Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: _Nems    10/04/2011    1 recensioni
A quanto pare le storie d'amore impossibili, o quasi impossibili sono le più belle. Lei è una semplice ragazza,trasferitasi in America per cambiare totalmente modo di vivere. Lui è un ragazzo che ha un modo di vivere speciale. Lei è Nems(Noemi), lui è Justin Drew Bieber.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Disse Chris e salutò con la mano.Lasciammo li il gruppetto e Cait mi portò su una collinetta nascosta, dietro l'ingresso principale della scuola. Il prato era incredibilmente soffice e verde. l'odore dell'erba mi deliziava le narici e chiusi gli occhi per qualche secondo. Mi accorsi dopo che Caitlin era sdraiata a terra con la borsa sotto la testa. La imitai e cominciai a guardare il cielo e il cambiamento delle nuvole. Gli uccellini cinguettavano una deliziosa melodia. Dopo poco aprii gli occhi, credendo che fosse tutto come in un film. Non è che qualche uccellino birichino aveva intenzione di lasciar cadere dal cielo qualche sorpresina? Rimasi con gli occhi socchiusi allora, sempre attenta.
-Che bello qui-
Dissi. Mi venne naturale quasi fosse necessario dirlo. La mora non rispose, sentivo solo il suo respiro regolare e leggero.
- Sei nervosa?-
Mi chiese aprendo uno degli occhi blu e guardando verso di me.
- Sinceramente? Parecchio!-
Mi sfuggì una breve risata, poi piegai le gambe poggiando tutta la pianta del piede al terreno.
- Justin è un bel bocconcino..-
Si lasciò sfuggire Caitlin, subito dopo tossì nervosamente.
- Non so, me lo vuoi dire tu? Cos'ha questo bel bocconcino? -
Dissi imitando la sua voce. Era una cosa ovvia, palese. Fremeva dalla voglia di dire qualsiasi cosa le passasse per la mente su Justin. Voleva liberarsi, io l'istigai.La mora occhi blu si stava mordendo il labbro inferiore, stava per scoppiare. Voltò il capo verso di me ed io la incoraggiai con un cenno.
- Pff..-
Fece un respiro profondo
- I suoi capelli sono castano chiaro, gli occhi color del caramello. Ha un naso perfetto, piccolino e dritto, una bocca da prendere a morsi ed un sorriso smagliante.-
Riprese fiato.
- Lui è tutto questo.. -
Sospirò, liberata di un grande peso.
- Mmm, non male..-
Dissi tanto per alleggerire la situazione. Rimanemmo in silenzio per almeno due minuti. Ebbi il tempo di canticchiare tutta Jingle Bells ( Non so perchè proprio questa, xD) in mente.Poi il silenzio venne interrotto.
- Stasera do una festa, vuoi venire?-
Lei accavallò le gambe, io mi sistemai la borsa sotto la testa.
- Sarebbe forte -
Sorrisi in modo che lei non poteva vedermi, sospirai.
- Ci sarà anche Justin?-
Chiesi incuriosita. Caitlin si mise di fianco verso di me.
- Senza dubbio! -
Schiacciò l'occhio, poi guardò l'ora. Gli occhi le si sgranarono e si alzò di scatto.
- Oddio, se non corriamo,faremo ritardo! -
Si spolverò i vestiti e raccattò la roba da terra. Mi aiutò ad alzarmi e iniziai a spolverarmi.
- Ricordati questo posto-
Mi disse con voce sognante e maliziosa. Con una mano mi sistemò i capelli.
- Che abbiamo ora?-
Corrucciai lo sguardo.
- Biologia.. -
Sbuffò. Lo disse tra i denti e lanciò lo sguardo al cielo. Poi andammo a passo svelto verso l'aula di biologia. Però il mio pensiero era rivolto ad altro. A Justin. Chi era? Era davvero un bocconcino? E per ultimo, ma non meno importante, cosa mi sarei messa quella sera?
L'ora di biologia passò in modo molto veloce per fortuna. Tra qualche sgridata e bigliettini scambiati con Violet. La mia compagna di banco era Caitlin che durante la lezione giocava con i miei capelli lisci. Rigorosamente piastrati con Imetec Bellissima.

- Come fai ad avere i capelli così lisci? Sono naturali? -
Mi sussurrò all'orecchio. Mi faceva tante treccine e poi le lasciava libere. Libere di sciogliersi o di rimanere acconciate.
- No, piastrati. Io sono riccia al naturale! -
Dissi sorridendo ma continuando a guardare davanti a me il professore, facendo finta di seguire la lezione. Alzò le sopracciglia sorpresa. Il professore si interruppe per chiedermi se avevo capito tutto, io annuii. Caitlin mi passò un fogliettino. C'era scritto " Davvero? Che forza!" Io disegnai una specie di cuore su un angolo del fogliettino.
La campanella suonò, annunciando la libertà. Trovammo fuori dall'aula Chris e Daisy, loro non seguivano il corso di Biologia, ad aspettarci.
- Ragazzi, si studia da me oggi?-
Chiese Jake che proveniva dal lato opposto del corridoio.
- E per la festa? Ci prepariamo da te?-
Chiese Scarlett porgendo il cellulare di Daisy a Cait e rivolgendosi proprio a lei.La mora annuì. Doveva inviare un messaggio alla madre, visto che il suo telefonino era ancora preso in ostaggio dalla macchina di Justin.
-Perfetto! Noemi, ci porti qualcosa di italiano?- Fece Chris,spostandomi una ciocca di capelli dal viso. Io mi guardai intorno e poi annuii consenziente.
Avevo l'armadietto vicino a quello di Violet e Caitlin mi ci accompagnò. Presi i libri che mi servivano per studiare. Cait mi prese per mano.
- Oggi vieni a pranzo da me.. poi andiamo da Jake! -
Caitlin urlò a tutti
- A dopo, da Jake! - Mandò baci ai presenti. Io salutai tutti con un grande ciao nella mia lingua.
- Ciaoooo!- Dissi in italiano e gli altri ricambiarono ridendo.
- Sole io e te, che emozione! -
Caitlin stava ovviamente scherzando. però era contenta. Avvisai mia madre con un messaggino, poi salì in macchina di Cait. La curiosità di conoscere Justin mi stava divorando.
La sua macchina era nera e non aveva il tettuccio. Mi abbassai gli occhiali che ancora tenevo impigliati tra i capelli castani.L'aria era ancora calda, e non vi era un grande vento. Accesi la radio e la sintonizzai sulla prima canzone decente che riuscii a sentire. Non conoscevo bene le stazioni e nemmeno i gusti di Caitlin per andare sul sicuro, quindi andai a caso. Questa volta mi andò bene. Cait prese a canticchiare con entrambe le mani sul volante. Per fortuna non era una spericolata anzi, la sua guida era piuttosto pacifica e non scombussolante.
- Abiti vicino alla scuola? -
Chiesi io voltandomi verso di lei ed abbassando un po' il volume della radio. Feci una smorfia, l'aria calda mi solleticava il viso.
- Si, siamo quasi arrivate. -
Mi rispose, mantenendo lo sguardo fisso sulla strada. 
   
 
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