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Autore: sweet nettle    28/01/2006    6 recensioni
Salve a tutti!!! Questa è la mia primissima fanfic, per cui vi scongiuro, siate clementi! La storia si svolge durante il sesto anno di Harry Potter e co. e il quinto di Ginny; a scuola arrivano due simpatiche cugine che sembrano nascondere un grande segreto... spero proprio che vi piaccia! Please, leggete e commentate!!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!!! Eccovi un nuovo capitolo (notare, di una lunghezza quasi dignitosa) tutto da leggere!! Ringrazio tantissimo (come al solito) Ginevra91, ginny malfoy, MiaBlack e Cla91!!!!! Scusate comunque la banalità del titolo... Spero che vi piaccia lo stesso! ;)

CHIUSI IN BIBLIOTECA

-Riproviamo: cos’è una Bragola?- chiese Alexiel, alzando la testa dal libro di Difesa Contro le Arti Oscure.

La biblioteca era quasi del tutto vuota, fatta eccezione per due giovani grifondoro che stavano ripassando per la lezione del giorno dopo.

Il fuoco nel caminetto si era quasi del tutto spento e il sole fuori dalle finestre era già calato da un po’.

Ginny si passò una mano tra i capelli -Ehm...uno spirito delle montagne gallesi che ama fissare...-

-Quello è un Gwyllian- la interruppe l’amica scuotendo la testa -Non ci siamo proprio, Gin, e l’interrogazione è domani-

-Non è colpa mia, i nomi sono troppo difficili!- protestò la rossa, per poi guardarsi intorno -Accidenti, siamo rimaste solo noi. Forse conviene tornare in Sala Comune-

-No, finché non sarai preparata!-

-Uffa...va bene, ma solo le ultime domande-

La rossa cominciò a rileggere annoiata gli appunti dell’amica, la quale però pensava a tutto tranne che all’interrogazione.

Alexiel guardò l’orologio “Kennedy dovrebbe essere già qui” pensò, tamburellando le dita sul tavolo “Umpf! Quando si dice che la famiglia ti è sempre vicina nel momento del bisogno...”

Ecco, non si sarebbe dovuta fidare quando la cugina si era offerta di aiutarla col suo piano!.

Non sarebbe riuscita a trattenere lì Ginny ancora per molto, e se Kennedy non si sbrigava rischiava di far fallire tutto.

Ma ormai era tardi, e doveva iniziare.

Lanciando un’ultima occhiata alle lancette dell’orologio, sospirò e cercò di sembrare il più convincente possibile.

Si batté teatralmente una mano sulla fronte e scattò in piedi, mentre Ginny la fissava perplessa.

-Ho dimenticato il libro di Trasfigurazione in camera- farfugliò Alexiel, afferrando rapida la cartella e correndo verso l’uscita -Torno subito, farò in un secondo!-

Annuendo appena, Ginny riabbassò la testa sul blocchetto degli appunti e tornò a leggere. Lì per lì, il pensiero che non serviva il libro di Trasfigurazione per studiare Difesa contro le Arti Oscure non la sfiorò minimamente.

Intanto Alexiel era corsa a perdifiato a nascondersi dietro un’armatura poco distante dall’entrata della biblioteca; lasciò scivolare lo zaino per terra e restò in attesa, le orecchie tese e vigili come antenne.

-Torna subito qua, razza di piccola teppista...!- le urla infuriate di Draco Malfoy le arrivarono forte e chiaro come se lui fosse stato lì accanto.

Riconobbe la minuta figura della cugina comparire all’inizio del corridoio, inseguita da un quanto più arrabbiato serpeverde; la ragazza, stando ben attenta a farsi vedere, si infilò in biblioteca stringendo qualcosa al petto, imitata subito da Malfoy.

Qualche istante dopo la vide sgusciare fuori dalla porta come un’anguilla, premuta contro la parete, e facendole segno di potersi avvicinare.

Alexiel la raggiunse e, con un cenno d’intesa, le due cugine chiusero con un colpo secco la pesante porta della biblioteca.

