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Autore: _Nems    10/04/2011    1 recensioni
A quanto pare le storie d'amore impossibili, o quasi impossibili sono le più belle. Lei è una semplice ragazza,trasferitasi in America per cambiare totalmente modo di vivere. Lui è un ragazzo che ha un modo di vivere speciale. Lei è Nems(Noemi), lui è Justin Drew Bieber.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Sola. Mi trovavo in mezzo al cortile della scuola con la borsa in spalla, sul naso avevo i miei ray ban a goccia con la montatura dorata e le lenti nere. Indossavo un giubbotto di jeans che, devo dir la verità, aveva già vissuto il fior dei suoi anni. Storsi la bocca in una smorfia, in mano avevo un foglio con gli orari ed il mio numero e codice di armadietto. Alzai lo sguardo e scordi un sacco di gruppetti di ragazzi e ragazze. Io mi giravo e rigiravo invece. Ho vissuto in Italia tutta la mia infanzia ed ora come una pazza avevo convinto i miei genitori a trasferirsi in America. USA esatto. Non conoscevo nessuno e mi sentivo parecchi sguardi addosso mentre con le cuffie nelle orecchie ascoltavo un po' di musica italiana. Mi giungevano seppur flebili dei bisbigli. Non colsi bene nessuna delle parole. Gli americani parlano davvero, davvero tanto veloce. Ero seduta ad un tavolo di legno, in una parte isolata del cortile. Sgranocchiavo patatine e mi appuntavo qualche cosa sul mio block notes. Sentii una mano sfiorarmi la spalla e poi poggiare l'altra mano sull'altra spalla. Sobbalzai e con un tonfo secco poggiai il mio Ipod Touch sul tavolo. Tirai su i miei occhiali e li intrecciai tra i capelli a mo' di cerchietto per vedere meglio la persona che mi trovavo davanti. Una ragazzina perfetta all'apparenza, capelli castani molto lunghi e mossi, i quali alla luce prendevano delle sfumature bionde. Mi fece un sorriso caloroso, ed i suoi occhi blu sorrisero con lei. Guardandola più attentamente non era perfetta, la sua pelle era lievemente lucida e faceva risaltare ancora di più quelle poche lentiggini che le puntellavano il viso. Si era seduta a cavallo della panca e aveva poggiato le mani in mezzo alle sue gambe.
-Ciao!-
Mi disse piano e dolcemente. Il mio sorriso spontaneo mi illuminò il volto e risposi di conseguenza.
-Ciao!-
I miei capelli erano legati in due treccine, ma essendo scalati sfuggivano all'elastico e mi davano un'aria più casual e naturale. I ciuffetti che mi solleticavano il viso furono spostati e messi dietro le orecchie dalla mia mano veloce e sottile. La ragazza mora mi sorrise ancora e mi porse la destra.
-Sono Caitlin piacere- Piegando un po' la testa di lato continuò.
-Sei quella nuova?- Gli occhi le si socchiusero lievemente. Io mi tolsi entrambe le cuffie dalle orecchie e strinsi la sua mano con dolcezza.
- Si, piacere mio Noemi!-
Sorrisi, un po' nervosa. Non sapevo davvero cosa aspettarmi ora, da quella giornata.Dal mio primo, vero giorno in America. Con un movimento svelto posai nella mia borsa il block notes e mi rivolsi completamente a Caitlin. Cercai di mettere da parte la mia timidezza. Non ero in condizione di rifiutare un'amicizia. La mora sorrise ancora e si mise dietro le orecchie una ciocca castana di capelli.
- Perchè non vieni con me? Ti presento i miei amici, così ti fai conoscere un po' meglio-
Mi prese una mano come per invitarmi ad alzarmi. Il suo sguardo era rivolto verso un gruppetto di ragazzi poggiati ad un muretto. Io seguii il suo sguardo e mi morsi il labbro inferiore.
-Sarebbe grandioso!.
Dissi mostrando il mio grandissimo entusiasmo.
