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Autore: Aerith1992    01/04/2011    3 recensioni
-Tonio, appena arriviamo ti uccido! Quando farai riparare questa vecchia carretta o meglio, quando comprerai una macchina nuova?- La voce di Francis giunge lamentosa alle mie orecchie per quella che forse é la quindicesima volta questa sera, e io gli rispondo con un'allegra risata
[Spamano, Angary, Franada, other pairings]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Francia/Francis Bonnefoy, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'University Life'
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Certe notti

 

 

-Tonio, appena arriviamo ti uccido! Quando farai riparare questa vecchia carretta o meglio, quando comprerai una macchina nuova?- La voce di Francis giunge lamentosa alle mie orecchie per quella che forse é la quindicesima volta questa sera, e io gli rispondo con un'allegra risata -Lo sappiamo tutti che non dici sul serio, non cambieresti la Chica per tutto l'oro del mondo!- do una pacca affettuosa alla vecchia Fiat panda gialla che si rifiuta di ripartire e che non ho il coraggio di cambiare con una macchina nuova e magari più bella. -La Chica?- esclama Gilbert, l'amico egocentrico e casinista, impegnato insieme a Francis a spingere la macchina -Pensavo avessimo deciso di chiamarla Gilbert-é-il-piú-figo!- -Assolutamente no, é un nome orribile! Tonio perché non spingi tu la macchina e lasci a me il volante?- Attraverso lo specchietto retrovisore vedo gli occhi azzurri del mio migliore amico fissarmi intensamente, ma non mi lascio fregare -La macchina é mia, Francis, e la guido io- Ignoro i commenti di Francis sulla mia capacità al volante e continuo -E poi siamo quasi arrivati!-

Il locale non é molto affollato stasera, come sempre del resto, e anche se é lontano dal campus e Francis e Gilbert lamentano la scarsezza di belle ragazze (alla fine Francis ci prova anche con i ragazzi però), continuiamo ad andarci, un po' per l'atmosfera quasi familiare che si respira, un po' per la compagnia. E, a proposito di compagnia... Sorrido eccitato appena entro nel locale, dove ci accolgono luci basse e il tavolo all'angolo, il nostro tavolo, dove ci attendono già Feliciano e Ludwig, Elisaveta e Roderich, Elise e Orlando e già riesco a intravedere il viso corrucciato di Lovino e il mio cuore perde un battito. Non é adorabile? Il mio Lovino, intendo. La prima volta che l'ho visto e che ci ho parlato, ho preferito a lui Feliciano, ma poi l'ho conosciuto meglio e non posso più fare a meno di lui! Accanto a me Francis e Gilbert ghignano, conoscono la mia cotta per lui, ma non ci faccio molto caso: i miei occhi sono solo per Lovino. -Hola!- saluto tutti, prima di sedermi tra Lovino ed Elise, la mia migliore amica, che mi sorride e mi fa spazio. -Hola Lovi! ¿Como estas?- -Ce ne hai messo di tempo ad arrivare, bastardo. Non che me ne importi qualcosa- mi risponde, scorbutico come al solito. Rido divertito -La Chica ha fatto i capricci per strada- Sento Lovino borbottare qualcosa che suona come "ferrovecchio", ma non ci faccio caso quando un pensiero mi balena in mente -Lovi, eri preoccupato per me!- esclamo felice abbracciandolo mentre lui borbotta qualcosa agitandosi nella mia stretta. Dall'altro lato del tavolo noto che Elisaveta ci osserva intensamente, ignara del fatto che alle sue spalle Gilbert stia facendo le smorfie, e trattengo una risata. Francis é scomparso, ma sappiamo tutti che é al bancone a provarci con Arthur, il bastardo sopracciglione che lavora qui, prima che arrivi Alfred e le sue reazioni si facciano più violente e l'aura dell'americano spaventi anche il più coraggioso degli uomini. Gilbert é meno prudente di Francis, ci prova con Elisaveta anche se lei non ha occhi che per Roderich (e per quelli che lei e Kiku chiamano yaoi) e si ritrova una padella in faccia.

-Hi guys! L'eroe é arrivato!- esclama Alfred, appena entrato nel locale, seguito da Kiku che, si inchina non appena ci raggiunge e si unisce ad Elisaveta nell'occhieggiare con aria famelica me e Lovino, e un altro ragazzo.... Chi diamine è?... Che corre a scorrere Francis, che ha appena incassato un dritto di Arthur. -Ehi bastardo, lasciami!- La mia attenzione torna a Lovino, che si agita nella mia stretta (lo stavo ancora abbracciando?) e lo lascio andare -Bastardo...- borbotta Lovino con lo sguardo puntato a terra. Non é adorabile? Accanto a me si siedono finalmente Francis e Gilbert, entrambi con l'aria un po' scossa, ma Gil si riprende immediatamente non appena ha in mano un enorme boccale traboccante di birra e ride sguaiatamente come al suo solito, raccontando a Elise e Orlando del nostro viaggio in macchina per arrivare qui, ovviamente corredato di particolari che non mi ricordo proprio. Guardo perplesso Francis -Non mi ricordo della gara in macchina- Francis alza divertito gli occhi al cielo -Tonio, sta inventando tutto, lo sai che Gil ama esagerare- Ah! -E poi la Petite non reggerebbe a una corsa- -Ehi, si chiama Gilmobile!- esclama Gilbert. -Prima avevi detto Gilbert-é-il-piú-figo- osservo io. -Prima é prima, adesso é adesso, anche se rimango comunque il più figo!- Ludwig, poco più in là insieme a Feliciano, sospira e alza gli occhi al cielo. Non sembra il fratello minore di Gilbert. Per niente.

