Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: two_dollar_bill    31/03/2011    5 recensioni
Raccolta di Missing Moment de "Lying is the most fun a boy can have without taking his clothes off!"
1] 4 A.M.
2] M.I.A. Me In Action.
3] It sounds like "In vino veritas"
4] Hurricane - Parte 1
5] Hurricane - Parte 2
6] Hurricane - Parte 3
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Zacky Vengeance
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
4 A.M.

 

 

     Hey! Stranger I want ya to catch me like a cold.
     You and God got both of your guns, when you shoot I think I die





- Matt? - soffiò Zacky trattenendo un piccolo genimo.
- Mh? -  rispose continuando a baciare il collo diafano dell'altro
- Tu... sai come... ehm...
funziona? -
Matt si allontanò per guardarlo meglio - Come funziona cosa, Zacky? - chiese perplesso.
Il piccolo abbassò lo sguardo, abbozzando un sorriso imbarazzato - Beh... sai, insomma
questo. -
-
oh... Oh!!! - esclamò Matt afferrando finalmente il soggetto del discorso - Beh... - cominciò incapace di trattenere una risatina, forse inappropriata data l'espressione leggermente turbata di Zacky. -... non è molto diverso da, insomma... Sai, cioè...- Shads si trovò in difficoltà come avrebbe potuto spiegargli una cosa tanto semplice ma allo stesso tempo estremamente delicata? Sopratutto cosa e come avrebbe dovuto dirglielo per non farlo preoccupare più di quanto la sua espressione non palesasse già?
- Allora...? - insistette Zacky, torturandosi le mani. - E allora... allora, praticamente io faccio... e tu... e poi noi, insomma... -
- Matt, sei arrossito? - indagò Zacky guardandolo attentamente. Matt trasalì - No...ma che dici?! Cosa ti passa in mente, io sono calmissimo! - sbottò tutto d'un fiato.
- Nessuno ha affermato il contrario - osservò Zacky con un sorrisetto sul volto.
- No, tu hai detto che... perchè io. E tu... perchè... - Zacky gli posò due dita sulle labbra per farlo tacere, poi si avvicinò al suo orecchio, bisbigliando - Calmati. So benissimo come funziona...  Ti stavo solo mettendo alla prova. -
Matt boccheggiò qualche secondo prima di riprendersi e fulminarlo con lo sguardo - Ma sei proprio uno stronzo malefico essere subdolo perfido diabolico... -
- blablabla...blablabla. - Concluse Zacky - Perchè invece di stare lì ad insultarmi non mettiamo in pratica la teoria che entrambi conosciamo bene? - propose ammiccando e baciandolo lascivamente sul petto - Mh? Che ne dici? - continuò mettendosi a cavalcioni su di lui e stringendo le gambe intorno ai suoi fianchi. - Sei proprio un bambino cattivo... - sussurrò Matt con voce bassa e roca
- Lo so...- ammise Zacky, piantandogli le mani sulle spalle e incastonando gli occhi in quelli di lui.

