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Autore: Doll_    06/04/2011    11 recensioni
Mio padre ancora non sapeva nulla della storia. Un punto a sfavore.
Non avevo ancora trovato la chiave di quella porta comunicante. Altro punto a sfavore.
Il ragazzo che si sarebbe finto il mio fidanzato era, oltre che un gigolò professionista, anche un tipo fastidioso, cinico e maledettamente sensuale, che odiavo con tutta me stessa. Quindi Tre a Zero per la sfortuna.
Il suo lavoro, poi, non consisteva solo nel fingersi innamorato di me -cosa già difficile in sé per sé- ma avrebbe dovuto anche insegnarmi le tecniche della passione e, quindi, in un modo o nell'altro riuscire a fare eccitare entrambi. Cosa impossibile. Quattro a Zero.
Qualcos'altro? Ah, sì! Dovevo sorbirmelo per oltre un mese..!
Cinque a Zero. Avevo nettamente perso..
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Zac e Vic'
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 UN GIGOLO' IN AFFITTO – TERZA LEZIONE

 

Sono stata benissimo, ieri sera!” Squittì, Cris, limandosi le unghie.

Era ricreazione e avevamo deciso di passarla in classe per parlare e raccontarci della sera prima e di quel che ci era capitato.

Zac mi aveva riportata a casa e appena poggiata al letto mi ero subito addormentata, chidendogli prima, di restare con me fino alla mattina seguente, per stringerlo a me durante la notte, illudendomi che non sarebbe mai partito senza di me.

Anche se ero crollata all'istante, non mi erano sfuggite le carezze che aveva rivolto ai miei capelli e alla frase che ancora mi rimbombava nella testa...

Non immagini nemmeno quanto vorrei rimanere o portarti via con me. Mi hai stregato. A tal punto che mi ritrovo anche a parlare da solo. Vic, credo proprio di...” E lì mi ero ufficialmente addormentata, così da rimanere col dubbio fino a quel momento, mentre davanti a me, Susanna sembrava più silenziosa e pensierosa del solito.

Ma tu e Zac siete ritornati insieme?” Mi chiese Jessica, riscuotendomi dal coma.

Mmm... Non lo so con precisione.” Ammisi, tossicchiando. Cosa avrei dovuto dire alle mie amiche? All'AcePlaza io e Zac avevamo ballato, riso, ci eravamo divertiti davvero e ci eravamo anche baciati, poche volte ma comunque abbastanza da non poter essere mai credibili come ex fidanzati.

E' stato molto carino con te...” Sussurrò Susanna, tanto che feci fatica a sentirla.

Già.” La guardai, rivolgendole uno sguardo interrogativo, ricevendo una semplice scrollatina di spalle.

 

Mi spieghi cosa ti è successo?” L'attaccai, dopo averla seguita in bagno, finita l'ultima ora di lezione.

Oddio, Victoria, mi hai fatto venire un colpo!” Biascicò, con una mano sul cuore.

Sì, sì, scusa... Ma mi dici perchè sei così strana oggi?” Addolcii il tono, venendole incontro, mentre lei si metteva seduta atterra con la schiena al termosifone.

Niente di che, te l'ho detto.” Minimizzò, senza riuscire a sostenere il mio sguardo.

Non ti credo. E' successo ieri sera, vero?” Chiesi, sedendomi di fronte a lei.

Beh...”

Hai conosciuto qualcuno?” Arrivai al punto, facendola arrossire.

Più o meno.” Deglutì, sentendosi sottoesame.

Racconta tutto.” Sorrisi, euforica, felice per la mia amica.

Non c'è nulla da dire. Mi stavo dirigendo verso il bar quando un tizio mi si parò di fronte, facendomi delle avance patetiche ed infastidendomi fino a che...” Si bloccò, sorridendo fra sé e sé.

Fino a che?” L'avevo già detto che ero un'incurabile curiosa?

