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Autore: Neko_Aya    29/01/2006    5 recensioni
Sono passati sei anni, ormai quasi tutto il primo gruppo dei digiprescelti frequenta l'università...Digiworld sembra solo un ricordo, seppur fantastico, solo un ricordo...
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Documento senza titolo

Konban-wa!!
Arrivo con il 3° capitolo!! Mi sono scervellata un casino per scriverlo e alla fine non è nemmeno quel granchè. ç___ç Uffa…il titolo poi…Ma, infondo, non si è mai contenti di quello che si fa!
Grazissime a tutte per aver commentato! ^_^ Sono felicissima che vi piaccia la ficcina! *-*
Forse alla fine di questo capitolo noterete che mi sto incentrando un po’ troppo su Tai e Sora…In effetti l’ho notato anch’io…Non date molto peso a quello che dico adesso perché nemmeno io so di preciso come finirà, però forse un motivo c’è…Ma lasciamo perdere, divento angosciante addirittura per me stessa!! XDD

Buona lettura! ^_^
Rin

Elected Coincidences
Chap. 3 – Snow, Friendship & Love

Il Natale era alle porte e su Tokyo ormai nevicava da parecchie ore. Tutti erano indaffarati, chi a prendere gli ultimi regali, chi soltanto a divertirsi sotto la neve. C’era, invece, qualcuno indaffarato a piagnucolare.
- Ahi!! Sora, mi fai maleee! -
- Chiudi la bocca e stai fermo, Tai! - lo sgridò la ragazza. Gli stava medicando i lividi che si era procurato la sera precedente.
- Ma mi fai male! Sei cattiva! - si lamento lui, come un bambino.
La ragazza rise, una risata cristallina. Taichi lo notò e continuò la sua sceneggiata da neonato per far divertire Sora, ma sotto sotto anche lui si divertiva a fare il bambino! Gli piaceva ricevere tutte quelle attenzioni, lei era così dolce con lui e Tai spesso si chiedeva se meritava veramente una ragazza così…Cercava sempre di farle capire quanto l’amava, ma temeva di non essere alla sua altezza. Infatti, quando all’ultimo anno delle superiori si convinse a dirle ciò che provava, un leggero sentimento di rassegnazione si era già fatto strada nel suo cuore. Erano ormai passati molti mesi da quando Sora e Yamato si erano lasciati, ma il bruno credeva che non sarebbe mai riuscito a conquistare la ragazza.
In effetti, quando lei gli confessò di ricambiare, Taichi rimase scioccato per due o tre giorni buoni, ma si sa…le cose più belle accadono quando meno te lo aspetti!
- Così impari a non volerti far medicare prima, signor io sono un uomo e non sento dolore! - una voce lo risvegliò dai suoi pensieri. Era così bella quando sorrideva…Odiava vederle il viso rigato dalle lacrime, soprattutto se per colpa sua. Voleva vederla sempre felice…
- Ma guardali! Hikari, non ti ricordano nulla? - Takeru era apparso dalla porta della cucina insieme alla sua ragazza.
- Come no! Taichi, l’abbiamo capito tutti che Sora ti piace, e anche molto, però così sembri un baccalà! - i due cominciarono a ridere mentre i diretti interessati diventavano rossi. Certo che essere presi in giro da due diciottenni non era proprio il massimo…
- Su! Uscite nella neve per riprendere un colorito normale, però fate in fretta! - infierì il biondo
- Esatto, il pranzo e pronto! - concluse la brunetta, mentre entrambi tornavano in cucina.
- Un giorno o l’altro li strozzo, così staranno veramente insieme per sempre! - imprecò Taichi mezzo arrabbiato.
- Tai…Lasciali in pace, non li vedi come sono felici? - disse dolcemente la ragazza.
- Si… - le rispose lui, attirandola a se - E tu? Sei felice?
- Come non mai… - gli rispose lei baciandolo.
- Bene, ora andiamo a mangiare! - Tai si alzò.
- Ehi! Taichi Yagami, fermati immediatamente! Non ho finito con… - il ragazzo la interruppe mettendosi a correre - No! Non mi prenderai mai! - le disse con una linguaccia.
Lei rise scuotendo la testa, era irrecuperabile quel ragazzo! E forse era per questo che non poteva fare a meno di lui…