Dire che Matt fosse preoccupato per quello che stava per succedere, che fosse in ansia mentre preparava Zacky, totalmente alla sua mercè, ad accoglierlo; dire che, sì forse, aveva paura mentre con tutta la delicatezza possibile si impossessava di quel corpo candido, sarebbe stato un grosso eufemismo. La verità era che perseverava in uno stato di trance, terrorizzato dalle conseguenze di quel gesto che forse poteva apparire troppo avventato; il panico lo colse appena vide la smorfia di dolore farsi largo sul viso infantile di Zacky, che cercava come sempre di apparire forte e coraggioso. Lo vide strizzare gli occhi puntellati da lacrime che vennero strenuamente trattenute, mentre le dita contratte gli infilzavano la carne e le nocche sbiancavano - Zacky... - lo chiamò Shads preoccupato, cercando di non fare alcun movimento sconsiderato, conscio del dolore che provava - Va tutto bene ... non fermarti. - sillabò l'altro con difficoltà. Matt obbedì; si sporse a baciarlo e sentì subito il sapore metallico sulle labbra che Zacky gli aveva morso scosso da un fremito. 
Più lo osservava, ora che aveva raggiunto un ritmo cadenzato, più vedeva il suo volto sciogliersi in un'espressione maggiormente rilassata, ad ogni spinta il dolore che aveva provato si mischiava al piacere imminente che lo travolgeva e li soggiogava, ad ogni movimento si abituava a quell'invasione e anzi sentiva come se tutto quello fosse giusto e predestinato, come se entrambi fossero due frammenti di un corpo unico, che non aspettavano altro che trovarsi, un pezzo che finalmente si completava.
Fu distruttivo e stravolgente per entrambi, un'esperienza nuova, qualcosa che non avevano mai provato prima. Sentire ogni piccola fibra del proprio corpo gestita esclusivamente da pulsioni che non possono essere controllate dal cervello, soggiogate dalla passione e dal sentimento, schiave di fremiti silenziosi e gemiti sommessi.
Niente destabilizza più dell'incontrollabile.
L'amplesso terminò con delle ultime spinte leggere, entrambi raggiunsero l'apice del piacere in sincrono, come una macchina perfetta e ben organizzata. E tutto era andato bene, meglio di come avrebbero potuto immaginare, perchè non era una situazione, un'emozione, una sensazione che entrambi avrebbero potuto descrivere a parole. 
Idilliaco.  
Si ritrovarono poi nuovamente stesi l'uno accanto all'altro, abbracciati stretti, sudati e stremati più dalle troppe emozioni da cui erano stati travolti, in quelle ore, che dallo sforzo fisico. Ci volle molto poco perchè i due si addormentassero, un bacio a fior di labbra, uno sguardo dolce ed entrambi vennero portati via dal cocchio di Morfeo.

Qualche ora dopo Zacky aprì gli occhi, disturbato da uno scampanellio lontano, si mosse leggermente giusto per farsi abbracciare meglio da Matt che ancora addormentato lo strinse automaticamente e gongolò tra sè - Oh Matt... le campane dell'amore suonano per noi. - con un sorrisino idiota sul volto - Sento le campane... sì le sento! - sentendosi osservato aprì gli occhi notando che Shads si era svegliato e lo guardava truce con il viso a due centimetri di distanza dal suo - E' il campanello che senti, cretino! - osservò completamente immobile. Zacky gonfiò le guance offeso sfoggiando uno dei suoi migliori sguardi da cucciolo bastonato, dandogli le spalle ed incrociando le braccia al petto - Odioso...- sibilò contro il cuscino.
- Mmh...scusami Zee. Sono irritabile di prima mattina... ma... -
- Ma? -
- Il campanello sta suonando davvero, da qualche minuto ormai. -
- Non mi interessa. Non aspetto proprio nessuno. - rispose tirandosi la coperta fin sopra i capelli.
- Dai non fare così... -
- Lasciami. Stare. - gli intimò spostando leggermente il lenzuolo per fulminardo con gli occhi, mentre ancora il campanello continuava a suonare insistentemente. - Oh ma che diavolo! - esclamò d'un tratto il piccolo zompando dal letto. Infilò in fretta i boxer che per sua fortuna si trovavano ai piedi del letto e si acquattò dietro la finestra per guardare chi fosse l'importunatore che si era attaccato così bellamente al suo citofono. Subito si paralizzò mentre la bocca gli si apriva sempre di più lasciandolo interdetto, Matt che era rimasto a letto lo guardava interrogativo - Che succede? - chiese poi.
- Che...che... che giorno è oggi? -
- Oh, non saprei. Ho perso la cognizione del tempo. - rispose Shads grattandosi la testa confuso e cercando di trovare risposta al suo questito. - Matt... -
- Sì? -
- VESTITI SUBITO E NASCONDITI!!! - gli urlò contro finalmente allontanatosi dalla finestra e correndo come una furia verso tutti i vestiti sparsi per la camera.
- Che succede? - gli domandò l'altro alzandosi e cercando di vestirsi anche lui come poteva - Mamma. Tornata. Aiuto! -
- Maaaaamma? Non dovevano essere fuori fino a... -
- DOMENICA! - dissero in coro.
- Cazzo.Cazzo.Cazzo. Nasconditi! -
- Nascondermi?? Io me ne vado di corsaaaaa...! - urlò Matt agitato cercando di infilarsi una scarpa nel piede sbagliato, ma Zacky non l'aveva sentito troppo preso a precipitarsi giù verso la porta d'ingresso. L'aprì trafelato, fingendo malamente di essere più sveglio di quanto apparentemente sembrava, gridando - Mamma! Bentornata! -
- Alla buon'ora, Zack! - borbottò lei. - E' un'ora che suono questo benedetto campanello, sapevi che non ho le chiavi. E perchè dormi a quest'ora del pomeriggio eh?! - lo rimproverò con le mani piantate sui fianchi.
- Emh...ieri ho fatto un pò tardi mamma, scusa. Il nostro primo concerto... - sussurrò intimidito
- Ohhhh! - l'espressione irata di sua madre si sciolse regalandogli un ampio sorriso - ...E' MERAVIGLIOSO TESORO MIO! - gridò abbracciandolo - Devi raccontarmi tutto, assolutamente! -
- C-certo. Certo mamma. - Zacky fece un respiro di sollievo seguendola in cucina dopo aver trascinato dentro casa le sue valigie.