Al tavolo ci raggiunge anche Arthur, che sicuramente ha finito il suo turno, e ci scambiamo occhiate di fuoco. Ci odiamo, anche se non mi ricordo il perché, a parte il fatto che ci siamo trovati dal primo momento che ci siamo visti antipatici. Ho sentito dire una volta che gli amici vanno e vengono, anche se sono sicuro che non sia il caso di Francis e Gilbert, ma un buon nemico é per la vita. Arthur é quel tipo di nemico. Il mio miglior nemico, se esiste un'espressione del genere. Insulti o anche risse sono frequenti tra noi, ma a volte quando uno di noi non sta bene per un qualsiasi motivo é tregua, e si va a bere insieme. Il giorno dopo tutto torna come prima.

Arthur si guarda intorno, non senza un' altra occhiataccia verso me e Francis, per poi sedersi accanto a Kiku e Alfred. Sorrido a Lovino, che come me ha osservato le mosse di Arthur, lui però leggermente spaventato dal suo aspetto abbastanza punk. -Che stai guardando, bastardo?- mi chiede irritato. Alzo le spalle senza smettere né di osservarlo, né di sorridergli. Sembrerà stano, ma è colpa dell’effetto che ha su di me. O sono io che sono fatto così? -Si beve!- esclama Gilbert, interrompendo il nostro piccolo idillio. -Hai finito un boccale di birra poco fa- gli fa notare Francis. -Quello era per riprendermi- obietta lui -Adesso si beve sul serio! Porto la birra per tutti- dice, e si alza per ordinarla personalmente (di solito non si alza mai per niente, ma recentemente si è lamentato per il tipo di birra che ordiniamo, e ha deciso che l’avrebbe scelta lui che è un esperto). Francis, lasciato solo, attacca bottone con il ragazzo che lo ha aiutato prima del quale non ricordo proprio il nome, ma che somiglia tantissimo ad Alfred di aspetto. Ci sono due motivi per cui non lo confondo: primo, parla quasi sussurrando, mentre Alfred si può sentire a kilometri di distanza, secondo, Alfred è all’altro lato del tavolo e sta come al solito bisticciando con Arthur. Gilbert torna con i boccali di birra che passa in giro e decide di andare a dare fastidio a Roderich.

 

Qualche ora dopo la comitiva al nostro tavolo è come minimo dimezzata e io, Francis e Gilbert siamo seduti l’uno accanto all’altro leggermente brilli. Elisaveta e Roderich sono andati via un’ora fa, dopo che lei ha tirato un’altra portentosa padellata a Gilbert, che adesso ha un bernoccolo in più. Alfred ronfa rumorosamente sul tavolo, mentre il suo gemello, Matthew, è appoggiato alla spalla di Francis e dorme silenziosamente. Elise e Orlando se ne sono andati via pochi minuti fa, o meglio, Elise ha trasportato un Orlando ubriaco fuori, dicendo che l’avrebbe riportato a casa. Kiku se n’è andato nello stesso momento, approfittando del fatto che Feliciano era impegnato al karaoke e Alfred a dormire, così nessuno avrebbe invaso il suo “spazio privato”. Arthur beve la sua birra (non ha permesso a Gilbert di sceglierla per lui, dicendo che preferisce la sua “ale”) e di tanto in tanto lancia uno sguardo furtivo in direzione di Alfred. Ludwig e Lovino, che è ancora seduto vicino a me, ascoltano Feliciano cantare. Nell’aria si sente che la serata è ormai agli sgoccioli e che finirà presto, forse non subito dopo la fine della canzone di Feliciano, o nei minuti successivi, ma il momento di ritirarci incombe su tutti noi.

-Fratellone, canta pure tu!- esclama Feliciano, una volta tornato dal karaoke e inciampato nei fili per due volte di seguito. Non è adorabile? -Non mi va, idiota di un fratellino- risponde Lovino sgarbatamente, ma io sono sicuro che sia per timidezza. -Daiiiii, Lovi! Canta!- gli dico, facendo insieme a Feliciano uno sguardo supplichevole e speranzoso. -Va bene, ma lo faccio solo perché me l’ha chiesto mio fratello, non montarti la testa, bastardo- Io sorrido, e osservo Lovino andare verso il microfono e scegliere una canzone. Una melodia familiare e quasi nostalgica si diffonde per il locale e io, Francis e Gilbert ci scambiamo un’occhiata complice. È la nostra canzone, sebbene sia italiana conosciamo il testo e il suo significato a memoria. Con un sorriso, la cantiamo sottovoce insieme a Lovino.


“Certe notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei,

certe notti al strada non conta e quello che conta è sentire che vai. 

Certe notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei.  

Certe notti somigliano a un vizio che non voglio smettere, smettere mai.”




***

Elise - Belgio

Orlando - Olanda

***

Salve a tutti! Dovevo questa fanfiction a Revy21 da molto (troppo) tempo, per aver indovinato chi era la misteriosa donna del capitolo 2 di Magic is the last hope. L'idea c'era da molto tempo, ma andava elaborata, e finalmente ci sono riuscita.

ATTENZIONE! questa Fanfiction è una "Slice of life" perché ho intenzione di scrivere una long-fic ambientata all'Universita, e questa sarebbe uno spin-off, consideratelo un antipasto. Ripeto che è un'intenzione, in quanto poche visite e pochissime recensioni alle altre mie fanfiction mi demoralizzano alquanto.

*messaggio subliminale* Recensite, recensite, recensite, recensite... *fine messaggio subliminale* 


SE NON AVETE INTENZIONE DI RECENSIRE, NON AGGIUNGETE QUESTA FANFICTION TRA PREERITE/SEGUITE/RICORDATE. Mi dà fastidio. E poi, qualche parola non fa male a nessuno, timidoni!

  
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