- Dai vieni! -
Si alzò e mi aiutò a posare le poche cose che erano sul tavolo nella borsa, meno che l'ipod. Iniziammo ad incamminarci, guardavo un po' in giro. Tutti sorridenti ed allegri. Poi mi fermai su Caitlin che armeggiava con il mio Ipod.
- Che musica hai? Oddio, chi è Vasco Rossi? Ehm.. ma Tiziano Ferro non è quello che ha cantato con Kelly Rowland? -
Una raffica di domande mi fece andare nel panico. Mi trovavo bene a parlare inglese, ma con lo slang americano era tutto più difficile.
-Scusa, puoi ripetere? Non ho afferrato! - Abbassai lo sguardo ed un po' mi vergognai, le mie gote si tinsero di rosso, in modo lieve ma lo fecero.
- Oh scusami tu Noemi, davvero! Sono una frana in queste cose.. mi devo ricordare che sei italiana! Prometto di parlare meglio, giuro! - Incrociò le dita davanti a me, a mo' di promessa io le sorrisi e chinai leggermente la testa su un lato, poi mi spostai dal viso un ciuffo ribelle.
- Chris! Vieni qui dai.. mi dai un sorso della tua bibita? -
Urlò Caitlin davanti a se. Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo poggiato con la schiena ad un muretto.
- E fai sentire questa ragazza a suo agio.. lo sappiamo che sei bravo in queste cose! -
Cait lanciò un'occhiata maliziosa alle amiche li intorno, erano tre. Poi la mora diede una gomitata al ragazzo e gli schiacciò l'occhio. Il tale ragazzo era sul metro e 75, i capelli castani gli incorniciavano il viso. Al mio arrivo si pose in piedi e si sistemò con una mano i capelli.
- Sei una scema Cait! Chissà ora cosa pensa la nostra new entry.. -
Mi porse la mano e io la strinsi sempre con delicatezza.
- Sono Chris e.. non sono così scemo come descrivono!-
Mi scappò una piccola risata, poi guardai Caitlin che si stava specchiando al di là del muretto, dove vi era una Ferrari parcheggiata.Si voltò poi verso di me e sorrise.
- Ragazzi lei è Noemi, è italiana! -
Disse con enfasi. Io la guardai, sorrisi. Il sorriso voleva significare "grazie". Almeno non avrei dovuto ripetere il mio nome e la mia provenienza per diverse volte. Una voce squillante interruppe il flusso dei miei pensieri.
- Allora un giorno ci inviterai tutti a casa tua per mangiare un bel piatto di spaghetti!-
Era una rossa a parlare. Piuttosto minuta con le lentiggini e gli occhioni verdi. I capelli erano lisci come seta portati all'indietro da un cerchietto Burberry.
- Che maleducata che sono! Mi chiamo Violet-
Fece un cenno con la testa e sorrise. La seguirono a ruota le due ragazze che fino ad ora non avevano parlato.
- Io sono Scarlett-
Una bionda svampita mi salutò con un cenno della mano.
- io Daisy-
Questa invece aveva i tratti orientali. Capelli neri e liscissimi ed occhi a mandorla anch'essi neri. La sua corporatura era ancora più esile delle altre. Caitlin si era isolata per qualche minuto con Chris ed aveva reagito sentendo la parola "spaghetti".

- Uuuh, uno dei piatti preferiti di Juss!-
Battè le mani due volte contenta poi mi fece l'occhiolino. Io sorrisi. Poi pensai, c'era una cosa che sembrava strana. Chi era Juss?
- Approposito, dov'è Juss?- Chiese Chris guardandosi intorno. Poi si rivolse ad un ragazzo moro e riccio, con gli occhi azzurri.
- L'hai visto, Jake?-
Gli diede una gomitata, poichè era immerso nella lettura di un libro.
- Comunque lei è Noemi-
Chris fece un cenno col la testa verso di me, lasciando muovere liberamente i castani capelli. Il ragazzo dagli occhi azzurri mi si avvicinò per stringermi la mano sorridendo.