-Sigillum- recitò veloce Alexiel, puntando la bacchetta contro la serratura che si chiuse a chiave come un lucchetto. Si voltò poi verso l’altra -Preso?-

Kennedy fece un sorrisone a trentadue denti, tirando fuori da sotto il mantello uno spesso volume intitolato “Infusi e Pozioni, livello avanzato” -Preso-

All’interno della biblioteca, Draco aveva appena sentito la serratura scattare e si era precipitato a controllare. Era rimasto chiuso dentro. (che genio! Nda sweet nettle)

-Accidenti!- imprecò ad alta voce, tirando un pugno alla porta.

-Malfoy?- Ginny apparve da dietro uno scaffale, fissandolo perplessa.

Il serpeverde si girò e non poté fare a meno di guardarla bene: in fondo era carina, si ritrovò a pensare, con quella lieve spruzzatina di lentiggini sulle guance e i capelli stretti in una frettolosa coda con qualche ciocca ribelle.

“Ma che stai pensando, Draco?!” si rimproverò mentalmente, dandosi dell’idiota “Merlino, è la Weasley! Pezzente, babbanofila, ricordi? E tu sei un Malfoy, quindi comportati come tale”

-Chi si rivede, Lenticchia junior!- la schernì, ghignando beffardo.

-Chi si rivede, l’idiota di turno!- ribatté la ragazza, imitando la sua voce; prese lo zaino e fece per andare alla porta, ma lui la bloccò.

-Siamo chiusi dentro-

Ginny si voltò a guardarlo, aggrottando le sopracciglia -A che gioco stai giocando, Malfoy?-

-Come, scusa?! Guarda che io non c’entro nulla, stavo inseguendo una delle tue stupide amichette, quella bionda...come si chiama...Kenny, o qualcosa del genere...-

-Kennedy?- suggerì Ginny, più tranquilla, rimettendosi a sedere.

-Esatto! Mi ha chiamato “viscido serpente dalla lingua biforcuta” e poi mi ha rubato anche il libro di Pozioni- disse Draco sedendosi, per poi riprendere in tono più freddo -Tsk, figurati se voglio rimanere chiuso in una stanza con una straccione come te!-

-Pensi che a me faccia piacere stare con un futuro Mangiamorte?- replicò Ginny, portandosi le mani ai fianchi pronta ad una nuova lite.

Le sue parole non ebbero però l’effetto immaginato: il ghignò sul viso di Draco si gelò all’improvviso, e i suoi occhi sembrarono diventare ancora più glaciali del solito.

-Chi ti dice che diventerò un Mangiamorte?-

Forse fu il tono tagliente in cui lo disse, forse la sua espressione rassegnata in qualche modo, ma Ginny si sentì subito un verme.

Già, in fondo chi glielo diceva?

Nella sua famiglia le avevano solo insegnato che “Malfoy” è uguale a “mago oscuro”...ma era davvero così?

Abbassò il capo imbarazzata -Io...scusa, mi dispiace-

Draco alzò la testa a guardarla. Era la prima volta che qualcuno gli chiedeva sinceramente scusa.

-Non intendevo dire che di per certo diventerai...- riprese lei -Cioè, sai, a volte parlo proprio a sproposito...-

-Su questo hai perfettamente ragione, Weasley-

Ginny lo guardò e notò che stava sorridendo: non si trattava di uno dei suoi soliti ghigni, oppure un sorriso qualsiasi, ma uno di quelli che ti scalda il cuore.

Anche il suo viso si distese in un lieve sorriso, e tutti e due non poterono fare a meno di stupirsi del fatto che bastasse così poco per star meglio.

Il rumore della serratura attirò all’improvviso l’attenzione di entrambi, e la porta si aprì con un cigolio.

-Bè, ci vediamo Weasley- buttò lì Draco, dopo un attimo di esitazione, saltando in piedi e scomparendo di corsa lungo il corridoio.

-Ciao, Malfoy- mormorò Ginny alla biblioteca vuota.

Dopo ancora qualche secondo di silenzio si riscosse e, presa la sua borsa, fece anche lei ritorno in Sala Comune.

  
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