- Come è andato il viaggio? Ti sei divertita? -
- Oh sì, i tuoi zii sono simpatici e spigliati come sempre, non ci si può annoiare con loro. Ogni anno sembrano ringiovanire, che invidia mi fanno! -
- ...ma se sei ancora una ragazzina! - commentò Zacky stampandole un bacio sulla guancia.
- Adulatore...tutto tuo padre! - rise lei sedendosi poi su uno sgabello vicino all'isola.
- Ti faccio un caffè? - propose lui afferrando la caffettiera - Più a te che a me, eh? Va bene,
sweetheart -
Fu mentre le sorrideva di rimando a quella battuta che Zacky notò qualcosa di strano fuori dalla finestra alle sue spalle, strizzò gli occhi per vedere meglio e non c'erano dubbi c'era qualcosa che dondolava dietro il vetro...ed erano proprio delle gambe??! Matt cosa cazzo stai faceeeeeeendo?! pensò deglutendo a fatica - Cosa c'è Zachary? - chiese la madre vedendo la sua espressione sconcertata e girandosi verso la finestra - Niente! - esplose lui, bloccandola prontamente prima che si girasse e vedesse quello spettacolo assurdo, le sarebbe venuto un infarto come minimo.
No ma questa me la paga! Se non si rompe l'osso del collo, glielo spezzo io!
- Su raccontami qualcosa piuttosto... - le intimò, cercando di distrarla mentre a tratti guardava di sottecchi fuori dalla finestra.