- Jake- Mi disse e io risposi come una cretina il mio nome. Ma che diamine di nome è^ Scarlett, Jake Violet.. questi sono nomi! WTF (xD)
Caitlin mi fece cenno di sedermi vicino a lei ed alle altre ragazze perchè fino a quel momento ero rimasta in mezzo al cerchio con una meravigliosa Ferrari alla destra. Beh certo è normale.. una Ferrari?!
- Questo è un vero gioiellino italiano!-
Dissi guardando con ammirazione l Ferrari rossa. Violet emise un suono di consenso. Rimanemmo in silenzio per qualche secondo quando improvvisamente un cellulare incominciò a squillare. La suoneria era "Not Afraid" Di Eminem.
- Diamine è il mio! -
Sbottò Caitlin saltando giù dal muretto con agilità. Si avvicinò alla Ferrari e vi guardò dentro. Un qualcosa vibrava e si illuminava nel sedile posteriore della macchina.
- E' nella macchina di Juss! Le chiavi le ha lui.. se è mia madre e non rispondo non mi farà andare nello studio di registrazione insieme a voi!-
Queste parole mi rimbombarono in testa. Studio di registrazione? Macchina di Juss?
- Ehm scusate la curiosità.. ma chi è Juss?-
Chiesi perplessa alzando il sopracciglio destro e passandomi la lingua sulle labbra.
- Oh vero, non te lo abbiamo detto. Justin! -
Disse Scarlett con un'aria di chi è appena scesa dalle nuvole. Gli occhi castani mi sorridevano, ma io abbassai lo sguardo contemplando le mie favolose converse.
- Justin è un altro della crew.. solamente è.. un po' impegnato.. -
Esordì Violet, poi con uno sguardo di chi è nel panico, guardò Chris, come per cercare qualcosa da dire. Daisy scoppiò a ridere.
- Si, impegnato a non farsi inseguire!-
Si mise una mano davanti alla bocca e al naso e continuò a ridere. La risata fu contagiosa e dopo poco rimasi l'unica seduta sul muretto perplessa, con un sorriso nervoso dipinto in viso.
- Non sto capendo.. -
Il mio sguardo saltava di ragazzo in ragazzo, poi si fermò su Caitlin.
- Non preoccuparti, capirai più tardi. Ora, chi ha una forcina? Devo scassinare la macchina.. -
Qualcosa di inquietante balenò negli occhi della mora, ma subito rise rendendo la situazione esilarante.
- Eccola - Disse Chris imitando la voce di un gay. Risi di gusto ma poi Scarlett gliene porse una sbuffando. Che non fosse già successo altre volte? Jake si mosse, posò il libro nello zaino e lo mise in spalla.
- Vado a cercare Justin.. ah anche dimenticato la sua "pupa" da me.. -
Mi guardò poi
- E' stato un piacere-
Sottovoce sussurrai a Daisy
- Pupa?-
Daisy per poco non rise, si mise una mano davanti alla bocca e parlò.
- La sua chitarra..-
Annuì e lo feci anche io, accompagnandolo con un sospiro.
- Odio quand'è così occupato..-
Sbuffò Caitlin. Mi guardò e mi fece uno sguardo scocciato, quasi esasperato. Gettò indietro la testa e sospirò, poi tornò in se scuotendo la testa.
- Abbiamo dieci minuti prima dell'inizio dell’ultima ora, ti mostro un posto!-
Alzò le sopracciglia euforica. Scesi dal muretto facendo attenzione a mettere i piedi dritti.
Scesi dal muretto, facendo attenzione a mettere i piedi dritti.
- A dopo ragazzi, se arrivo in ritardo copritemi voi! -
Gli disse sospirando. Io salutai con la mano e mi chiusi nelle spalle.Corrucciai le sopracciglia, non sapevo dove aveva in mente di portarmi Caitlin. I ragazzi risero e dopo risposero a Cait.
- No problem! A dopo ragazze..
   
 
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