Fino a che non venne lui a difendermi. Mise un braccio sulle mie spalle dicendo all'idiota di lasciar stare la sua ragazza così da farlo spaventare e defilare. Una volta che lo scemo se ne fu andato, lui fece per ritornare indietro quando lo fermai e gli chiesi se voleva qualcosa da bere, offrendo io per il favore fatto... Da lì abbiamo iniziato a parlare di tutto e... Oddio, Vic, credo che lui mi piaccia davvero molto.” Terminò, portandosi le mani in fronte come se avesse appena commesso l'omicidio dell'anno.

Beh? Che male c'è?” Sorrisi raggiante. Per me era una cosa fantastica! “Sai il suo nome? Hai il suo numero?”

Sì..” Rise debolmente “Ieri mi ha chiamata per darmi la buonanotte e stamattina mi ha inviato un sms del buongiorno.” Fece, evidentemente toccata dal gesto. “Nessuno l'aveva mai fatto. Sono stata solo con dei deficienti che stavano con me solo per una cosa, ma lui è diverso!”

Come puoi dire questo, però. Lo conosci solo da ieri sera, infondo. Non voglio fare la guastafeste ma chi ti dice che non ti sta prendendo in giro anche lui?” Storsi il naso, in una smorfia costrariata.

Sono sicura, Vic. Fidati. Il problema è un altro, ma non posso dirtelo.” Disse, lasciandomi lì come una stupida.

Scherzi, vero? Io ti ho detto tutto su Zac!” Mi alzai, indignata.

E' diverso.” Si agitò nuovamente. “Quando avrò delle certezze, sarai la prima a saperlo, credimi, ma per ora è così.” La sua espressione martoriata mi convinse.

Mmm.. Posso sapere almeno come si chiama?” Borbottai, leggermente offesa.

Ehm... Meglio di no.” Deglutì ancora, facendo squillare un campanello d'allarme nella mia testa. Oh, no.

Dammi il cellulare.” Quasi ringhiai, allungando la mano.

In tutta risposta, indietreggiò scuotendo il capo, impaurita dalla ferocia che trapelava dal mio volto. Speravo solo che le mie insinuazioni non fossero reali.

SUSANNA, dammi.il.cellulare!” Stavo cercando con tutte le mie forze di non urlare o reagire malamente ma il suo non collaborare non mi aiutava affatto.

Fece per correre via, ma fui abbastanza agile da afferrarla per i fianchi e fregarle il cellulare dalla tasca per poi chiudermi in uno dei bagni e andare sulla cartella dei messaggi ricevuti:

Buongiorno Sugar..

Anche se so di avertelo già detto milioni di volte, ripeto comunque di essere stato benissimo in tua compagnia ieri sera.

Sono felice di averti conosciuta. Passa una buona giornata ;)

Tuo Jack.

 

IO TI UCCIDO!!” Un altro dei miei amichevoli saluti, entrata in casa di Annie.

Ciao anche a te, Vic.” Mi salutò Zac, inarcando un sopracciglio.

Non ce l'ho con te.” Ringhiai ancora, facendolo incuriosire ancora di più, proprio quando dall'altra stanza non apparve Jack, tutto gongolante e con un sorriso ebete in viso che mi mandò ancora di più in bestia, tanto da saltargli letteralmente addosso, fino a farlo sbilanciare a terra e riempirlo di pizzicotti ai fianchi.. Era il massimo che potevo fare, ma almeno gli davano fastidio.

Ehi, ma che ti è preso????” Esclamò lui, con gli occhi sgranati dalla sorpresa.

Uuh, vuoi uccidere Jack.. beh, allora fai con comodo.” Fece spallucce, Zac, andandosi a sedere sulla poltrona con un pacchetto di patatine in grembo, a godersi la scena come se fosse al cinema.

Te l'avevo detto, Jack! Era una delle cose che non dovevi fare, ricordi? Eppure mi hai disobbedito! Non dovevi farlo!!” Mi agitavo come una forsennata e continuavo a pizzicarlo facendogli uscire dei gridolini di dolore.

Ma cosa ho fatto!?!” Sbottò, alterandosi e alzandosi senza problemi con me sopra, prendendomi poi in braccio e sbattendomi sul divano come un sacco di patate.

Ieri sera! Hai conosciuto Susanna!!” Possibile che solo per era una questione estremamente seria?