Nel frattempo Matt, che aveva invano cercato una via di fuga, optando poi per l'arrampicarsi e scendere dalla grondaia, adesso si trovava lì appeso in preda al panico cercando un modo per uscire da quella pessima situazione prima che qualcuno vedendolo, lo scambiasse per un ladro. Al contrario di quanto aveva immaginato non era stata una brillante idea e ed era decisamente più alto di quanto sembrava, così mentre imprecava in ogni lingua maledicendosi per le assurde condizioni in cui si trovava fu un altro piccolo particolare che non aveva considerato a complicare tutto. La grondaia ormai logora e non ottimamente saldata al cornicione si staccò con un colpo secco facendolo precipitare rovinosamente a terra, mentre pensava di stare per morire, però, fortunatamente le aiuole attutirono il colpo lasciandolo solo a gambe all'aria tra i cespugli sommerso da foglie rametti e bestemmie varie.
- O mio Dio! Zacky hai sentito? - il rumore non passò inosservato tant'è che la madre presa dal panico si alzò correndo di filato alla finestra, la spalancò cercando di capire cosa fosse successo mentre Zee preso alla sprovvista non ebbe modo di fermarla e dovette passivamente raggiungerla con uno sguardo terrorizzato e nervoso - Un ladro... è sicuramente un ladro. - gridò la donna mettendosi le mani ai capelli - Chiama la poliziaaaa. La polizia! E' nel cespuglio! -
Zacky si avvicinò sospirando rassegnato, la cinse con un braccio e le disse carezzevole - Calma mamma, tutto questo non fa bene alla tua pressione, sicuramente ti sbagli - poi si sporse per vedere bene. - Oh... - disse con fare fintamente sorpreso - Non è affatto un ladro - esclamò simulando una risata falsa. Matt intanto si era quasi alzato agitando le braccia e borbottando - Non ... sono un ladro. Non lo sono! - La madre di Zacky lo guardò perplessa, poi guardò il figlio che scuoteva la testa con disappunto - Lo conosci? - gli chiese esterefatta. Lui annuì leggermente sorridendole. - Siediti mamma...- le suggerì, poi si rivolse a Matt in modo che solo lui potesse sentirlo - E tu, spiderman. Vieni dentro. DALLA PORTA! - Il chitarrista andò ad aprire trovandosi difronte uno Shads furibondo e coperto di foglie - Sei proprio un cretino... - lo rimproverò - Cosa credevi di fare? - Matt lo fulminò con lo sguardo avanzando a grandi passi verso la cucina - Comportati bene. - si sentì dire prima di entrare e arrossire vistosamente sotto lo sguardo inquisitorio della donna.
Lei lo guardò da capo a piedi, poi imprevedibilmente sorrise andandogli incontro - Tu devi essere Matt! - il suo tono risultò stranamente estasiato e felice. - Io, sì... sì sono io - rispose il ragazzo timidamente, guardando Zacky interrogativo, questi gli fece spallucce incapace di dare una spiegazione alla lampante perspicacia di sua madre - Zacky mi ha parlato tantissimo di te, è un piacere conoscerti! Vieni, siediti. Ma... cosa ci facevi nell'aiuola? -  Matt aprì la bocca incapace di rispondere ma lei cambiò subito argomento salvandolo automaticamente - Poco importa, dimmi un pò di te. Come va la scuola? Cosa pensi di fare dopo? Mi ha detto Zacky del vostro concerto... sono molto molto felice, spero mi porterete prima o poi a vedervi, ne sarei felicissima! - Shads rimase sbalordito da quella donna che lo tempestava di domande e di sorrisi, dalla sua gentilezza e cortesia; e anche sopratutto dal fatto che era riuscita a liberarlo dall'imbarazzo di spiegare qualcosa che, seriamente, non aveva parole per giustificare. Lui annuiva semplicemente per rispondere ai suoi numerosi quesiti, aggiungendo qualche parola di tanto in tanto mentre Zacky li guardava felice con un grande sorriso sul volto. Era da tempo che voleva presentare a sua madre, il suo migliore amico, o quello che in realtà era molto di più che un amico, ma per adesso andava bene cosi.
Tra una chiacchiera e l'altra, un caffè e un'abbuffata di dolci si fece sera e Matt decise che era ora di "scappare" finalmente da quella casa, con le sue gambe e dalla porta sopratutto! Mentre lo accompagnavano entrambi all'ingresso - Zacky, trova la mai valigia rossa, dentro c'è un pacchetto blu, portalo qui - chiese gentilmente - Oh, sì certo. - rispose il piccolo scomparendo in un baleno, poi lei si concentrò su Matt, lo guardò in silenzio, studiandolo ancora e gli sorrise - Sei un bravo ragazzo Matt, non avevo dubbi a riguardo, dai racconti del mio Zachary. Aveva proprio bisogno di un amico come te. -
- Grazie signora. - rispose lui imbarazzato accompagnando le parole con un leggero gesto del capo. La donna si voltò verso l'angolo in cui il figlio era scomparso e poi guardandolo dritto negli occhi disse seria - Prenditi cura di lui, mi raccomando. Ha bisogno di avere vicino una persona forte, che gli voglia bene... -
- Lo so. - la interruppe - lo faccio e lo farò sempre. - aggiunse compunto. - Prometti? -
- Promesso. - esclamò Matt lasciandosi andare ad un sorriso. Lei sorrise di rimando distratta dai passi di Zacky che stava tornando
- Ah... - iniziò prima che il figlio potesse sentirla - ...la prossima volta usa la porta e... la maglietta. E' al contrario. - sussurrò nascondendo la bocca con la mano. - Eccomi! E' questo? - fece Zacky agitando il pacchetto. - Sì. Tieni caro... - lo porse a Matt che la guardò interrogativo - Altri dolcetti - spiegò con ovvietà - Ho notato che ti sono piaciuti -
- Oh grazie. Grazie mille! -
- E i miei dolcetti??? - borbottò Zacky contrariato guardandoli entrambi.
- Ce ne sono anche per te...- commentò la madre zittendolo con un gesto della mano.
- Beh adesso devo proprio andare... - Matt aprì la porta, non aspettava altro che una buona boccata d'aria fresca. - Torna a trovarci presto - lo salutò la madre di Zacky sorridendogli e agitando una mano; poi se ne andò lasciandoli soli.
Il piccolo si avvicinò imbarazzato - Che giornata intensa...- sussurrò. - Intensa è un eufemismo. - rispose l'altro guardandolo dolcemente e facendogli una rapida carezza sul viso. - Devo andare adesso. -
Zacky mise il broncio - Ci vediamo domani - lo consolò Matt, guardandosi intorno e rubandogli un leggero bacio. Zee sorrise entusiasta con occhi brillanti - A domani all'ora. - lo salutò. 
Restò sulla porta a guardarlo finchè non gli fu più possibile distinguere la sua sagoma nel buio della sera; era perso nei suoi languidi pensieri quando un urlò lo ridestò dal torpore amoroso - Zachary James Bakeeeeer! Cosa diavolo è successo alla tua camera!!!? -
- Oh cazzo... -

