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Autore: Jules_Black    11/04/2011    4 recensioni
Lord Voldemort sta combattendo la sua guerra. Il suo cammino è preciso, metodico. Segnato dal corso degli eventi passati. Un bambino ed un vicolo buio. Un inconveniente di una notte di Primavera.
[Storia partecipante al contest "Un giorno di Primavera" indetto da HermioneCH sul forum di EFP]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Nick Autore: Jules_Black
Titolo: Fiori bianchi
Personaggi: Lord Voldemort, altro personaggio
Genere: Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot
Introduzione: Lord Voldemort sta combattendo la sua guerra. Il suo cammino è preciso, metodico. Segnato dal corso degli eventi passati. Un bambino ed un vicolo buio. Un inconveniente di una notte di Primavera.

Fiori bianchi

La Primavera era arrivata, portando con sé dolci profumi.
Un brezza leggera soffiava in quel tramonto malinconico.
L’uomo, dalle mani pallide e scheletriche, camminava lungo la via del piccolo paese. Una donna era curva su un cespuglio di rose qualche metro più avanti. Un vecchio leggeva un giornale ingiallito dal tempo su una panchina macilenta. L’uomo camminava, ignorando gli sguardi di disgusto che la gente gli lanciava. Gli occhi rossi brillavano in quella luce tenue. Il mantello nero frusciava nell’aria scura, calda. I suoi passi erano veloci e composti, sicuri del proprio percorso.
Si infilò in un vicoletto secondario; sull’asfalto le tenebre camminavano veloci. Presto sarebbe giunta la sera. Nel cielo brillava già una prima stella.
Lord Voldemort si sfilò la bacchetta dal mantello e si avviò verso i meandri della strada stretta. All’improvviso gli si parò davanti una figura piccola e magrolina. Era un bambino che tra le mani stringeva un vecchio pallone da calcio spellato in più punti. Il ragazzino, alla vista dell’uomo dagli occhi rossi, emise un urlo rapito.
- Levati di mezzo, feccia.
Il ragazzino urlò qualche parola di protesta. Scalciava, per passare oltre quella figura ammantata di tenebre.
Lord Voldemort non ebbe pietà.
- Avada Kedrava.
Un sibilo, un lampo di luce verde ed il ragazzino cadde. Negli occhi, puro terrore. La bocca deformata dalla paura. Un ultimo grido gli era morto in gola. Lord Voldemort fece rotolare in cadavere lateralmente. Avrebbe potuto continuare il suo percorso.
Il ragazzo rimase a marcire sull’asfalto. Era morto per una guerra di cui non conosceva nemmeno l’esistenza. Sarebbe stata una vittima senza nome e senza volto. Il suo sacrificio sarebbe stato dimenticato.
A coprire la sua tomba non ci fu la candida neve invernale, ma fiori bianchi di una Primavera mortale.





***
6° posto - Jules Black
Fiori Bianchi
Grammatica: 10
Lessico: 9
Originalità: 7
Gradimento Personale: 15
TOT: 41
Nella tua storia è affiorata tutta la malvagità di Voldemort. Il suo disprezzo per la vita e il terrore di cui era capace in un giorni di primavera. Mi è piaciuta l'idea generale e le descrizioni sono molto buone, così come la caratterizzazione di un uomo senza pietà.


   
 
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