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Autore: Lady Guinever    29/01/2006    1 recensioni
care donne e cari uomini, vi siete mai chiesti perché i personaggi di HP non sono dei normali adolescenti arrapati e brufolosi come tutti gli altri, ma sembrano invece degli asceti votati alla castità eterna o alla verginità prematrimoniale? secondo voi sono felici? Secondo me no. e infatti, è giunto il momento di ribellarsi e andare (musica di sottofondo stile Indiana Jones) ALLA RICERCA DEL TESTOSTERONE PERDUTO!
Genere: Demenziale, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Cho Chang, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Pansy Parkinson, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. Il convincimento



Blaise Zabini stava andando verso la sala comune dei Corvonero, quando si rese conto che non sapeva la parola d'ordine.
-come farò adesso?- disse ad alta voce sperando che qualcuno gli rispondesse.
Ovviamente nessuno rispose, anche se lui era tanto bello, elegante e pure depilato.
-dove potrò trovare i Corvonero?- domandò ancora, e stava quasi per piangere per il dispiacere che nessuno se lo filasse, quando gli venne in mente un'ottima soluzione: i Corvonero erano intelligenti, quindi probabilmente stavano in biblioteca!
Blaise corse verso la biblioteca cantando l'inno alla gioia, e quando giunse davanti alla porta fece una scivolata che lo portò direttamente nel centro della stanza.
Zabini si rialzò e si schiarì la voce, guardando un gruppo di Corvonero che giocavano a Città, Fiori, Incantesimi.
-è scaduto il tempo! Allora, città: Ascoli- disse Marietta Edgecombe
-Ascoli non vale come città, devi scriverne una conosciuta!- obiettò Marcus Belby -senti Marcus… Ascoli esiste, se tu sei ignorante non è colpa mia, adesso stai zitto e aspetta il tuo turno- rispose la Edgecombe
-Ancona- esclamò Cho Chang
-Ancona pure io… 5 punti- mormorò Michael Corner sconsolato
-merda…- disse la Chang scrivendo i punti
-io ho messo Agrigento, 10 punti!- si vantò Marcus Belby
-ok, adesso i fiori! Anemone- comandò Marietta
-Assenzio…- sussurrò Cho Chang leccandosi le labbra
-ma l'Assenzio non è un fiore, è un alcolico!- protestò Belby
-si ma si ricava da una pianta, e suppongo che questa pianta abbia i fiori!- rispose Cho
-vabbé, come ti pare… tanto io ho messo Azalea-
-Arnoglossa- disse Michael Corner
-che cazzo di fiore è l'Arnoglossa?!- domandò Blaise Zabini che stava osservando la scena
-si infatti, che roba è? Secondo me l'hai inventato, 0 punti!- aggiunse Belby
-ma che rompicoglioni che sei… solo perché il mio fiore è più difficile da sapere del tuo! E poi guarda che esiste, l'ha trovato l'autrice sul libro delle fate dei fiori, quindi stai zitto- rispose Michael, contrariato.

Belby: autrice, senti per favore, puoi evitare di inventarti le cose? Autrice: senti stronzo, prima di tutto dammi del lei, poi l'arnoglossa esiste, se non ci credi cercala sull'enciclopedia che ci sono pure le illustrazioni di solito… mi stupisco che tu sia un Corvonero, sei proprio ignorante… adesso per favore vattene che devo finire di scrivere il capitolo!

