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Autore: SaraShawol1994    03/04/2011    3 recensioni
nuova scuola, nuovi amici, nuovi amori....
confusioni, baci inaspettati, malinconia e tristezza
meglio una semplice amicizia o l'amore?
la mia nuova vita inizia da qui!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6: IN QUELLA NOTTE...

 

Era notte fonda ed io ero ancora sveglia. Non riuscivo a prendere sonno da qualche giorno e non andavo neanche a scuola, avevo addirittura annullato l'appuntamento con Nate inventandomi la scusa "Non sto bene... scusami tanto ma ieri sera penso di aver preso freddo e non vorrei attaccarti qualcosa".

Cercavo sempre di evitare tutti, di conseguenza tenevo il cellulare spento...

Non ero ne triste, ne depressa..... semplicemente non sapevo cos'avevo... vi è mai capitato di provare una sensazione del genere?? A me no, era la prima volta... ero completamente assente con la mente... non pensavo a niente ma allo stesso tempo credevo di pensare sempre alla stessa cosa... mha... non capivo...

Ogni tanto Glenda mi chiamava sul telefono di casa, ma chiedevo alla nonna di dire che dormivo o di inventare qualche altra scusa.

 

Dopo una settimana che non mi facevo sentire si presentò addirittura a casa mia per vedere come stavo.

Quel giorno mia nonna non mi disse niente e la fece entrare in casa, si sedettero al tavolo e iniziarono a discutere su come io stessi... ma nessuno lo sapeva.

Erano molto preoccupate. Glenda disse che anche Alex non si faceva sentire da alcuni giorni e che probabilmente era capitato qualcosa tra di noi ma non potevano neanche immaginare che cosa.

Io ascoltai tutta la loro conversazione dal corridoio senza farmi vedere.

 

La nonna mandò via Glenda dicendole che era tardi e ed era meglio lasciarmi da sola per ancora qualche giorno in modo che potessi riprendermi.

Mia nonna sapeva che se stavo male per qualcosa, non volevo persone che cercassero di confortarmi... ero abituata a fare tutto da sola. Sapeva che se mi avesse aiutata, mi sarei chiusa ancora di più in me stessa come successe con la morte dei miei genitori.

 

Notte fonda, dinuovo. Io ero sdraiata nel letto con un braccio sugli occhi e sospiravo in continuazione. Avevo male alla gola. Sentivo come se il fiato venisse strozzato e non so perchè mi uscissero le lacrime. Non riuscivo a smettere. Io ero sempre stata la ragazza forte che non piange mai e che superava tutto con un sorriso.... perchè non riuscivo più ad esserlo? Ero confusa... perchè mi sentivo così? Mi veniva voglia urlare ma non volevo far uscire quello che sentivo. Stavo malissimo.

Ad un certo punto sentii un piccolo rumore. Veniva dalla finestra.

Mi alzai asciugandomi le lacrime e mi diressi verso di essa un po' intimorita.

Aprii la tenda e rimasi molto sorpresa.

"C-c-che ci fai qui? E perchè hai lanciato un sasso?? Potevi rompere il vetro!!" dissi con voce bassa e tremolante.

"Sono qui per te... ho sentito dire che è da un po' che non ti fai viva ed ero in pensiero".

Aprii la finestra.

"Alex... scendi da li, rischi di farti male." si era arrampicato sul melo davanti alla mia camera ed era appeso ad un ramo.

"Ti prego fammi entrare... voglio parlare un po' con te".

Acconsentii e lui con molta cautela si aggrappò al balcone ed entrò in camera mia.

Accesi la lucina sopra la scrivania e lo feci accomodare.

Ero un po' in imbarazzo, eravamo seduti sullo stesso letto e la stanza era quasi completamente buia.

C'era tensione nell'aria... rimasimo in silenzio per qualche momento e lui non aveva incrociato il mio sguardo neanche una volta.

"S-senti Alex.... cosa sei venuto a fare?"

"Te l'ho già detto prima... ero preoccupato e sono venuto a vedere" disse guardando il soffitto.

Mi batteva forte il cuore. Non riuscivo a farlo smettere. Avevo paura che lui se ne accorgesse.

"Allora... dimmi.... cosa c'è che non va?"

Io non dissi niente. Guardavo in basso e ad un certo punto incominciarono a scendermi le lacrime.

Si avvicinò senza farsi sentire ed essendo buio me ne accorsi in ritardo.

Alex mi abbracciò forte ed io presa alla sprovvista incominciai a piangere.

Mi accarezzò i capelli e mi disse dolcemente "Tranquilla piccola... "

Continuai a piangere per non so quanto tempo, cercando però di non fare troppo rumore per non svegliare nessuno in casa.

Piangevo tante lacrime...e avevo una grande paura di non riuscire più a fermarmi.... lui... faceva uscire la vera me stessa.

Alzò lo sguardo e mi prese il viso tra le sue calde e grandi mani. Molto delicatamente con le dita mi tolse le lacrime dagli occhi e si avvicinò lentamente alle mie labbra. Sfiorò le sue con le mie ma abbassò leggermente la mia testa e mi diede un bacio sulla fronte.

Rimasi sbigottita.

Ma... voleva.... per caso voleva baciarmi? Quindi.. anche lui provava qualcosa? Ero solo io a non capire i miei sentimenti?

"Ricorda che per te ci sarò sempre.... sei un'amica davvero preziosa" mi disse spostando il mio ciuffo di capelli dagli occhi, poi mi sorrise... aveva un bellissimo sorriso... pur vedendosi poco perchè era tutto buio... il suo sorriso era qualcosa di meraviglioso.

Lo guardai per qualche istante ma non so cosa mi passò per la mente in quel momento, i suoi occhi mi attiravano... mi facevano battere forte il cuore...

So solo che non era il cervello a comandare i miei movimenti.

Chiusi gli occhi velocemente e gli diedi un bacio.

Le sue labbra... erano così calde e morbide, sentivo il suo profumo che si avvolgeva intorno al mio corpo era una sensazione davvero piacevole... e oltretutto quello era il mio primo bacio...

Chissà cosa provava lui in quel momento.

Quando lui staccò le sue labbra dalle mie, eravamo diventati completamente rossi...

"O-o-o-ok........i-i-i-o... d-devo andare........."

"S-s-si... ci vediamo........."

Si alzò dal letto e si diresse verso la finestra.

Si girò per guardarmi e mi fece un cenno con la mano per dirmi di riprendermi, poi sorrise.

Penso di essermi imbambolata in quel momento, so solo che gli sorrisi dolcemente.

Uscì sul balcone e chiuse la finestra.

Si arrampicò sul ramo da cui era salito e disse un'ultima frase prima di andarsene... ma non la sentii perchè c'era il vetro che ci separava e lui lo disse a voce bassa... però capii cosa voleva dirmi leggendo le sue labbra....

 

 

"TI AMO"

   
 
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