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Autore: crimsontriforce    05/04/2011    3 recensioni
[Ghost Trick] Sissel resta fieramente a guardia del suo circolo di legami, anche e soprattutto dei fili spezzati.
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler SPOILER ok? Post-finale, il che implica spoiler spoiler spoiler spoooooiler per il culmine narrativo di tuuutta la baracca, baby. Procedere a proprio rischio e pericolo!
Scritta per la prima metà della citazione qui sotto @ COW-T, e perché sono in fissa marcia con Ghost Trick e Sissel e Jowd e Cabanelaaaaaaaw.






Sognerà gatti neri nella notte

La maledizione degli uomini
è che essi dimenticano.
Specie quelli che, per troppo zelo
e un'esplosione,
alla resa dei conti restano al palo.
(Excalibur, più o meno)




Sissel osservò il volto di Jowd perdere ogni colore, prosciugato dalla cornetta del telefono che reggeva appena fra le mani.
Ricordava, dal futuro che avevano riscritto, come la disperazione sapesse strisciare e incollarsi sui tratti bonari dell'ispettore, ma non l'aveva mai vista calare così di colpo a trasfigurarlo: sembrava un morto e Sissel non aveva dubbi che all'altro capo della cornetta ne avrebbe trovato uno. Si stirò sul divano, attendendo indizi, un segnale, qualsiasi cosa, ma Jowd annuiva lento alla voce dell'apparecchio senza dare cenno di prestare realmente attenzione alla comunicazione né alla stanza che lo circondava. Sissel saltò sulla televisione e da lì sulla scrivania, miagolando e zampettando in circolo prima di accoccolarsi con studiata nonchalance di fianco al telefono. Prima di essere abbastanza lucido da recepire il messaggio implicito e concentrarsi su di lui come se fosse l'unico punto fermo della sua realtà, Jowd stava accarezzando un gatto morto. Lo spirito stava già viaggiando lungo la rete di cavi che connetteva la città.

La cabina telefonica da cui l'agente aveva effettuato la chiamata non dava sul luogo dell'incidente – era quasi isolata, 'quasi' essendo più che sufficiente per un fantasma esperto e fiducioso nelle proprie risorse. Terminò il suo tragitto in un cono di segnalazione posato dalla stradale. Di fronte a lui, il corpo di Cabanela giaceva riverso in posizione innaturale, gettato in mezzo alla strada da un impatto violento. Sentì i poliziotti parlare di rapinatori, una fuga in macchina.
Non tutti i nostri mali vengono da Temsik...
Sissel rifletté sulle circostanze, trovando la tonda immobilità del cono d'aiuto alla concentrazione. Non tanto per l'incidente in sé, che avrebbe avuto modo di osservare in prima persona di lì a poco, quanto per l'opportunità che comportava. Cabanela che aveva dato tutto per il caso del manipolatore e si era dovuto fermare a un passo dalla sua conclusione, Cabanela che non ricordava nulla di quegli eventi, l'amico scoperto troppo tardi per cui Sissel doveva limitarsi a essere un gattino (per quanto un gattino con un inspiegabile tempismo nel miagolare alle battute più insopportabili). Qualcuno con cui parlare. Lo faccio o non lo faccio, contò sulle strisce del cono, sapendo già in cuor suo quale sarebbe stata la scelta più giusta. E sapendo che doveva agire in fretta.
Si distese verso il nucleo brillante dell'anima di Cabanela, che dormiva ancora ignara degli eventi. Le tirò una zampata che voleva sembrare un coppino e ci si strusciò col naso, augurando un buon riposo a quel matto incosciente. E che si sistemasse il cappotto: così strappato e impolverato per terra non rendeva giustizia al suo ideale di bianco immacolato.
Voltò la clessidra.

Fu un lavoro pulito al primo colpo. Tornò all'altezza della cabina telefonica in tempo per offrirsi un passaggio sulla macchina dei malviventi e tirò con tutte le sue forze il freno a mano, provocando una derapata che passò a pochi metri da Cabanela prima di concludersi nel fango del vicino parco. Quando il detective finì di far aggraziatamente roteare la pistola e la puntò, si trovò a mirare una strada deserta.
Prima lo stile, poi la sicurezza, eh?, pensò sconsolato rivolto all'anima ancora dormiente. Cerca di non insegnarlo a Lynne, almeno.
Tempo di tornare a un nuovo presente.