- Ehi, sorellina adorata, io ho ancora fame! - chissà chi è questo…
- Taichi…sei un pozzo senza fondo. Abbiamo finito di pranzare dieci minuti fa! - disse la ragazza sconsolata.
- Ma io devo crescere!! - piagnucolo il bamb…ehm, il bruno.
- Già, hai proprio ragione Tai! - saltò fuori la ragazza dai capelli ramati.
- Sora! Mi abbandoni anche tu? Ti metti dalla parte di quei due?!
Tutti si misero a ridere. In fondo perché non avrebbero dovuto farlo? Ad un certo punto, però, proprio Taichi tornò serio, rivolgendosi alla sorella.
- Hikari, papà e mamma non ti hanno fatto sapere niente?
- Si, li ho sentiti un paio di giorni fa. Mi hanno detto che papà si trova bene col nuovo lavoro, e hanno anche un po’ più di tempo per stare insieme…Solo che a Hokkaido fa un po’ troppo freddo! Hanno anche detto che chiameranno o alla Vigilia o a Natale. - rispose la ragazza allegramente.
- Bene, meglio cosi! - sorrise il ragazzo.
- Shhh! Tai, fanno le previsioni. - lo sgridò dolcemente Sora.
La situazione a Tokyo sembra essersi stabilizzata, ma le nevicate continuano ad aumentare su tutta la regione e gli esperti dicono che non ci sarà tregua, se non qualche eccezione quando la temperatura si alzerà, almeno fino a Capodanno. Le autorità invitano i cittadini a stare attenti e a non utilizzare veicoli privati se non strettamente necessario.
Nell’isola di Kyushu…”

- Bene! Ci aspetta un Natale sotto la neve. - sorrise Takeru.
- Esatto! Purtroppo però si faticherà ad andare in giro…E mi chiedo quale idiota possa trovarsi in giro adesso… - disse Taichi un po’ dispiaciuto.
Il campanello suonò.
I quattro ragazzi si guardarono un po’ sconcertati, poi Hikari corse ad aprire la porta.
- E’ meglio che me ne stia zitto! - disse il bruno. Takeru e Sora si misero a ridere.
- Dai-kun!! Ma mi spieghi che ci fai qua? - urlò sorpresa la brunetta.
Un ragazzo dai capelli di uno strano colore, che sembrava viola, e mezzo fradicio e affaticato stava davanti alla porta di casa Yagami.
- Daisuke?! - sbottarono, altrettanto sorpresi, gli altri tre presenti.
- A quanto pare un imbecille c’è, vero Taichi? - disse Takeru, provocando l’ira di Daisuke.
- Già! - asserì il più grande. Poi notò che il ragazzo che era appena arrivato indossava ancora i suoi occhiali.
- Dannazione! Maledetta neve! E voi qui al calduccio, mentre io sono tutto bagnato! Non è giusto! - piagnucolò questi.
Prima che qualcuno potesse proferire parola, però, Tai saltò al collo di Daisuke urlando.
- Daiiiiii!! Sono commosso, hai ancora i miei occhiali!! Ohhhhh, ti voglio beneeee!!
- Ovvio! Io ti penso sempre, sei il mio maestro! Sono dovuto scappare di casa perché l’ho ridotta ad un disastro cercando i tuoi occhiali!! - ma il ragazzo si pentì subito di ciò che aveva detto. Tai lo stava guardando con un’aria che non prometteva nulla di buono. Tutti sapevano che il bruno era un disordinato di prima categoria, ma sapevano anche che non avrebbe mai perso i suoi occhiali. Infatti, di li a poco, iniziò un rincorrersi, come tra cane e gatto. Anzi, gatto e topo.
- Daisuke!! Tu avevi perso i miei occhiali?! Io ti strozzo!!! - poi Tai si fermò - Sono deluso…pensavo di potermi fidare di te…e invece…oh, quale disonore!! - e cominciò a disperarsi. A lui si unì presto anche Daisuke.
- Maestro! Mi dispiace così tanto! Ecco… - gli porse gli occhiali - Che ne dici di tornare un po’ ai vecchi tempi?!
- Dai…sei perdonato!! - E detto questo prese gli occhiali e se li mise. - Ahhhh! Che sensazione meravigliosa!
- Ehi… - Sora gli si avvicinò - Mio bel digiprescelto del coraggio…Era da tanto che non ti vedevo più con quegli occhiali…
- Ti piacciono, vero? - le disse malizioso, mentre lei rispose a tono - Può darsi… -
- Taichi… - riprese Daisuke - Non è che hai fatto quella scenata solo per metterti gli occhiali?...
- Io? Ma figurati… - rispose distrattamente il bruno, troppo impegnato a giocherellare con Sora.
- Mondo crudele! - il ragazzino ricominciò a disperarsi mentre un’altra testa faceva capolino dalla porta lasciata aperta da Hikari, troppo scioccata dalla scena per ricordarsi di chiuderla.
- Ditemi voi se uno passa per strada e deve sentire due pazzi che urlano! Ma che diavolo succede qui dentro?!
- Oh, ciao Yamato..! - risposero Hikari e Takeru ancora scioccati. E, ovviamente, come poteva Daisuke non metterci becco?
- Ehi! Perché io sono un idiota se vado in giro con questo tempo, mentre Yamato non lo è?! - ululò il ragazzino dagli strani capelli.
- Come prego? - il biondo lo guardò molto male, al che Daisuke decise di non dire altro sull’argomento.
- No…Niente… -
- Ah, bene… - poi si guardò intorno. Vide il fratello con la sua ragazza ancora mezzi scioccati, Dai che piagnucolava per terra e Taichi e Sora che…beh, possiamo immaginare cosa stessero facendo.
- Oh Kami-sama…Daisuke! - e lo prese per un orecchio - Smettila di fare il neonato e mettiti seduto in soggiorno. Hikari, Takeru, cercate di staccare quelle due sanguisughe per favore…E vediamo di ripristinare un po’ di ordine qui dentro…
(Quant’è figo il Mio Yamato *_* ndRin Ma sta zitta! ndTutti)