Ahhh... Susanna.” Borbottò, portandosi una mano fra i capelli, com'era solito fare Zac, sedendosi affianco a me. “Cosa vuoi che ti dica? E' stata subito chimica.” Fece, guardandomi e sapendo di aver fatto una cosa poco giusta.

Ma lei ha la mia età!”

Ma lei mi piace!”

Non può piacerti, Jack. Dovrai partire anche per New York..” Biascicai, con un groppo in gola ricordando che anche Zac sarebbe dovuto partire con lui.

Stavo dicendo a lui la stessa cosa che avrei dovuto dire a me stessa, in poche parole.

Non voglio nulla di serio, Vic. Che male c'è a conoscerci?” Chiese, con nonchalance. Certo, per lui io ero solo una ragazzina, mentre lei poteva essere qualcosa di più.. Ma che diavolo..?!

Perchè a lei già piaci!” Me ne uscii, tradendo la fiducia della mia amica.

Te l'ha detto lei?” Sorrise sghembo, ignorando la gravità del problema.

Smettila, Jack. Te lo chiedo per lei.” Deglutii, speranzosa.

Passarono dei minuti infiniti nei quali i nostri occhi non si staccarono, fino a quando..

Hai ragione. Sono stato sciocco... Scusate, ma ora devo andare.” E dopo aver salutato tutti, se ne andò con l'umore sotto terra, facendomi sentire in colpa come una delle peggiori stronze, solo perchè gli avevo sventolato in faccia la realtà.

Era così facile per me dire agli altri ciò che era meglio per loro, quando invece a me stessa non ci pensavo mai.

Ma che brava...” Si congratulò, Zac, mettendosi al posto di suo fratello e abbracciandomi con un braccio.

Pensi che abbia sbagliato?” Chiesi, accoccolandomi maggiormente.

Hai detto la cosa giusta, Vic. Ma mio fratello è grande, sa cosa deve fare.”

E' vero ma... Io conosco Susanna, ci rimarrà malissimo.”

La realtà fa male a tutti.” Si riferiva a Jack e Susanna, o a noi?

Mmm.. Cosa devi fare oggi pomeriggio?” Cambiai discorso, ritenendo il precedente fin troppo doloroso.

Partitina a calcetto con alcuni colleghi.” Sorrise calorosamente.

Posso venire a vederti?” Chiesi, facendo gli occhioni dolci.

Certo.” Ridacchiò, baciandomi la fronte.

Porto anche Mattia, Marco e Semola. Mio padre insiste col fatto che passo poco tempo a casa e che non porto mai a spasso il cane, quindi faccio tutto insieme.” Spiegai, inspirando il profumo di Zac e lasciandogli un leggereo bacio sul petto.

Vic..” Ansimò.

Lo so, lo so... Era un bacio affettuoso.” Sorrisi come una bambina colta in flagrante.

Vieni qui, bambolina.” Disse subito dopo, sdraiandosi sopra di me, sul divano e prendendo a baciarmi con dolcezza e un pizzico di passione, prima che nonna Annie ci bloccasse e ci fece distaccare come scottati.

Ho settantacinque anni ma non sono ancora rimbecillita del tutto.” Ammiccò verso di noi, facendomi arrossire dall'imbarazzo, mentre Zac se la rideva sotto i baffi.

Dov'è finito Jack?” Chiese subito dopo, guardandosi attorno e cambiando completamente espressione, diventanto all'improvviso preoccupata.

Tranquilla, nonna, è uscito un attimo.” Spiegò con nonchalance Zac.

Io non lo capisco quel ragazzo...” Borbottò, uscendo in cortile e continuando a parlottare in inglese.

Zac.”

Dimmi.” Volse il suo sguardo a me e per un momento compresi qualcosa che non avrei mai voluto prendere in considerazione.

Pensi che qualcuno possa mai innamorarsi di.. una come me?” Deglutii, immaginando invece di chiedergli se lui si potesse innamorare mai di me.

Vic, perchè continui a dire così? Cosa intendi con 'una come te'?” Inarcò un sopracciglio, sospirando ma stringendomi nuovamente a sé.

Una buona a nulla, con un aspetto anonimo, evidentemente asociale e... prevedibile.” Elencai in poche parole.