-vabbè, passiamo agli incantesimi! Io ho scritto Alohomora- disse Marietta
-io Accio- continuò Corner
-ma Accio non è un vero incantesimo, devi metterne uno valido, prendi esempio da me, io ho scritto Aparecium, quello è un incantesimo! Se non dici un incantesimo valido ti toccano 0 punti!- affermò Marcus
-che palle… vabbè, allora facciamo… Arania Exumai! Questo ti va bene?- disse Michael
-eh no, Arania Exumai inizia con la A e poi con la E, devi metterne uno che abbia solo la A!- si oppose l'altro
-senti Belby… mo te lo dico io un bell'incantesimo con la A! AVADA KEDAVRA!- gli urlò Cho Chang puntandogli contro la bacchetta. Marcus Belby non fece in tempo a dire che l'incantesimo non era valido perché cadde morto sul colpo.
-grandissima Chang! Dammi il cinque!- disse Michael Corner alzando la mano
-ehm ehm…- fece Zabini, che era rimasto lì tutto il tempo
-che vuoi?- gli domandò Marietta Edgecombe
-sono venuto qui in vece del mio padrone Sir Draco De Malfoy Von Serpeverde- disse quello
-ah, e che vuoi?- chiese lei
-parlarvi e avere la vostra collaborazione-
-che ci devi dire? Spicciati che tra venti minuti inizia la tombolata… per la tombola c'è in premio una bottiglietta di Olio di Piton e mi serve assolutamente per lucidare la bacchetta- disse Cho
-bene, vorrei che venisse qualcun altro a sentire però, mi servono molte persone…-
-ci penso io- si offrì Michael Croner e fece un rutto alla seconda fratto radice di scoreggia per pi greco diviso quattro. Al richiamo dell'equazione una quindicina di Corvonero si avvicinarono a loro.
-bene, noi siamo stufi del fatto che la nostra mamma, Joanna Kappa Rowling, ci dipinga come degli adolescenti asessuati ed efebici. Questo è falso! Anche noi abbiamo i nostri istinti! Per esempio, chi è che non avrebbe voglia di scoparsi la Chang? Eh no! Al massimo un bacino timidino e dolce le si può dare… quale ragazza non vorrebbe passare una notte di sesso selvaggio con me? No, questo non è possibile! Perché noi siamo i bravi e innocenti ragazzi di Hogwarts, e non pensiamo mai al sesso e non ci arrapiamo e non ci facciamo le seghe! Siete stufi di questo?- disse Zabini
-oh si! Quando stavo con Potter ci ha messo sei capitoli per baciarmi!- urlò Cho Chang
-l'unica è Ginny Weasley, la mia ex, che sta sempre a pomiciare con qualcuno…- osservò Michael Corner
-appunto. Qui sembra che abbiamo undici anni! Insomma, i ragazzi della nostra età di notte guardano i programmi vietati sulle reti sfigate, e si comprano i giornalini porno e vanno nei siti internet con le donnine nude! Perché noi no? Ci hanno rubato il testosterone! Noi non siamo più uomini! Ma noi vogliamo esserlo, noi rivogliamo la nostra virilità, e ce la riprenderemo!- esclamò Blaise con trasporto
-Zabini se non abbassi la voce te la do io la virilità…- gli urlò Madama La Bibliotecaria (adesso non ricordo il nome)
-mi scusi Madama! Stavo dicendo, noi rivogliamo la nostra virilità, per cui dobbiamo organizzare un piano per riprendercela! Voi Corvonero che siete così intelligenti, pensate ad un modo per farlo! Ci vediamo nel bagno dei prefetti alle nove di sera di domani. La parola d'ordine è "Troll Ammuffito". Ciao a tutti!- bisbigliò lui.
-va bene, ci vediamo domani!- gli mormorò Corner.

Nel frattempo, Theodore Nott si stava dirigendo verso la sala comune dei Grifondoro. Il suo piano era di piantarsi davanti alla signora grassa e aspettare che qualcuno uscisse per poter entrare a parlare agli studenti della casa, ma non appena fu distante dieci passi dal ritratto, un rumore assordante lo bloccò. "Allarme Serpeverde! Allarme Serpeverde!" una voce stava urlando a squarciagola, e mentre Nott cercava di capire cosa stesse succedendo, una grande gabbia gli cadde addosso, facendolo svenire.
Quando si svegliò, Theodore era nella sala comune dei Grifondoro.
-bravissima Hermione, la tua trappola ha funzionato!- disse Ron Weasley
-eh, che ci vuoi fare, quando uno è intelligente!- rispose lei scuotendo i capelli e tramortendo così un paio di primini che le stavano vicino.
-allora Nott, cosa volevi? Sono sicuro che ti ha mandato Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato per uccidere Harry, non è così?- disse Ginny
-oh no, non è così! Io sono venuto per dirvi una cosa seria!- rispose lui
-bè, parla allora! O taci per sempre, stronzo!- lo minacciò Ron puntandogli la bacchetta.
Theodore spiegò tutto nei minimi dettagli, e alla fine il rosso fece un cenno d'assenso.
-dobbiamo chiedere al gran capo Harry- osservò Ron
-che entri Harry Potter!- urlò Hermione.
Dal dormitorio maschile uscirono quattro primini che portavano a spalla una lettiga, sopra la quale c'era Harry con la cicatrice evidenziata di verde.
Al suo ingresso tutti si inchinarono con i sederi per aria. Seamus Finnigan non poté resistere e fece una scoreggia. Hermione lo guardò torvo.
Ginny Weasley si avvicinò ad Harry, e gli spiegò la situazione.
-va bene. Noi accettiamo!- disse quello
-accettate? Allora dovete venire domani sera alle nove nel bagno dei prefetti per una riunione- esclamò Nott, felicissimo.
-d'accordo, adesso vattene, Serpeverde, o sarai linciato!- gli urlò Potter.
Nott corse via inciampando nei lacci delle scarpe, e non si fermò fin quando non arrivò davanti alla sua sala comune.




non mi piace per niente questo capitolo, non fa ridere neanche un po', solo che io sono triste e quindi non riesco a scrivere cose particolarmente divertenti. Scusate, non dipende da me! Baci! Grazie mille a tutti i commentatori! Vi voglio tanto tanto bene! :-)



  
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