“Ho ricevuto una telefonata stamattina”, disse Jowd reggendo ancora in mano una tazza fumante di caffè. La appoggiò per terra e si accoccolò di fronte a Sissel, il quale resistette dignitosamente all'impulso di trattare il suo amico e padrone di casa come qualunque gatto approccerebbe una grossa palla di flanella verde. Si sedette impettito ad ascoltare dedicandogli tutta la sua attenzione, pur avanzando sensate ipotesi sulla direzione che quella conversazione avrebbe intrapreso.
“Era Cabanela. Mi ha, come dire”, si schiarì la voce, “raccontaaaaato di una notte molto particolare. Non insulterò la nostra intelligenza chiedendoti se hai qualcosa a che fare con biciclette che si muovono da sole, porte animate e sterzate inverosimili. Spiegami solo questo: perché sei rimasto zitto?”
Sferzò la coda. L'altro si chinò fino a guardarlo negli occhi. Sissel sapeva apprezzare la dedizione alla cortesia che imponeva a quell'uomo grande e grosso di parlargli da pari, ma finiva per riuscire a studiarlo fin troppo bene. Erano i momenti in cui rimpiangeva un paio di occhiali da sole.
“Ti brucia così tanto che non ricordi che non vuoi mostrarti”, propose. Non era una domanda. Poche cose lo erano, con Jowd, e si appuntò mentalmente di aggiungere al loro codice privato un equivalente di Ti hanno fatto detective per un motivo. Si limitò a continuare a fissarlo, poi miagolò, per dire che c'era dell'altro. Jowd alzò un sopracciglio.
“Non sarebbe stato giusto neanche per lui... potevi evitargli una cicatrice e l'hai fatto. Ma sei arrivato dopo la sua morte. Non puoi cancellarla del tutto.”
Una zampata per terra. Negazione. Più zampate.
Finché non ci fa il callo?” Scoppiò a ridere. “Sì, suppongo che tu abbia ragione. Non dovrebbe essere un ricordo conscio, se non verrà rinforzato. Chissà che non finisca per fargli da freno per certe esibizioni... nah, fatico a crederci.”
Rise ancora. Benedetto uomo, era contagioso: accennò delle fusa.
“Per sicurezza, potrei confinarlo per un po' in ufficio con una scusa.”
Fusa più enfatiche.

“Siamo il tuo paradiso privato, vero?”, gli chiese d'improvviso ore dopo, alzando gli occhi dai documenti che stava compilando. “Nessuno qui ha il diritto di morire, con te vigile. Sai che ti dico, Sissel? Un giorno mi butterò davanti al primo proiettile che mi capiterà a tiro e potrò ringraziarti come si deve. E prima ancora gli parleremo. Promesso.”
































Note:
Cabanelaaaaaaaaaaaaaaaa... prossima volta ruolo più centrale e più vivo, promesso >_<
RIMETTO QUALUNQUE BOIATA ALL'ASSENZA DI UNO SCRIPT, mandare a memoria anche solo i punti salienti di un'opera di Shu Takumi è un'impresa pari al farsi un giro di montagne russe con due litri di succo d'ananas in pancia. Ciò premesso, se :ho: detto boiate e me le fate notare mi fate un grosso favore, si può sempre editare.
@ riassunto orrendo: l'avrei detto in sei modi diversi, ma gli altri cinque erano spoiler, ergo.
@ situazione: Sissel, Yomiel, Missile (ma dieci anni prima era già nato? Sembra così giovane... misteri) e Jowd sono gli unici che portano ricordo della precedente timeline. Sissel viene adottato da Jowd. Sissel non può parlare e nessuno ha un nucleo tramite cui possa comunicare, ma Jowd sa che Sissel capisce. Secondo me hanno sviluppato un codice per cui Jowd parla normalmente e Sissel risponde a segni. O possiede la tastiera del computer e sostanzialmente chatta, dopo un breve periodo passato a imparare a leggere. Insomma, sono ometti pieni di risorse, in qualche modo si capiranno.
@ gattosità di Sissel: ho cercato di avvicinarmi il più possibile a quello che conosciamo nel gioco come carattere... ma visto che pare stargli bene essere un gatto mi piace pensare che abbia fatto suoi molti comportamenti felini.
@ dinamica dell'incidente: i rapinatori avevano preso sufficiente vantaggio su Cabanela da arrivare alla loro auto, mettere in moto e andargli contro.
@ quanto ricorda della morte uno che non si era risvegliato mentre Sissel la preveniva: vedasi le prime due morti di Lynne :)
@ Jowd: adoro quest'uomo, ma mi resta un po' un mistero. Sembra lui o ho sbagliato tutto? Come speech pattern mi pare tenda al conciso e diretto, direbbe di tutto su se stesso ma non sugli altri, tende a buttare in ridere senza però sdrammatizzare (al contrario, a volte agghiaccia XD), intuitivo, pronto, appallottolato...?
@ titolo: il soggetto è Cabanela, che non ricorderà gli eventi di quella notte ma il suo subconscio potrebbe farglieli rivivere in sogno o cose così.

Spero che vi sia piaciuta e di non aver inaugurato una sezione con uno strazio^^ Spero di aggiungerne presto almeno un altro paio.
   
 
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