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Autore: Lady Guinever    28/01/2006    2 recensioni
care donne e cari uomini, vi siete mai chiesti perché i personaggi di HP non sono dei normali adolescenti arrapati e brufolosi come tutti gli altri, ma sembrano invece degli asceti votati alla castità eterna o alla verginità prematrimoniale? secondo voi sono felici? Secondo me no. e infatti, è giunto il momento di ribellarsi e andare (musica di sottofondo stile Indiana Jones) ALLA RICERCA DEL TESTOSTERONE PERDUTO!
Genere: Demenziale, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Cho Chang, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Neville Paciock, Pansy Parkinson, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. il piano



Draco e l'autrice avevano pensato tutta la notte a un piano valido per avere il testosterone mancante.
No, non è vero.
Non ci ha pensato proprio nessuno. L'autrice aveva sonno e non ha pensato proprio a nulla, avrebbe voluto rifletterci un po' oggi durante l'interrogazione di greco (non sua, ovviamente) ma poi si è dimenticata e si è messa a disegnare.
Comunque, il piano non c'era.
Draco stava camminando per i corridoi di Hogwarts (facendo svolazzare il mantello, ovviamente…) quando capì una cosa fondamentale: non sarebbero mai riusciti a prendere il testosterone da soli. E anche se ci fossero riusciti, già i Serpeverde erano invidiati da tutti perché a Serpeverde ci vanno quelli ricchi, puri di sangue e malvagi, se -dicevo- ci fossero riusciti, probabilmente i ragazzi delle altre case, gelosi della loro virilità, gli avrebbero usati uno ad uno come cavie per le pozioni di Neville Paciock.
Draco corse subito verso la sala comune, facendo svolazzare il mantello come super-man e compiendo dei piccoli saltelli per dare l'impressione che stesse volando, e immedesimatosi nel suo ruolo di super eroe corse contro la porta senza dire la parola d'ordine, certo che si sarebbe aperta automaticamente come le porte dei supermercati. Ovviamente ciò non accadde, e sbatté violentemente il naso contro il legno.
-Draco… Draco, cosa ti è successo? Ti curo io!- Pansy Parkinson era china sopra di lui
-no… non ti preoccupare, vado da madama Chips- disse Draco scansandola e zoppicando verso l'infermeria.

Autrice: Draco ma perché zoppichi? Guarda che hai sbattuto il naso, mica un piede.
Draco: scusa e a me lo chiedi? Guarda che questa fic la stai scrivendo tu, mica io! sei proprio stupida…
Autrice: che cosa? Guarda che ti faccio fare una bella yaoi con Harry, se non moderi il linguaggio!
Draco: no, per favore, lo sfregiato no…
Autrice: e metto anche il rating NC-17 così vi posso far fare tutte le porcate che mi vengono in mente!
Draco: e dai, per favore, no… ritiro quello che ho detto. Sei bellissima e intelligentissima
Autrice: così va meglio! Ok, smetti di zoppicare adesso
Draco: certo, tutto quello che vuoi.

Va bene, rifacciamo dalla scena di Pansy.
-Draco… Draco, cosa ti è successo? Ti curo io!- Pansy Parkinson era china sopra di lui
-no… non ti preoccupare, vado da madama Chips- disse Draco scansandola e camminando verso l'infermeria tenendo un fazzoletto premuto sul naso sanguinante.
-cosa ti è successo?- disse la McGranitt incrociandolo per i corridoi
-oh nulla… ho sbattuto il naso alla porta del dormitorio- rispose Draco.
La McGranitt sbuffò, ed estrasse il cellulare dalla tasca, poi fece il numero dell'infermeria -Madama Chips… un altro coglione che si crede Superman, sta arrivando- e riagganciò.
-grazie- borbottò Draco, e riprese a camminare.
Giunto in infermeria, Madama Chips lo stava aspettando con un'espressione severa e delle strane cose lunghe in mano
-siediti sul lettino Malfoy-
Draco ubbidì timoroso, e la donna gli infilò due di quelle strane cose lunghe nelle narici. Il biondino constatò con orrore che non erano nient'altro che dei tampax senza applicatore.
-per fortuna niente di rotto, la prossima volta però dì la parola d'ordine per favore… adesso vattene che mi devo fare i baffi- Madama Chips lo congedò tirandogli amichevolmente un calcio nel sedere.
Draco tornò di nuovo alla sala dei Serpeverde, perché doveva ancora annunciare la sua scoperta, questa volta però disse la parola d'ordine. Stava per entrare, quando un grassone vestito da antico romano lo chiamò da un dipinto
-hei, ma che cazzo te sei tirato? Guarda che li gessetti gli devi prima rompe, poi gli devi frantumà pe' bene e poi te li puoi sniffà, sennò te rimangono incagliati nelle froce-
-grazie, ma questi non sono gessetti… sono dei tamponi, prima ho sbattuto il naso- spiegò Draco -ah, ma eri quell'imbecille… me so spaventato, hai fatto 'n casino!-
-si, ero io…-
-bè, togliete quell'affari dalle froce del naso che me pari un tricheco-
Draco seguì il consiglio, e si sfilò via i tampax tirandogli dall'apposita cordicella, gettandoli poi nel cestino per gli assorbenti usati più vicino.
Fatto ciò il biondino entrò finalmente nella sala comune, fece un poderoso rutto per richiamare l'attenzione e salì su di un tavolo per parlare.
-amici serpeverde, ho pensato e ripensato, e alla fine sono giunto alla soluzione che dobbiamo coinvolgere anche gli studenti delle altre case nel mio piano!-
-che schifo… e perché?- domandò Zabini
-perché loro già ci invidiano perché noi siamo ricchi, fighi, cattivi e purosangue, figurati se diventiamo anche dei bei mandrilli! Allora noi li coinvolgeremo per cercare il nostro testosterone perduto, e poi ne daremo un po' anche a loro, perché tanto con o senza testosterone rimangono sempre degli sfigati…-
-che stronzata, perché dobbiamo coinvolgere anche gli altri? Dì la verità, dì piuttosto che non hai un piano e non hai la minima idea di come fare a prendere il testosterone e quindi vuoi (A. temporeggiare e (B. cercare qualcuno più intelligente di te che ci aiuti nella nostra impresa… sei un buffone Malfoy!- un Serpeverde si era messo in piedi sul divano e stava urlando contro Draco.