 

I led the revolution in my bedroom and I set all the zippers free.
We said no more war, no more clothes!
Give me peace.
Oh kiss me!

Hey! Hey! We are a hurricane!



Nda.
Finalmente ce l'ho fatta: la parte 3 appena sfornata! Lo so che questo non sembra molto un missing moment, sembra una storia a parte ma volevo racchiudere in un frammento ( ...che è diventato un papiro xD ) molte prime volte : primo concerto ( che però non ha avuto ampio spazio magari provvederò in seguito), primo bacio, prima volta ( in senso stretto u.u ), primo incontro tra Matt e la simpatica madre di Zacky...
Per chi legge la storia principale sa che lei ha un ruolo importante quindi non potevo ometterlo, o no? Spero vi sia piaciuta e di non star sfociando nel monotono, ripetitivo, noioso o quel che è! Ringrazio sempre tutti perchè siete troppo, ma veramente troppo gentili, e non sapete quanto possano far piacere le vostre recensioni. Mi strappano sempre un sorriso e una bella risata.
Quindi non posso che dirvi mille volte GRAZIE. *Inchino*
Un grazie speciale a Friem, Moodswing Whiskey e Frankie Sullivan GhostVengeance. Super fedeli, super gentili e vi adoro *-*
Hai visto Frankie sono stata di parola, ho battuto il record di aggiornamento... come t'avevo promesso!^^
Alla prossima

Anita_ 

 

 

 

word to html converter html help workshop This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  chm editor perl editor ide

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: two_dollar_bill