
Lucy sorrise e ripresero a suonare. Shannon propose anche di far provare qualche coro alla ragazza e Jared rimase piacevolmente impressionato anche dalla sua capacità vocale.
Provarono per più di un'ora poi Jared decretò la fine della session. "Va bene. Ci vediamo domani mattina alla stessa ora. Dovremmo parlare delle prossime date dei concerti e di quello che vogliamo fare." Annuirono tutti e si salutarono.
Lucy prese il suo Flea, lo ripulì con uno straccio che teneva nella custodia e lo ripose delicatamente.
Jared la vide dalla porta e si appoggiò allo stipite ad osservare la ragazza "Ci tieni molto a quello strumento." constatò.
Lucy, ancora accovacciata a terra vicino alla sua custodia, si girò verso la voce e sorrise annuendo "Già! E' la mia vita. Ho sudato parecchio per potermelo comprare."
Jared bevve un altro sorso dalla bottiglietta che teneva in mano e si avvicinò accovacciandosi anche lui a guardare il basso "E' un Modulus Flea. Veramente un bello strumento." si complimentò Jared puntando i suoi occhi azzurri sul viso della ragazza.
Lucy arrossì "Scusami per prima nel camerino."
Jared si toccò il cerotto sulla fronte e sorrise "Ma figurati. Mi è capitato di peggio."
Lucy sorrise ed annuì "Già, come quando avete girato il video di Capricorn. Ho letto che Solon ti aveva colpito accidentalmente con il manico della chitarra e ti aveva fatto venire un grosso ematoma in fronte."
Jared sorrise "Non dirlo a nessuno, ma ho fatto tutto da solo. Solomon non centrava niente."
Lucy sospirò di sollievo "Meno male. Credevo che lo avessi licenziato per quello."
Jared si sedette per terra "No, io non ho licenziato nessuno. Se n'è andato da solo."
Lucy lo guardò con aria furbetta "Sicuro che non se ne sia andato per colpa tua? Hai un caratteraccio certe volte."
Jared fece il broncio "Questo è falso."
"Beh, mi hai scambiato per una fangirl con gli ormoni impazziti." specificò lei.
"Eri nel mio camerino mezza nuda!" ribbattè lui.
"Uh! Hai fatto bene a ricordarmelo: devo andare a recuperare la mia maglietta e, stasera, farò il bucato." disse lei alzandosi in piedi. Prese il suo Flea e se ne andò di corsa dalla sala prove lasciando Jared seduto sul pavimento che guardava la porta da dove era sparita.
   
 
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