Draco: Ginevra, autrice mia cara, diglielo un po' tu che la smetta, perché ha ragione e non so come rispondergli
Autrice: ma diglielo tu, no! Sei proprio un cretino, sei tu il capo e hai fatto male a non pensare ad un piano decente!
Draco: guarda che la fiction la stai scrivendo tu, e poi ieri sera non ho potuto pensare perché sono stato con te, quindi adesso vedi un po' che devi fare e per favore manda questo stronzo a cagare che mi sta proprio facendo girare i maroni
Autrice: che palle… vabbè, ho capito, ci penso io.

(…) un Serpeverde si era messo in piedi sul divano e stava urlando contro Draco, ma ad un tratto si aprì una voragine nel pavimento e un Drago fucsia a pallini blu lo incenerì facendolo precipitare nell'abisso della morte.
-se c'è qualcun altro ha qualcosa da dire, lo dica. Qui non si fa del male a nessuno…- disse Draco con aria di sfida facendo svolazzare il mantello.
Tutti tacquero. -bene, dunque è deciso: coinvolgeremo le altre case di Hogwarts. Vediamo un po'… Zabini, tu che sei intelligente, andrai a parlare con i Corvonero; e Nott, tu che sei coraggioso, ti occuperai dei Grifondoro. Vi voglio qui il prima possibile, e fate il vostro lavoro in modo eccellente, intesi?-
-Draco, posso andare un secondo a mettermi il mascara, che certe Corvonero sono carine?- domandò Zabini
-no. Muoviti-
-Draco, e chi parlerà con i Tassorosso?- chiese un ragazzo brufoloso
-nessuno- rispose Malfoy serafico
-e perché?- domandò il brufolo umano
-perché è così e basta, i Tassorosso non hanno nessuna utilità. A Seroeverde ci vanno i cattivoni e i purosangue; a Corvonero ci vanno quelli intelligenti (ovviamente gli intelligenti che non sono a Serpeverde, è chiaro…) e le ragazze carine; a Grifondoro ci vanno i coraggiosi, i rompicoglioni e gli sfregiati; e a Tassorosso ci vanno quelli che non sanno fare un cazzo e non si sa in che casa metterli. Gli sfigati vanno a Tassorosso- spiegò Draco
-e Cedric Diggory? Cedric Diggory era bello, intelligente e atletico, ed era anche un purosangue- gli domandò una ragazza
-vaffanculo te e Cedric Diggory, lui è morto, dimmi tu se non si può essere più sfigati di così!- disse lui
-Malfoy, ci fai vedere Susi la caccola verde di serpeverde? Abbiamo bisogno di essere rincuorati!- esclamò un tipo alto e smilzo
-ma certo!- Draco si cacciò un dito nella narice destra.
Niente.
Si disse che forse l'aveva messa nella sinistra, e frugò nell'altra narice.
Niente.
Poi si ricordò di quando aveva sbattuto, dei tampax, del sangue e di tutto il resto, e il suo volto assunse un'espressione di puro terrore.

Draco: Ginevra… come faccio?
Autrice: che ne so, mica posso pensare sempre a tutto io! ingegnati un po', fai camminare il cervello!
Draco: ma mica sono di Corvonero… non mi viene in mente niente!
Autrice: attaccati. Io mi sono stufata di pararti sempre il culo.

Draco continuava a guardarsi intorno, con aria smarrita e impaurita. Sembrava che ormai tutto fosse perduto, quando Goyle fece una scoreggia così rumorosa e puzzolente che svennero tutti. Draco, che era ancora su tavolo e la puzza non gli era arrivata, ne approfittò per andare a nascondersi nel bagno di Mirtilla Malcontenta.





questo forse è meno divertente, ma l'ho scritto un po' di fretta… continuate a leggere e a commentare!


  
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