Grazie all’arrivo di Yamato la situazione in casa Yagami era tornata alla normalità (E anche nella mia testa @.@ ndRin), e ora i ragazzi stavano discutendo umanamente. Ma forse questo vale solo per Daisuke e Taichi…
- Allora Dai-kun, come mai sei venuto da noi? - chiese Hikari, incuriosita.
- Iori ieri mi ha chiamato dicendomi di aver sentito Miyako e Ken che gli hanno proposto, per la Vigilia, di ritrovarci tutti per scambiarci i regali. Mi ha detto di avvertirvi, perché aveva mandato un messaggio a Takeru, ma non ha ricevuto risposta. - disse il ragazzo, mentre il biondino corse a prendere il cellulare.
- Cavolo! E’ vero… - imprecò questi - E dove sarebbe l’incontro?
- Ovvio! Sotto l’albero che hanno addobbato, qui ad Odaiba.
- Per me va benissimo! - rispose allegra Hikari.
- Idem! - disse Takeru. La ragazza lo guardò e gli sorrise.
- E voi? - disse Daisuke, rivolto ai tre che fino a quel momento non avevano detto nulla.
- Noi? - risposero in coro, stupiti.
- Certo! Cosa credete, che vi lasciamo in disparte?
- Tranquillo Dai…Io ci sono! - disse Taichi, poi guardo Sora, che annuì - …Noi ci siamo! - si corresse.
- La Vigilia è sabato…Yamato, tu vieni o devi suonare? - chiese la rossa.
- Certo che no! Avverto Mimi? - chiese il biondo con aria innocente.
- Cert…Mimi?! -
- Uhm…si… - disse vago il biondo…
Sora decise di non indagare oltre, tanto non avrebbe cavato un ragno dal buco con il ragazzo! Avrebbe chiesto direttamente alla ragazza, con lei sarebbe sicuramente stato più facile!
- Ma Mimi non è in America? - disse Dai, confuso.
- Si…ma torna sempre durante le feste… - replicò Yamato.
- Ma come siamo informati! - lo prese in giro il suo migliore amico. Il biondo però non rispose, si limitò a guardare il bruno con un lieve sorriso sulle labbra.
Tutti rinunciarono a capire, si sapeva che non c’era speranza con Yamato!

I ragazzi chiacchierarono ancora per un bel po’, poi, sia Daisuke, che se non fosse tornato immediatamente a casa sua madre l’avrebbe messo agli arresti domiciliari, sia Yamato, che aveva le prove per lo spettacolo della sera stessa, se ne andarono.
- Ahhhh! Che bello! E’ da tanto che non vedo gli altri! - disse Sora.
- Già, non vedo l’ora!! Anche se a volte non sembra, un anno è lungo… - disse Taichi.
Poi guardò la sorella, perché aveva l’impressione di stare parlando ai muri…Ed in effetti…
- Takeru, ma tu ti sei trasferito qui? - disse seccato.
- Taichi, chiudi il forno! - replicò la sorella, molto gentilmente. Beh, in effetti l’uscita il fratello avrebbe potuto farla in un altro momento. Però Takeru rispose con la sua solita gentilezza. (Cacchio, ad avercelo un ragazzo del genere *_* ndRin Parli troppo x i nostri gusti!! ndTutti)
- No! - sorrise - Mia madre non c’è in questi giorni, è a Kyoto. Allora Hikari mi ha detto che se volevo potevo stare qua.
- Ah…d’accordo. - disse il bruno.
In fondo sapeva che non aveva di che preoccuparsi, Takeru era un bravo ragazzo e Taichi sapeva che amava la piccola Hikari e che non avrebbe mai fatto nulla che l’avrebbe fatta star male, bastava guardarlo per capire tutto ciò. La sua piccola sorellina…Ormai aveva diciotto anni, sapeva badare a se stessa…Ma era più forte di lui, si sentiva in dovere di proteggerla, anche se da qualche tempo a questo pensava un altro ragazzo. Ora lui doveva prima di tutto pensare a lei…Solo a quella ragazza dai capelli ramati…
- Tai…Stai bene? – disse Sora avvicinandosi al ragazzo. Lui le sorrise.
- Certo… - le rispose lui, circondandole la vita con le braccia - Stavo solo pensando a un po’ di cose… - e prese a giocare con i suoi capelli.
- A cosa? - chiese lei maliziosa, mettendo le braccia dietro al collo del ragazzo.
- Oh, ad una ragazza del mio corso, che mi guarda sempre durante le lezioni… - replicò lui vago.
- E’ carina? - chiese, con un finto tono interessato, Sora.
Taichi le si avvicinò piano, fino ad arrivare al suo orecchio e sussurrò - Pensavo a te, scema… -
- Sarà meglio! - sorrise.
Finalmente poteva dire di essere felice…

  
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