E NON ERI TU
ti ho visto
con una felpa e un cappuccio
di un colore o di un altro, non importa
pressappoco la tua altezza
quella posa, con le mani in tasca
e l'equilibrio incerto, il fare svagato
poi mi sono ricordato
non eri tu
ti ho visto
cercandoti istintivamente
mentre ci raggranellavamo tra noi
alla fine di qualche cosa in strada
il proposito di andare da qualche parte
a bere, ridere, mangiare, e straparlare
poi ho realizzato, forse ci saresti stato
ma ora non puoi esserci tu
ti ho visto
tra le bancarelle affollate del solito posto
eri già invecchiato, eri più giovane
o all'incirca la stessa età
parlando cordialmente con qualcuno
di spalle, e stavo per venirti a salutare
ma lo so, avrei dovuto saperlo
che non eri tu
ti ho visto
nei suoi occhi che gioivano brillando
mentre lei, birra in mano, rideva
parlando con qualcuno
con le braccia attorno a qualcuno
stavo per venirvi incontro
ma quando ho trovato da sola lei...
certo, non eri tu
ti ho visto
le braccia allargate, come in volo
là sul bordo della collina
le spalle rivolte al resto
e in viso a qualcosa che vedevi
la meraviglia che vedevo anch'io
sicuro che ci saremmo capiti senza parole
quando sono arrivato, non c'eri più
ti ho visto
decine e decine di volte
in tante cose e persone
riflesso in un modo di fare
riflesso nel vetro di bottiglia
aleggiante nell'odore di birra buona
ridendo scherzavo con te, come se ti avessi trovato
ma qua, con noi, non sei più
ti ho visto
leggendoti e scrivendoti attraverso la carta
nell'affetto del pensiero, immaginandoti
ora chiuso in una sola stretta stanza
qualsiasi cosa tacciano i muri
sentiamo bene le nostre voci parlando
e in ogni modo in cui si rivolgeranno le cose, lo so
che sei sempre tu
ti vediamo
a nostro modo, chiaramente
ti aspettiamo, indubbiamente
non lasceremo andare niente
e ci viviamo in mezzo, a ciò che ti appartiene
e ti sembra strano?
a me non più
a noi mai
giacché, dopotutto
sei tu