Allora, primo: sei una ragazza bellissima. Secondo: hai molte doti e nella vita non conta molto quello che hai fatto ma il carattere che hai. E tu hai una personalità che tutti sognerebbero di avere, Vic.” Mi sorrise, sincero. “E terzo: se tu sei prevedibile, io sono Johnny Depp.” Sentenziò infine, facendo sorridere anche me e rilassare i nervi, finalmente.

Quindi secondo te, sì?”

Anche se non credo nell'amore.. Penso che anche tu troverai la persona che riuscirà a renderti davvero felice.”

Sei tu quella persona, pensai vergognosamente.

Tu vorresti dei figli, Zac?” Chiesi, fin troppo presa da questi discorsi. Infondo non avevamo mai affrontato determinati temi ma volevo conoscerlo ancora più affondo, quindi non mi lasciai intimidire ed aspettai una sua risposta.

Prima devo trovare la donna giusta.” Rispose, dopo una lieve esitazione.

Ma ti piacerebbe averli, no?”

Certo. Più tardi, però.” Non mi guardava negli occhi ma riuscivo comunque a leggerne la sincerità e quel pizzico d'imbarazzo che mi fece sorridere. Era difficile far sentire a disagio Zachary.

Che nome gli daresti?”

Mmm.. Non ci ho mai pensato veramente, ma un nome maschile che mi piace è Jonathan, non so perchè...”

Jonathan...”

 

Zac è bravissimo!” Esclamò Mattia, accanto a me.

La maggior parte dei gol li ha fatti lui!” Continuò euforico, Marco.

Semola intanto, in braccio a me, continuava a dormire beatamente.

Vic, ora che è finito il primo tempo possiamo andarlo a salutare?” Mi chiese, con gli occhioni dolci, imparati dalla sottoscritta, sempre Marco, scuotendomi il braccio.

Non entrate in campo, però. Salutatelo dalla rete.” Assentii, sorridendo ad entrambi.

Era vero quello che avevano detto. Zac era un vero campione in quel gioco. Sapeva tirare al momento giusto, fare azioni memorabili e passare la palla quando era necessario. Ovvio che la squadra era entusiasta di lui.

Lo vedevo spesso parlare con un ragazzo alto più o meno quanto lui, con una carnagione bianca latte e i capelli rosso fuoco. Evidentemente era un suo buon'amico.

Intanto seguii con lo sguardo Zac avvicinarsi alla rete per salutare i miei fratellini, e scompigliargli i capelli, abbassandosi poi alla loro altezza e sussurrando loro qualcosa che, purtroppo, non riuscii a decifrare, fino a quando la partita non ricominciò e Marco e Mattia si riposizionarono accanto a me.

Cosa vi ha detto, Zac?” Non riuscii a resistere. Ero troppo curiosa.

Niente di che...” Mi sorrise beffardo, Mattia, in quel modo che somigliava talmente tanto a quello di Zac che capii immediatamente quanta influenza stava avendo lui su di loro.

Marco, sputa il rospo.” Mi voltai verso mio fratello, conoscendo fin troppo bene la sua lingua lunga.

Niente, Vic, è come ha detto Mattia.” Deglutì, deviando il mio sguardo.

Perchè fin'ora non gli hai fatto neanche un complimento?” Chiese all'improvviso, Mattia, cogliendomi impreparata.

La verità era che i miei pensieri su di lui, in quel momento, con la maglietta aderente per il sudore, i capelli bagnati e spettinati e i rossi che aveva sul viso a forza di correre, riportavano in me, immagini che bambini di sette anni non avrebbero mai potuto sapere.

Beh, che dovrei dire? E' molto bravo a giocare.” Borbottai, paonazza.

E ti piace?” Fece Marco.

C-certo.” Annuii, non capendo il motivo di quelle improvvise domande su Zac.

E cosa pensi di lui in questo momento?” Chiese Mattia, prendendo in braccio Semola, facendolo svegliare e agitare come un'anguilla.

Sbuffai poiché in quell'istante non riuscii proprio a trattenermi..

Penso che è bello da far male e bravo da morire.” Ammisi sospirando.

Okay!” Sorrise a 360 denti, Marco.

Mmm.. Davvero strano.

La partita finì con sette a cinque per la squadra di Zac e appena uscì dal campo, venne immediatamente assalito dai miei fratellini che si aggrapparono uno alla sua gamba e l'altro alla sua schiena come koala inferociti. Anche Semola correva intorno a lui che, oltre ad essere esauto e portare due bambini addosso, teneva in mano anche la borsa del cambio.

Vieni a casa?” Gli sorrisi, non riuscendo a trattenere la felicità nel vedere quel bel quadretto.

Sì, mi lavo e vesto direttamente lì.” Ammiccò, apparendo tremendamente sexy anche in certe circostanze.

Zac, Zac, ci insegni a giocare come te, un giorno???” Lagnò Marco, attaccato alla sua gamba.

Se oggi non riuscirete ad uccidermi, sì.” Sorrise lui, scaldandomi il cuore.

Ma poteva essere così tanto bello?

Marco e Mattia si staccarono alla svelta, saltellando tutti contenti come canguri e facendo ridere sia me che Zac.

Anche io mi devo fare la doccia, quindi dobbiamo organizzarci per l'acqua calda. Vai prima te?” Gli chiesi, in un momento di pace.

Non ti preoccupare, non sprecheremo molta acqua.” Sorrise sghembo, gelandomi il sangue e non facendomi presagire nulla di buono.

 

'Cause you make me feel like a natural woman...” Canticchiavo senza vergogna, mentre mi spogliavo per dirigermi in bagno dove scorreva già l'acqua calda ed era posizionato lo stereo.

Ero quasi nuda, se non per i calzini, con la porta della camera chiusa a chiave, mentre mi abbassavo sul comò per prendere la biancheria pulita e così il cambio una volta uscita dalla doccia, quando sentii un soffio leggero d'aria dietro di me. Non ci feci molto caso, ritornando verso il bagno e continuando sempre a canticchiare a bassissima voce.

Mmm... Bello da far male e bravo da morire, eh?” Mi sussurrò una voce così calda nell'orecchio, facendomi sussultare dallo spavento.

ZAC!” Trillai, rischiando un infarto sul posto. “Ma sei impazzito?” Soffiai con la poca voce che mi era rimasta. Cercavo, intanto, di coprirmi alla bell'è meglio con le mani anche se il suo sguardo mi spogliava sempre più profondamente.

Le sue mani si erano spostate, invece, sui miei fianchi ed ora che ci facevo caso, aveva addosso solo un asciugamano attaccato alla vita come la prima sera che ci eravamo conosciuti...

Non hai risposto alla mia domanda. E' quello che hai detto?” Fece, inarcando un sopracciglio.

Avrei ucciso i miei fratellini.

Era questo che volevi sapere, no? Hai chiesto tu a Marco e Mattia di chiedermi cosa pensavo di te in quel momento.” Non era una domanda, ma un semplice dato di fatto che mi aveva indignata a tal punto da farmi stringere i pugni sui fianchi.. Così da non coprirmi più, però, e così anche da far spostare lo sguardo di Zac su tutto il mio corpo bellamente esposto, come a fargli una lastra accuratissima.

Per la prima volta vide il mio corpo completamente nudo esposto alla luce. Mi sentii ancora più a disagio. Avevamo fatto molte cose, o comunque abbastanza da dovermi togliere le paranoie o l'imbarazzo in certe situazioni, eppure fu più forte di me, e cercai immediatamente un asciugamano per coprirmi dal petto alle coscie, facendo fare una smorfia contrariata a Zac.

Ora puoi tornare in camera tua. Hai visto lo spettacolo.” Provai ad avvicinarmi alla doccia ma lui ci si parò di fronte, continuando a guardarmi negli occhi.

E chi ti ha detto che ho intenzione di ritornarmene in camera mia?” Sorrise beffardo, facendomi rabbrividire.

C-cosa..?”

Terza lezione, bambolina. Prego, prima le donne.” Fece, mettendosi al lato per farmi entrare.

I-io... Non voglio fare la doccia con te, Zac.” Ammisi, paonazza.

Non preoccuparti, non farò nulla di male. Promesso.” Sembrava proprio divertirsi a prendermi in giro. “O... hai paura?” E quella domanda mi fece così imbestialire che, buttando l'asciugamano che tenevo sul corpo, entrai immediatamente nella doccia subito dopo avergli lanciato un'occhiata di fuoco.

Così mi tenti.” Sorrise beffardo, entrando poco dopo.

Non so quale forza, in quel momento, riuscì a trattenermi dal fissarlo o abbassare lo sguardo verso il basso, ma fatto stava che non lo feci.

Gli diedi le spalle ed aprii l'acqua calda, bagnandomi i capelli e costringendomi a far finta che non ci fosse e che il suo sguardo non mi stesse trafiggendo da parte a parte.

Quando pensai di poter riuscire nell'intento di ignorarlo, le sua mani si poggiarono delicatamente sulle mie spalle tese, iniziando a scendere fino a farmi dei lievi massaggi che mi rilassarono immediatamente.

Solo qualche secondo dopo capii che mi stava passando il bagnoschiuma addosso.

Voltati.” Soffiò sul mio orecchio, mettendo le sue mani sui miei fianchi.

Come incantata, obbedii e mi girai ad occhi chiusi a causa dell'acqua e delle sue carezze, fino a trovarmi di fronte a lui.

Apri gli occhi. Voglio che mi guardi.” Il tono era completamente cambiato; quello prima di entrare nella doccia era strafottente, mentre quello dentro era quasi.. dolce.

Obbedii nuovamente e mi ritrovai immersa nell'azzurro dei suoi fantastici occhi.

Avrei potuto baciarlo, saltargli addosso, scappare, fargli qualche domanda o dargli uno schiaffo, ma rimasi ferma a guardarlo come se fosse l'unica cosa che in quel momento mi interessasse. Ed era proprio così.

Si abbassò per prendere un altro po' di bagnoschiuma e così iniziò a passarlo sul mio collo, fino a scendere sul mio seno, il mio ventre, le mie gambe, per poi risalire sulle natiche ed infine, portare la sua mano davanti alla mia intimità, quasi soddisfatto.

Zac.. Cosa..?” Ripresi per poco lucidità, capendo quale fosse il suo intento.

Nella seconda lezione ci siamo “sporcati”, ora ci stiamo lavando... Serve per farti conoscere al meglio e più... affondo, il corpo dell'altro sesso.” Spiegò quasi come se stesse ripetendo una comune lezione di geografia astronomica.

Deglutii e lui lo prese come un consenso, prendendo così a massaggiarmi ed infilare un dito in me, facendomi gemere.

Il secondo dava davvero fastidio, tanto che mi aggrappai alle sue forti spalle ed immersi il mio viso sul suo petto.

All'arrivo dell'orgasmo sembrava come se l'acqua non ci fosse più... Come se fosse tutto scomparso ed eravamo solo io e lui, abbracciati l'uno all'altra.

Quando il mio respiro, finalmente si regolarizzò, presi anche io un po' di bagnoschiuma, passandoglielo addosso proprio come lui aveva fatto con me.

Gli lasciai dei piccoli baci sul petto ed infine, con le mani raggiunsi la mia meta.

Toccare una parte così intima di lui, mi faceva fremere come nessun'altra cosa al mondo.

Mi sentivo forte ed estremamente eccitata.

Lo feci appoggiare con la schiena al muro e presi a massaggiarlo lentamente come lui aveva fatto con me.

Sentivo il suo respiro aumentare, capendo che il momento stava arrivando, così da accelerare di poco e farlo venire.

Forse era la stanchezza, o forse la pazzia, ma in quel momento volli scoprire un'altra cosa nuova, così da portare il mio dito sul mio ventre, leggermente sporco del suo amplesso, e appoggiarlo sulle labbra per assaporare la sua essenza...

Vic..” Ansimò lui, guardandomi quasi sconcertato.

Non te l'aspettavi, eh?

I miei occhi volevano dire esattamente questo.

Mmm.. Salato. Ma non male.” Storsi il naso, sorridendo e accorgendomi subito dopo del mio gesto da ninfomane.

Okay, stavo diventando una vera e propria porca, ma come resistere con uno come Zac davanti???

   
 
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